sabato 22 settembre 2012

SERIE BWIN 2012/2013: PADOVA-REGGINA 3-2

Marcatori: Farias 33', Viola 41’, Cuffa 45’+3’, Cutolo 51’, Adejo 85’
PADOVA: Anania, Cionek, Renzetti, Viviani (Nwankwo 82’), Trevisan, Piccioni, Rispoli, Cuffa (Ze Eduardo 63’), Babacar (Granoche 32’), Farias, Cutolo. All. Pea
REGGINA: Baiocco, Adejo, Rizzato, Hetemaj, Bergamelli, Di Bari, D’Alessandro (Melara 71’), Rizzo, Viola (Fischnaller 56’), Barillà (Sarno 56’), Ceravolo. All. Dionigi
Arbitro: Candussio di Cervignano del Friuli
Ammoniti: Anania, Farias, Cutolo, Viviani, Nwankwo, Hetemaj
Recuperi: 2' più 5'
I GOL – 33’: Cutolo lavora un pallone sulla sinistra e serve Farias al limite che salta con facilità Hetemaj, con Rizzo che non raddoppia, e piazza la palla rasoterra sul secondo palo (1-0). 41’: punizione di Barillà dalla trequarti, Hetemaj la allunga sul palo lontano per Viola che pareggia in netto fuorigioco (1-1). 45’+3’: Rispoli viene pescato a destra e può crossare indisturbato; Cuffa taglia verso il secondo palo con Rizzo che lo osserva sfilare invece di seguirlo. Il colpo di testa del centrocampista biancoscudato finisce in fondo al sacco (2-1). 51’: Cutolo riceve libero da marcature e calcia dal limite dell’area mettendola all’incrocio (3-1). 85’: punizione di Ceravolo dalla trequarti, Adejo è libero da marcature e di testa mette in rete (3-2). 
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l'analisi
PADOVA – Arriva la seconda sconfitta stagionale per la Reggina. E’ una sconfitta meritata che brucia tremendamente. Stavolta sul banco degli imputati sale Davide Dionigi che sbaglia la formazione iniziale; le scelte di formazione producono un suicidio tattico perché viene lasciata l’inerzia alla squadra di Pea che ringrazia e centra la prima vittoria stagionale. Siamo tornati indietro nel tempo come ai tempi della Serie C quando la squadra amaranto diventava la panacea dei mali avversari. Lo schema iniziale è un ibrido 5-2-1-2 senza capo né coda, con tre difensori centrali e D’Alessandro e Rizzato in versione “Fischer”: inchiodati dietro come i tasselli; a centrocampo scelte sconclusionate senza un regista, senza uno capace di saltare l’uomo, senza un’idea tattica; in avanti Barillà trequartista e due giocatori incapaci di tenere palla, tirare, essere non diciamo incisivi ma almeno pericolosi. Il vantaggio di Farias è la logica conseguenza di quello che rispecchia il campo; il pareggio di Viola in fuorigioco denota invece la mancanza di passione che hanno questi ragazzi: i tifosi sono lì vicino ma guai ad andare da loro ad esultare. Potessero giocare col cellulare metterebbero “Mi piace” su Facebook invece di farsi abbracciare dal popolo. Il gol del 2-1 al termine del primo tempo è un risultato che sta stretto al Padova: i limiti di Rizzo e D’Alessandro sul gol di Cuffa sono allucinanti; il gol di Cutolo a inizio ripresa è imputabile al solito D’Alessandro che decide di non stringere la marcatura su Anielluccio libero. Dionigi aggiusta la squadra con i cambi, il che denota l’errore iniziale dell’undici scelto: i primi tiri in porta su azione arrivano con gli ingressi di Sarno e Fischnaller ma è davvero troppo poco. A nulla serve il primo gol in carriera di Adejo. Il presidente Foti è arrabbiato e tace: la pochezza tecnica della squadra è colpa sua, gli errori di Dionigi hanno fatto il resto; la classifica adesso piange: ad oggi la Reggina sarebbe in Serie C per colpa della penalizzazione che non è stata causata dalle scelte tattiche del tecnico. Martedì arriva il Lanciano: è uno scontro diretto per non retrocedere.
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le pagelle 
BAIOCCO 6 - Niente da addebitare a lui per questa sconfitta. Respinge male verso il centro (nel limite dell'area) all'inizio, su un cross da angolo fuori per traiettoria, alla fine ininfluente. Compie una grande parata sulla linea dopo aver respinto una sassata.
ADEJO 5,5 - Bel gol in acrobazia. Buona parte finale di partita quando la squadra torna in sè e lui ha tanto campo da proteggere.
RIZZATO 5,5 - Si vede per la prima volta in avanti al 18' ed al 21'. Questo per descrivere l'approccio al match. Si scuote finalmente nel secondo tempo quando fa il centrocampista, non il difensore.
HETEMAJ 4 - A parziale giustificazione, per lui e Rizzo, c'è l'atteggiamento tattico, lasciare la difesa con cinque uomini laggiù, significa far spremere all'inverosimile i centrcampisti centrali, però lui ci mette del suo dall'inizio (fallaccio assurdo e non necessario) per agevolare il Padova con troppi palloni persi.
BERGAMELLI 5 - Non è un cattivo giocatore, anzi la sua esperienza potrebbe servire tanto, non tiene per tutti i novanta minuti la lucidità necessaria e qualche volta interviene fuori tempo facendosi saltare con facilità.
DI BARI 5 - Sul primo gol viene aggirato con una finta, perchè esce con lieve ritardo, però si può tranquillamente dire che la giocata è stata di qualità, tiro compreso. Bene nelle altre occasioni in un ruolo non suo ma difesa indecentemente bassa per 60 minuti.
D'ALESSANDRO 4,5 - Purtroppo non si attacca per scelta iniziale, ma purtroppo poi nel campo non si difende neanche granchè, su due dei tre gol ci mette lo zampino anche lui pensando sempre e solo a Renzetti. (Dal 71' MELARA 6 - Non ci sono danni difensivi e quantomeno ravviva una fascia tristissima fino a quel momento).
RIZZO 5 - Fino al secondo gol subito la sua partita stava facendo sperare in una sufficienza, perchè i passaggi elementari riuscivano, perché dava sostegno a D'Alessandro in raddoppio (o quando lui usciva) e perché con la squadra lunga i centrocampisti soffrono. La "rizzata" però è sempre in agguato e prendiamo un gol deleterio: si perde Cuffa che prosegue indisturbato in area. Non va via quel senso di irresponsabilità che lo coglie spesso. Non ne avevamo fatto cenno, perchè non si vuole denigrare nessuno, ma anche col Modena (primo gol subito) è successo qualcosa di simile. Lui ad un certo punto molla e si guarda le azioni. Dopo il gol quasi scosso, per le rimostranze subite dai difensori, parte con un tunnel e crea un pericolo dall'altra parte. Nel secondo tempo ritorna meno preciso ma recupera qualche pallone, da uno dei quali nasce l'occasione di Ceravolo.
VIOLA 6 - Un gol, anche se in fuorigioco (ma conta uguale), qualche guizzo palla a terra ed un paio di spizzate. Gioca la parte di match più difficoltosa. (Dal 56' FISCHNALLER 5,5 - Nel cambio ci guadagniamo per freschezza, fraseggio, tecnica ed intraprendenza ma, nel calcio, contano i gol.
BARILLA' 5 - Non può giocare lì, è un assurdo tecnico tattico. Anche lui pasticcia in controlli apparentemente semplici, soffre l'anticalcio della prima ora di gioco e non riesce ad assistere gli attaccanti. (Dal 56' SARNO 6,5 - Indispensabile per creare dal nulla una partita con due squadre in campo invece che una sola).
CERAVOLO 5,5 - Non che abbia avuto quelle grandi occasioni ma gliene capita una d'oro e la spreca. La sua partita è circoscritta ai falli subiti spalle alla porta che, nel primo tempo, spezzano la monotonia del possesso padovano. Meglio nella ripresa quando si attacca.
All. DIONIGI 3,5 - E' la seconda volta che propone Barillà trequartista, stavolta per mascherare una difesa ad oltranza che nemmeno Breda nelle sue peggiori partite ci aveva proposto. Ci sono due vie da seguire: una porta al calcio, quella del doppio cambio e delle scelte di avvio stagionale; l'altra, recentemente battuta, alla mediocrità di schemi ed uomini già visti in quella panchina.
Il presidente FOTI 3 - Che bellissimo gol ha fatto Cutolo (e pure Ebagua), peccato non poterselo permettere. Raccomandiamo ai nostri non colleghi giornalisti di continuare a sponsorizzare i prodotti del negozio, in modo da avere in cambio queste belle soddisfazioni calcistiche.
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i protagonisti
DAVIDE DIONIGI: “La differenza l’ha fatta la qualità degli attaccanti del Padova. Con un po’ di fortuna potevamo pareggiarla. Lavoriamo molto sui calci piazzati, perché la poca qualità davanti ci porta a sviluppare altre situazioni. Sarno è l’attaccante più tecnico che abbiamo, avevamo pensato di gestire nel primo tempo, il 2-1 ci ha tagliato le gambe”.
ALESSIO VIOLA: “Oggi non abbiamo demeritato, paghiamo gli episodi. Il gol mi serviva a livello personale”.
VINCENZO SARNO: “Abbiamo cercato di fare la nostra partita, speriamo di vincere martedì col Lanciano. Speravo di giocare dall’inizio, non importa se gioco trequartista o attaccante: l’importante è giocare".

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