lunedì 19 settembre 2016

TATTICAMENTE MONOPOLI-REGGINA 1-1

La Reggina parte con quest’azione ubriacante contro una difesa schierata. Palla a Botta che vede Coralli venire incontro, mentre le due punte esterne tagliano verso il centro

Coralli controlla mentre scattano Oggiano ed anche Bangu, Porcino continua a stringere verso il centro

Coralli è bravo, attira i difensori a sé e la mette dentro per Oggiano. Qui c’è da vedere anche altro, siamo ad inizio partita e c’è, oltre l’attacco ed il centrocampo, la presenza dei due terzini. La somma dice che stiamo attaccando in otto, se contate loro sono in sette

Oggiano va in anticipo, cerca un rigore, intanto Bangu si ferma e Porcino s’avvicina sempre più al centro

La palla adesso è a disposizione di Porcino che calcia (di destro) come meglio non potrebbe, le immagini si commentano da sole: gran gol
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Ancora Porcino, stavolta col sinistro crossa dal fondo e vede le solite maglie amaranto arrivare in area, soprattutto a rimorchio Bangu, ed effettua un cross lungo

Bangu arriva e calcia, si oppone come può un avversario, poi Oggiano conclude debolmente a lato ma questo fotogramma dà la sensazione di come si prende l’avversario a pallate
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Soliti esterni d’attacco larghi, Coralli viene incontro. Lo avevamo scritto nella presentazione che il Monopoli preferiva aspettare basso con difesa e centrocampo, in questo caso Possenti porta palla

Dopo aver evitato due avversari in corsa, uno dei quali grazie al movimento di Coralli, tira, palla deviata

Il portiere respinge come può, cade e si rialza disperatamente perché la palla arriva ad Oggiano che non va di destro (poi vedremo qualcosa) ma aspetta quella frazione per andare di sinistro e centrare il portiere che blocca
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Questo è il gol del pareggio di Esposito. Punizione stupidamente causata da Gianola ed ancora peggio affrontata, la palla arriva da lontanissimo, alta sul secondo palo dove siamo due contro uno. Il problema qui è semplicissimo: non saltiamo! E prendiamo un gol brutto
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Azione difensiva nata da questo contrasto aereo tra Montini e Kosnic del quale ne approfitta Genchi (il giocatore di fronte a chi salta). Il nostro difensore è salito avanti per staccare, Gianola e Possenti sono dietro, seguiamoli

Parte Genchi palla al piede rincorso da Botta ma soprattutto Kosnic che non molla, Gianola e Possenti assorbono il movimento verso la porta. È una scelta, la difesa si deve muovere sempre, in questo caso per non offrirsi al dribbling e perché si vuole dare il tempo al compagno di rientrare

La corsa verso la porta continua e come dicevamo si corre verso dietro per non offrire neanche lo scambio o l’inserimento del compagno, intanto Kosnic rimonta

Adesso si può intravedere come la scelta di temporeggiare stia pagando, il Monopoli sfrutta molto queste situazioni ma la Reggina ne ha consentite poche, non c’è il passaggio, non c’è il dribbling in corsa, Kosnic è quasi lì

E quindi deve provare il tiro da lontano, altissimo
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Riapriamo il capitolo Oggiano, questo è il famoso no che urliamo da queste pagine: dribbling a tornare verso dietro e tentativo d’imitare Robben. Questa palla o va nel palo lungo, ad aggirare il portiere (sti cazzi) oppure si mette dentro (non tirando forte) perché abbiamo un attaccante (Coralli) che brucia sempre tutti in quelle situazioni

Né l’una né l’altra, tiro sul quale Coralli non ci arriva per la troppa forza e per l’altezza della palla, il portiere para e noi sprechiamo

Coralli si dispera perché non l’ha incrociata per poco
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In questo video sottolineiamo come calcia bene De Francesco, cosa che avevamo già scritto in passato

Apprezziamo come vada sulla palla (ferma) colpendola in modo tale che sembri in corsa su azione dal fondo, il movimento delle gambe e del corpo è tale che la palla parte con tanto effetto e poi piomba in area (Coralli tirerà di piede sulla traversa). Nell’immagine C si vedono gambe da “giocatorazzo” di pallone
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Oggiano si. Va via sulla fascia, dentro l’area abbiamo l’attaccante alto, stavolta usa il destro coerentemente col passo (l’avesse fatto nel primo tempo…) e crossa bene

Sulla testa di Bianchimano che fa da torre, deviazione avversaria che per poco non finisce in rete
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Concludiamo con il finale, ha fatto discutere il corner non battuto a trenta secondi dal termine. Noi invece andiamo a vedere da cosa nasce quell’angolo: un rinvio da dietro con il portiere fuori per anticipare i tempi, il difensore pressato da Porcino deve evitare il portiere, correre col pallone verso la porta e mandarlo in corner. In alto c’è il tempo, Porcino scatta come se fossimo al primo minuto di gioco, diciamo che lui ed il pressing ormai sono una cosa seria ed il ragazzo sta diventando un giocatore vero
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