sabato 19 novembre 2016

Domani REGGINA-TARANTO (ore 18.30)

QUI NON FUNZIONA
AD INTERMITTENZA

In settimana i calciatori amaranto hanno realizzato un video in cui invitano la gente a crederci: ci hanno messo la faccia, probabilmente torneranno a giocare a calcio


Gabriele Martino, Dgs della Reggina
♦ Per la quattordicesima giornata del girone d’andata la Reggina ospita il Taranto, entrambe sono le ripescate del girone, appaiate in classifica ed in crisi nera. Abbiamo troppi argomenti amaranto per occuparci pure delle vicende tarantine, certamente anche da quelle parti, dopo molti anni di dilettantismo, speravano in tutt’altro campionato visto l’entusiasmo iniziale. Entusiasmo che anche da queste parti sembra un ricordo lontano, eppure è passato solo un mese dalla partita di Caserta. In campo le cose sono precipitate, in quattro partite abbiamo resettato quanto si stava costruendo, parte tecnica e squadra si sono allontanati pericolosamente dal pallone. Oggi sono tutti d’accordo sull’inconsistenza dell’organico, adesso valutato anche al di sotto delle proprie possibilità, insomma si è passati da una formazione ben composta in fretta dal direttore generale ad una squadra da retrocessione.

Noi che ci auto-definiamo squilibrati, anche quando il giocattolo funzionava, avevamo però sempre in mente il curriculum dei calciatori. Ai giovani che andavano in panchina, che rappresentavano scommesse per definizione, si aggiungevano le valutazioni realistiche su quelli che giocavano. Durante il periodo positivo, che va dalla vittoria nel derby alla partita di Caserta, abbiamo elogiato lo spirito dei calciatori e l’organizzazione tattica per un preciso motivo: perché si compensavano le lacune dell’organico (e di qualche presenza sbagliata in campo) con il collettivo.    

Avete riletto un estratto dell’Idduprima Juve Stabia, cioè, dopo la migliore prestazione stagionale (Lecce) e prima della vittoria contro un’altra big del campionato, probabilmente il miglior momento vissuto finora. Cosa sia accaduto appare come un mistero ma siccome è pallone la questione potrebbe essere meno complicata. Ovviamente scriveremo il nostro pensiero, prima di tutto vogliamo cercare di inquadrare con logica quanto accaduto. La preparazione fisica non è un motivo valido e credibile, quando una squadra domina fisicamente in tutte le gare fino a Caserta e sette giorni dopo crolla per non rialzarsi più, citarla come motivo della crisi equivale a paragonare il fisico di un atleta ad una macchina cui si arresta il motore. Non si perdono così all’improvviso le forze, dispiace dirlo ma tanti pensano e propongono queste sciocchezze perché purtroppo si devono occupare di calcio senza mai aver fatto neanche una corsetta al campo Coni.

Qui è successo altro, partiamo dal campo, innanzitutto c’è stata una scelta prolungata ed errata del mister, assieme a tante azzeccate, che ha danneggiato la squadra. Dall’inizio la Reggina ha palesato grande incisività a sinistra, soprattutto grazie a Porcino (altro merito di KZ), il gol contro il Messina che ha cancellato la partita di Fondi arriva da lì, con la mezzala De Francesco che funzionava e deliziava. Dall’altra parte non è stata la stessa cosa, il motivo è stato illustrato tante volte in queste pagine: Cane era un gradino sotto il terzino dell’altro lato (Possenti), Bangu o Knudsen sono giocatori di corsa e poco inclini alla giocata individuale che dà il tempo dell’inserimento al compagno mentre sono propensi loro stessi a farlo e infine, sempre a destra, Oggiano.

Il tecnico Karel Zeman, fattore KZ della Reggina
Più si andava avanti con le gare più ci si rendeva conto di questo difetto tecnico-tattico e si è dovuti arrivare a questa profonda crisi per pensare di mettere un altro attaccante in quella zona. Tutto troppo tardi, purtroppo non è sfuggita alle avversarie questa diversa capacità della squadra nell’attaccare sui due versanti. Dicevamo nelle scorse puntate che Oggiano è stato esposto oltre i propri demeriti nei confronti del pubblico e questo ha inciso sul già discusso rendimento. Altro carico ingiusto sul calciatore si è verificato in settimana: alcuni organi di stampa hanno riportato un episodio in allenamento, ampliandolo in modo tale da mettere in croce il giocatore. Metodi antichi di comunicazione dei quali evidentemente non se ne può fare a meno, sappiamo benissimo che episodi del genere ci sono sempre stati e sempre ci saranno, la differenza la fanno le intenzioni, cioè, se dare peso o no. Qui evidentemente si è voluto danneggiare pubblicamente Oggiano per mascherare l’errore in fase di creazione dell’organico.

Nascondere scelte sbagliate facendo passare gli altri, da quasi fenomeni inespressi, a responsabili di tragedie quotidiane significa pensare poco alle sorti della squadra e molto al proprio ego.  Altra batosta è stata rappresentata dalla forzata presenza di De Bode, altro uomo portato lo scorso anno dal Dgs e confermato in questo nonostante il cambio di categoria. A Fondi gioca (da capitano) e perdiamo, riappare nei cinque minuti finali con la Juve Stabia e per fortuna loro sono già usciti mentalmente dalla gara, riappare col Matera e avviene l’eclissi, a Vibo c’è e si vede, manca contro il Siracusa è vero ma ritorna a Melfi e siamo punto e a capo. Con questo non vogliamo addebitare a De Bode le responsabilità delle sconfitte ma troppi sapevamo che avremmo sofferto in difesa.

Altro errore di composizione dell’organico: non ci sono sostituti in difesa e questo non lo si può addebitare all’allenatore. In mezzo al campo invece non è stato mai preso in considerazione un elemento per noi valido come Mazzone ed in avanti uno meglio di Oggiano c’è matematicamente, anche queste sono colpe del mister. La squadra ha deluso la gente con prestazioni poco consone al professionismo, quel gruppo così unito che ben si applicava nel seguire l’idea calcistica del tecnico è diventato ultimamente inguardabile. Ci sono motivazioni mentali, probabili distrazioni sul futuro e forse chissà troppa sicurezza di poter “gestire” il campionato.

Se contro il Matera l’abbiamo definito un KO tecnico, le partite successive ci hanno lasciato l’amaro in bocca. Abbiamo mostrato cos’è avvenuto in campo: non hanno giocato, soprattutto quelli di una certa età! A partire dai più “anziani” è stato uno schifo sin dagli ultimi minuti di quella gara col Matera dove hanno lasciato fare altri due gol gratuiti e pesanti ai lucani. Vibo, Siracusa e Melfi ci hanno riportato agli anni scorsi con problemi tali da pensare di non avere una squadra ma una banda. L’abbiamo scritto dopo Fondi e prima del derby di non fare scherzetti, avevamo fiutato una certa arietta e quella conferenza stampa proclamata dopo Fondi per il lunedì successivo al derby era troppo strana.

Poi chissà perché si è deciso di giocarlo il derby, Cane fa venti metri in tre secondi per togliere dai piedi la palla del vantaggio avversario mentre a Melfi entra sullo 0-0 e fa di tutto per farli segnare. Quella conferenza il lunedì successivo al Messina è stata una delle più inutili della storia, trasformata in incontro informale con la stampa non ha prodotto alcun argomento, com’era ovvio. Insomma ci siamo arrivati dopo alla situazione preventivata, a Vibo il direttore esce allo scoperto e parla di problemi societari, insomma confusione all’ennesima potenza.

Un’immagine del video dei calciatori amaranto
Le gare precedenti ricordano alcuni incontri della D, la gente che si avvicina coi biglietti scappa la partita dopo, non vorremmo che iniziassero a scappare anche gli abbonati come lo scorso anno. Questa dovrebbe essere la stagione della ricostruzione (non delle chiacchiere), con due obiettivi vitali, uno connesso all’altro. Il primo fondamentale è quello di reperire capitali e soci per: acquistare definitivamente la Reggina, programmare un campionato di vertice con giocatori all’altezza, riempire lo stadio. Il secondo è il mantenimento della categoria, più facile ma non bisogna giocare troppo con certe sicurezze. Dovrebbero arrivare penalizzazioni per alcune squadre del girone, insomma come al solito la classifica sarà alleggerita e le speranze di cavarsela ci sono tutte considerando anche qualche intervento a gennaio.

Arriva il Taranto che ha problemi peggiori dei nostri con alle spalle già un cambio di guida tecnica che non ha prodotto effetti. Alcuni giocatori amaranto hanno realizzato un video in cui invitano la gente e crederci, probabilmente hanno deciso di ritornare a giocare a calcio e pertanto ci hanno messo la faccia. Siamo sicuri che stavolta lo faranno, qui però non funziona ad intermittenza… sapevatelo!

CONVOCATI

♦ Sono ventiquattro i calciatori convocati da Karel Zeman per la gara di domani contro il Taranto, fischio d'inizio anticipato alle ore 18.30 (e non alle 20.30 come precedentemente previsto). Ecco la lista completa.

♦ Portieri: Licastro e Sala.
♦ Difensori: Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
♦ Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
♦ Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano, Silenzi, Tommasone, Tripicchio.

REGGINA-TARANTO SU IDDUSAPI

♦ Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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