AZIENDA
E SOCIETA’
SQUADRA
E TIFOSI
In un periodo negativo, come questo, le varie componenti hanno compiti ben distinti. KZ rimane un tecnico capace ma insistere su Oggiano è
stato un errore. In settimana, intanto, sono tornate in azione le truppe cammellate
♦ Dopo la terza
sconfitta di fila, seconda consecutiva in casa, siamo in piena zona play out avendo
sbriciolato il vantaggio faticosamente e meritatamente accumulato. Sono bastate
tre partite pessime per piombare dove non vorremmo assolutamente rimanere. Le analisi
e le motivazioni di questo calo improvviso, se vogliamo inaspettato, sono
difficili, complesse. Noi abbiamo ricondotto il trend negativo al contraccolpo
psicologico di Caserta ed a qualche cambio negli undici non avvenuto (oppure
fatto per necessità), altri alla condizione fisica, altri ancora a rapporti di
varia natura (tecnici, economici, ecc.).
Sicuramente qualcosa
è successo se la squadra sicura di sé che è andata ad imporre il proprio gioco
a Lecce, che ha saputo soffrire senza disunirsi in quel primo tempo ben giocato
dalla Juve Stabia al “Granillo”, è poi diventata quella formazione
inconsistente che, in pochi minuti, quasi riesce a perdere una gara vinta a
Caserta, subisce una goleada casalinga dal Matera (ha pareggiato a Messina
nell’ultimo turno) e non riesce a fare un tiro in porta contro il Siracusa
prendendone due ma potevano essere quattro in casa.
Mimmo Praticò
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In generale le
decisioni spettano alla società, a chi ha messo e sta mettendo i soldi (non a chi
è pagato dalla stessa), gestendo secondo i propri programmi. Abbiamo sempre
pensato che l’azienda è della proprietà, la squadra dei tifosi e in periodi
negativi gli uni e gli altri abbiano compiti ben distinti. I primi devono farsi
sentire al chiuso delle quattro mura per chiedere un cambio di rotta dall’alto,
i secondi ovviamente in pubblico manifestando in maniera civile così come è
stato fatto. La squadra ha giocato bene tante partite mascherando con organizzazione
e collettivo alcune carenze strutturali dell’organico che sono venute a galla,
come purtroppo temevamo, con le squalifiche e gli infortuni. Ciò non toglie la
squadra dalle proprie responsabilità, troppo brutta per essere vera.
Karel Zeman, detto KZ
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Il tecnico per noi
rimane capace come prima, ha semplicemente commesso qualche errore di gioventù,
primo fra tutti Oggiano. Tolto il rigore del derby, tirato dopo un lungo
confronto con Coralli, l’espulsione provocata ad Agrigento e due o tre palle in
mezzo, la punta non ha prodotto null’altro da ricordare in fase offensiva; dal
punto di vista difensivo, dopo un avvio anarchico, iniziava a metterci
dedizione ma purtroppo non è bastata. Puntare così forte su di lui è stato
controproducente perché lo si poteva preservare meglio dalle critiche per
reinserirlo in un contesto più comodo, oggi si dice “comfort zone”, cioè, una
partita in cui sei in vantaggio e puoi utilizzarlo in contropiede negli spazi.
Invece ci ritroviamo un giocatore discusso, persino oltre i suoi demeriti: se a
difesa schierata trova difficoltà non possiamo pretendere che di notte gli
arrivi il talento dal cielo!
Le truppe cammellate
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La settimana
calcistica è in linea con gli ultimi anni: sconfitte in serie, polemiche ed
angoscia calcistica. Il solito contributo alla bile quotidiana lo hanno offerto
a metà settimana “piscistoccuaghiottachiliviceddiniri” e le sue truppe
cammellate (in collegamento) che mercoledì hanno dato il meglio del peggio per
comunicare messaggi anti Zeman alla piazza. In sintesi, tralasciando il
bestemmiatore on the mike, il medico ha fatto la diagnosi: Zeman è un
incompetente! Stessa cosa aveva detto del padre dopo Reggina-Pescara finita
4-2, ricorderete il primo posto finale degli abbruzzesi in B con lezioni di
calcio in seguito! Stessi termini li ha usati per Castori, sempre in B, l’anno
dopo promosso col Carpi! Il roseo molto più buono ma leggermente più ambizioso ha
dato un mese di tempo all’allenatore: tutto novembre. Lui ha dato il tempo, se
va male lo esonera. Chi? Lui.
Negli ultimi giorni
la società ha cercato di lanciare messaggi distensivi, ha anche utilizzato la
sua pagina Facebook dove martedi alle 15,22 appariva come immagine di copertina
il mister che, volendo entrare tra le maglie del web, riceveva più di 300
gradimenti. Il giorno dopo alle 11.32, quindi neanche un giorno intero,
l’immagine veniva sostituita, diciamo definitivamente, con quella della squadra
sotto la curva nel dopo Siracusa che però ha ricevuto meno della metà dei
gradimenti rispetto alla breve apparizione della precedente. Non ci attacchiamo
ai “like” ma se l’effetto sperato era quello opposto, la sorpresa (di questi
tempi è di moda) c’è stata eccome.
Il Melfi ha sette
punti in classifica, sul campo ne ha fatti otto, frutto di una vittoria e
cinque pareggi, ha subito la penalizzazione di un punto per irregolarità
amministrative relative alla precedente stagione. Aveva iniziato benissimo
battendo alla prima la Casertana in casa ma poi non è più riuscita a ripetersi
e pertanto non vince dal 28 di agosto. Il capocannoniere è De Vena (5 centri)
che in estate è stato vicinissimo alla Reggina, mentre in difesa c’è il
cittadino onorario di Reggio Calabria, Maurizio Lanzaro. Tocchiamo palle!
CONVOCATI
♦ Sono ventuno i
calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta allo stadio “Arturo
Valerio” di Melfi (PZ). Ecco la lista completa.
♦ Portieri: Licastro e
Sala.
♦ Difensori: Cane,
Cucinotti, De Bode, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
♦ Centrocampisti:
Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone.
♦Attaccanti: Bianchimano,
Carpentieri, Coralli, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.
MELFI-REGGINA SU IDDUSAPI
♦ Domani sera il resoconto
della gara con analisi, pagelle ed uno speciale “By Night”, il tutto a modo nostro.
Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza
Reggina!
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