mercoledì 21 dicembre 2016

Domani REGGINA-FONDI (ore 14.30)



SOLO IL TIFOSO HA SEMPRE RAGIONE





Arriva la squadra dell’Università, è un avversario ostico. Bisogna essere dei geni per programmare le partite infrasettimanali in orario lavorativo: giocate di sera!

Mimmo Praticò
 Inizia il girone di ritorno con la gara casalinga contro il Fondi, squadra forte che occupa il nono posto in graduatoria con 26 punti (uno di penalizzazione), frutto di sei vittorie e nove pareggi mentre le sconfitte sono soltanto quattro. La Reggina non vince da undici partite, all’andata finì 3-1 per la squadra dell’Università che diede una sonora lezione agli amaranto. Si gioca in un turno infrasettimanale, di pomeriggio, così come la prossima settimana a Messina (è di oggi la notizia che è stata vietata la trasferta ai tifosi reggini). Bisogna essere dei geni in Lega Calcio per programmare le partite in orari lavorativi di giorni infrasettimanali. Tutti gli stadi sono a norma per quanto riguarda gli impianti di illuminazione, non riusciamo a comprendere perché si allontani la gente invece di giocare in notturna. Pensate, due anni fa, Reggina-Messina su Sportube fu vista da circa 140.000 persone, si giocava di sera ed il “Granillo” ribolliva con 10.000 anime. Roba che Sky si sogna quando trasmette partite quali Empoli-Chievo o Crotone-Pescara.

La Reggina arriva alla gara interna dopo la solita partita giocata male in trasferta e persa. L’andamento fuori casa è imbarazzante: solo quattro punti raccolti in un intero girone d’andata frutto di altrettanti pareggi ad Agrigento, Monopoli, Caserta e Catanzaro. Solo per la cronaca, dopo il derby di Messina, le prossime trasferte saranno: Catania, Cosenza, Castellammare di Stabia, Matera. Lo possiamo dire tranquillamente che lasciando tutto così com’è non può esserci partita con queste fuori casa. Pertanto queste due gare, difficili ma non impossibili, vanno interpretate come un jolly per presentarci alla pausa in condizioni accettabili per risistemare la squadra nel mercato di gennaio.

Intanto arriva il Fondi allenato da Pochesci dal 2014, un progetto di crescita che ha portato la squadra dal vivacchiare tra i dilettanti fino al professionismo. Nel loro organico militano “Mattonella” Baiocco e Bombagi. Giocano con la difesa a quattro ed il centrocampo a rombo, hanno in Albadoro (8 reti) e Tiscione (6) i loro migliori realizzatori. Insomma, è un avversario ostico.

Oggi c’è stata la conferenza stampa del presidente Praticò che ha fatto gli auguri di Natale ai giornalisti dopo la conferenza stampa di mister Zeman. Oltre le solite accuse, stavolta rivolte ai social network, come se chi ci scrive sopra non fosse tifoso pagante ma extraterrestre solone e cattivo, ha detto alcune cose: KZ ed il Dgs sono intoccabili. Inoltre ha detto di aver sottoscritto, insieme alla sua famiglia, l’aumento di capitale e aspetta i soci di minoranza alla scadenza scadenza del 15 gennaio. La storia, stando così le cose, sembrerebbe corta fino a giugno, si vedrà dopo cosa accadrà ma intanto ci piacerebbe leggere anche qualche autocritica, non sempre, ogni tanto.  

Siccome ci siamo sempre lamentati delle scelte sportive a monte e non siamo dello stesso parere del sindaco che, con la squadra ultima in classifica, ha dato un bel 7 (sette) a Martino in una trasmissione sportiva, ricordiamo che Karel Zeman per giocare col 4-3-3 ha dovuto provare tutta la rosa di attaccanti sulla fascia destra (Oggiano, Tommasone, Carpentieri, Tripicchio, Lancia) senza trovare soluzione e sulla fascia sinistra ha dovuto inventare l’altro attaccante (Porcino, che contro la Fidelis Andria è stato schierato a destra).

Ci chiediamo, vista la carenza/inadeguatezza di attaccanti esterni perché non ha cambiato modulo? Perché forse gli mancavano i centrocampisti esterni. Oppure non sarebbe stato meglio non prenderlo proprio visto che non c’erano i presupposti per attuare il suo gioco? E con qualsiasi altro allenatore non sarebbe stato meglio dargli portiere e terzini adeguati, oppure giovani più interessanti di quelli presi? E vogliamo parlare della bella riuscita dei due ultimi baluardi difensivi De Bode e Kosnic? La composizione dell’organico, a partire dalle conferme dello scorso anno, è stata un disastro, queste non sono opinioni ma semplicemente i riscontri del campo.

In tutto questo avete mai sentito dire a Martino di aver sbagliato qualche scelta? Ha mai detto KZ stavolta ho sbagliato io?  Eppure la Reggina è ultima, non riesce a produrre gioco da mesi, regala gol e rigori ovunque, non ha mai vinto in trasferta, ha preso sei gol in una sola partita in casa, ha rialzato squadre in crisi quali Siracusa e Melfi, ha già allontanato un paio di giocatori ma peggio ancora ha allontanato abbonati dallo stadio. Vorremmo, dopo undici partite senza gioia, vincere per trascorrere un buon Natale e per preparare come si deve la partita dell’anno di giovedì prossimo. Noi ci teniamo presidente e i suoi giocatori?

CONVOCATI

Sono ventuno i calciatori convocati da Karel Zeman per la gara di domani contro il Fondi. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Isabella, Lo, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Silenzi, Tripicchio.

REGGINA-FONDI SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Venerdì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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martedì 20 dicembre 2016

TATTICAMENTE PAGANESE-REGGINA 2-1

Certe volte vediamo cose che ci lasciano di stucco. Andiamo a vedere come riusciamo a prendere gol dopo un paio di minuti di partita. Tutto nasce da questa minchiata di non mettersi davanti a chi batte il corner, esattamente dove abbiamo posto la sagoma, cosa che tutti fanno da quando è nato il calcio!

Torniamo indietro alla partita con la Fidelis Andria, corner e nessuno davanti al battitore, addirittura parte dalla difesa un compagno vedendo la situazione ma non farà in tempo ad arrivare, prendere il pallone e crearci un pericolo

E si mette l’uomo lì, oltre che per fare barriera (caro KZ), soprattutto per marcare chi batte, qui la palla viene respinta verso il vertice e ovviamente ci arriva Cicerelli che ha calciato il corner (giallo) piuttosto che il nostro giocatore che doveva stare lì

Cicerelli, arrivandoci prima, evita con una semplice finta Romanò ed è pronto a tirare dentro l’area. Sala para sul suo palo ma deve concedere il corner che porterà al gol, quindi lo svantaggio nasce da questa cazzata!

Parte l’angolo, stessa situazione ma stavolta non hanno bisogno di respinte per tirare perché facciamo anche peggio. Le due frecce indicano Kosnic che già sta perdendo Camilleri alle spalle e Possenti che sta per far inserire Reginaldo tra lui e Sala

Sala salta con Reginaldo davanti, non è stato in grado di levarlo da lì con una spinta obbligatoria per un portiere, manca il pallone che passa, Camilleri ha salutato Kosnic, per forza dobbiamo prendere gol così
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In questa partita Kosnic non ha fatto il libero al solito però qui ci pensa Gianola a tenere in gioco Reginaldo. O si sale e si fa fuorigioco oppure si marca (e la distanza è indicativa), l’assistente chiama per fortuna questo inesistente fuorigioco, l'attaccante della Paganese aveva segnato per la cronaca
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Qui torna Kosnic che stavolta vuole proprio il suo nome tra i marcatori, chi lo manda a saltare su un cross che non può prendere bene soltanto lui lo sa. Parabola beffarda e secondo gol regalato. C'è da dire che il fallo laterale da dove nasce l'autogol è stato invertito dal guardalinee ma nessuno dei nostri ha protestato, tranne Coralli, dopo esserci fatti gol da soli
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Solo per far vedere che gli altri mettono l’uomo davanti alla battuta del corner
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Lo mettono anche sull’angolo che porta al nostro gol ma nessuno guarda Possenti, indicato con la freccia, inserirsi da fuori area

Parte il corner di De Francesco e Possenti entra indisturbato mentre Coralli se la lotta con Della Corte

Tagliavacche è l’avversario più vicino a Possenti ma guarda la palla e se lo fa sfilare alle spalle, Coralli riesce a girare Della Corte dove vuole lui

Per mettere questa palla in mezzo che il liberissimo Possenti può insaccare mentre anche Bianchimano aveva steso il suo marcatore Longo
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venerdì 16 dicembre 2016

Domani PAGANESE-REGGINA (ore 14.30)

CONFUSIONE ALLUCINANTE

Per quanto possa sembrare paradossale la figura del Dgs sembra talmente potente da far pensare che, da un momento all’altro, possa addirittura decidere lui di esonerare l’intera società. Meno selfie e più punti dovrebbe essere, invece, il mantra della squadra


Mimmo Praticò
Ultima giornata del girone d’andata, impegno a Pagani contro una formazione che ci precede di quattro punti. In questo mese ce ne saranno ancora due di gare: in casa col Fondi per la prima di ritorno e il derby dello Stretto. Arriviamo alla gara in Campania dopo la solita settimana piena di polemiche, non tanto per quello che viene espresso in campo, diremmo che quasi con rassegnazione la gente ormai si è abituata alle partite scialbe, quanto per gli aspetti di mercato, societari e ambientali.

Va detto che, dopo un lungo silenzio, il presidente ha deciso di aprire le danze nella trasmissione televisiva “A Tutto Campo” su LaC. Sembra strano che tra i suoi obiettivi ci siano sempre chissà quali personaggi cattivi che vogliono il suo male, il male della Reggina e cosi via mentre in ogni occasione non fa altro che difendere (ma tanto non lo attacca quasi nessuno), diciamo meglio elogiare gratuitamente, il responsabile delle scelte tecniche sbagliate. E continua a farlo anche in collegamento con la radio che sponsorizza tale direttore, persino mentre viene criticata la sua stessa società!

Una confusione allucinante dove tutto e tutti sono in discussione tranne lui, il DGS. Ultimamente la sua figura sembra talmente potente da far pensare che da un momento all’altro possa addirittura decidere lui di esonerare l’intera società, sembra paradossale ma è una sensazione diffusa tra i tifosi.

Gabriele Martino
In campo speriamo di non rivedere le scene da calcio anteguerra col libero staccato che tiene in gioco il centravanti, speriamo di vedere invece quel poco di buono che si è cercato di fare nei primi minuti dei due tempi e che quindi la memoria tattica dei nostri selfisti duri molti minuti in più. Ci sarebbe una categoria da difendere a denti stretti, da salvaguardare anche in termini d’investimento. C’è una dignità calcistica che Reggio merita come quinta piazza per numero di spettatori medi nel girone, mai come adesso servirebbero capacità calcistiche per condurre in porto queste tre giornate e poi, con abilità ed idee più che con i soldi, andare a sistemare i buchi nell’organico, ovviamente lasciando andare via molti elementi che non possono aiutarci.

A fine campionato, con la salvezza in tasca, il gruppo societario avrà qualcosa in mano da “scambiare” o far valere poiché il titolo sportivo rappresentato dalla Serie C è fondamentale per un certo valore d’avviamento anche in caso di cessione, altrimenti rimarrà il nulla dannoso posta la circostanza che la storia di valore è quella Reggina (oggi in affitto) che va ancora acquistata.

CONVOCATI

Sono ventidue i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta al “Marcello Torre” di Pagani. Assenti lo squalificato Bangu e gli infortunati Maesano e Knudsen, recupera Coralli. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Baccillieri, Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Isabella, Lo, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Botta, De Francesco, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Silenzi, Tommasone, Tripicchio.

PAGANESE-REGGINA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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lunedì 12 dicembre 2016

TATTICAMENTE REGGINA-FIDELIS ANDRIA 0-0

La partita inizia con la Reggina molto aggressiva, tutta riversata ben dentro la metà campo avversaria, siamo nei primi minuti come si vede dall’orologio, poi la situazione cambierà. Potrebbe significare paura nel perseguire gli obiettivi tattici prefissati
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Su corner la Fidelis Andria si piazza a trenino dentro l’area, Possenti ha una buona idea, cioè, di inserirsi all’interno

Però si fa allontanare con troppa facilità e se ne torna dietro

In effetti riescono così facendo ad arrivare sulla palla ma non benissimo, Porcino a sinistra segue la palla mentre c’è il terzino libero davanti alla porta. Per fortuna finirà alta di testa
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Questa è un’azione esemplare per vedere come inizialmente partiamo bene e poi commettiamo sempre le stesse cavolate: linee strette su questo sviluppo a sinistra

La linea dietro è aggressiva, il centrocampo stringe

La tenaglia zemaniana riesce alla perfezione e rimangono chiusi

Quindi devono ritornare indietro e saremmo vincenti qui ma da questo momento in poi sbagliamo: invece di rimanere coerenti continuando ad essere aggressivi…

Si rimane fermi, come mai deve stare una difesa, Kosnic arretra al solito tenendo in gioco il centravanti, in due vedono lo spazio e si propongono. Il passaggio va a destra

Libero di ricevere, girarsi e guardare l’inserimento dell’altro compagno mentre Kosnic continua a recitare il ruolo del libero stupido che tiene in gioco l’avversario e facilita il buco davanti a sé

A questo punto deve partire come sempre alla disperata in avanti perché il servizio è centrale e sulla corsa

Sarà un tiro pericoloso che Sala respingerà
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Stavolta è Gianola a tenerlo in gioco ma lui è magnanimo e sta sulla linea degli altri difensori, però c’è ancora spazio davanti alla difesa, questa situazione ha portato disastri se si vuole capire e correggere
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Qui l’errore grave lo commette la Fidelis Andria con Tommasone che si va a piazzare tra due avversari troppo distanti, alla battuta De Francesco

Tommasone parte coi tempi giusti, se arriva quel pallone è una grossa occasione

La direzione è giusta, purtroppo non è alto abbastanza per impedire la deviazione che salva tutto
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Altro errore di posizione della Fidelis Andria con palla in movimento, De Francesco vede Botta che va a prendersi quello spazio lasciato dagli avversari

Arrivato a quel punto sceglie di calciare in porta, c’erano due possibilissime soluzioni con Bianchimano e soprattutto Tommasone che si propongono bene. Occhio a queste possibilità: non serve Iniesta ma basta alzare la testa
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Qui l’assistente (freccia rossa) dovrebbe memorizzare la posizione di Porcino regolare (freccia verde) nel momento in cui parte il tiro

Questa regola non gli appartiene ed alza una bandierina assurda
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Proponendo quest’immagine vorremmo tirare un pugno al monitor ma poi non potremmo continuare
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Stavolta quantomeno siamo in linea e quindi gli errori non sono due ma uno: troppo bassi. Basta che l’azione si svolga dapprima su un lato e poi portata al centro che ci facciamo trovare con i centrocampisti fuori posto e l’avversario che va ad occupare zone di libertà. Bisogna aggredire e salire prima, non possono portare palla (libera) in quel mondo e trovare il compagno così

Come abbiamo visto spesso il blocco è al limite dell’area, l’aver tenuto una linea permette ai centrocampisti di chiudere la morsa rientrando e di non concedere spazio per passaggi e quindi rimane il tiro da lontano, che potremmo pure evitarci
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Qui c’è un passaggio dietro, il terzino Tartaglia scappa alle spalle di Porcino mentre Gianola chiama fuori la difesa

Nel momento in cui parte il cross, il bravo Tartaglia s’invola tutto libero verso dentro

Sala ha letto bene l’azione e va a salvare, poi che la palla rimanga lì sta nella qualità dell’intervento ma qui il portiere ha pensato la cosa giusta ed è importante aiutare così

Kosnic stavolta fa il bravo e rinvia prontamente
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Bel gioco a due sulla sinistra tra De Francesco e Possenti che a difesa schierata eseguono una combinazione apprezzabile. De Francesco porta palla e Possenti esegue il movimento indicato

Palla a lui e De Francesco continua a correre

Sul raddoppio avversario Possenti in qualche modo riesce a far filtrare (il terreno non gli ha facilitato il controllo) quella palla sapendo che sta entrando De Francesco

E ci presentiamo così, pericolosi in area, poi il tocco dentro di De Francesco troverà un avversario per un corner
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Qui rischiamo, per la solita situazione, di beccare gol al 93’. Il problema è sempre il solito: Kosnic oltre la linea dei compagni, tiene in gioco Cruz e mette in difficoltà Cane che da un lato deve stare in linea e dall’altro vede l’avversario

Cross, Kosnic scavalcato ed avversario in gioco alle spalle su cui deve andarci Cane ma non è colpa sua se Cruz arriva prima sul pallone perché è partito già in posizione di vantaggio!
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