venerdì 30 dicembre 2016

TATTICAMENTE MESSINA-REGGINA 2-0

Come al solito l’inizio non è male, accade spesso in entrambi i tempi, poi la catalessi. Azione creata al minuto 17, come al solito a sinistra. De Francesco serve Botta in mezzo

Botta la gira di prima sul movimento verso il centro di Porcino che libera la fascia a Possenti

Porcino si gira e lo serve

Possenti può andare e al centro l’inserimento di Bangu provoca inferiorità numerica a De Vito che marcava Tripicchio

Arriva il cross sul secondo palo, De Vito chiude la diagonale su Bangu lasciando libero Tripicchio il quale assurdamente (per dirla come Cetto La Qualunque) avendo il gol di testa praticamente fatto cosa fa?

La gira dietro a Porcino

Il quale ormai è chiuso, gli rimbalza male, deve tirare di destro e ciao gol

Coralli lo manda a quel paese
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Adesso è finito il tempo per noi, iniziano le cazzate: Kosnic ha la possibilità di servire Botta che potrebbe sfruttare il cattivo posizionamento del Messina ma purtroppo guarda soltanto avanti, non sappiamo se Botta gli urla per ricevere ma tant’è

Avrebbe anche l’appoggio di Possenti a sinistra (oltre che a destra) ma vuole verticalizzare laddove il passaggio è chiuso

Boom, avversario colpito e palla verso Pozzebon che può sfruttare proprio la sua uscita infilandosi dentro la nostra linea difensiva

Parte in contropiede

E per fortuna non incrocia come farà dopo e ne viene fuori un tiro parabile che Sala manda in corner
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Azione da sinistra verso il centro del Messina, seguiamo la nostra linea, in questo momento c’è ma…

Gli altri salgono mentre Kosnic va a fare il libero stupido che tiene in gioco tutti

Quest’immagine evidenzia l’assurdità della posizione di Kosnic mentre la palla viene alzata verso Madonia marcato da Cane

Che assurdamente (e sono due) si lancia su una palla troppo alta per lui

Così facendo Madonia si presenta da solo in area, poi per fortuna tira male e non subiamo il gol. Stessa fortuna dell’occasione in cui la palla prende il palo (su un tiro di Pozzebon) ed esce prima che la insacchino. Quindi primo tempo iniziato bene ma poi condizionato dall’errorissimo di Tripicchio e dalle cavolate di Kosnic e Cane che producono l’effetto combinato di far perdere sicurezza e cedere il pallino del gioco al Messina
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Il secondo tempo inizia bene, qui abbiamo una punizione e riproponiamo lo stesso schema contro il Fondi senza il movimento di Bangu e pur coperti dal loro raddoppio su Possenti, in linea di massima questa la sapevano, non c’era altro da proporre soltanto sette giorni dopo?
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Comunque arriva anche questa possibilità con Bangu che calcia male sul primo palo invece di incrociarla sul secondo
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Al minuto 73 siamo messi male in partenza, troppi uomini davanti e se notate dopo Gianola che prende Pozzebon, siamo con due uomini contro tre avversari

La palla calciata da Mancini va da quelle parti, a questo punto Sala decide (sempre assurdamente) di lasciare i pali

Kosnic già era in inferiorità quindi lascia troppo spazio, salta dopo

E devia la palla di braccio causando rigore

La palla rimane lì e loro sono tutti a protestare per il fallo ma data la posizione di Sala basta un tocco verso l’alto (e forse perché finisce in rete non fischia rigore) e ciao derby
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Sul 2-0 in contropiede ci sono i due centrali avanti, dietro rimangono di solito quelli veloci ma stavolta si ritrova Botta a sinistra che pur volendo fare fallo non è a tiro dell’avversario

Qui tecnicamente apprezzabile il colpo di spalla perfetto a seguire per non perdere velocità (prima la porta avanti di testa), di altro genere l’azione di Pozzebon che incorna Cane come un toro per eliminarlo dalla contesa

E mentre uno va verso la porta, l’altro spinge definitivamente via Cane

Adesso sono due contro il portiere ma non serve perché segna Milinkovic
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mercoledì 28 dicembre 2016

Domani MESSINA-REGGINA (ore 14.30)



IL CALCIO STA PER MORIRE: SALVATELO!






Non ha senso parlare di calcio visto che domani, a 10 km da casa, potremo guardare il Derby dello Stretto soltanto attraverso il pc. Ravvedetevi finché c’è tempo, la cultura di un popolo si evolve con la libertà non con i divieti!

Arriva il Derby dello Stretto, secondo consecutivo senza tifoseria ospite sugli spalti. Oggi non riusciamo a scrivere di calcio perché faremmo il gioco di chi questo sport (e non solo quello) lo sta distruggendo nell’anima. Ormai siamo al capolinea in Italia e di questo vogliamo occuparci. Il calcio non è mai mancato nel nostro blog ma non possiamo fare come gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia. Che senso avrebbe raccontare i momenti delle due squadre, lo stato di forma quando noi, da questo lato dello Stretto, siamo privati (come loro all’andata) di vederla a 10 km dallo stadio? Nessuno.

Il problema è complesso e generalizzato, bisogna partire da lontano, cioè, dai primi anni ’90, da quando è stato deciso che da pubblico si diventava cliente stupido e rincoglionito. Arriva Telepiù, cui si aggiunge Stream in duopolio per quattro campionati, dal 1999/2000 (stagione in cui i diritti televisivi iniziarono ad essere venduti soggettivamente dalle società invece che dalla Lega) al 2003: è quello l’inizio di un altro mondo calcistico, molto diverso dal passato. Solo per fare un esempio da quel momento non c’è stato più un derby di Milano giocato di domenica pomeriggio!

Partiamo dal campo, dal 1898 al 90/91 ecco i titoli di campione d’Italia: Genoa (9), Milan (11), Juventus (22), Pro Vercelli (7), Inter (13), Casale (1), Novese (1), Bologna (7), Torino (7), Roma (2), Fiorentina (2), Cagliari (1), Lazio (1), Verona (1), Napoli (2), Sampdoria (1). In sintesi hanno vinto lo Scudetto 13 città ed in 87 campionati italiani le strisciate (Juventus, Iinter e Milan) ne hanno vinti 46, poco più della metà del totale.

Dal 1991/92 ad oggi invece ecco il riepilogo: Milan (7), Juventus (10), Lazio (1), Roma (1), Inter (5). Vincono soltanto 2 città e mezzo e il dato clamoroso è che le strisciate negli ultimi 25 campionati ne vincono 23 (di cui uno revocato alla Juventus)!

Perché devono vincere le strisciate? Presto detto, hanno un pubblico da merchandising, stile Manchester United (con le dovute proporzioni), capace soltanto di applaudire (togliamo dal discorso gli spettatori veri delle curve ecc.) presente in tutto il paese e televisivamente dipendente. Compra gadget, consuma prodotti, acquista partite, giornali, non crea problemi perché fisicamente non esiste. In sintesi son tutti contenti perché vincono e lo show stupido seguito da casa, dove vincono sempre gli stessi, go on.

Le pay-tv hanno sproporzionato le possibilità economiche, ultimo esempio il Napoli (che non è proprio una piccola come bacino d’utenza), dopo anni di costruzione della squadra per arrivare al top, con tutta l’organizzazione possibile, era vicino alla Juventus nella contesa lo scorso anno; quest’anno sembrava poterci arrivare però gli manca il centravanti decisivo, cos’è accaduto? Niente è arrivata la Juventus con quasi 100 milioni di euro, gli ha preso Higuain e arrivederci!

Dicevamo degli inizi anni ‘90 dove il movimento calcistico basato sul business (anomalo) ha portato molti soldi a sette squadre (le famose sette sorelle) di cui moltissimi a tre privilegiate: Juventus, Inter e Milan. Soldi spesi male, senza sviluppo economico-finanziario provocando in tempi diversi che la Roma diventasse americana per non fallire, la Lazio fallita, la Fiorentina fallita, il Parma fallito. Le tre privilegiate hanno evitato il fallimento ma mentre le due milanesi hanno accumulato debiti fino ormai a diventare cinesi (complimenti), quella che ha preso più soldi di tutti (la Juventus), recitando la parte del leone, è persino andata in B (per altri gravi motivi) senza danni. Un pallone sformato dal suo stesso business e privato dell’apporto popolare grazie anche alle altre discutibili innovazioni, tutte italiane.

Dall’invenzione della tessera del tifoso, che prometteva in cambio di un microchip nel portafogli la possibilità di abbonarsi alla propria squadra del cuore e di girare in tutti gli stadi italiani, si è arrivati al paradosso dell’applicazione da parte dei governi territoriali dell’art.2 del regio decreto 773 del 1931. Come date ci siamo, è guerra ma non quella che sarebbe arrivata qualche anno dopo, questa è guerra al calcio, alla passione, alle tifoserie, cioè, al cuore del pallone.

Questo è il link che tutti potete leggere, precisamente al punto 3 c’è scritto: ESENTA DALLE SPECIFICHE RESTRIZIONI CHE POTREBBERO ESSERE IMPOSTE PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO PER LE PARTITE SIA IN CASA CHE IN TRASFERTA (PER TUTTE LE PARTITE GIOCATE IN ITALIA)

Osservatorio:


Il Ministro all’epoca:

Però invece si applica questo:
Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, art. 2:
“Il Prefetto, nel caso di urgenza o per grave necessità pubblica, ha facoltà di adottare i provvedimenti indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica”.

Nell’anno 2016, da gennaio a novembre, sono state vietate:
Bologna-Lazio, Spal-Rimini, Torrecuso-Potenza, Roma-Napoli (ai residenti in Campania), Brescia-Ascoli, Lecce-Casertana, Casertana-Lecce, Fidelis Andria-Foggia (due volte), Torino-Lazio, Juventus-Napoli (due volte), Napoli-Juventus, Napoli-Roma, Napoli-Lazio, Lazio-Napoli, Luparense San Paolo-Venezia, Atalanta-Napoli (ai residenti in Campania), Nocerina-Ebolitana, Latina-Bari, Lanciano-Bari, Salernitana-Pescara, Piacenza-Como, Ischia-Catania, Messina-Catania, Lecce-Martina Franca (due volte), Monticelli-Sambenedettese, Isola Liri-Taranto, Avellino-Bari, Benevento-Brescia, Frattese-Cavese (due volte), Martina Franca-Casertana, Mariano Comense-Varese, Viareggio-Massese, Atalanta-Roma, Legnano-Saronno, Catanzaro-Catania, Poggibonsi-Massese, Nardò-Taranto, Lanciano-Brescia, Pistoiese-Rimini, Fiorentina-Napoli, Salernitana-Pescara, Messina-Foggia, Pisa-Rimini, Monopoli-Foggia, Juve Stabia-Benevento,  Akragas-Catania, Catania-Messina, Messina-Catanzaro, Lupa Roma-Livorno, Teramo-Rimini, Gallipoli-Taranto, Sanremo-Imperia, Inter-Bologna, Avellino-Pescara, Recanatese-Sambenedettese, Poggibonsi-Viareggio, Spezia-Pescara, Juventus-Lazio, Cremonese-Pro Patria, Brescia-Vicenza, Martina Franca-Fidelis Andria, Messina-Siracusa, Reggina-Messina, Taranto-Fidelis Andria, Taranto-Catania, Pescara-Ascoli, Sambenedettese-Fano,  Pisa-Ascoli, Frosinone-Pisa, Cavese-Turris, Paganese-Juve Stabia (due volte), Olympia Agnonese-Chieti, Bisceglie-Barletta, Pisa-Spal, Fiorentina-Frosinone, Siena-Livorno, Foggia-Juve Stabia, Vigasio-Triestina, Paganese-Foggia, Campobasso-Chieti, Palermo-Lazio, Catanzaro-Paganese, Foggia-Monopoli, Foggia-Fidelis Andria, Legnano-Varese.

A dicembre l’escalation continua più forte con numerosi settori ospiti chiusi come quello che ci riguarda. Ma c’è di più, negli anni, ci sono stati divieti per partite di Promozione ed Eccellenza, oppure per match di hockey su pista e basket.

La gente ormai accetta queste decisioni perché in qualche modo le gare si vedono tutte in tv o sul pc, insomma una proposta irrinunciabile indirizzata al divano di casa. Evviva la sedentarietà, combattuta da un altro Ministero, grazie agli effetti combinati delle tv e dei divieti che lavorano assieme.

Nel pre-derby d’andata avevamo ipotizzato, visto i numeri “positivi”, di eliminare proprio i tifosi allo stadio in modo da avere zero problemi. Non è detto che questo non possa accadere visto l’andazzo; in fin dei conti gli stadi stanno via via diventando sempre più piccoli, senza bandiere, senza fumogeni, persino senza accendini per accendere quelle sigarette che lo stesso Stato vende con profitto. Però poi senza pubblico negli stadi non ci sarebbero questi organi quali l’Osservatorio cui partecipa, tra gli altri, l’ing. Carlo Longhi. L’ex arbitro, ex moviolista, collaudatore di stadi e chissà quanto altro, dovrebbe stare a casa coi nipoti piuttosto che decidere se dobbiamo andare a Messina o meno!

Quando tante cose appaiono ingiuste forse qualcosa non quadra:

Principio fondamentale della UE è il Trattato di Schengen, accordo grazie al quale abbiamo diritto di circolare liberamente all’interno dei paesi firmatari.

L’art. 13 della Costituzione “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”.

Ipotizziamo una gita: domani verso mezzogiorno. Provate ad attraversare lo Stretto, prendete l’autostrada per Catania, tentate di prendere l’uscita Gazzi o San Filippo e fateci sapere. Noi pensiamo che rischiereste un controllo allo svincolo e un provvedimento penale (DASPO) al momento dell’esibizione del documento d’identità poiché di Reggio Calabria, anche se per una semplice passeggiata. Questa è limitazione dei più basilari diritti precostituiti o no?

Non vendere biglietti a determinati residenti non rappresenta quella discriminazione territoriale che le istituzioni calcistiche sostengono di combattere?

Tali decisioni non vengono stabilite tanto in base alla pericolosità della partita, sappiamo benissimo perché lo dice la storia che Reggina-Catania è molto più rischiosa di Reggina-Messina, quanto su un principio punitivo che non tende a migliorare il comportamento dei tifosi, ma solo ed esclusivamente e penalizzarli. I tifosi del Verona fanno casino a Frosinone e allora non vanno in Lombardia per punizione ma, la settimana dopo, a Napoli si!

Da qualche anno, è sorto anche il Comitato di Analisi e Sicurezza per le Manifestazioni Sportive (CASMS), al quale, negli ultimi anni di operato, l’Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive rinvia alcune decisioni su incontri che vengono poi puntualmente vietati, raro esempio di spending review: per prendere una decisione ci vogliono due organi pressoché uguali.

Si è fatto anche cenno a modelli internazionali pur sapendo che non esistono divieti di trasferta se non per motivi seri legati al terrorismo. In più c’è una particolarità tutta italiana rispetto agli altri paesi europei, intanto i settori ospiti in nessun altro paese sono fatti come le “conigliere” italiane, gli stessi stadi sono privi non solo delle recinzioni tra campo e settori ma risultano privi delle protezioni davanti le curve che impediscono la completa visione della partita. Tutte queste discrepanze dovevano essere corrette con questo protocollo d’intesa riguardante la Lega Pro:


Vi risulta che dal 2012 si sia sviluppato qualcosa? Siamo quasi nel 2017 e gli stadi sono uguali!

In realtà in Italia si è fatta spettacolarizzazione mediatica e speculazione politica per guadagnare una manciata di voti. La strada è sbagliata, tra poco usciranno i cellulari droni per fare foto e video dall’alto, forse arriveranno gli striscioni “dronati” e magari si cercherà di abbatterli a mo’ di quaglia! Se l’obiettivo è quello di migliorare la cultura calcistica la strada è sbagliata! Così facendo, da anni si stanno creando panzoni pantofolai cui tra poco impedire anche l’imprecazione da casa. Forse sfugge che una parte di questi saranno figli e nipoti di chi governa. Ravvedetevi finché c’è tempo, la cultura di un popolo evolve con la libertà non con i divieti!

CONVOCATI

Sono ventitrè i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta di domani a Messina. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, Gianola, Isabella, Kosnic, Lo, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Silenzi, Tommasone, Tripicchio.

MESSINA-REGGINA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto del “Derby dello Stretto” con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Venerdì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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domenica 25 dicembre 2016

BUON NATALE!

Da tutti noi di Iddusapi tanti auguri di Buon Natale a voi ed alle vostre famiglie!

venerdì 23 dicembre 2016

TATTICAMENTE REGGINA-FONDI 2-1

La Reggina del primo tempo: corta e aggressiva dentro la metà campo avversaria
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Il Fondi era un avversario molto ostico, squadra organizzata con tanti accorgimenti e qualcosa presa dal Barcellona di Cruijff: avendo tre attaccanti leggeri li lasciava al limite del centrocampo sui corner per togliere avversari dall’area e avere la possibilità, con un rilancio, di trovare le punte
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Partita giocata bene nel primo tempo, da un pressing riuscito di Tripicchio a destra palla dietro a Bangu che va al cross pescando De Francesco, anche Porcino è in posizione regolare probabilmente non visto dal compagno

De Francesco si allunga di testa in un tentativo difficile, avesse lasciato a Porcino…
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Ancora Bangu sulla destra vede Tripicchio per un passaggio facile piuttosto che De Francesco dall’altra parte che potrebbe trovare Porcino pronto

Tripicchio vuole servire Coralli in mezzo, un traversone semplice troverebbe lui prima o Porcino dopo sul secondo palo ma invece la palla termina tra le braccia del portiere, era una grossa occasione da rete
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La corretta impostazione tattica con linee strette e aggressive impedisce al Fondi di giocare in mezzo, passaggio in verticale

Si deve liberare velocemente della palla perché pressato da Botta mentre De Francesco aggredisce la traiettoria di passaggio a destra

Il nostro numero 6 recupera palla e punta l’avversario, davanti a lui si vede Porcino che parte

Dribbling a rientrare, qui il nostro centrocampista dà il tempo alla squadra di salire e nel frattempo sguarnisce le loro protezioni in mezzo impegnando due uomini dopo aver escluso il terzo con il passaggio intercettato

Prima va verso il centro, si fa raggiungere dall’altro avversario (scoprendoli ulteriormente) e torna indietro

Adesso ha creato il vuoto in mezzo e può servire Porcino che intanto ha avuto il tempo di piazzarsi a sinistra

Da qui in poi c’è tanto del mancino inventato attaccante che riceve e punta l’area mentre Bangu si avvicina

Raddoppiato vede Bangu e la passa

Bangu controlla mentre Porcino spiazza gli avversari facendo finta di andare in mezzo ma virando poi a sinistra

Ecco il movimento dietro le spalle del difensore

Arrivato davanti al portiere che gli copre bene lo specchio della porta per la conclusione è avanti con la mente e arriva l’assist in mezzo per Coralli che mette dentro a porta vuota
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Il gol fa felice un ragazzino in curva che salta verso il basso da una fila di sediolini all’altra e poi sfoga l’urlo di gioia, della serie non riprovateci a casa perché lui è un professionista!
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Come viene male in foto qui Sala nel pareggio
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Schema di quelli antichi ma nel pallone se fatti bene funzionano sempre: su punizione Bangu e Possenti incrociano la corsa

De Francesco serve Possenti sulla corsa

Parte un tiro finito a lato che probabilmente doveva essere un assist con Bianchimano pronto a segnare a porta vuota
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Il gol del 2-1 nasce da questa aggressività difensiva che stringe le linee

Sulla palla mossa a destra più per necessità che per scelta, può salire Cane

Che convinto continua la corsa in avanti

E contende la palla a Squillace

Ci vuole anche quel pizzico di fortuna per far passare la palla in mezzo alle gambe ma come si dice la fortuna aiuta gli audaci

Quindi può partire in contropiede

Arriva dall’altra parte e serve Binachimano che andrà a segnare
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Su questa punizione al 94’ Sala abbozza l’uscita, in questo momento si blocca (menomale) e torna in porta
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