sabato 17 settembre 2016

Domani MONOPOLI-REGGINA (ore 16.30)


L’URLO DI KZ: «CON LA TESTA, REGGINA!»




Il tecnico ha redarguito la squadra in conferenza stampa. Caso-Catania: la storia del calcio insegna che il “Cibali” fa pietà. Quando non si vince bisogna tenerla

Karel Zeman
Ancora una partita ravvicinata per la Reggina, si viaggia a Monopoli per un match difficile contro avversari meno quotati del Catania ma non per questo da sottovalutare. I pochi giorni di preparazione alla gara sono stati caratterizzati dalle polemiche a distanza tra la Reggina ed il Catania. Dal fischio finale, che ha sancito un pari sostanzialmente giusto per quello che si è visto in campo, si è avuta la sensazione che i catanesi ci siano talmente rimasti male che si siano voluti attaccare a tutte le scuse possibili pur di giustificare, davanti ai propri tifosi, una partita nella quale, lampi di Russotto a parte, sono stati per lunghi tratti dietro schiacciati dalla Reggina.

La gara l’abbiamo già analizzata abbondantemente, la loro superiorità tecnica è stata compensata dal sacrificio collettivo, andiamo con ordine sugli avvenimenti extra-calcio. Intanto l’orario, anticipato a causa di 250-300 tifosi ospiti, fatti arrivare con mezzi propri, in modo da poter lanciare pietre autonomamente nel post gara dalle auto. Poi ci sono le foto del campo inviate da Lo Monaco alla lega: è vero che il terreno di gioco non è ancora in condizioni buone, però sentirsi lamentare proprio loro risulta strano per almeno due motivi. Il primo è calcistico: sono venuti a fare una gara di contropiede e nulla di più. Il secondo è storico: nel palcoscenico della A degli anni che furono, offrivano un Cibali univocamente definito pessimo proprio per il manto erboso.

Liam Brady, che giocava nella Samp all’epoca, intervistato alla “Domenica Sportiva” dichiarò: «Quello di Catania è un campo di patate». Stessa cosa fece l’inviato di Italia 1, Marco Barzaghi, che commentando Catania-Genoa del 2008: «Il terreno di gioco è in condizioni imbarazzanti, sembra un campo di patate, pieno di sabbia» disse l’inviato di “Controcampo”.

La gara è stata trasmessa da Telecolor di Catania, chi l’ha vista in Tv non ha gradito la faziosità del telecronista Angelo Patanè, fare cronaca di parte ormai è un vizio italiano, sembra però che in questo caso il soggetto sia andato ben oltre, cadendo pure nel ridicolo sulla prestazione di Coralli che a suo dire non sarebbe durato più di un quarto d’ora. Ne parliamo perché tale emittente è visibile anche a Reggio ed offrire certi servizi non rende una buona immagine complessiva, l’editore dovrebbe saperlo.

Nelle interviste non ha brillato per lucidità il loro tecnico, raccontare davanti ad un microfono che il pari è un risultato bugiardo e che hanno subito soltanto un pericolo (quello del gol) per propria distrazione (seguire Bangu sull’inserimento è difficile, bloccare Coralli in area ancora di più), significa raccontare menzogne alla sua gente. Le partite si vedono anche a Catania, la sua squadra ha semplicemente sfruttato la bravura dei propri giocatori in alcuni episodi, non è certamente uno schema preparato da Rigoli quello in cui Russotto, sulla trequarti con difesa schierata, s’inventa quel tiro del palo.

Dopo la sala stampa c’è stata la battaglia mediatica tra le società, qui c’è qualcosa che non torna anche da questo lato: la società deve essere rappresentata da una sola voce, quella del Presidente come da comunicato. Il Direttore Generale Sportivo non ha titolo per entrare in polemica con il vertice di altra società. Non importa dove e come l’ha fatto, lui è un dipendente che in queste polemiche deve tacere.

Su Lo Monaco non c’è da dire troppo, è bravissimo a mostrare il peggio di sé da solo, ogni volta che parla; con lui bisogna approcciare alla Mourinho senza dargli troppo peso, considerato anche il suo passato: era lui il vertice del Messina che non ha saputo distrarre i calciatori dai pruriti su Facebook, prima e dopo i derby; era lui il responsabile del Messina che ha provocato l’intervallo più lungo della storia col sole fuori; era lui quello di Empoli e tanto altro ancora.

Sicuramente va tutelata la società in Lega, col presidente della stessa che deve essere il presidente di tutti e perciò è sembrato avventato anche Gravina a cavalcare l’onda del terreno incolto. Prima di concedere interviste, post ricevimento di foto inviategli come fanno i bambini dell’asilo, deve sentire l’altra campana e tutelarla allo stesso modo anche nel merito. Il “Granillo” è uno degli stadi migliori di tutta la Lega Pro, prima di discuterlo bisogna osservare il contesto e soprattutto le altre strutture. Sappiamo benissimo che ci sono stati quasi due mesi di abbandono del Comune, quindi neanche causati dalla Reggina, ma adesso la situazione sta migliorando e siccome era peggiore contro il Messina, perché nessuno ne ha parlato allora? Ne hanno parlato soltanto i catanesi che sono riusciti a buttare nella bagarre persino un furto subito negli spogliatoi (chiusi) e poi risolto quasi nel migliore dei modi. Ci dispiace per la fede nuziale di Biagianti non recuperata, ma è un episodio che riguarda la delinquenza non il calcio.

E se torniamo indietro c’è di più, proprio perché si stavano facendo lavori, tra cui quelli riguardanti il prato, è stata anche invertito il campo per una gara di Coppa; ci fermiamo perché sono tutte scuse puerili per un boato rimasto nelle orecchie, di quello si tratta. Quando ci si presenta troppo convinti, si passa in vantaggio per una distrazione nostra (quella è una distrazione, Rigoli), si subisce per larghi tratti il gioco di una squadra meno costosa, si prende un palo per un colpo di genio da fuori, non si riesce a concludere un contropiede, i nervi possono essere scoperti ma se è sbagliato il loro approccio, non è colpa degli altri.

Per tornare al calcio, bisogna ripetere le prestazioni delle ultime gare con qualche distrazione in meno e più lucidità offensiva. La squadra nonostante qualche visibile lacuna di organico sembra ben allenata, costruisce il suo gioco senza paura, costringe gli avversari ad adeguarsi, è entrata in feeling col pubblico, insomma si può dire solo bene finora. La partita di Monopoli deve rappresentare l’ulteriore conferma di tutto ciò che stiamo vedendo, giocano in casa contro una squadra blasonata ed avranno molte motivazioni. Karel Zeman in conferenza stampa, oggi, ha redarguito squadra ed ambiente: «Correranno più di noi ma non sono preoccupato perché so che conterà la tenuta mentale. Ho letto che il Monopoli è una squadra alla portata per noi, se questo pensiero è anche nella mente dei calciatori domani perdiamo».

Il Monopoli ci ricorda vecchi incontri di C (indimenticabile il gol di Raggi nei minuti finali l’anno di Nevio Scala a sancire l’1-1, su assist di Massimo Mariotto, attuale ds dei pugliesi), oggi è una squadra dall’andamento altalenante: sconfitta in casa all’esordio col Lecce, vittoria a Caserta, sconfitta in casa con la Juve Stabia e pareggio a Siracusa. Dai risultati ottenuti finora sembrano gradire più le trasferte che gli incontri casalinghi, non ci sembra una cosa strana visto che il loro allenatore, l’ex Zanin, solitamente è propenso ad un calcio utilitaristico più che propositivo, difesa bassa e squadra che cerca di ripartire sfruttandogli errori altrui.  Nel dettaglio, viste le partite disputate, possiamo dire che soltanto nella prima in casa, contro il favorito Lecce, non c’è stata partita; le altre le hanno combattute alla pari, con un episodio (e falletto sul passaggio) hanno vinto  a Caserta, per una clamorosa distrazione su una punizione (sono andati tutti sulla palla) hanno lasciato due uomini liberi sotto porta in casa con la Juve Stabia e pareggiato a Siracusa dopo essere passati in vantaggio su corner, di testa davanti al primo palo; peraltro in quest’ultima gara, prima del pari, hanno regalato un rigore su corner, per trattenuta in area, rigore poi sbagliato dal Siracusa.

Dopo questa partita, finalmente, si potrà preparare con i tempi giusti il derby casalingo col Cosenza quindi ancora 90 minuti più recupero di sacrificio e poi c’è da ricaricarsi per un altro derby, di nuovo anticipato alle 16,30 invece delle 20,30, per richiesta delle autorità competenti. Che poi bisognerebbe capire cosa vuol dire “autorità competenti”. In realtà il “Granillo” ha una agibilità parziale e non si possono disputare, al momento, gare in notturna.

CONVOCATI

Sono ventitrè i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta al “Vito Simone Veneziani” di Monopoli. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.

MONOPOLI-REGGINA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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