martedì 13 settembre 2016

Domani REGGINA-CATANIA (ore 16.30)


DA CARESSA
A PAFIC
CATANISI CORNA TISI



La partita con gli etnei è carica di storia. Giocare in un pomeriggio lavorativo è un insulto: fatele a porte chiuse se volete prevenire i problemi ed uccidere la passione

Karel Zeman oggi in conferenza stampa (foto Immedia)
Turno infrasettimanale per la quarta giornata di campionato, dopo il pari di domenica ad Agrigento, la Reggina affronta il Catania in casa, in una sfida dal sapore antico. Molte volte le sconfitte rappresentano episodi da rimuovere dalla mente ma nello specifico, le partite col Catania, rappresentano comunque un bagaglio di ricordi ed emozioni persino piacevoli per chi le ha vissute. La presentazione di questa gara deve necessariamente guardare al passato, perché Reggina-Catania è qualcosa in più di una partita di calcio. Erano i tempi in cui l’Ancona si chiamava Anconitana, le maglie erano di un fascino senza tempo, i gradini degli stadi pieni come l’uovo. La storia racconta per una dozzina d’anni, tra dicembre del 1967 (partita giocata però a Palermo e persa 1-4) ed il rigore di Piga che firma la loro promozione nel 1979/80), più o meno lo stesso andamento, all’ex Comunale di Reggio, prima in B: 1968-69 0-1, 1969-70 1-3, 1971-72 0-2, 1972-73 0-1, con serie interrotta nel 1973-74 1-0 per noi; poi in C (e C1): 1974-75 2-3, 1977-78 0-1, Serie C1 1978-79 0-1 e 1979-80 0-1.

Con questa maglia Andrea Costa segnò l'ultimo gol al Catania
Serve un mostro sacro della panchina per cambiare la storia: la banda di Nevio Scala li abbatte in casa nel 1988 (2-0) e dopo un paio di pareggi ad inizio anni ’90, persino Mazzarri, nell’anno più bello, quello della penalizzazione in serie A, si scontra con quella incredibile tradizione casalinga: solita gara con recriminazioni (per esempio un fallo di mano che solo Tagliavento non vede) e poi beffa targata Corona. L’anno dopo la musica cambia, sulla panchina amaranto siede Renzo Ulivieri ed un super Vigiani, uomo di Mazzarri, segna una tripletta che sancisce il 3-1. L’ultimo incontro finisce 1-1 l’anno successivo: il gol del vantaggio ospite fu realizzato da Paolucci che anche domani guiderà l’attacco degli etnei al Granillo. Paolucci fu poi espulso e nei minuti finali Andrea Costa trovò il primo gol della sua carriera in Serie A siglando la rete del pareggio. La maglietta con cui segnò l’ex difensore amaranto è custodita gelosamente da questo blog.

Reggina e Catania sono due squadre dall’intensa tradizione, hanno calcato i campi in terra e frequentato i salotti buoni del calcio, dove le due tifoserie hanno fatto registrare numeri importanti, in più si sono prodotte in veri e propri esodi storici per alcuni spareggi, insomma passione popolare segno di forte legame con la propria squadra.

Il nostro racconto però sarebbe privo di una parte se non raccontassimo anche gli scontri verbali e non, soprattutto non, avvenuti in tutti quegli anni. I tifosi del Catania, storicamente definiti “catanisi corna tisi” (cit.) non sono mai stati simpatici (eufemismo) nel lato giusto dello Stretto, del quale simpaticamente ne rivendicano la proprietà senza titolo. L’orario anticipato toglierà molti spettatori, questa è la strada che s’intende seguire: meno pubblico meno problemi, lo scriviamo sempre che, se la soluzione è questa, basta giocare a porte chiuse ed i problemi saranno vicino allo zero. Così come il calcio però che viene svuotato della linfa vitale della partecipazione popolare.

La prestazione di Agrigento è stata discreta, la squadra ha inseguito e raggiunto due volte il risultato. Non siamo tecnicamente al livello dei prossimi avversari, loro nonostante la penalizzazione puntano in alto, noi ancora dobbiamo maturare. La partita però ce la giocheremo, la filosofia di Zeman è chiara. Lo stimolo verrà da sé, giocare incontri che comunque rimangono nella storia è difficile ma anche stimolante. Serve concentrazione, dal portiere all’ultimo sostituto che entrerà in campo.  La squadra deve continuare la sua ricerca del gioco e del mutuo soccorso in fase difensiva, con i movimenti compatti e di squadra tanto cari al suo tecnico. Sui calci piazzati bisogna fare meglio di quanto fatto finora, poi, con coraggio, andare dentro sfruttando gli schemi e cercare di segnare.

Reggina-Catania rappresenta anche l’esordio di un nostro amico in telecronaca su Sportube: in bocca al lupo Paolo! Non ti potremo seguire perché cercheremo di andare tutti allo stadio, nonostante l’orario lavorativo, in un mercoledì che doveva e poteva essere domenica.

I catanesi dovrebbero muoversi con mezzi propri per ragioni di sicurezza, stando alle notizie provenienti dalla città etnea, il numero non dovrebbe superare le 150 unità.

È una partita contro la nostra vera bestia nera, serve qualcosa in più del solito ed allora, rifacendoci a Caressa mundial: tocchiamoci forte e vogliamoci molto bene!

CONVOCATI

Sono ventitrè i calciatori convocati da Karel Zeman per la gara di domani contro il Catania. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Baccillieri, Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Carpentieri, Coralli, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.

REGGINA-CATANIA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Eccezionalmente di giovedì (visto il turno infrasettimanale) spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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