Partiamo dal gol dello Scordia,
senza tediarvi con i errori tattici, di gioco, insomma per non ripeterci stiamo
sugli episodi decisivi della gara. Alla base come al solito scelte sbagliate,
ormai risulta chiaro che gli avversari non vengano studiati bene. Pur
trattandosi di deviazione sfortunata di De Bode, non ci si mette in quelle
condizioni. Su questo corner per lo
Scordia notiamo la difesa in marcatura mista: zona e uomo, sono evidenziati i quattro
giocatori a zona e poi notiamo il n. 4 Fecarotta dello Scordia, saltatore su
cui hanno sviluppato lo schema, marcato a uomo da Lavrendi che proprio di testa
non è granché. Si nota come Fecarotta sfrutta il blocco del compagno per andare
a saltare più avanti.
Mentre sta partendo il calcio
d’angolo il blocco è già riuscito, infatti Lavrendi passa dietro mentre Fecarotta
sfila davanti al blocco evidenziato.
Arrivata la palla notiamo
Lavrendi che l’ha ovviamente perso mentre sale dalla marcatura a zona Riva che
però era partito da dietro, il cross è a rientrare e praticamente non viene
raggiunto da Fecarotta né tantomeno da Riva, la palla passa, sbatte su De Bode
e finisce in gol.
* * *
Pareggio su rigore inesistente, Diop
va su questo pallone con entrambe le braccia dietro e vicine al corpo come
indicate, lo colpisce con la pancia prima, poi la palla carambola sul braccio
destro ma proprio queste situazioni sono tipiche della non punibilità del fallo
di mano.
Qui c’è la visuale dell’arbitro che
cerca di vedere ma ha Roselli in traiettoria ed è proprio il momento del tocco
col braccio.
Diop rinvia, Roselli chiama il
rigore, l’arbitro è sempre in posizione coperta e leggermente abbassato per
cercare di vedere… poi lo fischia.
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