Neanche
il tempo di leccarsi le ferite che si ritorna in campo per una partita dura
come quella dell’Adriatico contro il Pescara. Siamo rimasti con la mente lì, a
martedì sera, dove è andato in scena il solito mix di gravissimi errori
arbitrali ed amnesie sui corner. La Reggina alla fine ce l’ha fatta almeno a
non regalare l’intera posta al Modena ma le recriminazioni, per tutto questo
spreco, necessitano di un approfondimento. Appare chiaro che almeno quattro
decisioni (ci sarebbero alcuni blocchi irregolari sui quali sorvoliamo a mò di
giacchetta nera) siano indiscutibili nel merito e nella rilevanza.
Facciamo
questo mini riassunto:
- mani
di Andelkovic del Palermo al 77’, rigore ed espulsione non decretati, sul
punteggio di 0-1;
- mani
di Terlizzi del Trapani, all’83’, rigore non concesso. Il pareggio arriva tre
minuti dopo, diciamo che probabilmente sarebbe finita lo stesso in pareggio ma
comunque la Reggina ha chiuso in attacco;
- gol
regolare annullato a Di Michele, al 19’ del primo tempo, contro il Novara che
segnerà nove minuti dopo il gol partita;
- rigore
ed espulsione negati contro il Modena all’82’, il pari arriverà nel recupero ma
avere un sacrosanto rigore a quel minuto e giocare il resto in superiorità
numerica, come contro il Palermo, significa avere delle chance di vittoria.
Riepilogate
queste tristi vicende, andrebbero anche valutati da 1 (sicuro perché fatto a
Novara) a 3 gol in più nel tabellino di Di Michele. Nella stessa misura vanno
valutati gli errori, contro il Palermo stesso a porta vuota, e poi con Varese e
Crotone. Ci si aspetta sempre qualcosina in più da lui, è sempre stato così con
Di Michele ma, nel calderone, tanto per essere obiettivi, vanno evidenziati anche
gli errori arbitrali che hanno penalizzato lui e di conseguenza la Reggina.
Parlare di alibi quando i gol che sbloccano l’avversario sono sistematicamente
fallosi (Varese, Empoli su tutte), è scorretto.
Questo non toglie nulla alle
amnesie difensive, che non hanno consentito, per vie più sofferte, il
raggiungimento di determinati risultati. Il problema è di squadra e tocca ai
tecnici risolverlo perché, se sbaglia Lucioni ed entra Di Lorenzo che fa lo
stesso, evidentemente c’è da correggere l’atteggiamento complessivo in quelle
situazioni da fermo. Le analisi vanno sempre confrontate con i numeri che nel
calcio sono decisivi. Al momento, i criticatissimi allenatori attuali della
Reggina hanno una media punti doppia (1.2) rispetto al girone d’andata,
certamente serve qualcosa in più ma non si può “dimenticare” lo 0.66 delle prime
ventuno gare.
Chiaro che hanno commesso errori, così come è chiaro che hanno
inciso sulla squadra tirando fuori qualcosa in più dai calciatori. La Reggina
di oggi non ha il problema del gol, ormai è evidente che la squadra in qualche
modo il gol lo realizza, serve capitalizzare ciò che prima o poi arriva con una
fase difensiva migliore, specie sui piazzati.
Non aggiungiamo nulla, a ciò che potete leggere sul web, se scriviamo di
ex, di precedenti o di formazione, pertanto non ci resta che attendere la
partita, speriamo bene.
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