sabato 12 aprile 2014

MEZZOGIORNO DI FUOCO, DOMANI PADOVA-REGGINA

La settimana di preparazione alla gara di Padova è stata caratterizzata dalla solita vicenda extracalcistica che ha coinvolto la Reggina: deferimento del procuratore federale per irregolarità segnalate dall’organo di vigilanza. A questa notizia, ed alle relative amare considerazioni, alcune ottuse (non ha pagato gli stipendi), la Reggina ha risposto in malo modo sul proprio sito. Come sempre, il patron, con i suoi “non ci appartiene”, ha dato dei “poveri” a coloro hanno osato criticare, seppur per un giorno, il suo operato. Che l’umiltà sia sempre stato un optional della sua personalità da dirigente è storia antica, che le sue risposte boriose cozzino con la logica è un dato di fatto ormai. Non c’è nessuno pregio nel pagare i propri dipendenti, nessuna coerenza e nessuna dignità, è soltanto un dovere! Il tutto peraltro fatto a filo a filo con gli obblighi FIGC, non morali o del lavoro. Basta questo per mettere a tacere la reazione, invece sono bastate due righe di minacce per zittire, con offese, chi aveva osato!  Volendo ripercorrere il tunnel degli orrori, caro ex-presidente, come non ricordare tutte le volte in cui la Reggina è balzata alla cronaca per eventi non calcistici: dalle fidejussioni a calciopoli, dall’iva al condono, dalla storia sulle plusvalenze a scommessopoli, per concludere con agentopoli. All’inizio di questo torneo avevamo ironizzato, sulla scelta del nuovo tecnico, con il termine misteropoli, tanto per rimanere in tema, purtroppo la sensazione di negatività ha prevalso perfino sul campo, perché è dal mattino che si vede la giornata.

Ma, caro ex-presidente, nel mezzo di tutte le questioni, il tifoso medio, che anni addietrò lasciò un numero di telefono in occasione di una campagna abbonamenti, si ritrova a leggere un messaggio, proveniente dalla Reggina calcio s.p.a., che testualmente riportiamo: “è arrivata la Nuova Collezione EMPORIO ARMANI Scopri le Novità di Tendenza Cerimonia Sportivo Borse e Accessori Ti aspettiamo Cso Garibaldi 51RC DOMENICA APERTO”. Evvai, evviva, in barba al cuore in gola per la partita di Padova, per le finanze della squadra del cuore, per l’evolversi del deferimento che potrebbe causare una penalizzazione di un punto in classifica, vieni a comprarti un vestito! Il tifoso, che paga in anticipo (abbonamento o biglietto) per vedere le partite (quindi il corrispettivo del servizio è successivo), deve peraltro leggere che la società ha proposto ai creditori un piano di ristrutturazione del debito.  Sarebbe come se il tifoso andasse in società a dire: guardate facciamo così, per il mio abbonamento pago dopo, voi me lo fate, poi in accordo con almeno il 60% degli altri tifosi, ve lo saldo in misura ridotta! Certamente quanto state leggendo risulta paradossale ma, se ci pensate, proprio da riflessioni come la precedente si può comprendere come il tifoso sia sempre malversato da questi avvenimenti.

Tornando all’ultimo deferimento, c’è qualcosa di molto logico nel sottolineare un aspetto semplicissimo: invece di aspettare il limite dell’ultimo giorno, conoscendo le conseguenze eventuali, si poteva provvedere prima. L’eventuale danno di un punto sarebbe l’ennesimo attentato alla pazienza del tifoso, visto ciò che viene contestato dalla Co.vi.soc.

La Reggina ha dimostrato di aver pagato gli stipendi, mentre i soliti ben informati davano per scontato il mancato pagamento degli stessi, in tempi non sospetti. Ritornando indietro, visto ciò che è successo, possiamo stabilire già con estrema certezza due punti fermi:

- Quando sorgevano le prime critiche all’allenatore, tra settembre ed ottobre, gli aficionados del tecnico di Collepardo, riempivano i social network con un argomento preciso: Foti non paga i giocatori, per questo non rendono. In realtà, poiché il primo bimestre non ha prodotto alcun deferimento, possiamo affermare che per il periodo luglio – agosto, tecnici e calciatori sono stati pagati al massimo entro il 16 ottobre e questo è pacifico. Quindi proprio mentre tali fenomeni spingevano le riflessioni verso questo dubbio, la squadra veniva pagata. La partita successiva al primo pagamento stagionale è stata Modena – Reggina 3-0 con esonero di Atzori. Possiamo affermare che non vi è alcun legame tra gli stipendi e la sconfitta costata il primo esonero. Stesso discorso vale per il tribolato periodo, con cambio di allenatore, tra novembre e dicembre. Dopo l’esonero di Castori, il secondo flop veniva giustificato in due modi, mettendo sempre al centro la squadra: è scarsa o non giocano perché non sono pagati. Premesso che una squadra scarsa pure se decide di giocare perde, e quindi il tutto appare contraddittorio, c’è da aggiungere che anche il secondo bimestre è adesso noto: il 16 dicembre sono stati pagati e non la settimana prima di Bari, come qualcuno aveva raccontato in tv per raccontare quella vittoria. Doppiamente e definitivamente smentito il falso problema che era venuto a galla per la seconda volta e che aveva coperto tutto l’intervallo di gestione dell’allenatore amico.
- Siete sempre i soliti CAZZARI!

Sul campo le considerazioni iniziano da ragionamenti statistici, vista la condizione, da dentro o fuori, in cui siamo cascati. Le prossime tre gare sono decisive, due scontri diretti ed un impegno difficile a Palermo. Siamo già al rush finale, servono quanti più punti possibili con almeno due vincoli: fare almeno cinque punti nelle prossime tre gare e mantenere il vantaggio negli scontri diretti con entrambe le pericolanti. Due vittorie (Padova e Cittadella) oppure, al massimo, pareggio a Padova, risultato positivo a Palermo e vittoria col Cittadella in casa. La salvezza è ancora possibile, questo è un dato che trova conferma nei numeri. Naturalmente serve qualcosa di diverso rispetto allo spirito del secondo tempo di sabato scorso, con quello rischiamo forse anche l’aggancio dei ragazzini che verranno mandati in campo dalla Juve Stabia nel finale di torneo.

I risultati finali vanno meritati sul campo, ci sono nove gare in cui bisogna recuperare su avversari con problemi, non chissà quali squadroni. Le altre hanno giocato oggi, la sconfitta del Novara è importante (probabile esonero bis per Aglietti, Colomba in preallarme). La squadra ha dimostrato di saper perdere contro chiunque, su questo non ci sono dubbi, per propria dabbenaggine il più delle volte; va ricordato però che ha battuto Empoli, Lanciano, Bari, ha schiacciato il Palermo ed impattato con altri, subendo anche torti arbitrali. La corsa con le rivali è difficile perché si è indietro nella classifica ma risultano ancora in sostanziale equilibrio gli scontri diretti (tranne il Novara). Nel finale di stagione serve qualcosa in più rispetto a quanto offerto finora. Noi non parliamo né di miracoli né di eventi impossibili, nel calcio tutto è possibile, purché si facciano nel migliore dei modi le cose in campo.  La squadra ha il compito di crederci e lottare, per le migliaia di cuori amaranto sparsi per il mondo, ma anche per se stessa, per la propria dignità.

Passione e speranza per la nostra squadra, voglia di non rovinare (definitivamente) il centenario, Padova-Reggina è più che una partita, è un pugno allo stomaco che dura novanta e più minuti. Speriamo di ritrovarci a fine gara ancora in piedi.
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