venerdì 15 novembre 2013

DOMANI REGGINA-PALERMO

CON LA TESTA LIBERA
di Gabriele D'Annunzio

Il sorriso della vittoria sul Padova ha consentito alla squadra di allenarsi con meno angoscia ed ai tifosi di trascorrere una settimana relativamente tranquilla. Purtroppo non ha scalfito le convinzioni di buona parte della stampa che ha confezionato la vittoria come casuale perché frutto di episodi e brutta visto il gioco espresso. Eppure miglioramenti ce ne sono stati, adesso qualcuno inizia a vedere una squadra compatta, che non concede ampi spazi all’avversario, un mister che parla solo con i suoi giocatori durante la settimana e con la stampa soltanto prima e dopo ogni partita. Il percorso di avvicinamento alla normalità risulta però inversamente proporzionale alle espressioni ed alle voci che trattano di Reggina. Naturalmente ha ragione Di Michele quando afferma che qui qualcosa non quadra.

Non quadra perché non si è contenti neanche dopo una vittoria, non quadra perché è impossibile assumere atteggiamenti tristi, dopo una gara vinta in rimonta. Adesso lui sta ricordando come funziona, noi del luogo purtroppo riusciamo ancora a stupirci; in tanti casi funziona che nessuno fa niente per niente; per questi motivi non riescono a capire neanche noi, pensano che qualche loro collega scriva in questo spazio, o comunque lo manovri, insomma come sempre lontanissimi dalla realtà. Tifosi “autonomi” che scrivono di Reggina solo per passione, non è difficile, dai!

La terribile combinazione tra pessimismo e rassegnazione, nell’ambiente calcistico reggino, viene instillata, a secondo del grado di comodità personale, da tali soggetti “esperti” che, alla lunga, riescono a condizionare anche i discorsi della gente. E questa è un’amara realtà. Loro decidono se una squadra è giovane ed inesperta oppure se è da salvezza a seconda della teoria (solitamente falsa) costruita a monte. E’ chiaro che, con la Reggina in quella posizione di classifica, si trova ancora terreno fertile per la critica a tutti ed a tutto, ma non sempre nel calcio, come nella vita, andando in profondità finché è morbido, si evitano le sorprese. Scavando nei nostri terreni a volte capita di trovare mura antiche, di origine ignota!

Nel frattempo, con ottimismo, ci apprestiamo a disputare una gara da anticipo in prima serata; questa è una di quelle occasioni in cui bisogna alzare in alto i nostri colori. Quando si affronta una squadra che ha il doppio dei punti, evidentemente qualche rischio è da mettere in preventivo, così come qualche periodo di sofferenza durante la gara; diciamo ciò viste le pretese di “bel giuoco”, che chissà perché soltanto il nuovo mister dovrebbe soddisfare. Come se prima si fossero visti insieme: la spumeggiante tattica del calcio totale olandese e l’allegria del futebol bailado brasiliano!

La formazione prevede, oltre al recupero di Benassi, il ritorno di Foglio sulla sinistra, probabilmente occuperà la posizione arretrata nel 4-4-2 (persino Giacchetta, adesso, considera positivi gli effetti del cambio di sistema di gioco), con un uomo di gamba davanti a sé (Dall’Oglio o Sbaffo). Al centro della difesa dovrebbe esordire, nel ruolo dell’assente Lucioni, Gentili, vista l’assenza di Di Lorenzo convocato nella Nazionale Under 21. In mezzo al campo la formazione non è poi così scontata, diciamo che, dopo la gara di personalità contro il Padova, Rigoni è una presenza sicura. La scorsa settimana, Castori, dopo aver studiato i movimenti dei difensori avversari, ha schierato in attacco Gerardi dietro Di Michele; vedremo come si muoveranno gli attaccanti col Palermo, fermo restando l’imprescindibile presenza del capitano.

Concetti a parte merita la questione portiere, anche in questo caso vogliamo andare controcorrente.  Benassi è un buon portiere, da queste quattro righe lo sosteniamo ed incoraggiamo in vista di una gara difficile come quella di domani. Lui è uno di quelli che ci rende competitivi, neanche sul portiere rinunciamo alle nostre teorie estive. Il Palermo ha un paio di assenze in avanti ma, con l’organico che si ritrova, può essere considerato Belotti un titolare e, per esempio, Di Gennaro il sostituto? Il Palermo è la squadra favorita, la più forte del campionato, non c’è tanto da aggiungere. Serve tanta umiltà ed attenzione per andare a prendersi le occasioni che si presenteranno.

Il pre-partita lo vogliamo vivere come merita un anno centenario, cioè, ripercorrendo un pezzettino di storia moderna della nostra squadra. A tal proposito, c’è qualcosa che proveremo a non scrivere e che riguarda la prossima partita. Era l’anno 1987 quando Mariotto decideva la gara interna col Monopoli e nella partita successiva esplodeva la Reggina di Scala con un poker (4-1) sul Campania. Nel girone di ritorno ancora una doppietta in casa: cadono Casertana e Francavilla, con i risultati rispettivamente di 3-1 e 2-1 (con il barbuto portiere Zaninelli perplesso davanti al sale gettato da Pino Diara, ma dopo 5 minuti arrivò il gol). Nel campionato 1994/95 la Reggina batte il 30 dicembre il Sora (3-0) nell’ultima del girone d’andata e l’8 gennaio, nella prima di ritorno, la Turris per 3-0.

La storia continua con le giornate 14 e 15 del campionato di B. il 3 dicembre ‘95 il Brescia passa in vantaggio ma viene rimontato dal pari di Pasino e dal memorabile e liberatorio gol di Aglietti, entrambi realizzati sotto la curva Nord! La settimana dopo la squadra si esalta con doppietta di Aglietti, ancora gol di Pasino e Toscano. La Reggina si ferma sul 4-0 per non infierire, contro avversari di cui non ricordiamo* il nome. Il nostro racconto si conclude alle date del 2 e 10 settembre 2001, quando la Reggina batte il Como 4-1 e la Sampdoria 2-0 (posticipo serale).

Viviamocela così, con qualcosa di positivo dentro e la testa libera, proviamo a far entrare, nell’anno del centenario, qualcosa che difficilmente riesce. Forza Reggina!

* (neanche sotto tortura lo scriviamo prima)

N.B.: segue gesto apotropaico.

*   *   *

Intato stasera l'Italia ha giocato a San Siro contro la Germania, in amichevole, pareggiando 1-1 (Hummels all'8', Abate al 28') il tutto sotto gli occhi di Iddupaddi. Vedendo giocare dal vivo Andrea Pirlo e sentendo parlare di De Rose che può fare il regista davanti alla difesa i nostri istinti omicidi vengono a galla. Li sopiamo gustandoci il calcio dentro uno stadio che spesso ci ha regalato soddisfazioni pensando che uno dei prossimi obiettivi amaranto sarà espugnarlo!

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA LIVE - Punizione per la Germania e Beppe Dossena la commenta così: "Non credo tirino almeno che non abbiano il cannone tra le gambe però nessuno tra Ozil e Kroos ce l'ha". Pensavamo fosse calcio, era un porno. NGNM!
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