sabato 12 novembre 2016

Domani MELFI-REGGINA (ore 14.30)



AZIENDA
E SOCIETA’

SQUADRA 
E TIFOSI





In un periodo negativo, come questo, le varie componenti hanno compiti ben distinti. KZ rimane un tecnico capace ma insistere su Oggiano è stato un errore. In settimana, intanto, sono tornate in azione le truppe cammellate

♦ Dopo la terza sconfitta di fila, seconda consecutiva in casa, siamo in piena zona play out avendo sbriciolato il vantaggio faticosamente e meritatamente accumulato. Sono bastate tre partite pessime per piombare dove non vorremmo assolutamente rimanere. Le analisi e le motivazioni di questo calo improvviso, se vogliamo inaspettato, sono difficili, complesse. Noi abbiamo ricondotto il trend negativo al contraccolpo psicologico di Caserta ed a qualche cambio negli undici non avvenuto (oppure fatto per necessità), altri alla condizione fisica, altri ancora a rapporti di varia natura (tecnici, economici, ecc.).

Sicuramente qualcosa è successo se la squadra sicura di sé che è andata ad imporre il proprio gioco a Lecce, che ha saputo soffrire senza disunirsi in quel primo tempo ben giocato dalla Juve Stabia al “Granillo”, è poi diventata quella formazione inconsistente che, in pochi minuti, quasi riesce a perdere una gara vinta a Caserta, subisce una goleada casalinga dal Matera (ha pareggiato a Messina nell’ultimo turno) e non riesce a fare un tiro in porta contro il Siracusa prendendone due ma potevano essere quattro in casa.

Mimmo Praticò
In generale le decisioni spettano alla società, a chi ha messo e sta mettendo i soldi (non a chi è pagato dalla stessa), gestendo secondo i propri programmi. Abbiamo sempre pensato che l’azienda è della proprietà, la squadra dei tifosi e in periodi negativi gli uni e gli altri abbiano compiti ben distinti. I primi devono farsi sentire al chiuso delle quattro mura per chiedere un cambio di rotta dall’alto, i secondi ovviamente in pubblico manifestando in maniera civile così come è stato fatto. La squadra ha giocato bene tante partite mascherando con organizzazione e collettivo alcune carenze strutturali dell’organico che sono venute a galla, come purtroppo temevamo, con le squalifiche e gli infortuni. Ciò non toglie la squadra dalle proprie responsabilità, troppo brutta per essere vera.

Karel Zeman, detto KZ
Il tecnico per noi rimane capace come prima, ha semplicemente commesso qualche errore di gioventù, primo fra tutti Oggiano. Tolto il rigore del derby, tirato dopo un lungo confronto con Coralli, l’espulsione provocata ad Agrigento e due o tre palle in mezzo, la punta non ha prodotto null’altro da ricordare in fase offensiva; dal punto di vista difensivo, dopo un avvio anarchico, iniziava a metterci dedizione ma purtroppo non è bastata. Puntare così forte su di lui è stato controproducente perché lo si poteva preservare meglio dalle critiche per reinserirlo in un contesto più comodo, oggi si dice “comfort zone”, cioè, una partita in cui sei in vantaggio e puoi utilizzarlo in contropiede negli spazi. Invece ci ritroviamo un giocatore discusso, persino oltre i suoi demeriti: se a difesa schierata trova difficoltà non possiamo pretendere che di notte gli arrivi il talento dal cielo!

Le truppe cammellate
La settimana calcistica è in linea con gli ultimi anni: sconfitte in serie, polemiche ed angoscia calcistica. Il solito contributo alla bile quotidiana lo hanno offerto a metà settimana “piscistoccuaghiottachiliviceddiniri” e le sue truppe cammellate (in collegamento) che mercoledì hanno dato il meglio del peggio per comunicare messaggi anti Zeman alla piazza. In sintesi, tralasciando il bestemmiatore on the mike, il medico ha fatto la diagnosi: Zeman è un incompetente! Stessa cosa aveva detto del padre dopo Reggina-Pescara finita 4-2, ricorderete il primo posto finale degli abbruzzesi in B con lezioni di calcio in seguito! Stessi termini li ha usati per Castori, sempre in B, l’anno dopo promosso col Carpi! Il roseo molto più buono ma leggermente più ambizioso ha dato un mese di tempo all’allenatore: tutto novembre. Lui ha dato il tempo, se va male lo esonera. Chi? Lui.

Negli ultimi giorni la società ha cercato di lanciare messaggi distensivi, ha anche utilizzato la sua pagina Facebook dove martedi alle 15,22 appariva come immagine di copertina il mister che, volendo entrare tra le maglie del web, riceveva più di 300 gradimenti. Il giorno dopo alle 11.32, quindi neanche un giorno intero, l’immagine veniva sostituita, diciamo definitivamente, con quella della squadra sotto la curva nel dopo Siracusa che però ha ricevuto meno della metà dei gradimenti rispetto alla breve apparizione della precedente. Non ci attacchiamo ai “like” ma se l’effetto sperato era quello opposto, la sorpresa (di questi tempi è di moda) c’è stata eccome.

Il Melfi ha sette punti in classifica, sul campo ne ha fatti otto, frutto di una vittoria e cinque pareggi, ha subito la penalizzazione di un punto per irregolarità amministrative relative alla precedente stagione. Aveva iniziato benissimo battendo alla prima la Casertana in casa ma poi non è più riuscita a ripetersi e pertanto non vince dal 28 di agosto. Il capocannoniere è De Vena (5 centri) che in estate è stato vicinissimo alla Reggina, mentre in difesa c’è il cittadino onorario di Reggio Calabria, Maurizio Lanzaro. Tocchiamo palle!

CONVOCATI

♦ Sono ventuno i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta allo stadio “Arturo Valerio” di Melfi (PZ). Ecco la lista completa.

♦ Portieri: Licastro e Sala.
♦ Difensori: Cane, Cucinotti, De Bode, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
♦ Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.

MELFI-REGGINA SU IDDUSAPI

♦ Domani sera il resoconto della gara con analisi, pagelle ed uno speciale “By Night”, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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