venerdì 30 gennaio 2015

DOMANI REGGINA-LECCE (Ore 19.30)

UNA MAGLIA DA ONORARE

Dopo la batosta del derby, rieccoci a presentare un’altra partita che si preannuncia più difficile della precedente. Si gioca in casa contro il Lecce, squadra con ambizioni da B, che da quando ha cambiato panchina sembra aver trovato una certa continuità di risultati.

Intanto c’è una novità rilevante: il capocannoniere della squadra, Insigne, dopo essere stato il migliore in campo al San Filippo, ha fatto le valigie ed andato via. Non stiamo qui a disquisire sull’opportunità o meno, su quanto c’abbiamo perso dal punto di vista tecnico e quanto guadagnato magari sotto l’aspetto motivazionale, l’unica cosa oggettiva che gli dobbiamo riconoscere è la buona prestazione personale nella sua ultima gara. Per il resto ne abbiamo visti di meglio e con altra personalità, se così ha deciso non ci strapperemo i capelli per un ragazzino forse più piccolo dell’età anagrafica. Sarà l’esito del calciomercato a stabilire se avremo ancora l’opportunità di mettere in campo undici giocatori, nei loro ruoli, per cercare di salvare la categoria.

Pietro Balistreri
Abbiamo un nuovo centravanti, Balistreri, preso nei giorni scorsi. Di lui ricordiamo giudizi positivi da parte di chi l’ha voluto alla Torres, speriamo sia la punta che finalmente metta dentro qualche pallone importante. Tra i nuovi dovrebbe esserci, dalla prossima partita però, anche Zibert. Le carenze di organico sono note, le esigenze di classifica pure. Da adesso in poi vanno cercate le vittorie, contro qualsiasi avversario. Il morale è da ricostruire, la settimana con allenamenti blindati è lo specchio di una situazione moralmente complicata.

Immaginiamo i soliti confronti, con attore il presidente cui magari sarà ritornata la parola al centro sportivo dopo il silenzio e fuga da Messina. Ci è andato Alberti in sala stampa a metterci la faccia su una squadra che ancora non è, come elementi richiesti, la sua. Le responsabilità però vanno suddivise ed anche la gestione tecnica in queste due gare ha lasciato a desiderare sotto diversi aspetti.

Non c’è tanto tempo per recuperare la categoria ed un pochino di dignità calcistica, ce la giochiamo a stretto giro di posta: Lecce e soprattutto ultimi giorni di mercato. Tutto il resto ruota attorno a questi risultati, compresa la pazienza e la sopportazione del pubblico.

La tifoseria nell’ultima gara ha dato prova di grande attaccamento alla maglia, con una lezione di sostegno e coerenza, proprio davanti a chi (buddaci), nella stagione ‘96/97 abbandonarono l’As Messina (che aveva sostituito l’Acr fallita) per tifare Peloro Messina, dopo un piccolo travaglio mentale interno. Due derby vinti dalla Peloro sull’AS (4-1 e 6-1) per sancire il travaso sentimentale definitivo. Legame sentimentale però che non resistette davanti alla probabile “carcagnata bis” del 2007 quando il settore ospiti del Granillo rimase praticamente vuoto per protesta nei confronti della società, in serie A! Da questa parte dello Stretto invece, ultimi con problemi, in serie C, davanti ad una probabile débâcle, le cose sono andate diversamente e la differenza si è vista e si è sentita.

Chi è andato in campo conosceva o ha conosciuto quanto è stata sostenuta questa maglia anche in tali condizioni, adesso non c’è tanto altro da aggiungere, soltanto che va onorata.
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