sabato 27 agosto 2016

DOMANI FONDI-REGGINA (ore 16,30)

Reggina, inizia una nuova avventura
La squadra amaranto ricomincia da dove aveva finito. La nostra speranza? Poter dire “tale padre, tale figlio”


Il nuovo logo della Reggina
Si ritorna in campo, finalmente! La Reggina riparte da dove aveva lasciato, cioè dalla Lega Pro conquistata nello spareggio play-out contro il Messina. Una storia lunga 102 anni che riparte da Fondi, in una sfida dal sapore inedito. È stata la solita estate caldissima per i tifosi amaranto, con un pentagono da urlo: fallimento, Urbs, Benedetto, Reggina, Lega Pro! In sintesi, il Tribunale di Reggio Calabria ha dichiarato fallita la Reggina Calcio s.p.a. concedendole l’esercizio provvisorio; da Via Petrara hanno partorito il nuovo nome, Società Sportiva Urbs Sportiva Reggina 1914; Pino Benedetto ha manifestato interesse per il ramo d’azienda riguardante la parte sportiva della Reggina Calcio a patto che non interessasse all’Urbs; Mimmo Praticò si è fatto avanti con la curatela in maniera convinta e decisiva aggiudicandosi in affitto per un anno la Reggina, cosa che ha permesso di potersi chiamare semplicemente Urbs Sportiva Reggina 1914 (il nome Società Sportiva Urbs Sportiva Reggina 1914 era stato bocciato dalla Figc, determinante l’intervento del Tribunale e dei curatori); infine, il 4 agosto, il ripescaggio ha ridato alla squadra ed alla città la Lega Pro conquistata sul campo del Messina il 30 maggio 2015.

Per ciò che riguarda la parte sportiva tutto è nelle mani del Dgs (Direttore Generale Sportivo) Gabriele Martino, che ha deciso di puntare su Karel Zeman come allenatore. Figlio di Zdenek, idolo dei curatori di questo blog, nella sua carriera non ha mai dimostrato di poter ricalcare le orme del padre. La Reggina è la sua grande occasione ma è una grande incognita. Le prestazioni della squadra (GallicoCatona in amichevole e le due gare di Coppa Italia con Paganese e Vibonese) non si possono definire brillanti.

Zdenek e Karel Zeman
Zdenek per noi è il Maestro, conosciamo i suoi schemi ed il suo modo di vedere il calcio senza quella superficialità tipica di chi si ferma ai gol subiti o ai pochi successi ottenuti. Vi portiamo a fare un giro a Zemanlandia allora partendo dalla fase difensiva. Le squadre del boemo, quando sono in fase difensiva, cominciano a portare il pressing con i tre attaccanti costringendo spesso le squadre avversarie al lancio lungo perché tutta la squadra sale e copre gli spazi di passaggio. Se il primo pressing viene saltato allora inizia l’aggressione sul portatore di palla. La squadra, rimanendo corta e stretta, riesce ad accorciare sui portatori di palla avversari con più uomini per recuperarla e ripartire velocemente. La linea difensiva è altissima ed il fuorigioco è la regola difensiva prediletta. In genere le squadre di Zeman difendono con sette uomini lasciando i tre attaccanti a fare pressing oppure pronti a ripartire. Sui piazzati difende a zona.

La fase offensiva di Zeman padre è un autentico show. Il 4-3-3 dà ampiezza, profondità, imprevedibilità, gol e spettacolo ed è costruito sulle catene laterali per cercare la superiorità numerica sulle fasce. Quando le squadre invece sono chiuse ed aspettano è fondamentale il movimento delle punte per scardinarle e trovare varchi d’inserimento («Se una difesa non ti concede spazi, gli attaccanti devono muoversi per spettinarla» dice il boemo). In mezzo al campo gioca sempre un regista dai piedi buoni capace di giocare, specie negli spazi stretti. In difesa restano solo i due centrali (mai prima di centrocampo) ed il portiere che funge da libero, il resto attacca. Terzini, mezzali e ali formano le catene fatte di triangoli, sovrapposizioni, tagli, inserimenti senza palla e chi più ne ha più ne metta. I terzini spingono contemporaneamente, gli attaccanti realizzano valanghe di gol. Altro schema offensivo è sui piazzati avversari con uscita del portiere che rilancia subito per la punta esterna con la squadra che si catapulta in avanti: per questo preferisce un portiere bravo a giocare con i piedi. Una transizione velocissima che porta la squadra in avanti e che si tramuta in un’occasione da gol.

Tornando a noi, l’unica cosa che ci sentiamo di augurare a Karel Zeman, visti i pochi giorni di lavoro con i nuovi giocatori, è quello di poter dire “tale padre, tale figlio”.

Altro tema riguarda gli abbonamenti: 1.600 le tessere staccate fino ad oggi. Un numero importante, considerando che mancano quelle degli ultras (contrari alla tessera del tifoso, non si abboneranno). La società si aspettava almeno 7.000 abbonati, un numero fuori da ogni logica: negli anni lo zoccolo duro della tifoseria è sempre stato questo. Di certo non aiutano i rimproveri della società e l’atteggiamento di certa stampa pronta ogni giorno ad accusare quella gente che ancora non ha fatto (o ha deciso) di non fare l’abbonamento. Lo zoccolo duro ci sarà, come sempre. Gli altri aspetteranno i risultati, come è giusto che sia: domenica prossima ci sarà il Messina ed il “Granillo” già presenterà un bel colpo d’occhio. Se arriveranno risultati conditi dal bel gioco, il pubblico che oggi ha deciso di non abbonarsi pagherà il biglietto settimanalmente. In fondo è la squadra a trascinare il pubblico, non il contrario.

Lo stadio “Domenico Purificato” di Fondi
NUMERI DI MAGLIA. Per la prima volta in Lega Pro ci saranno nome e numero sulla maglia come nelle serie maggiori. Questi quelli scelti dalla Reggina: 1 Sala, 2 Maesano, 3 Baccillieri, 4 De Bode, 5 Gianola, 6 De Francesco, 7 Carpentieri, 8 Forgione, 9 Coralli, 10 Oggiano, 11 Tripicchio, 12 Licastro, 13 Lo, 14 Botta, 15 Kosnic, 16 Cucinotti, 17 Porcino, 18 Cane, 19 De Marco, 20 Bianchimano, 21 Bangu, 22 Comandè, 23 Brunetti, 24 Pelosi, 25 Lancia.

CONVOCATI. Sono i venti calciatori convocati per la gara di domani a Fondi. Non c’è il difensore Kosnic, ecco la lista completa. Portieri: Sala e Licastro. Difensori: Brunetti, Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Lo, Maesano, Porcino. Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Forgione. Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano, Tripicchio.

Domani sera su Iddusapi il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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