martedì 18 aprile 2017

TATTICAMENTE FOGGIA-REGGINA 1-0

In una partita che era segnata in partenza, la Reggina ha espresso poco o nulla, sotto tutti gli aspetti. Al 12’ c’è rigore e espulsione di Gianola che allo Zaccheria è stato lontano parente del giocatore ammirato la settimana precedente
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5’ dopo, sugli sviluppi di un corner, dove siamo tutti a difesa della porta, loro la giocano in due contro uno fino a questo cross, in area per contrastarne tre siamo in otto

E subiamo un pericolo con l’uomo libero a colpire di testa, la indirizza male ma trova Mazzeo

Che riesce a girarla in porta con Sala che para, quindi con un 8 vs 3 subiamo anche il dialogo tra due di loro
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Altro cross con superiorità numerica e altra pericolosa girata di testa con Gianola che stavolta neanche salta
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I tifosi foggiani hanno giustamente raccontato di catenaccio che gli umani non avevano mai visto, in questa situazione di gioco siamo in 11 dal dischetto del rigore alla porta ed è straordinario come comunque sia da solo chi colpisce di testa

Stavolta il pullman parcheggiato davanti alla porta funzione e De Vito para il tiro
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Questo è il gol, su cross da destra Botta sarebbe in anticipo sulla palla ma non era giornata, la prende Loiacono che riesce a girarla di testa verso la porta

Anche Sala ci mette del suo perché la palla non è angolatissima ma ci va in modo errato con due mani e la respinge dentro
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La tattica difensiva è stata attendista: palla a loro che scendono sulla fascia, vedremo la nostra linea difensiva “accogliere” gli avversari da lì fino al limite, come indicato dalle frecce

Scendono ancora

Ci fermiamo al limite, in pratica li abbiamo chiusi nella nostra area, ma non è finita

Possono allegramente scambiare, Mazzeo riceve spalle alla porta

Si gira dal lato interno

Vede Sarno a destra e lo lancia

Con quest’ultimo che si presenta davanti a Sala e lo grazia
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Chiudiamo così, senza mai giocare e con questa situazione difensiva dove l’avversario è libero poco fuori l’area di rigore, senza pressione può servire Mazzeo su quella traccia. I nostri difensori eseguono un movimento che più incoerente non si può, sembra una fermata dell’autobus dove alcuni aspettano, altri vanno e altri tornano

Il tiro finisce a lato, da lì a qualche minuto, per fortuna, l’arbitro fischierà la fine
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