giovedì 17 settembre 2015

TATTICAMENTE Roccella-Reggio Calabria 3-1

La cosa più bella della giornata è quest’immagine di solo una parte dei reggini presenti, perché all'inizio nella tribuna opposta, da dove provengono le immagini, si era minimo metà e metà.
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Partiamo da quello che per molti sarebbe il primo problema della squadra, cioè, Tiboni. Premesso che soltanto nel gruppo Area Amaranto, quando ne è stato annunciato l’acquisto, siamo andati a vedere presenze e gol in carriera, mentre in altri luoghi si smanettava sulle minchiate, ok? Non è un goleador perché 10 anni di carriera e trenta gol, come avevamo scritto, fanno 3 di media, ok? Andiamo avanti perchè dopo la discreta partita con la Sarnese, non è stato certamente lui la causa della sconfitta a Roccella. Qui riceve spalle alla porta, la loro difesa è alta, il centrocampo che pressa.

Dopo aver ricevuto e virato verso sinistra, vede lo scatto di Zampaglione e mette un pallone, di sinistro, a scavalcare la difesa.

E’ un buon pallone sulla corsa di Zampaglione che cade alle spalle del terzino avversario, poi l’azione si conclude con un tiro a lato ad incrocio.
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Lancio da dietro verso Tiboni che si propone a sinistra.

Controlla la palla attendendo l’arrivo dei compagni.

Dribbla verso l’interno, con l’aiuto di un mezzo rimpallo irrilevante.

Si porta la palla verso il centro e la passa.

Arena la gira dietro a Zampaglione che poi conclude in porta, il portiere si tuffa e para. Questa è la cosa migliore della partita.
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Questo è il primo gol, si dovrebbe partire da prima ma la storia ve la raccontiamo. Sul solito lancio verso la zona di Maesano, zona vincente loro perché ci giocava Laaribi, il terzino ma soprattutto s’inseriva Criniti che è stato una spina nel fianco, Ventrella, durante la traiettoria, diceva al terzino “se vuoi…” intendendo darmela dietro. Ne esce un tocco verso dietro che regala il corner. Battuto il corner, il cross è nell’area piccola, il portiere potrebbe bloccare ma preferisce andare coi pugni. La palla ritorna sui piedi di Laaribi (che aveva battuto il corner) e proprio qui avviene l’errore di posizione: nella fase di uscita e rientro la squadra si ritrova spezzata in due (riquadri in giallo), con avversari liberi a piacere in area, disorganizzazione TOTALE!  Palla al compagno che va in fondo ed effettua il cross, le posizioni da guardare in questo momento, mentre Minici colpisce di testa (poi palo e gol di Dorato) sono i due giocatori cerchiati in rosso, quindi Arena non i difensori che sono più avanti.
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Laaribi in possesso palla, le linee di centrocampo e difesa inizialmente non sono distantissime, è con lo sviluppo delle azioni che si perdono.

Qui si sta proponendo da dietro Criniti (proprietario del pallone ieri) e come si può ben vedere, la difesa indietreggia dentro l’area, su un passaggio laterale arretrato. Quando si dice o si scrive che la squadra è stata presuntuosa ed altre amenità, qui invece avviene ciò che si è visto in larghi tratti di partita, cioè, eccessivo timore! Il punto interrogativo è messo lì per indicare. Oltre il resto dei difensori che sono corsi dietro, anche che cazzo andate dicendo!

Criniti scende su quella fascia, dribbla Maesano che ingenuamente entra quando dovrebbe temporeggiare (sono anni che lo scriviamo ma niente) e nota un piazzale larghissimo da puntare. Abbiamo evidenziato la zona LIBERA e clamorosa di una squadra che sta difendendo, c’è una trasparenza da cui si può osservare che lì c’è solo l’arbitro!

Con grande comodità si appresta ad un assist di esterno sinistro, nella più totale tranquillità e solitudine. Arriverà il secondo gol neanche questo in fuorigioco perché mentre un difensore parte tardi in avanti, si inserisce Dorato da posizione regolare al momento del cross.
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Su una punizione ben battuta che piomba in area, Zampaglione ha una buonissima palla da spingere dentro ma spreca colpendo la traversa con un tiro sporco.
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Il terzo gol ve lo hanno raccontato come una minchiata di De Bode e amen. Troppo facile. Qui Tiboni passa di petto dietro, notate la linea difensiva del Roccella, indicata in amaranto, come stava alta.

La palla da Arena va a Dentice mentre gli avversari si producono nel solito pressing, si può notare il giocatore cerchiato in verde.

Siccome sono il Roccella e non il Barcellona, il giocatore in verde (Riva) era libero e si era proposto ma dal terzino la palla va a Mautone (linea arancione). Non è avvenuto il passaggio in verticale al centrocampista per mancanza di umiltà o perché eravamo talmente cauti o meglio timorosi? Invece di servire Riva (linea bianca), il pallone è andato vero De Bode (linea rossa), ma ancora non è finita.

Su De Bode arriva come un treno Criniti, pressing vincente che incute timore al difensore dai cui piedi esce un retropassaggio timido trasformato in gol dall’avversario.
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Quest’immagine solo per dire come arriva il gol dell’uno a tre. Lancio lungo per Tiboni che salta, sfiora il pallone, la palla cade lì, si crea un certo imbarazzo tra difensore e portiere e ne approfitta Bramucci per intervenire e fare gol.
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Prima avevamo visto un buon lancio di sinistro, adesso Tiboni, dopo aver ricevuto spalle alla porta, la gira di destro verso la fascia.

Sarebbe una palla da mettere dentro ma qui e soltanto qui, dopo la distruzione tecnico tattica del resto della gara, si pecca di presunzione, mancanza di umiltà e tutto quello che volete perché si cerca un tacco inappropriato…
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