martedì 23 settembre 2014

DOMANI REGGINA-BARLETTA (20.45, diretta Sportube.tv)

E’ SOLO COLPA DEI GIOCATORI?
Senza schemi offensivi, disposti male in fase difensiva su palla inattiva, eppure le colpe sembrano essere solo dei ragazzi a sentire Cozza.  I pugliesi sono allenati da un grande ex: Sesia

Il primo gol subito a Lecce
Come ampiamente previsto, i propositi bellicosi di andare ad aggredire il Lecce, di “riscattare” qualcosa peraltro di non riscattabile a Lecce, sono andati a vuoto. Come da pronostico il Lecce ha avuto la meglio sulla Reggina e questo più o meno lo potevano ipotizzare in tanti, quello che si era previsto da queste pagine riguardava la prestazione: non c’è stata. Era immaginabile date le premesse, quali? Partiamo dalle dichiarazioni perché sono quelle che indicano la strada, se ben rapportate a quanto accade in campo e non a ciò che viene raccontato.

Il campo era stato chiaro sin dalla partita contro il Messina, a proposito complimentoni a tutti per aver perso un derby in casa contro una squadra che si becca una “manita” in casa niente meno che dal Matera, quando l’inutile fase di palleggio orizzontale era stata seguita dalla scomparsa della squadra dal campo col trascorrere della gara. Contro il Lecce abbiamo assistito ad ampie (e da noi documentate) cattive figure sui piazzati, scaturiti da una pressione costante del Lecce (sette corner in un tempo vorranno pur dire qualcosa).

Di buono ci sarebbe stata la ghiotta occasione capitata a Di Michele se la sfera fosse stata spinta in rete da Masini. Sull’episodio diciamo che Di Michele guarda il compagno prima di passare, Masini, che non è un attaccante con il gol nel sangue, rimane quasi sorpreso. Nell’occasione sbaglia Di Michele a metterla al centro, con quel tipo di attaccante, diamo meno responsabilità a Masini perché sostanzialmente non è colpa sua.

Per il resto scena muta, ripresa dei da sonno, spunti caratteriali pari allo zero, idee neanche a parlarne, cambi ridicoli.  Dopo la gara rimane l’amarezza di aver visto, per tutto il tempo, la squadra difendere come peggio non si può e, dopo lo svantaggio, la caduta mentale a noi ben nota degli ultimi anni. Il dopo è ancora peggio: si è scoperto che Di Michele mancherà almeno un mese ma soprattutto si continua a parlare di gioventù, di errori del singolo, di errori di Foti nella costruzione della squadra.

A parte che noi agli errori del neo-ex-presidente aggiungiamo quello dell’allenatore, quindi qualcosa in più a livello di responsabilità, vorremmo capire chi ha segnalato l’acquisto di Masini, chi ha perso il derby (e lì eravamo superiori come organico), chi non riesce a dare organizzazione difensiva (almeno sui piazzati) e soprattutto perché non è mai colpa sua. Vorremmo ascoltare qualche volta una domanda del tipo: “mister si rimprovera qualcosa?”. Invece no, si prosegue con la litania dei giovani che toglie qualsiasi responsabilità al tecnico.

Però qualcosa ogni tanto si muove nella giusta direzione, per esempio, abbiamo letto molti che hanno scritto di blocco subito nell’occasione del gol di Papini; i blocchi erano due consecutivi (vedi angolo tattico del nostro blog post Lecce) ma è già un passo avanti. Quello successivo e coerente sarebbe: “mister ma perché marchiamo in quel modo, cioè, due a zona e gli altri ad uomo?” – “Perché non si procede al naturale scambio di marcatura?” – “Perché allontanare i tifosi dal Sant’Agata per paura che facciano foto, quando è chiaro che il Lecce aveva preparato sfruttando ciò che si è visto nelle GARE di campionato?”

Marco Sesia e Simone Perrotta, stagione 1996-97
Riceveremo il Barletta dell’ex Marco Sesia (uno che, se giocasse oggi, sarebbe la stella della nostra squadra) nel turno infrasettimanale di campionato, si giocherà davanti a poca gente (effetto derby fallito), con la consapevolezza che inizia ad essere una gara bivio, con l’ansia dei piazzati, della penalizzazione in arrivo. In fase di possesso si prospetta palla girata in stile pallamano con le opzioni “fai da te” a Louzada o Insigne. Bisogna fare qualcosa, noi un’idea precisa ce l’abbiamo, molti non sono d’accordo ma le cose devono cambiare perché altrimenti si va incontro al solito campionato…
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