lunedì 12 settembre 2016

TATTICAMENTE AKRAGAS-REGGINA 2-2

Partiamo da un grave errore su corner, non sarà l’unico ma questo sblocca la gara. A commetterlo è il portiere

Segnerà l’uomo davanti a lui, Marino, che sosta nel mezzo tra Cane e Gianola. I giocatori possono essere attratti dalla traiettoria, commettere l’ingenuità per un momento di non “sentire” col contatto fisico l’avversario, il portiere però corre e suda poco ed ha la responsabilità di richiamare i compagni e, quando è il caso, intervenire

Questa palla è sua, il cross è facile e lui ha il vantaggio rispetto a tutti di poter saltare ed usare le mani. Come si vede dall’immagine, la sua esitazione lascia pure sguarnita la porta

Questa è l’azione del rigore per noi, pressing con Porcino che va sulla traiettoria del passaggio al portiere

Il passaggio di Marino è timido, Porcino lo fa suo e tenta, senza perdere l’inerzia del passo, il dribbling

Il portiere Pane riesce a deviare col ginocchio e sembra sventare il pericolo

A rimorchio però arriva Coralli che lucidamente fa passare il pallone, piazza la gamba sinistra nel posto più giusto e si procura un rigore sacrosanto, anche perché Pane completa l’opera ostacolandolo con le braccia

L’Akragas allarga il gioco in questa transizione che sfocia a sinistra, la squadra segue in quella direzione

E poi si compatta al centro

Bangu va al raddoppio, leggermente tardiva la scalata dietro di lui ma la difesa che era andata a sinistra, poi si era fermata in posizione, adesso attacca la palla

Concediamo un tiro abbastanza complicato, l’evoluzione di queste situazioni deve portare ad una chiusura ancora più tempestiva capace di togliere completamente l’aria all’avversario. La strada è quella giusta

Ancora azione a sinistra, squadra in non possesso che si muove in sintonia

Il passaggio è di quelli a tagliare la difesa, ben fatto verso dietro, il pallone è veloce e viene lasciato per il compagno

Di nuovo si risale bene verso la palla. A questo punto Scrugli (n. 23) effettua una bella finta di corpo per eludere Possenti. Capita di subire un dribbling, l’importante è sopperire da squadra

La squadra come direbbe Pizzul “rincula” giustamente verso la porta, in questa azione è andata a sinistra, salita e tornata indietro, senza stare ferma (situazione da evitare sempre) e, al momento dell’assist, Marino è in fuorigioco. Non viene fischiato e subiamo il 2-1

L’Akragas è una buona squadra che ha memorizzato alcuni schemi e su questo passaggio si capisce l’intesa perché è una cosa fatta a memoria dietro le spalle di Gianola

Da questa situazione statica parte un altro movimento che loro conoscono, per farlo ci vuole la giocata, l’attaccante Longo si aggancia immobilizzando Gianola e con la suola (alla Artico) si gira sulla sua destra, il nostro difensore pecca nel non allargare le braccia spingendolo con gli attributi in avanti. Nel frattempo vedete Cane (n. 18) affannarsi perché è già in ritardo sulla linea e su Zanini partito dalla fascia

Ecco Zanini entrare da sinistra in concomitanza con il dribbling del compagno

Passaggio dietro e azione pericolosa che non diventa gol perché i compagni non hanno mollato con Botta che è quasi arrivato

Il tiro non è semplicissimo perché il tutto è svolto ad alta velocità, il portiere è lì e respinge

Azione offensiva, Coralli riesce a girarsi fronte alla porta

Inserimento ottimo del solito Porcino che viene pescato da Coralli con un esterno a livello dei migliori trequartisti

Porcino, seguito dal movimento in diagonale dell'avversario, si gira su sé stesso e colpisce il portiere che va a salvare

La palla viene respinta fuori e la Reggina è lì pronta a ricominciare palla al piede

La palla torna di nuovo a Coralli con movimenti che nel rugby si dicono “alla mano”.  Di nuovo in quella posizione pesca il compagno libero, cioè, Oggiano

Oggiano è nella sua posizione. Adesso ci fermiamo e guardiamo cosa avviene mentre lui abbassa la testa e va a fare il solito movimento: Cane gli porta via l’avversario, Coralli si è lanciato in area, dietro di lui Porcino libero. La testa rimane però bassa ed invece di puntare la porta per poi scaricare al compagno la palla, attende che arrivi l’avversario posto al limite che gli corre incontro. È sbagliato tornare indietro quando hai il gol davanti, o lo capisce o si siede

Il solito dribbling a rientrare

Il tiro debole, che fa infuriare tutti, Coralli neanche si gira a guardare la palla, sa che abbiamo sprecato l’occasione

Coralli s’arrabbia, non guarda

E qui il resto della squadra, da destra a sinistra Cane lo manda a quel paese, Coralli lo vorrebbe impiccare, Porcino lo guarda deluso, Bangu è rassegnato con la testa bassa

Situazione da corner sul 2-2 dove si dorme pericolosamente. Attenzione a Carillo (n. 6)

Partito il cross di Salandria, Carillo è lì pronto e stavolta Sala fa bene a stare in porta

Arriva la palla e siamo messi malissimo perché intorno a lui c’è il vuoto con il solo Knudsen a combattere anche contro Riggio (n. 14)

Alla fine Carillo salta solo e colpisce di testa. Occhio ai piazzati che vanno migliorati
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