sabato 7 febbraio 2015

DOMANI BARLETTA-REGGINA (Ore 11)

CHE ORARIO DEL CAZZO!
Dopo la decisione della Figc di restituire i punti alla Reggina lancinanti 
mal di pancia hanno colto Lo Monaco e gli incoerenti della nostra città

Roberto Alberti
Nei giorni scorsi ci sono state parecchie novità riguardanti la Reggina, la prima, in ordine d’importanza, è la restituzione dei quattro punti, guadagnati sul campo, a seguito dell’annullamento della penalizzazione da parte dell’organo di giustizia federale. Dopo questa decisione la classifica si è accorciata e le possibilità, per ora scriviamo cautamente speranze, di salvezza sono sensibilmente aumentate visto il distacco adesso di sei punti. L’esito positivo del ricorso ha rimesso in carreggiata la squadra, non va però dimenticato che l’ingiusta (a questo punto così va definita) decisione precedente ha nuociuto gravemente alla stagione amaranto: per mesi si è giocato in condizione psicologica precaria dato l’ultimo posto in graduatoria ed a ciò vanno anche aggiunti i danni subiti in alcune trattative di mercato con qualche giocatore che, viste le brutte acque, s’è defilato.  Tutto ciò andrebbe spiegato all’ignorante presidente del Messina Pietro Lo Monaco che, appunto, disconoscendo l’argomento, ha tuonato contro questa restituzione di punti alla Reggina. Il personaggio è di quelli particolari di per sé, aggiungiamo il luogo in cui opera ed il gioco è fatto!

Lillo Foti
Tra le novità ci sono anche i nuovi acquisti Magri e Benedetti, le cessioni (finalmente) di Rizzo e Crescenzi mentre sono rimasti in carico alcuni elementi tra cui Maita, Dall’Oglio, Di Michele ed Insigne. Partendo dagli acquisti si può ipotizzare come potrà essere la squadra che dovrà rincorrere l’obiettivo salvezza. Davanti a Belardi ci saranno Cirillo ed Aronica, Magri come alternativa, con Di Lorenzo a destra (ed abbiamo sempre i soliti dubbi nella speranza che Alberti vinca anche questa scommessa) e probabilmente Benedetti a sinistra al posto di Karagounis. Rimangono Ungaro e Camilleri a disposizione, crediamo lontani dalla formazione titolare. In mezzo al campo, nel ruolo di centrale, ci sono due opzioni, il giovane Mazzone e Zibert che ha già fatto la sua prima apparizione in campo sabato scorso contro il Lecce; come mezzali ci saranno il buon Gallozzi ed Armellino, con Salandria e Maimone arruolabili in caso di spostamento di Gallozzi in fascia. Per Ammirati e Condemi potrebbero valere le (nostre) considerazioni fatte per Ungaro e Camilleri. Sulle fasce il discorso è più complicato, rimanendo al 4-3-3, o 4-5-1, ci sarebbero Gallozzi e Masini con il giovane Gjuci pronto ad entrare, più ipotetica l’alternativa Louzada provato spesso in mezzo. Al centro dell’attacco dovrebbe esserci questa gerarchia: titolare Balistrieri, poi Viola, a seguire Louzada e Lancia. Come appare chiaro, tra prestazioni positive dei giovani e gli arrivi di gennaio, sembra esserci una squadra attrezzata nei vari ruoli con la presenza di alternative anche in caso di cambio di schema. Si poteva e si doveva iniziare il campionato quantomeno in queste condizioni, con una guida tecnica del genere che indubbiamente ha inciso positivamente sulle decisioni societarie.

Di Michele Schettino
Premesso che tra i giocatori andati non rimpiangiamo nessuno, tra quelli che si allenano in disparte vanno fatti discorsi diversi. Di Michele è apparso nei giorni scorsi dicendo la sua dopo due mesi, in pratica si toglie di dosso l’accusa di traditore e rilancia nei confronti di Foti. Versione sua che rispettiamo ma non è quello il punto su cui soffermarsi.  Andiamo alla fonte di provenienza del cosiddetto sfogo, cioè, la trasmissione radiofonica, puntualmente ripresa da due siti che fungono da amplificatore al “bumbulo” in cui è stato cacciato il conduttore. Tale personaggio in altra sede aveva criticato ferocemente Di Michele, dal suo ritorno a Reggio fino all’altro giorno, sia come uomo spogliatoio che come giocatore in campo. Appena intravista la possibilità di dichiarazioni in conflitto col presidente, si è lanciato; stessa cosa con l’intervista, pensate un po’, al procuratore di Insigne che tanti danni ha fatto al suo assistito ed alla Reggina. Insomma una volta si appoggiava il presidente e si screditavano i giocatori, oggi avviene il contrario, questione di frequenze mica di coerenza!

Una vecchia radio a valvole
Sulla questione quindi il primo a sbagliare naturalmente è Di Michele, ricordiamo bene le sue parole dello scorso anno quando diceva che c’erano tre persone che volevano il male della Reggina, ecco basta questo per non occuparsene più, senza neanche entrare nel merito di una vicenda dove, tra i due antagonisti, cioè, lui e Foti, non sappiamo scegliere chi è più monello (siamo educati). Su Insigne altra storia che però stavolta coinvolge il gruppo ed i tifosi; pur avendo sempre riconosciuto al giocatore capacità tecniche, non lo stiamo considerando in organico perché sarà con la Reggina soltanto se saprà ricomporre la frattura coi compagni e scusarsi con una piazza che gli sta larghissima.

Marco Sesia, tecnico del Barletta ed ex grande calciatore amaranto
Una delle notizie che vogliamo scrivere riguarda la possibile cessione societaria, le voci girano in città sono approdate anche a noi, sembra realtà che a giugno finalmente si possa avverare il cambio di proprietà.  Il desiderio “intimo” del presidente, scritto molto tempo fa, di riportare la Reggina in alto e poi abbandonare, sembra aver virato ad una più concreta voglia di lasciare quantomeno lì dove l’aveva presa, cioè, con una salvezza conquistata a fine campionato. Ieri in conferenza stampa abbiamo trovato alquanto ridicolo prendersela con i giornalisti perché non hanno sottoscritto nessuna azione! Possiamo capire che certi pensieri possano attraversare la sua mente ma spiattellarli così ci dà l’esatta dimensione di quella che oggi è diventata la nostra squadra del cuore a cui bisogna aggiungere i ciclici sms che arrivano sui nostri telefonini riguardanti sconti nei suoi negozi.

Pietro Lo Monaco
Adesso però c’è la partita di Barletta, contro una squadra in forma che può metterci in difficoltà in un orario allucinante per il calcio professionistico. La nuova Reggina però ha le possibilità di giocarsela sia con loro che con molte squadre che andrà ad incontrare, i punti di distacco fanno meno paura di prima, il carattere messo in campo contro il Lecce fa ben sperare.  Se pensiamo che dall’altra parte dello Stretto si trema perché arriva la Paganese, si capisce bene che il film di questo campionato ancora non è scritto e potrebbe riservare sorprese, nonostante le celebrazioni dei due derby vinti e le previsioni di dilettantismo nel nostro futuro. Sono categorie ben conosciute a loro, ne parlano con cognizione di causa, insomma vorrebbero condividere quest’esperienza che però per loro è multipla con due squadre in D e scelta di tifo verso quella vincente. Avevano messo un punto forse precoce alla storia, come a settembre 2007, dimenticando che quando subiamo noi, c’è solo una virgola…
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