giovedì 22 dicembre 2016
mercoledì 21 dicembre 2016
Domani REGGINA-FONDI (ore 14.30)
SOLO IL TIFOSO HA
SEMPRE RAGIONE
Arriva la squadra dell’Università, è un
avversario ostico. Bisogna
essere dei geni per programmare le partite infrasettimanali in orario
lavorativo: giocate di sera!
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Mimmo Praticò
|
♦ Inizia il girone di
ritorno con la gara casalinga contro il Fondi, squadra forte che occupa il nono
posto in graduatoria con 26 punti (uno di penalizzazione), frutto di sei
vittorie e nove pareggi mentre le sconfitte sono soltanto quattro. La Reggina
non vince da undici partite, all’andata finì 3-1 per la squadra dell’Università
che diede una sonora lezione agli amaranto. Si gioca in un turno
infrasettimanale, di pomeriggio, così come la prossima settimana a Messina (è
di oggi la notizia che è stata vietata la trasferta ai tifosi reggini). Bisogna
essere dei geni in Lega Calcio per programmare le partite in orari lavorativi
di giorni infrasettimanali. Tutti gli stadi sono a norma per quanto riguarda
gli impianti di illuminazione, non riusciamo a comprendere perché si allontani
la gente invece di giocare in notturna. Pensate, due anni fa, Reggina-Messina
su Sportube fu vista da circa 140.000 persone, si giocava di sera ed il
“Granillo” ribolliva con 10.000 anime. Roba che Sky si sogna quando trasmette
partite quali Empoli-Chievo o Crotone-Pescara.
La Reggina arriva
alla gara interna dopo la solita partita giocata male in trasferta e persa.
L’andamento fuori casa è imbarazzante: solo quattro punti raccolti in un intero
girone d’andata frutto di altrettanti pareggi ad Agrigento, Monopoli, Caserta e
Catanzaro. Solo per la cronaca, dopo il derby di Messina, le prossime trasferte
saranno: Catania, Cosenza, Castellammare di Stabia, Matera. Lo possiamo dire
tranquillamente che lasciando tutto così com’è non può esserci partita con
queste fuori casa. Pertanto queste due gare, difficili ma non impossibili,
vanno interpretate come un jolly per presentarci alla pausa in condizioni
accettabili per risistemare la squadra nel mercato di gennaio.
Intanto arriva il
Fondi allenato da Pochesci dal 2014, un progetto di crescita che ha portato la
squadra dal vivacchiare tra i dilettanti fino al professionismo. Nel loro
organico militano “Mattonella” Baiocco e Bombagi. Giocano con la difesa a
quattro ed il centrocampo a rombo, hanno in Albadoro (8 reti) e Tiscione (6) i
loro migliori realizzatori. Insomma, è un avversario ostico.
Oggi c’è stata la
conferenza stampa del presidente Praticò che ha fatto gli auguri di Natale ai
giornalisti dopo la conferenza stampa di mister Zeman. Oltre le solite accuse,
stavolta rivolte ai social network, come se chi ci scrive sopra non fosse
tifoso pagante ma extraterrestre solone e cattivo, ha detto alcune cose: KZ ed
il Dgs sono intoccabili. Inoltre ha detto di aver sottoscritto, insieme alla
sua famiglia, l’aumento di capitale e aspetta i soci di minoranza alla scadenza
scadenza del 15 gennaio. La storia, stando così le cose, sembrerebbe corta fino
a giugno, si vedrà dopo cosa accadrà ma intanto ci piacerebbe leggere anche
qualche autocritica, non sempre, ogni tanto.
Siccome ci siamo
sempre lamentati delle scelte sportive a monte e non siamo dello stesso parere
del sindaco che, con la squadra ultima in classifica, ha dato un bel 7 (sette)
a Martino in una trasmissione sportiva, ricordiamo che Karel Zeman per giocare
col 4-3-3 ha dovuto provare tutta la rosa di attaccanti sulla fascia destra
(Oggiano, Tommasone, Carpentieri, Tripicchio, Lancia) senza trovare soluzione e
sulla fascia sinistra ha dovuto inventare l’altro attaccante (Porcino, che contro la Fidelis Andria è stato schierato a destra).
Ci chiediamo, vista
la carenza/inadeguatezza di attaccanti esterni perché non ha cambiato modulo?
Perché forse gli mancavano i centrocampisti esterni. Oppure non sarebbe stato meglio
non prenderlo proprio visto che non c’erano i presupposti per attuare il suo
gioco? E con qualsiasi altro allenatore non sarebbe stato meglio dargli
portiere e terzini adeguati, oppure giovani più interessanti di quelli presi? E
vogliamo parlare della bella riuscita dei due ultimi baluardi difensivi De Bode
e Kosnic? La composizione dell’organico, a partire dalle conferme dello scorso
anno, è stata un disastro, queste non sono opinioni ma semplicemente i
riscontri del campo.
In tutto questo avete
mai sentito dire a Martino di aver sbagliato qualche scelta? Ha mai detto KZ
stavolta ho sbagliato io? Eppure la Reggina
è ultima, non riesce a produrre gioco da mesi, regala gol e rigori ovunque, non
ha mai vinto in trasferta, ha preso sei gol in una sola partita in casa, ha rialzato
squadre in crisi quali Siracusa e Melfi, ha già allontanato un paio di
giocatori ma peggio ancora ha allontanato abbonati dallo stadio. Vorremmo,
dopo undici partite senza gioia, vincere per trascorrere un buon Natale e per
preparare come si deve la partita dell’anno di giovedì prossimo. Noi ci teniamo
presidente e i suoi giocatori?
CONVOCATI
♦ Sono ventuno i calciatori convocati da Karel Zeman per la gara
di domani contro il Fondi. Ecco la lista completa.
♦ Portieri: Licastro e Sala.
♦ Difensori: Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Isabella, Lo, Porcino,
Possenti.
♦ Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Romanò.
♦ Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Silenzi,
Tripicchio.
REGGINA-FONDI SU IDDUSAPI
♦ Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il
tutto a modo nostro. Venerdì sera invece spazio all’unico ed inimitabile
“Tatticamente”. Forza Reggina!
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RISERVATA
martedì 20 dicembre 2016
TATTICAMENTE PAGANESE-REGGINA 2-1
Certe volte vediamo
cose che ci lasciano di stucco. Andiamo a vedere come riusciamo a prendere gol
dopo un paio di minuti di partita. Tutto nasce da questa minchiata di non
mettersi davanti a chi batte il corner, esattamente dove abbiamo posto la sagoma,
cosa che tutti fanno da quando è nato il calcio!
Torniamo
indietro alla partita con la Fidelis Andria,
corner e nessuno davanti al battitore, addirittura parte dalla difesa un
compagno vedendo la situazione ma non farà in tempo ad arrivare, prendere il pallone e crearci un pericolo
E si mette l’uomo
lì, oltre che per fare barriera (caro KZ), soprattutto per marcare chi batte,
qui la palla viene respinta verso il vertice e ovviamente ci arriva Cicerelli che ha calciato il corner (giallo) piuttosto che il nostro giocatore che doveva stare
lì
Cicerelli, arrivandoci prima, evita con una semplice finta Romanò ed è pronto a tirare dentro l’area. Sala para sul suo palo ma deve
concedere il corner che porterà al gol, quindi lo svantaggio nasce da questa cazzata!
Parte l’angolo,
stessa situazione ma stavolta non hanno bisogno di respinte per tirare perché
facciamo anche peggio. Le due frecce indicano Kosnic che già sta perdendo
Camilleri alle spalle e Possenti che sta per far inserire Reginaldo tra lui e
Sala
Sala salta con
Reginaldo davanti, non è stato in grado di levarlo da lì con una spinta
obbligatoria per un portiere, manca il pallone che passa, Camilleri ha salutato
Kosnic, per forza dobbiamo prendere gol così
* * *
In questa partita
Kosnic non ha fatto il libero al solito però qui ci pensa Gianola a tenere in
gioco Reginaldo. O si sale e si fa fuorigioco oppure si marca (e la distanza è
indicativa), l’assistente chiama per fortuna questo inesistente fuorigioco, l'attaccante della Paganese aveva segnato per la cronaca
* * *
Qui torna Kosnic che
stavolta vuole proprio il suo nome tra i marcatori, chi lo manda a saltare su
un cross che non può prendere bene soltanto lui lo sa. Parabola beffarda e secondo
gol regalato. C'è da dire che il fallo laterale da dove nasce l'autogol è stato invertito dal guardalinee ma nessuno dei nostri ha protestato, tranne Coralli, dopo esserci fatti gol da soli
* * *
Solo per far vedere
che gli altri mettono l’uomo davanti alla battuta del corner
* * *
Lo mettono anche
sull’angolo che porta al nostro gol ma nessuno guarda Possenti, indicato con la freccia, inserirsi da fuori area
Parte il corner di
De Francesco e Possenti entra indisturbato mentre Coralli se la lotta con Della Corte
Tagliavacche è l’avversario più
vicino a Possenti ma guarda la palla e se lo fa sfilare alle spalle, Coralli riesce a girare Della Corte dove vuole lui
Per mettere questa
palla in mezzo che il liberissimo Possenti può insaccare mentre anche
Bianchimano aveva steso il suo marcatore Longo
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RISERVATA
sabato 17 dicembre 2016
venerdì 16 dicembre 2016
Domani PAGANESE-REGGINA (ore 14.30)
CONFUSIONE
ALLUCINANTE
Per quanto possa sembrare paradossale la
figura del Dgs sembra talmente potente da far pensare che, da un momento
all’altro, possa addirittura decidere lui di esonerare l’intera società. Meno
selfie e più punti dovrebbe essere, invece, il mantra della squadra
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Mimmo Praticò
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♦ Ultima giornata del girone d’andata, impegno a Pagani contro
una formazione che ci precede di quattro punti. In questo mese ce ne saranno
ancora due di gare: in casa col Fondi per la prima di ritorno e il derby dello
Stretto. Arriviamo alla gara in Campania dopo la solita settimana piena di
polemiche, non tanto per quello che viene espresso in campo, diremmo che quasi
con rassegnazione la gente ormai si è abituata alle partite scialbe, quanto per
gli aspetti di mercato, societari e ambientali.
Va detto che, dopo un
lungo silenzio, il presidente ha deciso di aprire le danze nella trasmissione
televisiva “A Tutto Campo” su LaC.
Sembra strano che tra i suoi obiettivi ci siano sempre chissà quali personaggi
cattivi che vogliono il suo male, il male della Reggina e cosi via mentre in
ogni occasione non fa altro che difendere (ma tanto non lo attacca quasi
nessuno), diciamo meglio elogiare gratuitamente, il responsabile delle scelte
tecniche sbagliate. E continua a farlo anche in collegamento con la radio che
sponsorizza tale direttore, persino mentre viene criticata la sua stessa società!
Una confusione
allucinante dove tutto e tutti sono in discussione tranne lui, il DGS. Ultimamente
la sua figura sembra talmente potente da far pensare che da un momento
all’altro possa addirittura decidere lui di esonerare l’intera società, sembra
paradossale ma è una sensazione diffusa tra i tifosi.
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Gabriele Martino
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In campo speriamo di
non rivedere le scene da calcio anteguerra col libero staccato che tiene in
gioco il centravanti, speriamo di vedere invece quel poco di buono che si è
cercato di fare nei primi minuti dei due tempi e che quindi la memoria tattica dei
nostri selfisti duri molti minuti in più. Ci sarebbe una categoria da difendere
a denti stretti, da salvaguardare anche in termini d’investimento. C’è una
dignità calcistica che Reggio merita come quinta piazza per numero di
spettatori medi nel girone, mai come adesso servirebbero capacità calcistiche
per condurre in porto queste tre giornate e poi, con abilità ed idee più che
con i soldi, andare a sistemare i buchi nell’organico, ovviamente lasciando
andare via molti elementi che non possono aiutarci.
A fine campionato,
con la salvezza in tasca, il gruppo societario avrà qualcosa in mano da
“scambiare” o far valere poiché il titolo sportivo rappresentato dalla Serie C
è fondamentale per un certo valore d’avviamento anche in caso di cessione, altrimenti
rimarrà il nulla dannoso posta la circostanza che la storia di valore è quella
Reggina (oggi in affitto) che va ancora acquistata.
CONVOCATI
♦ Sono ventidue i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta
al “Marcello Torre” di Pagani. Assenti lo squalificato Bangu e gli infortunati Maesano e Knudsen, recupera Coralli. Ecco la lista completa.
♦ Portieri: Licastro e Sala.
♦ Difensori: Baccillieri, Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Isabella,
Lo, Porcino, Possenti.
♦ Centrocampisti: Botta, De Francesco, Mazzone, Romanò.
♦ Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Silenzi,
Tommasone, Tripicchio.
PAGANESE-REGGINA SU IDDUSAPI
♦ Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il
tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile
“Tatticamente”. Forza Reggina!
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lunedì 12 dicembre 2016
TATTICAMENTE REGGINA-FIDELIS ANDRIA 0-0
La partita inizia
con la Reggina molto aggressiva, tutta riversata ben dentro la metà campo
avversaria, siamo nei primi minuti come si vede dall’orologio, poi la
situazione cambierà. Potrebbe significare paura nel perseguire gli obiettivi
tattici prefissati
* * *
Su corner la
Fidelis Andria si piazza a trenino dentro l’area, Possenti ha una buona idea,
cioè, di inserirsi all’interno
Però si fa
allontanare con troppa facilità e se ne torna dietro
In effetti riescono
così facendo ad arrivare sulla palla ma non benissimo, Porcino a sinistra segue
la palla mentre c’è il terzino libero davanti alla porta. Per fortuna finirà
alta di testa
* * *
Questa è un’azione
esemplare per vedere come inizialmente partiamo bene e poi commettiamo sempre
le stesse cavolate: linee strette su questo sviluppo a sinistra
La linea dietro è
aggressiva, il centrocampo stringe
La tenaglia
zemaniana riesce alla perfezione e rimangono chiusi
Quindi devono
ritornare indietro e saremmo vincenti qui ma da questo momento in poi sbagliamo:
invece di rimanere coerenti continuando ad essere aggressivi…
Si rimane fermi,
come mai deve stare una difesa, Kosnic arretra al solito tenendo in gioco il
centravanti, in due vedono lo spazio e si propongono. Il passaggio va a destra
Libero di
ricevere, girarsi e guardare l’inserimento dell’altro compagno mentre Kosnic
continua a recitare il ruolo del libero stupido che tiene in gioco l’avversario
e facilita il buco davanti a sé
A questo punto
deve partire come sempre alla disperata in avanti perché il servizio è centrale
e sulla corsa
Sarà un tiro
pericoloso che Sala respingerà
* * *
Stavolta è Gianola
a tenerlo in gioco ma lui è magnanimo e sta sulla linea degli altri difensori,
però c’è ancora spazio davanti alla difesa, questa situazione ha portato
disastri se si vuole capire e correggere
* * *
Qui l’errore grave
lo commette la Fidelis Andria con Tommasone che si va a piazzare tra due
avversari troppo distanti, alla battuta De Francesco
Tommasone parte
coi tempi giusti, se arriva quel pallone è una grossa occasione
La direzione è
giusta, purtroppo non è alto abbastanza per impedire la deviazione che salva
tutto
* * *
Altro errore di
posizione della Fidelis Andria con palla in movimento, De Francesco vede Botta
che va a prendersi quello spazio lasciato dagli avversari
Arrivato a quel
punto sceglie di calciare in porta, c’erano due possibilissime soluzioni con
Bianchimano e soprattutto Tommasone che si propongono bene. Occhio a queste
possibilità: non serve Iniesta ma basta alzare la testa
* * *
Qui l’assistente
(freccia rossa) dovrebbe memorizzare la posizione di Porcino regolare (freccia
verde) nel momento in cui parte il tiro
Questa regola non
gli appartiene ed alza una bandierina assurda
* * *
Proponendo
quest’immagine vorremmo tirare un pugno al monitor ma poi non potremmo
continuare
* * *
Stavolta
quantomeno siamo in linea e quindi gli errori non sono due ma uno: troppo
bassi. Basta che l’azione si svolga dapprima su un lato e poi portata al centro
che ci facciamo trovare con i centrocampisti fuori posto e l’avversario che va
ad occupare zone di libertà. Bisogna aggredire e salire prima, non possono
portare palla (libera) in quel mondo e trovare il compagno così
Come abbiamo visto
spesso il blocco è al limite dell’area, l’aver tenuto una linea permette ai
centrocampisti di chiudere la morsa rientrando e di non concedere spazio per
passaggi e quindi rimane il tiro da lontano, che potremmo pure evitarci
* * *
Qui c’è un
passaggio dietro, il terzino Tartaglia scappa alle spalle di Porcino mentre Gianola
chiama fuori la difesa
Nel momento in cui
parte il cross, il bravo Tartaglia s’invola tutto libero verso dentro
Sala ha letto bene
l’azione e va a salvare, poi che la palla rimanga lì sta nella qualità
dell’intervento ma qui il portiere ha pensato la cosa giusta ed è importante
aiutare così
Kosnic stavolta fa
il bravo e rinvia prontamente
* * *
Bel gioco a due
sulla sinistra tra De Francesco e Possenti che a difesa schierata eseguono una
combinazione apprezzabile. De Francesco porta palla e Possenti esegue il
movimento indicato
Palla a lui e De
Francesco continua a correre
Sul raddoppio
avversario Possenti in qualche modo riesce a far filtrare (il terreno non gli
ha facilitato il controllo) quella palla sapendo che sta entrando De Francesco
E ci presentiamo
così, pericolosi in area, poi il tocco dentro di De Francesco troverà un
avversario per un corner
* * *
Qui rischiamo, per
la solita situazione, di beccare gol al 93’. Il problema è sempre il solito:
Kosnic oltre la linea dei compagni, tiene in gioco Cruz e mette in difficoltà
Cane che da un lato deve stare in linea e dall’altro vede l’avversario
Cross, Kosnic
scavalcato ed avversario in gioco alle spalle su cui deve andarci Cane ma non è
colpa sua se Cruz arriva prima sul pallone perché è partito già in posizione di
vantaggio!
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