'NTO CULU A TUTTI (CHIDDI CUNTRA A REGGINA)
U PRIMU A MUTTI!
di Giuseppe Garibaldi
REGGIO
CALABRIA – La Reggina torna al successo piegando 2-1 il Padova grazie ad una
doppietta di David Di Michele che festeggia alla grande le 100 presenze con la
maglia della Reggina. Nel primo tempo la fanno da padrone i tiri da fuori che
si intrufolano tra gli sbadigli. Ci provano due volte De Rose e tre Pasquato ma
i portieri, con qualche difficoltà (specie Zandrini), sventano le minacce.
Quando non ci arriva il portiere Mazzoni è il palo a salvare il Padova sulla
conclusione di Dall’Oglio al 28’. Ad inizio ripresa si sblocca il match: Ipsa
abbatte in area Melchiorri ed il netto rigore è trasformato da Ciano. Reagiscono
gli amaranto e trovano il pareggio con Di Michele, al 55’, grazie alla
complicità del portiere Mazzoni. La squadra di Mutti a quel punto cerca di
amministrare il pareggio mentre la Reggina, pur con molti limiti, cerca i tre
punti e li trova grazie ad un calcio di rigore per fallo di Legati su Ipsa. Di
Michele spiazza Mazzoni per il successo. Per la squadra di Castori è una vittoria
che dà ossigeno dopo tre sconfitte consecutive e sabato sera sotto col Palermo.
Gli ultimi appunti sulla partita le segnaliamo con umorismo: la media punti del
neotecnico è superiore a quello precedente, mentre in classifica è stato
raggiunto il Trapani “stellare”.
LE
VOCI DEL DOPO GARA – Soddisfatto il tecnico amaranto Fabrizio Castori che ha
pensato durante la settimana a lavorare piuttosto che a fare marketing: «C’era
da fare un lavoro psicologico e fisico e la vittoria premia la nostra
settimana. Il gioco non è il massimo ma miglioreremo pure quello. Ho levato
Maicon per scelta tattica, lo stavo per togliere già nel primo tempo. Strasser
non ha giocato perché non l’ho visto in forma e avrebbe rallentato la manovra
giocando assieme a Rigoni, ma devo recuperarlo perché è un calciatore
importante per noi».
Bortolo
Mutti è di umore opposto: «La mia squadra è stata troppo remissiva». Il tecnico
del Padova, in settimana, si era lamentato delle ingerenze subite quando ha
guidato in Serie A gli amaranto (esonerato dopo otto giornate). Gigi De Canio,
che gli subentrò, durante la gara d’andata dello spareggio con l’Atalanta mise
fuori dalla porta l’allora ds Martino: il proverbio dice che chi è causa del
suo male pianga se stesso.
David
Di Michele è raggiante, elogia Castori e bacchetta la stampa da capitano vero:
«La partita l’ha preparata benissimo: io ho giocato più avanti rispetto a
Gerardi perché in settimana abbiamo studiato che la loro difesa saliva male,
alzando solo i centrali ma tenendo bassi i terzini. Così io ho giocato più
avanzato appunto per attaccare la profondità. Chi, oggi, non ha visto
miglioramenti rispetto al passato evidentemente era distratto. Voi giornalisti
avete detto che è stata una vittoria non bella, non giocando. Non sono
d’accordo che abbiamo giocato male ma anche fosse così voi non siete contenti
per la vittoria? E’ chiaro che dobbiamo migliorare, ma se non c’è felicità
nella vittoria allora qualcosa non funziona. Ho scoperto stamattina che questa
era la partita numero 100 con la maglia della Reggina. Sono orgoglioso di aver
festeggiato con una vittoria, segnando una doppietta, da capitano, nell’anno
del centenario: è veramente il massimo per chi indossa questa maglia».
Contento
anche Giovanni Di Lorenzo: «Abbiamo fatto bene, il 4-4-2 è il modulo che più si
addice a noi. Oggi c’erano novità di formazione ma nonostante questo in fase
difensiva abbiamo rischiato poco o nulla. Non sono stato convocato in Under 21
perché sono andato con l’Under 20 ed il c.t. Di Biagio mi ha chiamato per
spiegarmi i motivi». Annotiamo un grande recupero difensivo del giovane
difensore nella ripresa quando ha fermato Melchiorri lanciato verso la porta in
contropiede: alla sua età poche volte abbiamo visto difensori così forti,
fuoriclasse esclusi.
I
GIUDIZI – Zandrini sufficiente ed attento. Adejo sufficiente e costante. Di
Lorenzo buono e determinante. Rigoni discreto e lucido. Lucioni discreto ed
ammonito. Ipsa mediocre e bilanciato. Maicon mediocre e sfasato. De Rose mediocre
e confusionario. Dall’Oglio mediocre e sfortunato. Di Michele ottimo e
decisivo. Gerardi sufficiente e lottatore. Fischnaller discreto e puntuale.
Sbaffo discreto ed incontenibile. All. Castori discreto e pratico.
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