In settimana i calciatori amaranto hanno realizzato un video in cui invitano la gente a crederci: ci hanno messo la faccia, probabilmente torneranno a giocare a calcio
Gabriele Martino, Dgs della Reggina
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Noi che ci auto-definiamo squilibrati, anche quando il
giocattolo funzionava, avevamo però sempre in mente il curriculum dei
calciatori. Ai giovani che andavano in panchina, che rappresentavano scommesse
per definizione, si aggiungevano le valutazioni realistiche su quelli che
giocavano. Durante il periodo positivo, che va dalla vittoria nel derby alla
partita di Caserta, abbiamo elogiato lo spirito dei calciatori e
l’organizzazione tattica per un preciso motivo: perché si compensavano le
lacune dell’organico (e di qualche presenza sbagliata in campo) con il
collettivo.
Avete riletto un estratto dell’Idduprima Juve Stabia, cioè, dopo la migliore prestazione stagionale (Lecce) e prima della vittoria contro un’altra big del campionato, probabilmente il miglior momento vissuto finora. Cosa sia accaduto appare come un mistero ma siccome è pallone la questione potrebbe essere meno complicata. Ovviamente scriveremo il nostro pensiero, prima di tutto vogliamo cercare di inquadrare con logica quanto accaduto. La preparazione fisica non è un motivo valido e credibile, quando una squadra domina fisicamente in tutte le gare fino a Caserta e sette giorni dopo crolla per non rialzarsi più, citarla come motivo della crisi equivale a paragonare il fisico di un atleta ad una macchina cui si arresta il motore. Non si perdono così all’improvviso le forze, dispiace dirlo ma tanti pensano e propongono queste sciocchezze perché purtroppo si devono occupare di calcio senza mai aver fatto neanche una corsetta al campo Coni.
Qui è successo altro, partiamo dal campo, innanzitutto c’è stata
una scelta prolungata ed errata del mister, assieme a tante azzeccate, che ha
danneggiato la squadra. Dall’inizio la Reggina ha palesato grande incisività a
sinistra, soprattutto grazie a Porcino (altro merito di KZ), il gol contro il
Messina che ha cancellato la partita di Fondi arriva da lì, con la mezzala De
Francesco che funzionava e deliziava. Dall’altra parte non è stata la stessa
cosa, il motivo è stato illustrato tante volte in queste pagine: Cane era un
gradino sotto il terzino dell’altro lato (Possenti), Bangu o Knudsen sono
giocatori di corsa e poco inclini alla giocata individuale che dà il tempo
dell’inserimento al compagno mentre sono propensi loro stessi a farlo e infine,
sempre a destra, Oggiano.
Il tecnico Karel Zeman, fattore KZ della Reggina
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Nascondere scelte sbagliate facendo passare gli altri, da quasi
fenomeni inespressi, a responsabili di tragedie quotidiane significa pensare poco
alle sorti della squadra e molto al proprio ego. Altra batosta è stata rappresentata dalla forzata
presenza di De Bode, altro uomo portato lo scorso anno dal Dgs e confermato in
questo nonostante il cambio di categoria. A Fondi gioca (da capitano) e
perdiamo, riappare nei cinque minuti finali con la Juve Stabia e per fortuna
loro sono già usciti mentalmente dalla gara, riappare col Matera e avviene
l’eclissi, a Vibo c’è e si vede, manca contro il Siracusa è vero ma ritorna a
Melfi e siamo punto e a capo. Con questo non vogliamo addebitare a De Bode le
responsabilità delle sconfitte ma troppi sapevamo che avremmo sofferto in
difesa.
Altro errore di composizione dell’organico: non ci sono sostituti
in difesa e questo non lo si può addebitare all’allenatore. In mezzo al campo
invece non è stato mai preso in considerazione un elemento per noi valido come
Mazzone ed in avanti uno meglio di Oggiano c’è matematicamente, anche queste
sono colpe del mister. La squadra ha deluso la gente con prestazioni poco
consone al professionismo, quel gruppo così unito che ben si applicava nel
seguire l’idea calcistica del tecnico è diventato ultimamente inguardabile. Ci
sono motivazioni mentali, probabili distrazioni sul futuro e forse chissà
troppa sicurezza di poter “gestire” il campionato.
Se contro il Matera l’abbiamo definito un KO tecnico, le partite
successive ci hanno lasciato l’amaro in bocca. Abbiamo mostrato cos’è avvenuto
in campo: non hanno giocato, soprattutto quelli di una certa età! A partire dai
più “anziani” è stato uno schifo sin dagli ultimi minuti di quella gara col
Matera dove hanno lasciato fare altri due gol gratuiti e pesanti ai lucani.
Vibo, Siracusa e Melfi ci hanno riportato agli anni scorsi con problemi tali da
pensare di non avere una squadra ma una banda. L’abbiamo scritto dopo Fondi e
prima del derby di non fare scherzetti, avevamo fiutato una certa arietta e
quella conferenza stampa proclamata dopo Fondi per il lunedì successivo al
derby era troppo strana.
Poi chissà perché si è deciso di giocarlo il derby, Cane fa
venti metri in tre secondi per togliere dai piedi la palla del vantaggio avversario
mentre a Melfi entra sullo 0-0 e fa di tutto per farli segnare. Quella conferenza
il lunedì successivo al Messina è stata una delle più inutili della storia,
trasformata in incontro informale con la stampa non ha prodotto alcun argomento,
com’era ovvio. Insomma ci siamo arrivati dopo alla situazione preventivata, a
Vibo il direttore esce allo scoperto e parla di problemi societari, insomma
confusione all’ennesima potenza.
Un’immagine del video dei calciatori
amaranto
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Arriva il Taranto che ha problemi peggiori dei nostri con alle
spalle già un cambio di guida tecnica che non ha prodotto effetti. Alcuni
giocatori amaranto hanno realizzato un video in cui invitano la gente e
crederci, probabilmente hanno deciso di ritornare a giocare a calcio e pertanto
ci hanno messo la faccia. Siamo sicuri che stavolta lo faranno, qui però non
funziona ad intermittenza… sapevatelo!
CONVOCATI
♦ Sono ventiquattro i calciatori convocati da Karel Zeman per la
gara di domani contro il Taranto, fischio d'inizio anticipato alle ore 18.30 (e non alle 20.30 come precedentemente previsto). Ecco la lista completa.
♦ Portieri: Licastro e Sala.
♦ Difensori: Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano,
Porcino, Possenti.
♦ Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone,
Romanò.
♦ Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano,
Silenzi, Tommasone, Tripicchio.
REGGINA-TARANTO SU IDDUSAPI
♦ Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto
a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”.
Forza Reggina!
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