Gli amici della Reggina
Cerchiamo di
tutelare la maglia amaranto, non chi la gestisce
Intanto,
come vi avevamo annunciato, ritorna sulla scena Foti
Lillo
Foti
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La
scorsa settimana avevamo parlato della situazione relativa alla Reggina Calcio
s.p.a., scrivendo alcuni concetti che potrete leggere sul Corriere dello Sport
di oggi ed inerenti la situazione complessiva della società. Dai virgolettati
su un possibile ritorno all’attività agonistica senior si può chiaramente
capire che la storia è lontana dalla sua conclusione. Noi siamo qui come una
barca in mezzo al mare cerchiamo l’isola dopo aver visto qualche scoglio.
Progetti, foto, stadi da 12.000 posti (ah?), falsi scoop non ci interessano,
vogliamo una squadra che sia espressione della nostra storia e del nostro
territorio, orgogliosa e fiera di rappresentarlo al meglio. Le battaglie
politiche le abbiamo pagate in estate, figuratevi se abbiamo intenzione di
avvelenarci anche in inverno.
Quel
che sarà non può saperlo neanche Foti in questo momento, noi, che per fortuna
dobbiamo dare conto soltanto alla nostra coscienza, possiamo soltanto affermare
che l’ipotesi dover assistere, l’estate prossima, a divisioni e polemiche non
l’accettiamo. Si parte da una situazione di antipatia reciproca che esalta le negatività
altrui nascondendone i pregi. Un modo
come tanti per farci del male mentre le due realtà dovrebbero considerare che
si rivolgono ad un pubblico unico che sa essere presente a Roccella come a San
Siro, con la stessa intensità e passione. Ne riparleremo pensando di tutelare
sempre la Reggina e la maglia amaranto da chiunque sia gestita.
Mimmo
Praticò
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Abbiamo
riconosciuto lo sforzo dell’investimento riguardante l’iscrizione e la gestione
ai nuovi, questo non toglie che li si debba ringraziare “vita natural durante” come
è stato fatto con Foti per la serie A, posto che anche lui e gli altri, con i
vari aumenti di capitale negli anni, oltre a togliersi di torno qualche socio
avevano ulteriormente investito. Se la squadra perde una partita e la gente
critica non è possibile che ci siano sempre ringraziamenti, che prima erano
riferite agli anni di A ed oggi perché non hanno fatto sparire il calcio,
probabilmente per un anno, a Reggio. Se una squadra perde significa che si è
sbagliato qualcosa e se non c’è critica non c’è sviluppo. Non è possibile che
se qualcuno scrive delle vicende della Reggina Calcio s.p.a., magari in
anticipo come noi (a volte capita), venga visto di traverso. E’ fuorviante
indicare come “amici di Foti” coloro che ancora scrivono e si occupano di
Reggina Calcio. Gli amici di Foti, non della Reggina, erano coloro che
nascondevano la polvere sotto il tappeto invece di dare una mano a pulire.
Gli
amici di Foti sponsorizzavano giocatori con articoli roboanti (da qui nascono
alcune nostre critiche, fatte in passato, ai vari Carmona, Acerbi, Rizzo, ecc.)
perché lui voleva questo, invece di parlare di obiettivi sportivi, di creare un
gruppo, una struttura, insomma invece di fare calcio si promuoveva il centro
commerciale! La maglia, la passione, la Reggina in questi casi venivano dopo,
come bravi scolaretti si diceva e si scriveva soltanto ciò che voleva leggere
il preside. Da questa vera e propria collaborazione si è passati alla
demonizzazione, nell’arco di un mese, sottovalutando (qui ci vuole) le scorte
di vestiti del Re nudo! Forse non saremmo arrivati a questo punto, forse ci
saremmo arrivati ugualmente ma almeno avremmo fatto ognuno il proprio. La
Reggina Calcio ha sbagliato l’aspetto sportivo e questo ha generato la
sofferenza economica, pensare di avere un negozio al posto di una squadra di
calcio significa perdere di vista la realtà, quello che è accaduto è
semplicemente la logica conseguenza di determinate scelte. L’essenza di questo
blog è questa, laddove in altri luoghi si dirà, magari a ragione, che la
Reggina Calcio diventa una succursale della Juventus e c’è da vergognarsi, qui
si scrive: quando eravamo una succursale di Moggi vi andava meglio?
Luciano
Moggi
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L’Asd
Reggio Calabria affronta la Frattese, giovedì abbiamo presentato a modo nostro l’avversario:
squadra capace in casa, sul suo sintetico, di esaltare le caratteristiche dei
suoi bravi tre attaccanti. Cozza sembra deciso a continuare sulla strada
intrapresa contro la Vibonese, cioè, con lo stesso modulo (vincente finora) e
con gli stessi uomini (tranne la squalifica di Zampaglione) in prevalenza
scelti da lui, altro aspetto che pochi hanno evidenziato. È la partita della
svolta, dopo cinque sconfitte in trasferta sarebbe ora di invertire il trend,
il distacco dal primo posto può ridursi o diventare incolmabile a seconda del
risultato per numeri, quantità di avversari da rimontare e convinzione. Di
solito queste partite da dentro o fuori capitano in casa, stavolta arriverà
dalla Campania l’indicazione sul tipo di campionato e quindi anche di mercato
che si farà. Insistere e cercare di «scappare da questa categoria» o pensare al
futuro? La risposta spetta al campo.
* * *
Lo
stadio comunale “Pasquale Ianniello” di Frattamaggiore
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Sono
ventidue i calciatori convocati dal tecnico Francesco Cozza per la trasferta di
domani a Frattamaggiore che avrà inizio alle ore 14,30. Il brutto tempo ha
accompagnato il viaggio della squadra, in pullman, verso la Campania. Di
seguito la lista:
▬ Portieri: Licastro (’95),
Ventrella (’96).
▬ Difensori: Brunetti (’95),
Carrozza (’99), D’Angelo, De Bode, Dentice (’95), Maesano (96), Mautone.
▬ Centrocampisti: Condomitti,
Corso, D’Ambrosio (’97), Lavrendi, Mangiola (’97), Pescatore, Riva, Roselli.
▬ Attaccanti: Arena,
Bramucci (’96), De Marco (’96), Pelosi (’98), Tiboni.
La
partita potrà essere seguita in diretta su Radio Touring 104 ed in differita su
Reggio Tv alle 21,15. Domani sera su Iddusapi il resoconto della partita,
mentre lunedì ve la spiegheremo nel nostro cult, il “Tatticamente”. Diffidate
dalle imitazioni!
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