venerdì 27 febbraio 2015

DOMANI REGGINA-MATERA (Ore 17)

Vigilia di Reggina-Matera, Iddusapi prima stasera non va in scena. Lunedì nel giornalino spiegheremo i motivi della nostra scelta. Per chi volesse interagire con noi può farlo sull’Area Amaranto di Facebook cliccando QUI. A lunedì sera, non mancate!
® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

lunedì 23 febbraio 2015

COSENZA-REGGINA 2-0

NELLA FOTO LA
REGGINA NEL SELFIE
DEL SAN VITO

® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

venerdì 20 febbraio 2015

DOMANI COSENZA-REGGINA (Ore 15)

UN CALENDARIO DA SFRUTTARE

La Reggina viaggia a Cosenza, per disputare l’ultimo derby in trasferta della stagione, dopo una settimana in cui un altro punto di penalizzazione è stato sottratto dalla classifica della squadra amaranto. Si tratta della mancata iscrizione nei termini previsti dalle norme federali, i punti richiesti dal procuratore federale partivano da tre ma poi, nel primo grado del giudizio sportivo, ne è stato comminato uno. Difficile il ricorso, peraltro già annunciato, dato il testo della motivazione alla base della decisione. Possiamo ipotizzare, sempre che siano finite tali “marachelle”, che da adesso in avanti i punti conquistati sul campo saranno reali. Dovesse accadere qualcos’altro, dopo le ristrettezze con le quali è stata gestita la società, ci sarebbero soltanto da chiedere interventi istituzionali col carattere d’urgenza. Non ci vogliamo pensare e parliamo di calcio, speriamo almeno fino al raggiungimento dell’obiettivo salvezza. A bocce ferme saremo i primi a mettere a disposizione i nostri spazi per qualsiasi iniziativa si volesse prendere.

In virtù del punto sottratto siamo tornati a -6 dalle concorrenti, annullando di fatto la buona giornata del pari con la Juve Stabia che ci aveva ravvicinato. Una queste concorrenti è proprio il Cosenza, pertanto il derby non rappresenta soltanto un incontro sentito per motivi campanilistici ma un vero e proprio scontro diretto dal quale devono arrivare necessariamente punti. Diciamo punti considerato che il calendario sembra agevolare la rincorsa nelle prossime partite; infatti, seguendo una teorica media inglese, con vittorie in casa e pareggi fuori, dovremmo già aver superato le altre pericolanti.  Si gioca in trasferta, quest’anno abbiamo perso a Messina, Catanzaro e, proprio per non farci mancare nulla, siamo stati umiliati a Lamezia.

Si sono aggiunti altri due uomini all’organico: il reintegrato Insigne ed il nuovo centrocampista Velardi che, comunque, non sono ancora al top della forma e guarderanno la partita su Sportube. Nella formazione amaranto mancherà per squalifica il capitano Armellino, dovrebbe essere confermato il resto, con Salandria finalmente recuperato e pronto per giocare. La formazione cosentina risentirà di alcune assenze in difesa e dell’attaccante Cori espulso nella partita di Catanzaro. In generale non vivono un momento felicissimo poiché nelle ultime sei giornate hanno un trend negativo costante: pareggi in casa e sconfitte fuori.  L’ambiente non sarà come quelli dei derby infuocati, a Cosenza stanno cercando di far affluire più gente possibile allo stadio, anche con l’organizzazione di bus navetta, ma non c’è quella partecipazione dei derby precedenti giocati al San Vito.

Causa normativa vigente e possibili conseguenze anche molti non tesserati reggini dovranno disertare; insomma, in Italia, l’obiettivo di allontanare la gente dagli stadi sta riuscendo perfettamente, salvo osservare i danni, per esempio, degli olandesi nella capitale.  Dopo la gara di Cosenza, alle 17.00 il Melfi giocherà a Benevento mentre, nella gara di lunedì sera, il Messina sarà impegnato a Lecce, quindi ancora una giornata di impegni difficili per tutti, sono punti pesanti per chi riesce a conquistarli…
® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

lunedì 16 febbraio 2015

REGGINA-JUVE STABIA 0-0

ANCHE DA LASSU’
DIARA
FANDI A FOTU

® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

sabato 14 febbraio 2015

DOMANI REGGINA-JUVE STABIA (Ore 12.30)

VI ASPETTIAMO!

È amaranto il colore di San Valentino
Nel giorno di San Valentino siamo alla vigilia della sfida con la Juve Stabia che è un avversario temibile. La classifica li vede impegnati nella rincorsa ai play-off, chiaro il loro intento di raccogliere punti per cercare posizioni migliori nella griglia. All’andata questa differenza di classifica si vide poco, la Reggina aveva trovato modo e tempi per creare problemi, con un 3-5-2 inedito dove spiccò la prestazione di Maita adesso fuori rosa per motivi extra-calcistici.  In quell’occasione arrivò una sconfitta bruciante per 2-1, erano tempi in cui si sperimentava e regnava confusione sul campo e fuori. Adesso la differenza è molto ampia in classifica ma possiamo tranquillamente affermare che la Reggina di oggi, rispetto al rottame di fine anno, viene vista in modo diverso, anche dagli avversari di turno, perché tra mercato, risultati che iniziano ad arrivare e spirito di squadra, possiamo rappresentare un rischio per chiunque.

È stata la solita settimana che precede la Juve Stabia dell’esperto Caserta, con le solite interviste sui suoi pensieri e sui possibili motivi del suo mancato arrivo; originalità a profusione, con eventi ciclici! Sinceramente ci interessa molto di più la partita in sé, poiché collocata come orario prima di altre gare importanti per la zona salvezza. Chi lotta in basso ha una giornata difficile contro avversari di alta classifica ciò significa che prendere punti in tali snodi del calendario può fare la differenza al tirar delle somme. A maggior ragione se il calendario lo si guarda nelle giornate successive, in particolare e senza nominarli eccessivamente i “selfie-sti” di fronte devono affidarsi all’unica arma a loro disposizione, per eleganza scriviamo “fortunella”, per raccogliere qualcosa prima di entrare pesantemente in zona rossa. Sono sei punti di distacco, non pochi ma neanche troppi per puntarli, la squadra ha il dovere di cercare la salvezza diretta, perché adesso abbiamo qualcosa in più, dal campo alla panchina. Alla spicciolata sembra che dopo Di Michele possa ritornare qualche altro, la squadra è solida già così, altre armi sui piazzati o calciatori capaci di risolvere con la singola giocata risultano un surplus non più una necessità come prima.

La svolta è avvenuta grazie a due fattori che stanno coesistendo all’interno del gruppo: la gioventù positiva di chi è sceso in campo a Caserta e l’esperienza dei vari Belardi, Cirillo e Aronica che hanno preso per mano i primi. Il tutto avvenuto sotto la diligente guida di Alberti che ha agevolato questa “presa di spogliatoio”.  A loro si è aggiunto negli ultimi giorni Di Michele mentre tarda il placet per Insigne. Sono valutazioni dall’interno sulle quali c’è poco da disquisire, un gruppo lo conosci se ci fai parte, a distanza non puoi coglierne i differenti comportamenti. Detto ciò avevamo etichettato male Di Michele e non torniamo un passo indietro. Qualsiasi cosa sia successa, a maggior ragione visto il reintegro, andava risolta subito senza abbandonare la barca che si è presentata, ad esempio, a Messina. Tutti hanno avuto problemi economici con qualcuno, in tutte le professioni, tanti vanno ugualmente avanti, figuriamoci se non si debba fare in quella del calciatore che è una di quelle privilegiate.

Per dirla a modo nostro, se il presidente ha venduto (o tentato di vendere) azioni in estate ad allenatori, in inverno a giornalisti e tifosi, ora a chi va in campo, non ce ne può fregar di meno, anzi andava fatto prima. Con questo non vogliamo dire che i reintegri passino dal capitale sociale, vogliamo soltanto rappresentare in modo altamente confusionario l’estremizzazione del concetto! Si è “buffoneggiato” per troppo tempo nei confronti di una tifoseria che mai come quest’anno meritava rispetto e dedizione alla causa. La delusione della retrocessione dalla B è stata una caramella rispetto alle pillole amare ingoiate fino a due settimane addietro.

Proprio nei momenti più sereni bisogna ricordare dove e quando si è sbagliato, in modo lucido; ci sono errori che possono capitare, situazioni che ci siamo andati a cercare dall’inizio. Quando Insigne scommette con Foti sui 15 gol la risposta dev’essere: se ti vedo che non dai la palla al compagno smarcato ti faccio allenare all’aeroporto. Forse quattro mesi dopo non te lo ritrovi col suo procuratore che straparla, costretto a farlo allenare proprio vicino l’aeroporto.  Questa è solo una delle tante cose sbagliate, lo sapete come la pensiamo sul capitolo allenatore, abbiamo criticato ferocemente Alberti a Barletta ma nulla a che vedere col giudizio complessivo; adesso c’è un allenatore (anche da criticare) mentre prima si pensava di fare una stagione con un ragazzo in panchina che allenatore ancora non lo era. Bastano soltanto le prestazioni di Masini per identificare i problemi tecnici e tattici che ci sono stati.

Si pensa al progetto su un nuovo stadio, senza soldi, quando in quello stadio c’è stata la serie A, cosa dovrebbero dire a Barletta? Si pensa di vendere metà del capitale sociale ad altri senza mai dire io che sono il presidente/proprietario metterò questa cifra. Non sono storie credibili e finché verranno pompate, accettate e subite, rimarremo sempre una piazza sottomessa alle cazzate di alcuni. Reggio ha uno stadio ed una tifoseria importante. Questa sono certezze, per il resto ognuno faccia il suo. Ad una tifoseria dignitosa che ha dimostrato a tutta l’Italia due cose bellissime, cioè, di saper vincere e di saper perdere non devi più sfruculiare gli zebedei. Quest’anno è mancata la squadra, il presidente, l’allenatore, non altro.  Il presidente faccia il serio e sottoscriva (più che può) un numero di azioni congrue della società di cui è proprietario quasi pieno, l’allenatore continui a dimostrarsi tale senza i passaggi tattici a vuoto del secondo tempo di Barletta, la squadra faccia il suo che ne ha le capacità. Tutto il resto c’è ed è già avanti… vi aspettiamo!
® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

lunedì 9 febbraio 2015

BARLETTA-REGGINA 2-2

MATTONELLA

CANAGLIA

® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

sabato 7 febbraio 2015

DOMANI BARLETTA-REGGINA (Ore 11)

CHE ORARIO DEL CAZZO!
Dopo la decisione della Figc di restituire i punti alla Reggina lancinanti 
mal di pancia hanno colto Lo Monaco e gli incoerenti della nostra città

Roberto Alberti
Nei giorni scorsi ci sono state parecchie novità riguardanti la Reggina, la prima, in ordine d’importanza, è la restituzione dei quattro punti, guadagnati sul campo, a seguito dell’annullamento della penalizzazione da parte dell’organo di giustizia federale. Dopo questa decisione la classifica si è accorciata e le possibilità, per ora scriviamo cautamente speranze, di salvezza sono sensibilmente aumentate visto il distacco adesso di sei punti. L’esito positivo del ricorso ha rimesso in carreggiata la squadra, non va però dimenticato che l’ingiusta (a questo punto così va definita) decisione precedente ha nuociuto gravemente alla stagione amaranto: per mesi si è giocato in condizione psicologica precaria dato l’ultimo posto in graduatoria ed a ciò vanno anche aggiunti i danni subiti in alcune trattative di mercato con qualche giocatore che, viste le brutte acque, s’è defilato.  Tutto ciò andrebbe spiegato all’ignorante presidente del Messina Pietro Lo Monaco che, appunto, disconoscendo l’argomento, ha tuonato contro questa restituzione di punti alla Reggina. Il personaggio è di quelli particolari di per sé, aggiungiamo il luogo in cui opera ed il gioco è fatto!

Lillo Foti
Tra le novità ci sono anche i nuovi acquisti Magri e Benedetti, le cessioni (finalmente) di Rizzo e Crescenzi mentre sono rimasti in carico alcuni elementi tra cui Maita, Dall’Oglio, Di Michele ed Insigne. Partendo dagli acquisti si può ipotizzare come potrà essere la squadra che dovrà rincorrere l’obiettivo salvezza. Davanti a Belardi ci saranno Cirillo ed Aronica, Magri come alternativa, con Di Lorenzo a destra (ed abbiamo sempre i soliti dubbi nella speranza che Alberti vinca anche questa scommessa) e probabilmente Benedetti a sinistra al posto di Karagounis. Rimangono Ungaro e Camilleri a disposizione, crediamo lontani dalla formazione titolare. In mezzo al campo, nel ruolo di centrale, ci sono due opzioni, il giovane Mazzone e Zibert che ha già fatto la sua prima apparizione in campo sabato scorso contro il Lecce; come mezzali ci saranno il buon Gallozzi ed Armellino, con Salandria e Maimone arruolabili in caso di spostamento di Gallozzi in fascia. Per Ammirati e Condemi potrebbero valere le (nostre) considerazioni fatte per Ungaro e Camilleri. Sulle fasce il discorso è più complicato, rimanendo al 4-3-3, o 4-5-1, ci sarebbero Gallozzi e Masini con il giovane Gjuci pronto ad entrare, più ipotetica l’alternativa Louzada provato spesso in mezzo. Al centro dell’attacco dovrebbe esserci questa gerarchia: titolare Balistrieri, poi Viola, a seguire Louzada e Lancia. Come appare chiaro, tra prestazioni positive dei giovani e gli arrivi di gennaio, sembra esserci una squadra attrezzata nei vari ruoli con la presenza di alternative anche in caso di cambio di schema. Si poteva e si doveva iniziare il campionato quantomeno in queste condizioni, con una guida tecnica del genere che indubbiamente ha inciso positivamente sulle decisioni societarie.

Di Michele Schettino
Premesso che tra i giocatori andati non rimpiangiamo nessuno, tra quelli che si allenano in disparte vanno fatti discorsi diversi. Di Michele è apparso nei giorni scorsi dicendo la sua dopo due mesi, in pratica si toglie di dosso l’accusa di traditore e rilancia nei confronti di Foti. Versione sua che rispettiamo ma non è quello il punto su cui soffermarsi.  Andiamo alla fonte di provenienza del cosiddetto sfogo, cioè, la trasmissione radiofonica, puntualmente ripresa da due siti che fungono da amplificatore al “bumbulo” in cui è stato cacciato il conduttore. Tale personaggio in altra sede aveva criticato ferocemente Di Michele, dal suo ritorno a Reggio fino all’altro giorno, sia come uomo spogliatoio che come giocatore in campo. Appena intravista la possibilità di dichiarazioni in conflitto col presidente, si è lanciato; stessa cosa con l’intervista, pensate un po’, al procuratore di Insigne che tanti danni ha fatto al suo assistito ed alla Reggina. Insomma una volta si appoggiava il presidente e si screditavano i giocatori, oggi avviene il contrario, questione di frequenze mica di coerenza!

Una vecchia radio a valvole
Sulla questione quindi il primo a sbagliare naturalmente è Di Michele, ricordiamo bene le sue parole dello scorso anno quando diceva che c’erano tre persone che volevano il male della Reggina, ecco basta questo per non occuparsene più, senza neanche entrare nel merito di una vicenda dove, tra i due antagonisti, cioè, lui e Foti, non sappiamo scegliere chi è più monello (siamo educati). Su Insigne altra storia che però stavolta coinvolge il gruppo ed i tifosi; pur avendo sempre riconosciuto al giocatore capacità tecniche, non lo stiamo considerando in organico perché sarà con la Reggina soltanto se saprà ricomporre la frattura coi compagni e scusarsi con una piazza che gli sta larghissima.

Marco Sesia, tecnico del Barletta ed ex grande calciatore amaranto
Una delle notizie che vogliamo scrivere riguarda la possibile cessione societaria, le voci girano in città sono approdate anche a noi, sembra realtà che a giugno finalmente si possa avverare il cambio di proprietà.  Il desiderio “intimo” del presidente, scritto molto tempo fa, di riportare la Reggina in alto e poi abbandonare, sembra aver virato ad una più concreta voglia di lasciare quantomeno lì dove l’aveva presa, cioè, con una salvezza conquistata a fine campionato. Ieri in conferenza stampa abbiamo trovato alquanto ridicolo prendersela con i giornalisti perché non hanno sottoscritto nessuna azione! Possiamo capire che certi pensieri possano attraversare la sua mente ma spiattellarli così ci dà l’esatta dimensione di quella che oggi è diventata la nostra squadra del cuore a cui bisogna aggiungere i ciclici sms che arrivano sui nostri telefonini riguardanti sconti nei suoi negozi.

Pietro Lo Monaco
Adesso però c’è la partita di Barletta, contro una squadra in forma che può metterci in difficoltà in un orario allucinante per il calcio professionistico. La nuova Reggina però ha le possibilità di giocarsela sia con loro che con molte squadre che andrà ad incontrare, i punti di distacco fanno meno paura di prima, il carattere messo in campo contro il Lecce fa ben sperare.  Se pensiamo che dall’altra parte dello Stretto si trema perché arriva la Paganese, si capisce bene che il film di questo campionato ancora non è scritto e potrebbe riservare sorprese, nonostante le celebrazioni dei due derby vinti e le previsioni di dilettantismo nel nostro futuro. Sono categorie ben conosciute a loro, ne parlano con cognizione di causa, insomma vorrebbero condividere quest’esperienza che però per loro è multipla con due squadre in D e scelta di tifo verso quella vincente. Avevano messo un punto forse precoce alla storia, come a settembre 2007, dimenticando che quando subiamo noi, c’è solo una virgola…
® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati

lunedì 2 febbraio 2015

REGGINA-LECCE 2-1

CUORE E PALLE
CHE VITTORIA!

® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati