lunedì 30 gennaio 2017

TATTICAMENTE CATANIA-REGGINA 3-1

Partiamo dal 4' per capire che aria tira lì dietro: tre uomini liberi davanti alla porta che non la mettono dentro per un soffio

Successivo corner e facciamo ancora peggio. Qui servono i numeri, il Catania porta sette uomini in area, noi abbiamo sottolineati in nero: Sala in porta, Coralli sul primo palo a schermo (poi vedremo), Carpentieri a zona sul vertice, Knudsen a zona sul limite. Quindi dentro l’area saremmo in sette e nessun altro può stare a zona ma come vedete Botta cerchiato in nero purtroppo è a zona, Porcino cerchiato in giallo se ne accorge che c’è un problema di superiorità numerica dove indichiamo Marchese (con la freccia) che poi segnerà

Sta per partire il cross e Cucinotti segue uno dei due che aveva davanti, cioè quello che va verso il primo palo (indicato con la freccia), però come vedete Botta lo inquadra con lo sguardo mentre Marchese che segnerà si sfila (cerchio arancione)

Parte il cross e vediamo Botta indicato con la freccia guardare la palla visto che quell’uomo è seguito da Cucinotti mentre Marchese indisturbato si avvicina sempre di più alla porta

Quando sta per arrivare la palla dentro abbiamo: il solito Sala (in rosa) che esce quando non deve e sta in porta quando non dovrebbe, tipo stavolta; Coralli che sta iniziando a saltare indicato con la freccia; Botta e Cucinotti che si ritrovano sostanzialmente sullo stesso uomo (nel rettangolo amaranto); Marchese che ormai è alle spalle di Coralli

Adesso due immagini incredibili di Coralli che si abbassa come se stesse aspettando l’uscita (che ci starebbe) del portiere come se avesse chiamato il pallone

Incava la testa dentro le spalle proprio per evitare di colpirla, non bastavano gli errori che hanno portato l’uomo solo dentro l’area piccola libero di colpire, aggiungiamo quest’ultima perla che nessuno ha notato (siamo qui anche per questo)
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Il Catania è una squadra forte come organico ma è dalla partita di andata che crediamo abbia poca organizzazione, qui De Francesco è pescato nella prateria da Porcino, prenderemo la traversa
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Da un attacco nostro parte il contropiede del 2-0 loro, giochiamo la palla con Coralli a terra, lancio verso Cane su cui interviene di testa l’avversario

Coralli a terra e tutti gli altri testa bassa tornano indietro, ce ne fosse uno che alza la mano, decontestualizzati iniziano a correre

Si arriva a questa situazione, palla a sinistra e siamo sei contro quattro, prenderemo gol

Mazzarani (cerchio giallo) chiama palla, De Grazia che la porta alza la testa e lo vede

Parte il lancio e purtroppo il sostituto di Kosnic fa una delle cose a cui ci aveva abituato il difensore assente, tiene in gioco l’avversario senza considerare la linea che sarebbe alleata in questo caso

Il lancio arriva a destinazione con Possenti che dietro era e dietro è rimasto, Cucinotti va verso la palla mentre Tavares è dietro, errori su errori perché se non fai fuorigioco almeno devi marcare

Quando la palla arriva al centravanti abbiamo quest’immagine imbarazzante che onestamente ci viene difficile da commentare
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Anche Gianola ha offerto il suo contributo in questa gara, stavolta mette in difficoltà Cane tenendo in gioco due avversari. Se non stiamo mai in linea per i terzini è difficile recuperare avversari che possono partite già in vantaggio, è una cosa ovvia ma siccome non la si capisce noi la ripetiamo, il calcio è questo

L’azione finisce così, con l’uomo libero davanti alla porta che per fortuna non angola il tiro e permette la parata di Sala
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Siamo sbilanciati in avanti, Gianola era salito altissimo (X arancione) e su un rilancio da dietro Tavares seguito da Cucinotti la gira dietro al compagno avviando il contropiede

Tavares esegue un dai e vai e parte, Cucinotti deve fare soltanto una cosa: girarsi e partire con lui. Possenti ne deve fare un’altra e cioè fermarsi ed aspettare il portatore di palla prima della metà campo ed invece corre verso dietro, fuorigioco manco a parlarne quindi tutti in gioco come sempre

Invece uno tiene in gioco tutti e l’altro corre trasversalmente verso il portatore di palla che non può mai prendere mentre il suo uomo se ne va

In pratica ci troviamo così per una scelta anticalcio

Troppo semplice adesso trovarsi per i due anche perché Possenti, vista la difesa sguarnita, ha deciso di correre verso dietro

E ci si ritrova così col centravanti avversario che corre da solo verso la porta, cioè, Zeman junior sapendo (a detta sua) meglio di chiunque altro pregi e difetti del gioco del padre, prende queste occasioni, quando bloccandosi per fare il fuorigioco (come il padre) forse eviterebbe il tutto, contento lui
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La Reggina in questa gara ha ritrovato le imbucate verso Coralli che mette un pallone a disposizione di De Francesco

De Francesco qui decide di tirare facendo le prove generali per il gol, Porcino si era proposto bene, se riesce a fintare il tiro e darla, nelle prossime occasioni, per lui nessun campionato diventa proibito, è giovane forse riuscirà a fare quest’ulteriore salto di qualità
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Stessa azione e arriva il gol, imbucata per Coralli che protegge e gira verso l’accorrente De Francesco

Stavolta, seppur chiuso, decide bene di tirare (alternative non ne aveva) e con una deviazione insacca
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Gianola e Botta sul pallone, già sbaglia qui il difensore a non lasciarla a chi è del mestiere, cerchiato in giallo Cucinotti che invece di salire verso il centrocampo si guarda la partita

Gianola è solo, porta palla e va nel panico (non è la prima volta se ricordate), avrebbe i due terzini da servire (con Maesano che gliela chiede come si vede), oppure lanciare nel mucchio visto che lì davanti c’era gente per tentare il tutto per tutto in quei minuti finali. Purtroppo noterà soltanto il movimento di De Francesco (cerchio rosso) che cerca di dettargli un passaggio

Tenta proprio quel passaggio che è l’unico chiuso e viene intercettato, dietro Cucinotti è distratto dalla visione della partita e tiene in gioco Russotto

Alla fine ci può stare il fuorigioco (non per merito nostro), forse l’assistente è un metro dietro la linea e quindi la vede male ma per posizione di partenza di Russotto ma quella distanza tra lui e il resto della squadra è inconcepibile
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sabato 28 gennaio 2017

Domani CATANIA-REGGINA (ore 14.30)




A CATANIA SCONTRO TRA POLI OPPOSTI




Gli etnei, nelle partite giocate in casa, sono secondi soltanto alla Juve Stabia mentre noi, fuori dalle mura amiche, abbiamo fatto meglio solo del Melfi

Lo stadio “Massimino” (o “Cibali”) di Catania
La Reggina gioca a Catania nella prima di una serie di trasferte molto dure. Gli etnei come organico sarebbero da primissimi posti, la penalizzazione sommata alle deludenti prestazioni esterne li pone ormai in griglia play-off ma lontanissimi da quella rimonta sperata all’inizio per la promozione diretta. All’andata (1-1) le polemiche furono accese da un episodio di micro criminalità con sparizione di oggetti preziosi del calciatore Biagianti e dalle condizioni del nostro terreno di gioco oggetto di foto inviata da Lo Monaco al presidente di Lega Pro Gravina. Sulla seconda vicenda arriva come un boomerang la brutta figura catanese poiché le condizioni del Cibali odierno sono molto simili a quelle del Granillo all’andata.

I rossoazzurri non stanno schierando il loro principale talento calcistico, Russotto, vista la probabile cessione in questo calciomercato. All’andata abbiamo sofferto sostanzialmente soltanto lui, oggi si affidano all’esperienza di Mazzarani (gol del pari su rigore inesistente a Fondi) che tante volte abbiamo affrontato in B.

Pietro Lo Monaco
L’ultima partita disputata contro l’Akragas ha confermato pregi e difetti della Reggina che, così come riesce a far sembrare chiusa una partita dopo venti minuti, risulta capace di riaprirla in molto meno. Il risultato è stato prezioso con balzo fuori dalla zona retrocessione e contemporaneo scambio di posizioni con gli agrigentini.

Riguardo la formazione amaranto, probabile il rientro di Botta tra i titolari mentre per sostituire lo squalificato Kosnic, visto che ancora non è arrivato dal mercato quel difensore che serve, siamo in piena emergenza. Intanto è arrivato l’attaccante Leonetti al posto di Oggiano, si chiude temporaneamente una delle due vicende spinose (l’altra è rappresentata da De Bode) con giocatori sotto contratto e fuori rosa. Di Oggiano abbiamo scritto tante volte, esausti come tutti gli altri tifosi, dopo tantissime partite da titolare e dichiarazioni che lo innalzavano quale più forte della rosa, almeno con lui per questa stagione abbiamo risolto.

La partita è difficilissima, il Catania in casa è secondo con otto vittorie, due pareggi e una sola sconfitta (con l’Akragas allo scadere), risultano secondi soltanto alla Juve Stabia che di vittorie casalinghe ne ha ottenute nove. Il vantaggio di giocare in casa queste formazioni non lo fanno pesare soltanto da un punto di vista calcistico (vedi sintetico a Castellamare), ma anche caratterialmente, considerati i nostri precedenti c’è da stare poco tranquilli.

Lillo Foti
Se poi andiamo a guardare i numeri del nostro rendimento esterno possiamo liberamente deprimerci: su undici partite, quattro pareggi e sette sconfitte. L’ultimo punto raccolto nei minuti di recupero a Catanzaro grazie alla super papera del portiere avversario, questi sono numeri impietosi e le trasferte complicate iniziano da Catania. In generale fuori casa peggio di noi c’è soltanto il Melfi fermo a tre miseri punticini raccolti, serve una rapida inversione di tendenza perché soltanto in casa siamo da salvezza.

In settimana c’è stato un pronunciamento della Cassazione riguardo le vicende della vecchia società fallita, tratteremo l’argomento con le nostre riflessioni da tifosi quando verrà pubblicata la sentenza.

CONVOCATI

Sono ventitré i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta al “Massimino” (o, se preferite, al “Cibali”) di Catania. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, Gianola, Isabella, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Leonetti, Silenzi, Tommasone, Tripicchio.

CATANIA-REGGINA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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lunedì 23 gennaio 2017

TATTICAMENTE REGGINA-AKRAGAS 2-1

Iniziamo da una giocata dalla difesa, la squadra si allarga (anche troppo perché Kosnic è sinistra addirittura fuori inquadratura), Romanò viene a prendere palla in mezzo ai centrali e la riceve da Gianola che ha venti metri per avanzare (la palla si passa quando l’avversario viene verso te non verso il compagno)

Adesso si vede anche Kosnic in alto quant’era largo, Romanò pressato deve restituirla a Gianola

Gianola sbaglia ancora, ha il passaggio lungolinea ma decide di rinviare, sarà ancora peggio

Perché il suo non è un rinvio ma una ciabattata in avanti presto preda degli avversari, Kosnic deve stringere perché siamo in pericolo, Romanò legge bene il passaggio

E lo blocca intervenendo, la palla va comunque verso di loro

E non prendiamo subito gol perché la qualità non è eccelsa, Sala para comodamente qui
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Il gol del vantaggio nasce dal pressing di Coralli che qui ha l’abilità di prendere il pallone e non la gamba

Vede Porcino che è svelto a bruciare l’avversario ed è 1-0
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Carpentieri riceve palla ed effettua una veronica sul rientrante avversario

Il numero riesce e va via

Punta la porta e ne evita un altro in bello stile

Serve De Francesco alle spalle della difesa ma il centrale ha una buona intuizione e va a chiudere, De Francesco tenta la rovesciata ma è chiuso e la palla finisce a loro

Su questa ripartenza siamo messi male dietro, l’avversario alza la testa e vede il campo a disposizione lasciato dai nostri due centrali che sono troppo dietro (dovrebbero essere a metà campo) e tengono in gioco il numero 17 Longo

Che riceve palla in questa posizione mentre Gianola guarda l’assistente per un fuorigioco che non esiste (e non facciamo)

Il lancio e lo stop: nel mezzo 80 metri poco zemaniani
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Coralli legge benissimo il cross, arriva bene sulla palla e la colpisce di testa ancora meglio verso l’angolo per il 2-0
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La partita si riapre su questo episodio che nasce da qui (abbiamo letto pagellone per Knudsen mentre il nostro voto è stato 5), pallone rasoterra che deve ricevere il danese

Stop approssimativo e palla che si alza mentre a destra c’è Cane libero e possibile contropiede per noi

Interviene Pezzella che gli ruba la palla

Knudsen si rialza mentre l’avversario cerca il compagno libero

Passaggio verso Gomez che non controlla bene ma difende comunque il pallone (intanto ritorna Knudsen)

E commette un fallo inutile con l’avversario accerchiato dai nostri

Il resto lo compie Sala che piazza la barriera sulla sua destra e va sul suo palo, al momento del tiro però si sposta verso il centro e prende un gol molto brutto
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