lunedì 28 settembre 2015

TATTICAMENTE Cavese-Reggio Calabria 2-0

Partiamo da un gol annullato alla Cavese per un fuorigioco che non c’è. La squadra è scesa in campo per fare una partita difensiva schierandosi al limite della propria area, qui avevano trovato il modo di entrare lateralmente e come si può vedere, con il confronto delle distanze, il giocatore che andrà a segnare è tenuto in gioco dal centrale.
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Questa è l’essenza di una gara che ci hanno mal raccontato in radio, su un passaggio del portiere al loro terzino sinistro andremo a vedere come si contrappone la squadra…

La squadra amaranto non c’è. Ci sono soltanto i due attaccanti che coprono la parte centrale mentre sulle fasce posso scegliere dove giocare. In questo caso addirittura lanciano, immaginate quanto siamo indietro.

Eccoci a dieci metri dall’area, con l’avversario che può controllare quel lancio e già puntare il difensore. In quattro secondi la palla dalle mani del portiere è arrivata qui!
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Martino e Cozza hanno preparato un bunker difensivo che si può notare dentro il cerchio, l’altra metà della squadra è accanto ma fuori inquadratura. La Cavese si ritrova un muro davanti, questa è la risposta alle distanze tra i reparti, in pratica li abbiamo chiusi davanti alla nostra area, come una squadretta che va a giocare contro una squadra blasonata. Senza andare troppo indietro nel tempo, come la Leonfortese che è scesa al Granillo!
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Lasciamo perdere rigori ed errori su altre azioni, tutta roba deprimente, comprese le proteste per un rigore nel primo tempo reclamato dal Reggio Calabria che non c’era. Qui mostriamo qualcosa di bello, fatto dall’unico che sta facendo qualcosa di buono: Arena. Controlla il solito pallone lanciato da dietro con uno stop di mezzo esterno a seguire che inchioda il pallone e lo rende giocabile.

Punta gli avversari ed intelligentemente passa nel mezzo entrando in area da solo, poi la conclusione sarà respinta di petto dal portiere dopo uno strano rimbalzo.
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In conclusione, in quattro giornate siamo passati da una squadra che doveva proporre calcio all’anticalcio più puro del tutti dietro. Sapevamo di andare al massacro dopo il cambio di modulo al 5-3-2 che nessun allenatore vuol fare ma che a Reggio tutti hanno fatto. Se siamo penultimi significa che non è sbagliato il modulo e l’allenatore, sono sbagliati anche i calciatori ma ancora prima chi li ha scelti. Chiaro esempio per esonerare DG e mister ma non si può: il primo l’ha scelto il sindaco, il secondo è socio di un proprietario della squadra. I 3.500 abbonati, gli amici che entrano gratis ed i pochi che faranno il biglietto, probabilmente vedranno una vittoria contro i ragazzini che schiera la Vigor Lamezia ma sanno che il giro ricomincia a Rende. Poveri noi…
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