giovedì 12 novembre 2015

TATTICAMENTE Scordia-Reggio Calabria 1-1

Partiamo dal gol dello Scordia, senza tediarvi con i errori tattici, di gioco, insomma per non ripeterci stiamo sugli episodi decisivi della gara. Alla base come al solito scelte sbagliate, ormai risulta chiaro che gli avversari non vengano studiati bene. Pur trattandosi di deviazione sfortunata di De Bode, non ci si mette in quelle condizioni. Su questo corner per lo Scordia notiamo la difesa in marcatura mista: zona e uomo, sono evidenziati i quattro giocatori a zona e poi notiamo il n. 4 Fecarotta dello Scordia, saltatore su cui hanno sviluppato lo schema, marcato a uomo da Lavrendi che proprio di testa non è granché. Si nota come Fecarotta sfrutta il blocco del compagno per andare a saltare più avanti.

Mentre sta partendo il calcio d’angolo il blocco è già riuscito, infatti Lavrendi passa dietro mentre Fecarotta sfila davanti al blocco evidenziato.

Arrivata la palla notiamo Lavrendi che l’ha ovviamente perso mentre sale dalla marcatura a zona Riva che però era partito da dietro, il cross è a rientrare e praticamente non viene raggiunto da Fecarotta né tantomeno da Riva, la palla passa, sbatte su De Bode e finisce in gol.
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Pareggio su rigore inesistente, Diop va su questo pallone con entrambe le braccia dietro e vicine al corpo come indicate, lo colpisce con la pancia prima, poi la palla carambola sul braccio destro ma proprio queste situazioni sono tipiche della non punibilità del fallo di mano.

Qui c’è la visuale dell’arbitro che cerca di vedere ma ha Roselli in traiettoria ed è proprio il momento del tocco col braccio.

Diop rinvia, Roselli chiama il rigore, l’arbitro è sempre in posizione coperta e leggermente abbassato per cercare di vedere… poi lo fischia.
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