VINCERE A PAGANI!
Macalli e l’idea di Sportube: un genio della
comunicazione
Dopo
il pari dell’esordio, contro la Casertana, sono rimasti alcuni dubbi sul valore
del risultato perché se i campani saranno tra i migliori assumerà un certo
valore mentre se la Casertana si dimostrerà la solita squadra da mezza
classifica sarà da considerare un mezzo passo falso. Diciamo così perché alla
salvezza ed al campionato tranquillo siamo contrari per natura, noi dobbiamo
lottare, soffrire e vincere. Chi segue questo sport per non perdere poco ci ha
capito, a nostro modesto avviso. I gol di Insigne sono stati neutralizzati
dagli errori in difesa, punto e a capo. Il mercato, senza tanti fronzoli, è
stato la solita “chiavica”: contrattizzato il genero. Sarà bravo, gli auguriamo
le migliori fortune, tutto ciò però fa della nostra squadra qualcosa che
assomiglia più al Borgorosso Football Club che ad una società
semi-professionistica. Facilmente si potrebbe dire che ad alti livelli è
capitato al Milan con Pato ma allora dateci un paio di Scudetti, una Coppa dei
Campioni e ne riparliamo!
Serviva
qualcuno in mezzo al campo, con i piedi educati, diciamo che adesso ci
adeguiamo alla categoria. Cozza nel frattempo non batte ciglio, anzi appoggia
con il suo “yesmannismo” che diventa sempre più evidente. In campo ha
realizzato che la palla deve arrivare, anche in modi poco urbani, a quelli
davanti che hanno la qualità. La
settimana è filata liscia, con i tifosi quasi a ringraziare di qualche mancata
partenza (chissà che cifrone sarà stato esposto al Frosinone per Viola)
pensando che stava per vendersi anche il primo assist del campionato! La gara
di Pagani la vedremo tutti su Sportube poiché incredibili questioni
burocratiche, sulle quali stendiamo un velo pietoso, non hanno permesso al tifo
organizzato di recarsi in Campania per una trasferta che i nostri padri ci
hanno sempre raccontato.
Il
canale ideato dalla Lega è un successo, migliorabile quanto si vuole ma sempre
di iniziativa geniale si tratta. Il tifo da stadio non risentirà mai della
proposta gratuita come invece risente dell’onerosità della pay-tv. In sintesi,
avendo la partita gratis a casa, recarsi allo stadio ha il normale costo del
biglietto ma non comporta perdita di soldi; con l’abbonamento, ad esempio, alla
B di Sky, recarsi allo stadio ha lo stesso costo del biglietto più un costo di
sostituzione di circa 5 euro a partita. Non è tanto ma il condizionamento
psicologico pesa per molti nella scelta. Grosse fette di popolazione sono state
informatizzate (con successo) più da Macalli che da cinque governi consecutivi.
Tornando
al calcio, potremmo parlarvi degli avversari, di come giocano, del tecnico: il
problema è che non conosciamo nulla della Paganese e, cosa ancora più grave,
che proprio non ci interessa saperlo! Portate questi tre punti e poi pensiamo
al derby.
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