lunedì 29 agosto 2016

TATTICAMENTE FONDI-REGGINA

Ieri abbiamo parlato di squadra messa malissimo in campo, questa è la prima occasione del Fondi, ci sono due gruppi di giocatori della Reggina, i difensori in linea ed il resto della squadra venti metri più avanti, immagine orribile

Ovviamente la scambiano nel mezzo puntando la difesa che rimane sguarnita, loro hanno addirittura due opzioni in profondità

La scelta va sull’attaccante meglio piazzato (Calderini) che avanza e manda fuori ma questo è soltanto il prologo del gol

Pur sviluppandosi sulla nostra fascia di destra, l’azione presto finisce al centro dove c’è di nuovo il vuoto tra i due centrali ed il centrocampo

Ecco il momento del passaggio verso il centro che darà il via allo slalom facilitato e spieghiamo pure perché

Parte De Bode dalla linea difensiva in modalità far west con le mani pronte ad agitarsi da pistolero navigato

Arriva al dunque e interpreta una degnissima “cirillata” dei tempi che furono con scivolone inutile

Quest’immagine non è bella perché sembra porgere lui il fianco, prima di piombare a terra, tacco alto ma non è una signorina quindi l’immagine è brutta da vedere

Questa è l’azione del rigore, Porcino è dal lato giusto, ma purtroppo si fa attrarre dal pallone e questo è l’errore che commette, non di posizione ma proprio tecnico

Sul rimbalzo sfida il guizzo dell’attaccante che ovviamente è più rapido e semplicemente la butta più avanti e parte

L’arbitro fischia questo, siamo in modalità Giacomo Tedesco per il loro attaccante che ovviamente frena quando sa di avere dietro il difensore; nella foto Porcino esce con le mani basse, ce ne hanno dati tanti così

Questo è il gol di Gianola che dimezza lo svantaggio: salta l’uomo davanti al suo marcatore che invece rimane a terra, loro erano troppo stretti sul cross e nell’aggiustamento non si sono trovati bene col cross lungo, il colpo di testa finisce in rete

Arriva il gol del 3-1 che chiude definitivamente la contesa, ancora De Bode con quel tacchetto alzato del capitano, stavolta in modalità temporeggiante, la devia proprio di tacco e la palla entra imparabile. Il commento agli orrori termina qui, speriamo vivamente di non vedere certi atteggiamenti emersi a Fondi
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sabato 27 agosto 2016

DOMANI FONDI-REGGINA (ore 16,30)

Reggina, inizia una nuova avventura
La squadra amaranto ricomincia da dove aveva finito. La nostra speranza? Poter dire “tale padre, tale figlio”


Il nuovo logo della Reggina
Si ritorna in campo, finalmente! La Reggina riparte da dove aveva lasciato, cioè dalla Lega Pro conquistata nello spareggio play-out contro il Messina. Una storia lunga 102 anni che riparte da Fondi, in una sfida dal sapore inedito. È stata la solita estate caldissima per i tifosi amaranto, con un pentagono da urlo: fallimento, Urbs, Benedetto, Reggina, Lega Pro! In sintesi, il Tribunale di Reggio Calabria ha dichiarato fallita la Reggina Calcio s.p.a. concedendole l’esercizio provvisorio; da Via Petrara hanno partorito il nuovo nome, Società Sportiva Urbs Sportiva Reggina 1914; Pino Benedetto ha manifestato interesse per il ramo d’azienda riguardante la parte sportiva della Reggina Calcio a patto che non interessasse all’Urbs; Mimmo Praticò si è fatto avanti con la curatela in maniera convinta e decisiva aggiudicandosi in affitto per un anno la Reggina, cosa che ha permesso di potersi chiamare semplicemente Urbs Sportiva Reggina 1914 (il nome Società Sportiva Urbs Sportiva Reggina 1914 era stato bocciato dalla Figc, determinante l’intervento del Tribunale e dei curatori); infine, il 4 agosto, il ripescaggio ha ridato alla squadra ed alla città la Lega Pro conquistata sul campo del Messina il 30 maggio 2015.

Per ciò che riguarda la parte sportiva tutto è nelle mani del Dgs (Direttore Generale Sportivo) Gabriele Martino, che ha deciso di puntare su Karel Zeman come allenatore. Figlio di Zdenek, idolo dei curatori di questo blog, nella sua carriera non ha mai dimostrato di poter ricalcare le orme del padre. La Reggina è la sua grande occasione ma è una grande incognita. Le prestazioni della squadra (GallicoCatona in amichevole e le due gare di Coppa Italia con Paganese e Vibonese) non si possono definire brillanti.

Zdenek e Karel Zeman
Zdenek per noi è il Maestro, conosciamo i suoi schemi ed il suo modo di vedere il calcio senza quella superficialità tipica di chi si ferma ai gol subiti o ai pochi successi ottenuti. Vi portiamo a fare un giro a Zemanlandia allora partendo dalla fase difensiva. Le squadre del boemo, quando sono in fase difensiva, cominciano a portare il pressing con i tre attaccanti costringendo spesso le squadre avversarie al lancio lungo perché tutta la squadra sale e copre gli spazi di passaggio. Se il primo pressing viene saltato allora inizia l’aggressione sul portatore di palla. La squadra, rimanendo corta e stretta, riesce ad accorciare sui portatori di palla avversari con più uomini per recuperarla e ripartire velocemente. La linea difensiva è altissima ed il fuorigioco è la regola difensiva prediletta. In genere le squadre di Zeman difendono con sette uomini lasciando i tre attaccanti a fare pressing oppure pronti a ripartire. Sui piazzati difende a zona.

La fase offensiva di Zeman padre è un autentico show. Il 4-3-3 dà ampiezza, profondità, imprevedibilità, gol e spettacolo ed è costruito sulle catene laterali per cercare la superiorità numerica sulle fasce. Quando le squadre invece sono chiuse ed aspettano è fondamentale il movimento delle punte per scardinarle e trovare varchi d’inserimento («Se una difesa non ti concede spazi, gli attaccanti devono muoversi per spettinarla» dice il boemo). In mezzo al campo gioca sempre un regista dai piedi buoni capace di giocare, specie negli spazi stretti. In difesa restano solo i due centrali (mai prima di centrocampo) ed il portiere che funge da libero, il resto attacca. Terzini, mezzali e ali formano le catene fatte di triangoli, sovrapposizioni, tagli, inserimenti senza palla e chi più ne ha più ne metta. I terzini spingono contemporaneamente, gli attaccanti realizzano valanghe di gol. Altro schema offensivo è sui piazzati avversari con uscita del portiere che rilancia subito per la punta esterna con la squadra che si catapulta in avanti: per questo preferisce un portiere bravo a giocare con i piedi. Una transizione velocissima che porta la squadra in avanti e che si tramuta in un’occasione da gol.

Tornando a noi, l’unica cosa che ci sentiamo di augurare a Karel Zeman, visti i pochi giorni di lavoro con i nuovi giocatori, è quello di poter dire “tale padre, tale figlio”.

Altro tema riguarda gli abbonamenti: 1.600 le tessere staccate fino ad oggi. Un numero importante, considerando che mancano quelle degli ultras (contrari alla tessera del tifoso, non si abboneranno). La società si aspettava almeno 7.000 abbonati, un numero fuori da ogni logica: negli anni lo zoccolo duro della tifoseria è sempre stato questo. Di certo non aiutano i rimproveri della società e l’atteggiamento di certa stampa pronta ogni giorno ad accusare quella gente che ancora non ha fatto (o ha deciso) di non fare l’abbonamento. Lo zoccolo duro ci sarà, come sempre. Gli altri aspetteranno i risultati, come è giusto che sia: domenica prossima ci sarà il Messina ed il “Granillo” già presenterà un bel colpo d’occhio. Se arriveranno risultati conditi dal bel gioco, il pubblico che oggi ha deciso di non abbonarsi pagherà il biglietto settimanalmente. In fondo è la squadra a trascinare il pubblico, non il contrario.

Lo stadio “Domenico Purificato” di Fondi
NUMERI DI MAGLIA. Per la prima volta in Lega Pro ci saranno nome e numero sulla maglia come nelle serie maggiori. Questi quelli scelti dalla Reggina: 1 Sala, 2 Maesano, 3 Baccillieri, 4 De Bode, 5 Gianola, 6 De Francesco, 7 Carpentieri, 8 Forgione, 9 Coralli, 10 Oggiano, 11 Tripicchio, 12 Licastro, 13 Lo, 14 Botta, 15 Kosnic, 16 Cucinotti, 17 Porcino, 18 Cane, 19 De Marco, 20 Bianchimano, 21 Bangu, 22 Comandè, 23 Brunetti, 24 Pelosi, 25 Lancia.

CONVOCATI. Sono i venti calciatori convocati per la gara di domani a Fondi. Non c’è il difensore Kosnic, ecco la lista completa. Portieri: Sala e Licastro. Difensori: Brunetti, Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Lo, Maesano, Porcino. Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Forgione. Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano, Tripicchio.

Domani sera su Iddusapi il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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domenica 21 agosto 2016

COPPA ITALIA LEGA PRO: REGGINA-PAGANESE 0-1

La squadra amaranto perde a Pagani nell’esordio ufficiale in Coppa Italia: decisivo un gol di Silvestri ad inizio partita

PAGANI – La Reggina ha iniziato la sua stagione ufficiale come peggio non avrebbe potuto, perdendo 1-0 con la Paganese. A decidere la partita è stato un gol di Silvestri, al 7’, che ha pescato Sala leggermente avanzato e trovato un gol bello quanto casuale. La prestazione della squadra di Karel Zeman, ad una settimana dall’inizio del campionato, ci ha lasciato alquanto preoccupati. La scelta di piazzare Cucinotti davanti alla difesa è qualcosa che non si concilia col calcio: già l’anno scorso (in D) si era visto che non era all’altezza della situazione, figuriamoci in un ruolo fondamentale per qualsiasi squadra di calcio. I cambi hanno dato vitalità alla manovra anche perché la Paganese ha pensato soltanto a difendere il vantaggio cercando qualche sortita in contropiede. L’occasione buona è capitata nel recupero a Forgione, Marruocco si è superato: è stato il primo ed unico tiro nello specchio della porta degli amaranto in tutta la gara. Mercoledì si va a Vibo, domenica c’è il Fondi e si comincia a fare sul serio. Coralli, Bangu, Botta e Kosnic alzeranno la qualità della squadra. Sperando di trovare anche idee di gioco.
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LE PAGELLE

SALA 5.5: Sorpreso da Silvestri da distanza siderale.
CANE 5: Soffre Cicerelli che lo punta e lo salta nel primo tempo. Spreca una buona occasione.
PORCINO 6: Primo tempo difficile, si propone con continuità nella ripresa, sfornando anche un bell’assist per Forgione nel finale.
CUCINOTTI 4: Impresentabile.
DE BODE 5: Spesso non capisce quando deve accorciare o tenere la posizione.
GIANOLA 5: Anche lui si perde nella confusione che regna in campo.
CARPENTIERI 5: Chi l’ha visto?
FORGIONE 5.5: Partita di sacrificio, ha la palla buona al 91’ ma Marruocco gli nega la gioia.
BIANCHIMANO 5: Ha solo un pallone all’inizio, lo spreca malamente.
DE FRANCESCO 6.5: Il più continuo, l’ultimo a mollare, testa alta e andare. Lui c’è.
LANCIA 5: Come Carpentieri, non si vede mai.
BANGU 6.5: Entra per Cucinotti e la manovra diventa di colpo più veloce.
TRIPICCHIO 6: Rileva Lancia e prova a dare vitalità alla manovra offensiva.
MAESANO s.v.: Al posto di Carpentieri, da attaccante. Mah.
All. K. ZEMAN 4: Squadra lunga, niente pressing, difensori centrali slegati (uno pressa, l’altro corre verso dietro), nessuna idea offensiva e le perle: Cucinotti davanti alla difesa e, sullo 0-1, leva un attaccante per mettere un difensore!
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COPPA ITALIA LEGA PRO 2016/2017

RISULTATI GRUPPO M: Paganese-Vibonese 0-2; Reggina-Paganese 0-1.
CLASSIFICA: Vibonese e Paganese 3, Reggina 0.
PROSSIMO TURNO: 24 agosto 2016, Vibonese-Reggina.
LA REGGINA SI QUALIFICA SE: Vince con due gol di scarto. Qualsiasi altro risultato la elimina. Passa il turno solo la prima del girone, Paganese già eliminata.
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LE FOTO ESCLUSIVE DI REGGINA-PAGANESE
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Una fase della partita
Karel Zeman davanti alla sua panchina
Coralli ed Oggiano presenti in tribuna
Il presidente Mimmo Praticò segue la partita

I tifosi della Reggina presenti a Pagani