domenica 31 gennaio 2016
lunedì 25 gennaio 2016
TATTICAMENTE "ROYAL RUMBLE & NFL"
Andiamo per ordine. La Royal Rumble non ha
deluso ed alla fine ha vinto… Ungaro! La vittoria di Triple H (genero del
presidente della WWE, Vince McMahon) nella “Rissa Reale” gli vale il titolo
mondiale dei pesi massimi, il massimo titolo del wrestling. Il campione Roman
Reigns è stato eliminato proprio da Triple H che si è trovato sul ring con Dean
Ambrose a contendersi lo scettro. L’altro grande favorito alla vigilia, Brock
Lesnar, è stato eliminato dalla Wyatt family (che, escluso il capo famiglia
Bray Wyatt, erano stati eliminati e quindi non dovevano trovarsi sul ring).
Questa eliminazione apre le porte allo scontro verso Wrestelmania 32 del 3
aprile.
* * *
Stanotte si sono disputate pure le finali
di Conference in NFL per decidere le squadre che si sfideranno il 7 febbraio a
Santa Clara, California, nel Super Bowl numero 50. Le due finaliste sono i
Denver Broncos (sconfitti i New England Patriots per 20-18) ed i Carolina
Panthers (comodo 49-15 agli Arizona Cardinals).
* * *
Attacco dei Broncos sulle 20 yards
avversarie, sulla linea di scrimmage i Patriots lasciano la superiorità per
coprire la profondità. Nel cerchio rosso
l’uomo inizialmente in inferiorità.
I Broncos sfruttano la superiorità per
proteggere nella “tasca” il quarterback e quindi in alto si ricompone un certo
equilibrio, con il giocatore indicato in arancione che va a puntare l’uomo.
Qui evidenziamo la finta ed il cambio di
direzione che lascia sul posto l’avversario, mentre colui che avevamo indicato
prima in inferiorità rimane passivo mentre gli scappa l’avversario in indicato
in verde.
In quest’immagine si vede bene la
prospettiva aperta a Peyton Manning per il lancio, con due opzioni di passaggio.
Manning dopo aver dato il tempo ai
ricevitori di schierarsi, sceglie in mezzo perché in alto adesso è coperta la
linea di passaggio.
Il lancio è perfetto, parabola giusta
per la segnatura che sblocca la gara.
L’errore dei Patriots non è tattico ma
individuale, infatti se si guarda il defensive back indicato in rosso che
appare poco per l’inquadratura, si nota che se avesse mantenuto la sua
posizione di partenza avrebbe coperto la linea.
Invece si era sposato sulla sinistra
abboccando all’azione avversaria, con la croce verde indichiamo la sua
posizione iniziale quando avviene la ricezione.
* * *
Touchdown Patriots: l’attacco si avvale
di un uomo che si sposta a destra, seguito dall’avversario in giallo in End
Zone, presumibilmente tentativo di corsa annunciato da quel lato.
Si muove il pallone e la linea
d’attacco crea il sentiero di corsa, per il running back (freccia bianca).
La linea è tracciata (in rosso) adesso
bisogna percorrerla velocemente mentre ci sarebbe chi sta seguendo bene l’azione
in difesa (in blue).
Purtroppo per lui non anticipa ed
impatta proprio sulla linea, a quel punto il touchdown avviene per inerzia
sulla caduta.
* * *
Momento chiave della gara, l’altra star
in regia ovvero Tom Brady commette un errore decisivo per l’andamento della
partita, indicato Miller in alto, sarà lui ad intercettarlo.
Gli parte l’uomo accanto, se ne cura
fino ad un certo punto.
Sa che c’è il compagno ed allora si
concentra su Brady che ha tempo per pensare.
Il lancio avviene proprio in quella
zona e questo è il risultato.
Dall’altra parte Manning dipinge questa
parabola nell’angolo per un touchdown che spinge in Broncos al Super Bowl.
Lui lo sa ed esulta!
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RISERVATA
domenica 24 gennaio 2016
domenica 17 gennaio 2016
martedì 12 gennaio 2016
lunedì 11 gennaio 2016
CENTENARI E DINTORNI
Maurizio Poli
|
I primi pensieri lunghi, del 2016, sul nostro blog, li
inauguriamo con alcune osservazioni che saranno la guida delle nostre
pubblicazioni in futuro. Vi sarete accorti che in queste ultime due partite, le
prime del nuovo anno, non abbiamo pubblicato le solite riflessioni prima della
gara, non c’è nulla da aggiungere oltre quello che abbiamo ampiamente scritto.
Dalla prossima settimana andrà in soffitta anche la rubrica del lunedì “Tatticamente”.
Abbiamo presentato partite, fornito dati, persino suggerito tattiche, adesso
cambiamo l’approccio. Nel nostro piccolo abbiamo partecipato attivamente, ora,
siamo tifosi e vogliamo ricevere qualcosa. Non soldi, grazie a Dio col sudore
quotidiano riusciamo ad essere liberi persino dagli sponsor, vogliamo ricevere
“cose immateriali” alle quali siamo sentimentalmente legati, prima fra tutte la
Reggina.
Franco Iacopino
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▬ Perché il giorno dopo si è “preso atto”
della circostanza senza batter ciglio?
▬ Perché si è lanciata una sottoscrizione
popolare senza comunicare, alla fine dei conti, quanto è stato lasciato dai
tifosi alla nuova compagine?
▬ Perché il direttore generale è stato scelto
dal sindaco?
▬ Perché la squadra l’ha creata l’allenatore e
poi è stato ingaggiato Martino?
▬ Perché Martino ha portato alcuni calciatori mandati
via alla successiva finestra di mercato?
Oreste Granillo
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Tommaso Maestrelli
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Nevio Scala
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Simone Perrotta
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Alfredo Aglietti
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La scorsa estate la Reggina Calcio non è riuscita ad iscriversi
al campionato di Lega Pro per motivi economici e poi conosciamo ancora poco
cos’è successo in quella nottata. Alcuni imprenditori hanno voluto creare una
cordata per chiedere, tramite il sindaco (unico soggetto riconosciuto per fare
ciò), l’affiliazione alla FIGC. Nel frattempo, privatisticamente, la Reggina
Calcio è riuscita a rimanere in vita, cioè, non è fallita.
Elio Gustinetti |
Andrea Pirlo
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I tifosi amaranto a Roma nel 2000
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Walter Mazzarri e Lillo Foti
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©
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domenica 10 gennaio 2016
venerdì 8 gennaio 2016
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Il Capodanno di Rai 1 entra di diritto nella
storia della televisione italiana. Capodanno festeggiato ancora nel 2015,
bestemmia in diretta nei messaggi. Il Capodanno anticipato è stato deciso per
non farsi fregare da Mediaset che, l’anno scorso, aveva anticipato di 20
secondi. In Rai avevano deciso di anticipare di 30 secondi e si sono ritrovati
che hanno fatto festeggiare 8 milioni di italiani alle 23,59. Ma non possono
organizzare la diretta di Capodanno e mandarla a reti unificate (come il messaggio
del Presidente della Repubblica) il 12 luglio? Della serie: u megghiu avi a
‘rrugna.
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA
AL CUBO!
▬ Sempre nella sera che ha portato al 2016, su
Canale 5 nel Capodanno di Gigi D’Alessio, l’intervento sul palco di Gianluca Grignani,
praticamente ubriaco, è da tramandare ai posteri. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Altro capitolo lo meritano quelli che
criticano i film di Checco Zalone. Gente che nella vita deve avere talmente
tante frustrazioni che non è capace di staccare la spina per un’ora e mezza e
ridere.
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Striscione esposto da un tifoso napoletano al
termine di Napoli-Torino: “Milf & Molinari”. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Sempre durante Napoli-Torino, Maurizio
Compagnoni in piena trance agonistica: «Attacca il Torino, se ne va David
Lopez, arriva sul fondo, ecco il cross di David Lopez». David o Maxi Lopez? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ “Sottovoce”… non si pigghinu si non si rassumigghinu. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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giovedì 7 gennaio 2016
TATTICAMENTE Reggio Calabria-Aversa Normanna 2-1
L’azione del gol dell’Aversa nasce qui, una squadra messa non
male, peggio. Spazi tra i reparti per ricevere (cerchio verde su chi riceverà
comodamente), squadra lunga talmente tanto che nell’inquadratura ampia non
compaiono tre difensori.
Eccoli i reparti che mostrano tutta la staticità di un
assetto difensivo impalpabile.
Da lì palla sulla fascia, due contro due, con il
portatore di palla (Felleca) che si dirige verso il compagno (Del Prete).
Gli passa il pallone, da qui in poi diventa tutto
imbarazzante.
Dopo aver ricevuto il pallone, il terzino destro Del Prete effettua
un “dai e vai” scattando verso il fondo. I nostri sono fermi, senza movimenti
difensivi organizzati: se questi sono errori individuali, lo sport praticato
sono le bocce, dove c’è chi gioca e chi guarda, in questo caso sezione raffa
poiché più grosse. Qui si muovono male complessivamente, o si aggredisce
assieme o si marca a uomo, né l’uno né l’altro, si guarda.
Del Prete arriva sul fondo e mette un pallone delicato in
mezzo, qui per proseguire con le osservazioni statiche, arriverà il gol del
giocatore dentro il rettangolo (Esposito) ma se non avesse segnato lui lo
avrebbe fatto l’altro indicato sempre in arancione cioè Diallo, il sosia di
Ebagua.
In quella passività difensiva Maesano neanche salta, colpo di
testa semplice davanti alla porta; dietro, se la palla fosse passata, ci
sarebbe stato il sosia di Ebagua che con un semplice movimento indicato in
rosso aveva evitato l’ostacolo De Bode.
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Rigore del pari, contatti in area, il primo contatto è
indicato dalla freccia arancione, con trattenuta da dietro del difensore in
ritardo.
Passa il pallone, mentre i primi sono già a terra, altra
trattenuta sul braccio sinistro di De Bode.
L’arbitro fischia il rigore, si vede chiaramente.
Infatti indichiamo esultanze da un lato e disperazione
dall’altro ma invece indica il centrocampo chiamando fallo in attacco. Da lì in
poi è una contrattazione collettiva con contrastanti pareri che conduce agli
undici metri del dischetto.
Dopo aver spiazzato il portiere, Oggiano, avvolto dalla
felicità, si produce in questo salto tipico da bagnasciuga.
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Finché c’è stata parità numerica la gara è stata questa, con
alcuni semplici passaggi, soprattutto a sinistra, l’Aversa era pericolosa, qui
colpiscono con Felleca prima Ventrella e poi la traversa.
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Prima espulsione: su un lungo lancio da dietro, il bravo
Felleca azzarda un aggancio al volo guardando il pallone e non avvedendosi
dell’intervento del difensore.
Ne esce uno scontro sostanzialmente involontario che lo
porta fuori dal campo per rosso diretto.
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Questa è la seconda espulsione: Porcaro è in cattivo
equilibrio quando cerca un anticipo difficile, sapendo che la palla è passata
lascia volontariamente la gamba alta ed abbatte Oggiano, questo è indiscutibile
come rosso diretto e l’immagine non lascia spazio a dubbi.
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Il 2-1 di Maesano che sugli sviluppi di un corner deviato
dal portiere sotto la traversa, interviene e gira verso la porta, l’estremo
difensore avversario la respinge dentro, il pallone oltre la linea bianca è indicato dalla
freccia.
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