venerdì 28 marzo 2014

DOMANI PESCARA-REGGINA

Neanche il tempo di leccarsi le ferite che si ritorna in campo per una partita dura come quella dell’Adriatico contro il Pescara. Siamo rimasti con la mente lì, a martedì sera, dove è andato in scena il solito mix di gravissimi errori arbitrali ed amnesie sui corner. La Reggina alla fine ce l’ha fatta almeno a non regalare l’intera posta al Modena ma le recriminazioni, per tutto questo spreco, necessitano di un approfondimento. Appare chiaro che almeno quattro decisioni (ci sarebbero alcuni blocchi irregolari sui quali sorvoliamo a mò di giacchetta nera) siano indiscutibili nel merito e nella rilevanza.

Facciamo questo mini riassunto:
- mani di Andelkovic del Palermo al 77’, rigore ed espulsione non decretati, sul punteggio di 0-1;
- mani di Terlizzi del Trapani, all’83’, rigore non concesso. Il pareggio arriva tre minuti dopo, diciamo che probabilmente sarebbe finita lo stesso in pareggio ma comunque la Reggina ha chiuso in attacco;
- gol regolare annullato a Di Michele, al 19’ del primo tempo, contro il Novara che segnerà nove minuti dopo il gol partita;
- rigore ed espulsione negati contro il Modena all’82’, il pari arriverà nel recupero ma avere un sacrosanto rigore a quel minuto e giocare il resto in superiorità numerica, come contro il Palermo, significa avere delle chance di vittoria.


Riepilogate queste tristi vicende, andrebbero anche valutati da 1 (sicuro perché fatto a Novara) a 3 gol in più nel tabellino di Di Michele. Nella stessa misura vanno valutati gli errori, contro il Palermo stesso a porta vuota, e poi con Varese e Crotone. Ci si aspetta sempre qualcosina in più da lui, è sempre stato così con Di Michele ma, nel calderone, tanto per essere obiettivi, vanno evidenziati anche gli errori arbitrali che hanno penalizzato lui e di conseguenza la Reggina. Parlare di alibi quando i gol che sbloccano l’avversario sono sistematicamente fallosi (Varese, Empoli su tutte), è scorretto.

Questo non toglie nulla alle amnesie difensive, che non hanno consentito, per vie più sofferte, il raggiungimento di determinati risultati. Il problema è di squadra e tocca ai tecnici risolverlo perché, se sbaglia Lucioni ed entra Di Lorenzo che fa lo stesso, evidentemente c’è da correggere l’atteggiamento complessivo in quelle situazioni da fermo. Le analisi vanno sempre confrontate con i numeri che nel calcio sono decisivi. Al momento, i criticatissimi allenatori attuali della Reggina hanno una media punti doppia (1.2) rispetto al girone d’andata, certamente serve qualcosa in più ma non si può “dimenticare” lo 0.66 delle prime ventuno gare.

Chiaro che hanno commesso errori, così come è chiaro che hanno inciso sulla squadra tirando fuori qualcosa in più dai calciatori. La Reggina di oggi non ha il problema del gol, ormai è evidente che la squadra in qualche modo il gol lo realizza, serve capitalizzare ciò che prima o poi arriva con una fase difensiva migliore, specie sui piazzati.  Non aggiungiamo nulla, a ciò che potete leggere sul web, se scriviamo di ex, di precedenti o di formazione, pertanto non ci resta che attendere la partita, speriamo bene.
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