venerdì 30 settembre 2016

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

ROSEO. Alcuni amici ci hanno chiesto che fine hanno fatto le sue perle. Tranquilli, torneranno, quando lui ritornerà visto che per ora non c’è. #NGNM!

INDOVINELLO. Chi è quella persona accusata sistematicamente di non aver preso l’attaccante che serviva? A scanso di equivoci non si tratta del Dgs né di nessun componente della società. Intanto gli dedichiamo il nostro pensiero, colorato di viola. #NGNM!

 ITALIANS. Domanda pleonastica: potevano mancare Cellino e Pagliara nello scandalo che sta scuotendo il calcio inglese? Cellino lo conoscete tutti, Pagliara forse un po’ meno: è quello che, dopo Genoa-Venezia, si è fatto beccare con la valigetta di Preziosi piena di soldi. #NGNM!

Il cerchio (?) di Giotto
GIOTTO. Chissà se è stato l’attacco di un hacker quello perpetrato ai danni di un sito reggino. Oppure è stata la mano di Giotto a disegnare quella specie di cerchio raffigurante KZ stile ultras. Di Giotto ubriaco, ovviamente. #NGNM!

DISPOSITIVI. C’è un sito che ha uno strafalcione per ogni articolo postato. Il refuso fa parte di chiunque scrive, ci può stare, ma sempre no. Frasi senza senso, errori grammaticali, ortografici. La colpa? Dei dispositivi utilizzati per scrivere. Iddusapi consiglia di attivare il controllo ortografico dei dispositivi. Non servirà per la grammatica ma per l’ortografia sì. Altrimenti urge tornare a scuola. #NGNM!

KZ. La polemica di giornata l’ha innescata KZ rispondendo in malo modo ad un giornalista (che casualmente, nonostante scriva da diversi lustri ed ha un ruolo importante in una delle associazioni della stampa sportiva, non è stato riconosciuto dagli altri “colleghi”) reo, secondo il tecnico, di fare domande stupide. Era ora che un allenatore si prendesse la briga di rispondere a qualche giornalista, ma la domanda è un'altra: perché questo attacco frontale al mister? #NGNM!

QUELLI CHE... Non ci leggono ma dicono che facciamo sempre polemiche. Ma almeno leggeteci, cazzo! #NGNM!

IDDUSAPI Nel resoconto della gara col Cosenza abbiamo parlato dei biglietti destinati agli extracomunitari. Abbiamo scritto che erano 36 che (sulla carta) era la differenza tra 5.000 (massima capienza possibile per la partita) e 4.956 (i paganti). Iddusapi consiglia di studiare la matematica. #NGNM!
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lunedì 26 settembre 2016

TATTICAMENTE REGGINA-COSENZA 0-0

La partita è stata “fatta” come al solito dalla Reggina, avversari costretti a giocare tutti dietro la linea della palla a difesa della propria metà campo, così oltre ad attaccare si subisce poco, difesa e centrocampo indicati distintamente si muovono per avviare l’azione, Gianola qui serve Kosnic a sinistra

Kosnic avanza ed appoggia a Possenti, mentre De Francesco davanti e Botta in mezzo vanno a creare un quadrilatero che offre possibilità di passaggio
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Imposta il Cosenza e ci sono sei calciatori della Reggina in quindici metri nella trequarti avversaria
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In questo caso Botta imbuca per Coralli, a difesa schierata, si entra tra centrocampo e difesa molto bene, poi Coralli si gira e tira a lato
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Azione a destra, Oggiano riceve, iniziamo a seguire Bangu che si propone in corsa con l’avversario a fianco

Mentre Oggiano si gira, Bangu continua la sua corsa avendo visto lo spazio alle spalle del terzino e dove nessuno dei quattro giocatori del Cosenza può arrivare, in particolare il n. 6 Blondett che faceva superiorità numerica in mezzo

Oggiano serve lungolinea per l’inserimento di Bangu, i quattro cosentini cerchiati sono tutti elusi, Blondett abbandona il centro e va a chiudere, lasciando Porcino e Coralli in area in due contro due

Bangu controlla e qui il Blondett si pente ma ormai è fuori dai giochi, Bangu crossa in mezzo

Dopo essere arrivato sul fondo, mette una palla molto pericolosa che per poco viene salvata dal difensore in corner. Gli inserimenti delle mezzali sono una caratteristica di questo sistema di gioco ben fatto
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Anche questa settimana un tributo all’esemplare modo di crossare di De Francesco, Coralli in mezzo lotta per prendere posizione

La palla arriva perfetta e lui ha vinto il duello fisico, uscirà un colpo di testa troppo centrale poi parato
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Corner di De Francesco e grande prodezza del portiere che evita un pericolo uscendo, perché Oggiano scivola davanti al difensore (che usa le mani ma si fa prendere la posizione) e se la palla passa è davanti alla porta. Questi sono interventi che salvano le difese, nessuno a Cosenza imputerà nulla a chi era su Oggiano
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L’occasione finale da un errore del marcatore di Kosnic a destra che non tiene la linea dei compagni su un piazzato mentre Gianola va oltre il suo marcatore

Quando parte il pallone calciato da Bangu si vede bene come il difensore aveva lasciato (per lui) Gianola in fuorigioco ma il compagno tiene in gioco il nostro calciatore

Gianola è liberissimo ma la palla si abbassa e non riesce ad impattarla da pochi passi
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Il tatticamente di stasera è dedicato alla memoria di Filippo Schipani. Oggi sarebbe stato il suo compleanno ed il suo sorriso manca a tutti. Ovunque tu sia, auguri Pippo!
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sabato 24 settembre 2016

Domani REGGINA-COSENZA (ore 16.30)



IL CAMION È COME IL GOMMISTA CHIUSO






Domani il derby col Cosenza in un “Granillo” dalla ridotta capienza. La scusa del camion incidentato e con il carico distrutto ci ricorda le giustificazioni a scuola. Coralli ci sarà dopo una settimana difficile. Sarà la prima sfida dopo la scomparsa di Gigi Marulla

Terzo appuntamento casalingo della stagione e terza partita molto sentita stavolta contro il Cosenza. Prima di parlare di questa gara, dobbiamo occuparci del contorno poiché la prevendita del match è stata aperta soltanto venerdì mattina, proseguendo sullo stesso trend delle precedenti partite. Stavolta c’è qualcosa in più, cioè, l’ulteriore riduzione della capienza dello stadio, portata a soli cinquemila spettatori. In precedenza era di settemila e cinquecento, cifre ben lontane dalla capienza complessiva del Granillo.

Allora dobbiamo tornare indietro, al momento in cui il sindaco affermava ciò che abbiamo riportato nel virgolettato ripreso da Reggionelpallone.it:


Il sindaco il 13 agosto si aspettava diecimila abbonamenti, se fossero stati realmente sottoscritti non si sarebbero potute giocare, con tutti gli abbonati, le partite in casa con Messina e Catania. Infatti la capienza dello stadio per quelle gare era di 7.500 posti, men che meno quella col Cosenza dove la capienza è stata ulteriormente ridotta a 5.000 posti. Con questo potremmo già chiudere, siccome siamo appassionati di Reggina cerchiamo di riflettere, senza discutere di politica ma di semplice amministrazione.

Il giorno della presentazione della campagna abbonamenti è stato il 13 di agosto, la data è un punto di riferimento importante perché pochi giorni dopo ha fatto diventare barzelletta quell’auspicio; non tanto nel merito della stessa (comunque fuori contesto dal calcio italiano contemporaneo, visti i numeri della serie A, figuriamoci della C), ma proprio perché nei giorni successivi, a fine agosto, lo stadio era occupato dalle ditte che lavoravano  per garantire l’agibilità  ridotta di 7.500 senza la possibilità di giocare in notturna. Menomale che non abbiamo fatto diecimila abbonati, altrimenti sin dall’inizio in casa   contro il Messina chissà dove saremmo dovuti andare a giocare il derby! Allora, per capirci qualcosa, dobbiamo tornare ancora indietro, la storia ha un altro inizio ben preciso: 30 giugno. In quel giorno la società riconsegnava le chiavi dello stadio al Comune. Dal 1 luglio al 4 settembre ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per sistemare l’impianto ma i lavori invece sono iniziati dopo più di un mese e mezzo.

Il camion al momento dell’incidente
Ieri il Comune ha dichiarato, attraverso i suoi rappresentanti, che tutto sarà rimesso a posto per la gara contro la Juve Stabia. Per l’onnipresente assessore Zimbalatti, per noi Zimba-gol, che ha giustificato i ritardi con l’incidente del camion che portava le attrezzature, dovremmo usare l’ironia ma quella cerchiamo di farla il venerdì con il “NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!”. Passano in cavalleria anche le dichiarazioni di luglio, quando parlava di uno stadio a norma, siamo troppo buoni, ma l’aggiunta che sono andate distrutte le attrezzature all’interno ci sembra, scolasticamente parlando, la ruota bucata del motorino con impossibilità proprio di entrare quel giorno a scuola per via dell’improvvisa chiusura del gommista!

Dicevamo sarà tutto fatto entro la gara contro la Juve Stabia, in notturna, col Granillo in totale efficienza, da 5.000 a 25.000 circa il giorno 9 ottobre 2016. Una ventina di giorni al massimo che, tornando indietro ed incastrandoli tra primi giorni di luglio e la partita col Messina avrebbero evitato il tutto, persino l’incidente del camion, d’altronde si sa che con la gente al mare le strade sono meno trafficate…

Ciò che è successo ha date e responsabilità ben precise, la questione stadio è stata gestita male, con ritardo; inoltre le dichiarazioni del sindaco, di volere diecimila persone dentro senza l’agibilità per le stesse, configura il reato di procurata cazzata. E sono due, dopo quella dei tre punti in trasferta presi a Roma con Tavecchio! Iddusapi consiglia di non fare incontri con la stampa in periodi particolarmente afosi.

Karel Zeman
Tornando al pallone, non possiamo dimenticare il terreno di gioco, le cattive condizioni penalizzano le squadre che cercano di giocare palla a terra e la Reggina è sfavorita in questo senso. In settimana Coralli zoppicava, venerdì ha lavorato a parte, oggi ha partecipato alla rifinitura insieme ai compagni, la gara è già difficile con lui in campo, figurarsi senza. I suoi piedi da rifinitore sono una garanzia tecnica contro un Cosenza che si sta consolidando in Lega Pro.

La squadra silana è quadrata ed ha avuto un buon avvio con vittoria storica a Catanzaro, scivolone col Taranto in casa, partita combattuta e persa nel finale a Matera, poi nette vittorie con Melfi e Vibonese nelle due partite consecutive in casa. La squadra allenata da Roselli è particolarmente insidiosa sui piazzati, con questo non dobbiamo trasformare qualche gol preso stupidamente in fobia, sono distrazioni che saranno eliminate col tempo e con il lavoro sul campo.

La Reggina inizia ad avere una sua identità, la voglia di giocare al calcio è evidente in ogni gara, esclusa quella di Fondi, la formazione amaranto ha cercato sempre d’imporre il proprio gioco tanto che finora sono stati gli avversari ad adattarsi giocando di rimessa. La gara contro i silani rappresenta sotto quest’aspetto l’ulteriore verifica delle capacità collettive, qualora arrivasse un altro risultato positivo, accompagnato ovviamente dalla prestazione, allora saremmo già ad un buon punto nello sviluppo dei concetti cari a Karel Zeman. Sarà la terza partita di un certo spessore emotivo, giocarla bene equivale ad un ulteriore bonus di fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. A differenza delle gare precedenti, stavolta c’è stata una settimana per preparare la partita, osservare gli avversari e studiarli.

Gigi Marulla
La storia delle gare col Cosenza è antica e piena di episodi, del passato potremmo scrivere tanto, lo facciamo soltanto con riferimento ad una loro bandiera, Gigi Marulla, cui è stato intitolato il loro stadio: per la prima volta si gioca questa partita da quando lui non c’è più. Nativo della provincia di Reggio Calabria (Stilo) è stato un grande avversario, in quei derby infuocati lo abbiamo temuto e anche fischiato ma per le sue capacità calcistiche. Mai una polemica nonostante tante battaglie, insomma era un vero capitano che sapeva farsi rispettare.

CONVOCATI

Sono ventitrè i calciatori convocati da Karel Zeman per il derby col Cosenza di domani. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.

REGGINA-COSENZA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro (anche se il nostro cdr è leggermente in subbuglio). Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina! 
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venerdì 23 settembre 2016

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

GRANILLO. La capienza del “Granillo” è stata ridotta, per la gara col Cosenza a 5mila posti. Siccome la nostra rubrica non è in grado di gestire tutte le motivazioni e le puttanate dette per l’occasione, vi rimandiamo al nostro “Iddusapi prima” di domani. Ne parleremo dettagliatamente. Per ora regaliamo il nostro pensierino al Comune. #NGNM!

POVIA. Premessa: di solito i nostri temi sono quelli legati al calcio, allo sport, ogni tanto però, come sapranno i nostri amici che seguono il blog, usciamo dall’ambito sportivo. Questa volta lo facciamo occupandoci dell’ultima serata delle festività mariane, precisamente del concerto di Povia.  Lo facciamo con riferimento ad un giornale on line che nei giorni precedenti presentando l’evento scriveva:


Riepilogando: grande concerto, Povia impegnato nelle tematiche sociali, riempie piazze e teatri regalando emozioni e divertimento per tutte le generazioni. Ed in effetti così è stato, fin qui tutto normale. Dopo l’evento, sullo stesso sito, appare questo:


A parte l’immagine in alto con accostamento veramente orribile, riepiloghiamo la parte riguardante l’artista, all’interno di un più ampio articolo sull’estate e la città: minestrina riscaldata, la soluzione per la musica da proporre sarebbe quella dei cantautori calabresi, meglio una sagra, Povia cantatore del nulla, banale, infantile e poi la battuta finale.

A cosa è dovuta questa inversione così netta sul cantante non possiamo saperlo, sicuramente non può essere giustificata da “articolisti” diversi (il primo pezzo è senza firma, il secondo si), poiché il giornale è sempre quello e non può cambiare il suo giudizio generale nel giro di una settimana.

Un cantante può piacere o meno, non si discute quello, non si capisce perché nei giorni in cui la città rispolvera tutte le sue tradizioni, dalla tarantella per strada al panino col “satizzo”, nella serata finale si debba piazzare cantautori locali al posto, ad esempio, del declassato (a cantatore) Povia. La sagra richiesta nel secondo pezzo è di fatto realtà per ciò che avviene in città durante quei giorni, un intervento esterno nella serata finale ha il suo perché.

Dicevamo che una presenza può essere gradita o meno, eventualmente si dà un colpo d’occhio alla piazza, se proprio non si sopporta l’artista. Con Povia però c’è di più: un microfono aperto che tratta di sovranità locale (monetaria, produttiva e commerciale) nei confronti dell’Europa e della stessa nazione, che esprime concetti scomodi sull’andamento dell’economia mondiale, che ricorda le nostre ricchezze scippate, facendolo non soltanto sul palco di Reggio Calabria ma nelle canzoni ed in tutti i suoi interventi “nazionali”, va studiato e compreso. Infine, per contestarlo bisogna argomentare non banalizzare.

Se i bambini fanno ohh e gli adulti fanno Boh, noi facciamo NON GABBU E NON MARAVIGGHIA! #NGNM!

POVERA BESTIA. Qualcuno dal suo Pulpito si lamenta dei costi sostenuti per l’animale domestico: «U me cani mangia assai, chimmavifocu!». #NGNM!


Il pass utilizzato al “Granillo”
PASS. Allo stadio, per i vari operatori (steward, addetti vari) sono disponibili i pass. Leggiamo insieme: “Il presente Pass consente l’ingresso allo Stadio O. Granillo, non dà diritto a un posto a sedere e non è cedebile (cedeche?), deve essere esposto in modo ben visibile. Il titolare può operare solo nelle aree indicate sul Pass. Il mancato rispetto delle condizioni sopra indicate comporterà il ritiro del Pass che non verrò (cazzo, parla in prima persona. Sembra K.I.T.T. di Supercar!) più riassegnato. #NGNM!

POLLICE. Chelsea-Liverpool venerdì scorso su Sky. I reds raddoppiano col capitano Henderson, un tiro d’interno, dal limite, bellissimo. Non è d’accordo Gianluca Vialli che, al commento tecnico, non aspetta il replay e con sicurezza esclama: «Ha tirato col pollice». Vabbò, comu rici tu. #NGNM!

Vale-Marquez sul “Corriere dello Sport-Stadio”
VALE “HO” MARQUEZ. Il “Corriere dello Sport-Stadio” ci fa un riepilogo sulla situazione attuale nella MotoGp. E scopriamo che Valentino è ha (?) 43 punti da Marquez. #NGNM!

BOMBER. Un sito meraviglioso ci fa sapere che contro il Cosenza, nei precedenti al “Granillo” ha segnato tale Articolo. Non è specificato se è determinativo o indeterminativo. #NGNM!

CORALLI. Settimana difficile per il nostro centravanti. Oggi volevamo capire se fosse riuscito ad allenarsi, non ce l’abbiamo fatta. Sì, no, forse, boh. Se poi gli spoileriamo pure le eventuali contromosse… #NGNM!

IDDUSAPI. Nella nostra chat abbiamo scoperto che uno dei nostri (useremo un nome di fantasia, Filippo) ce l’ha con chi gioca sulla fascia destra. Oggi Oggiano, ieri Pagano, l’altro ieri Pasino, Toscano e Mariotto. Fosse nato a Barcellona se la sarebbe presa con Messi, a Monaco di Baviera con Robben, a Madrid con Bale. Voci non confermate ricordano l’allora piccolo Filippo prendersela con Bruno Conti. Nell’estate del 1982. #NGNM!
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lunedì 19 settembre 2016

TATTICAMENTE MONOPOLI-REGGINA 1-1

La Reggina parte con quest’azione ubriacante contro una difesa schierata. Palla a Botta che vede Coralli venire incontro, mentre le due punte esterne tagliano verso il centro

Coralli controlla mentre scattano Oggiano ed anche Bangu, Porcino continua a stringere verso il centro

Coralli è bravo, attira i difensori a sé e la mette dentro per Oggiano. Qui c’è da vedere anche altro, siamo ad inizio partita e c’è, oltre l’attacco ed il centrocampo, la presenza dei due terzini. La somma dice che stiamo attaccando in otto, se contate loro sono in sette

Oggiano va in anticipo, cerca un rigore, intanto Bangu si ferma e Porcino s’avvicina sempre più al centro

La palla adesso è a disposizione di Porcino che calcia (di destro) come meglio non potrebbe, le immagini si commentano da sole: gran gol
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Ancora Porcino, stavolta col sinistro crossa dal fondo e vede le solite maglie amaranto arrivare in area, soprattutto a rimorchio Bangu, ed effettua un cross lungo

Bangu arriva e calcia, si oppone come può un avversario, poi Oggiano conclude debolmente a lato ma questo fotogramma dà la sensazione di come si prende l’avversario a pallate
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Soliti esterni d’attacco larghi, Coralli viene incontro. Lo avevamo scritto nella presentazione che il Monopoli preferiva aspettare basso con difesa e centrocampo, in questo caso Possenti porta palla

Dopo aver evitato due avversari in corsa, uno dei quali grazie al movimento di Coralli, tira, palla deviata

Il portiere respinge come può, cade e si rialza disperatamente perché la palla arriva ad Oggiano che non va di destro (poi vedremo qualcosa) ma aspetta quella frazione per andare di sinistro e centrare il portiere che blocca
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Questo è il gol del pareggio di Esposito. Punizione stupidamente causata da Gianola ed ancora peggio affrontata, la palla arriva da lontanissimo, alta sul secondo palo dove siamo due contro uno. Il problema qui è semplicissimo: non saltiamo! E prendiamo un gol brutto
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Azione difensiva nata da questo contrasto aereo tra Montini e Kosnic del quale ne approfitta Genchi (il giocatore di fronte a chi salta). Il nostro difensore è salito avanti per staccare, Gianola e Possenti sono dietro, seguiamoli

Parte Genchi palla al piede rincorso da Botta ma soprattutto Kosnic che non molla, Gianola e Possenti assorbono il movimento verso la porta. È una scelta, la difesa si deve muovere sempre, in questo caso per non offrirsi al dribbling e perché si vuole dare il tempo al compagno di rientrare

La corsa verso la porta continua e come dicevamo si corre verso dietro per non offrire neanche lo scambio o l’inserimento del compagno, intanto Kosnic rimonta

Adesso si può intravedere come la scelta di temporeggiare stia pagando, il Monopoli sfrutta molto queste situazioni ma la Reggina ne ha consentite poche, non c’è il passaggio, non c’è il dribbling in corsa, Kosnic è quasi lì

E quindi deve provare il tiro da lontano, altissimo
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Riapriamo il capitolo Oggiano, questo è il famoso no che urliamo da queste pagine: dribbling a tornare verso dietro e tentativo d’imitare Robben. Questa palla o va nel palo lungo, ad aggirare il portiere (sti cazzi) oppure si mette dentro (non tirando forte) perché abbiamo un attaccante (Coralli) che brucia sempre tutti in quelle situazioni

Né l’una né l’altra, tiro sul quale Coralli non ci arriva per la troppa forza e per l’altezza della palla, il portiere para e noi sprechiamo

Coralli si dispera perché non l’ha incrociata per poco
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In questo video sottolineiamo come calcia bene De Francesco, cosa che avevamo già scritto in passato

Apprezziamo come vada sulla palla (ferma) colpendola in modo tale che sembri in corsa su azione dal fondo, il movimento delle gambe e del corpo è tale che la palla parte con tanto effetto e poi piomba in area (Coralli tirerà di piede sulla traversa). Nell’immagine C si vedono gambe da “giocatorazzo” di pallone
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Oggiano si. Va via sulla fascia, dentro l’area abbiamo l’attaccante alto, stavolta usa il destro coerentemente col passo (l’avesse fatto nel primo tempo…) e crossa bene

Sulla testa di Bianchimano che fa da torre, deviazione avversaria che per poco non finisce in rete
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Concludiamo con il finale, ha fatto discutere il corner non battuto a trenta secondi dal termine. Noi invece andiamo a vedere da cosa nasce quell’angolo: un rinvio da dietro con il portiere fuori per anticipare i tempi, il difensore pressato da Porcino deve evitare il portiere, correre col pallone verso la porta e mandarlo in corner. In alto c’è il tempo, Porcino scatta come se fossimo al primo minuto di gioco, diciamo che lui ed il pressing ormai sono una cosa seria ed il ragazzo sta diventando un giocatore vero
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