lunedì 31 ottobre 2016

TATTICAMENTE VIBONESE-REGGINA 1-0

Prima azione manovrata, ovviamente a sinistra dove c’è Porcino che esegue movimenti interessanti e detta il passaggio a Coralli venuto a ricevere

La palla è filtrante ma forte quindi Porcino deve decentrarsi e qui non solo va a ricevere ma sapendo che ci arriva per il cross guarda per un istante in mezzo

Cross lungo perché vede cosa accade dall’altra parte, cioè, arriva Cane che purtroppo ci va di piatto e alza quel pallone invitante, nonostante avesse avuto il tempo di piazzarsi col corpo e colpirla di collo. Quest’azione dimostra la differenza di categoria tra i due
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Il rigore: in questo momento avviene il contatto tra la gamba sinistra di Possenti e quella destra di Saraniti. Intervento inutile e goffo, calcisticamente sbagliato, l’arbitro non fischia nulla (sbagliando), è l’assistente che lo fa fermare. Il contatto tra le gambe è fuori, l’attaccante è col corpo sulla linea o poco fuori e cade molto dentro. Nel video qui sotto potete giudicare voi, già tra di noi abbiamo pareri discordanti…


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Una delle tante palle portate a sinistra negli attacchi da quel lato, la Vibonese si spostava per difendere con tanti uomini, l’assenza di Botta ha fatto sì che non si riuscisse a cambiare gioco, i loro centrocampisti salivano in pressing quando si tentava di farlo e puntualmente la palla si perdeva, qui De Francesco senza sbocchi tenta un tiro che ci può stare

Adesso si vede che non c’erano alternative, Oggiano era andato a farsi marcare in mezzo

Sfancula senza motivo
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L’assenza di Kosnic in queste due partite l’abbiamo pagata cara ed amara, intanto non ci siamo mentalmente ancora ripresi da quel pari di Caserta e poi abbiamo perso distanze e sicurezza; questa banale azione a sinistra, con noi in superiorità numerica, sta per diventare un gol assurdo; troppo basso De Bode, troppo preoccupato di arretrare Gianola. Loro con una punta in mezzo, uno sulla fascia (raddoppiato) ed uno che semplicemente viene fuori, ci mettono in difficoltà

Fortunatamente per loro la palla viene deviata in partenza sul cross e finisce proprio lì dove siamo in tre tutti distanti, in mezzo ci sono Saraniti, De Bode e Cane. Come si vede non sono i centrocampisti distanti (Bangu e De Francesco) ma è Gianola che è troppo dietro

Due contro uno in area con De Bode che si guarda l’azione tenendo in gioco l’avversario (che neanche guarda) con Cane che deve andare a prenderlo partendo da un leggero svantaggio

La palla sfila pericolosamente a mezzo metro dall’attaccante in modo che il taglia fuori di Cane possa avere successo
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Punizione dalla trequarti, salgono Gianola, De Bode ed in area c’è Bianchimano, mancano quattro minuti al 90’, chissà perché De Francesco va via e lascia il calcio a Bangu che se c’è una cosa che non sa fare sono i passaggi di una certa consistenza, anche alzando il pallone. Batte lui con tutti quei centimetri in area

E mette una palla bassissima che finisce tristemente sul fondo
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sabato 29 ottobre 2016

Domani VIBONESE-REGGINA (ore 16.30)



FORZA E CORAGGIO:
RIPARTI, REGGINA!





Scontro diretto in chiave salvezza. KZ deve reagire alle pressioni dando il meglio di sé, d’altronde se vuole fare carriera queste sono caramelle che deve saper mangiare

Mister KZ
L’undicesima giornata di campionato vedrà la Reggina impegnata a Vibo Valentia in quello che possiamo definire uno scontro diretto per la salvezza. La prospettiva odierna e realistica, dopo la pesantissima partita col Matera, è questa almeno fino al termine del girone d’andata. L’allineamento tra i risultati sul campo e l’obiettivo iniziale è perfettamente riuscito domenica scorsa quando, messi alla prova da una squalifica, confermata anche per Vibo, si sono svelate le carenze di organico di cui abbiamo sempre accennato mentre molti invocavano new entry in formazione. I fatti dicono quello, le opinioni rimangono diverse, il calcio è bello per questo, però sapevamo e l’abbiamo scritto a cosa andavamo incontro con Negro in queste condizioni, cioè, con la semplice assenza di Kosnic in difesa.

A volte certe sconfitte possono essere salutari, si vola bassi, si prende coscienza dei propri limiti e ci s’impegna ancora di più, tutto giusto se preliminarmente si riesce a cancellare rapidamente dalla mente quel senso di abbandono – vergognoso – dei minuti conclusivi che hanno portato da un pesante 2-4 (lottato) ad un risultato tennistico casalingo storico.  Non chiediamo a questa squadra di “fare” la storia, chiediamo a chi va in campo massima concentrazione fino al fischio finale, cosa che non è purtroppo avvenuta in quella circostanza.

Massimo Costantino, tecnico della Vibonese
A Vibo affrontiamo una squadra (allenata dal reggino Massimo Costantino) che ha il nostro stesso obiettivo ma sembra in difficoltà nella categoria conquistata al nostro stesso modo. Stavolta non avremo Negro, dovrebbe essere meno complicato affrontare i loro attacchi ma bisogna evitare tanti errori commessi in altre trasferte. Il calendario da qui in avanti ci propone incontri meno ardui di quelli affrontati finora, questo ci porta ad alzare le aspettative: se giochiamo bene a Lecce e perdiamo per un episodio siamo ugualmente soddisfatti; se perdiamo in queste partite la cosa inizia a diventare fastidiosa, considerando che giocando bene è impossibile non fare punti. Scovando in noi stessi abbiamo notato che ogni volta che ci soffermiamo con le immagini dei nostri avversari prima della gara casualmente perdiamo, per questo motivo (ci attacchiamo veramente a tutto) non mostreremo nulla né della Vibonese né di altri prima delle gare, come dicevamo anche ieri nel “Non Gabbu e Non Maravigghia!”.

Abbiamo qualche vantaggio in classifica rispetto alla zona pericolosa, in questa parte di girone d’andata dobbiamo cercare punti e vittorie in ogni situazione, per vedere a gennaio dove si può arrivare. I discorsi futuri devono essere rimandati, la squadra deve ritrovare continuità, cercare di migliorare, laddove possibile, sia come collettivo che in alcuni elementi. Le prime dieci giornate, in sintesi, hanno raccontato di una Reggina spesso bella e sbarazzina (con Porcino sopra la media) che a volte ha patito l’errore del portiere, altre volte le scelte di Oggiano. Non è un bilancio definitivo proprio in virtù degli avversari affrontati, adesso bisogna cercare i punti senza stravolgere l’impianto tattico che ha funzionato per otto delle dieci partite.

Lo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia
La gara di Vibo è importante in questo senso perché alcuni media, nostalgici dell’anticalcio, sono pronti a cavalcare sconfitte per creare le discussioni e lo scompiglio che abbiamo conosciuto in passato. Fosse stato per certi elementi, Mazzarri avrebbe allenato soltanto qualche mese qui, non ci sarebbe stata quella storica salvezza avvenuta al terzo anno, non ci sarebbero stati i derby vinti, forse non ci sarebbe stata neanche la Reggina che gli dà lavoro quotidiano. La situazione è simile al dopo Fondi, pericolosa e viscida. Come funziona lo abbiamo già capito, se si vince non centra il modo di stare in campo ma è merito di chi ha creato la squadra, se si perde anche per errori individuali è l’allenatore che sbaglia.

Karel Zeman deve reagire a queste pressioni dando il meglio di sé, d’altronde se vuole fare carriera queste sono caramelle che deve saper mangiare. Noi con lui abbiamo visto qualcosa di nuovo e di bello, due partite sbagliate su dieci, con quell’organico all’inizio e contro certi avversari ci possono stare. Tre su undici dopo Vibo no, lo sa lui e lo sanno i ragazzi. Forza e coraggio!

CONVOCATI

Sono ventiquattro i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta al “Luigi Razza” di Vibo Valentia. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano, Silenzi, Tommasone, Tripicchio.

VIBONESE-REGGINA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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venerdì 28 ottobre 2016

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

RISPETTO. È una parola bellissima, pregna di significato. A noi, però, hanno insegnato che chi pretende il rispetto prima dovrebbe, coerentemente, portarlo. #NGNM!

TATTICAMENTE. Tre volte, nella nostra storia recente, abbiamo messo immagini di come giocano le squadre avversarie: Frattese, Lecce e Matera. Risultato: tre sconfitte, tre gol fatti, nove subiti. Ora bastau, forse... #NGNM!

LED. Allo stadio “Granillo” sono stati installati i led luminosi a bordo campo. Domenica sera, appena accesi, un lampione (quello tra curva nord e gradinata) si è spento. Morale della favola: le luci si sono riaccese, il led è rimasto spento per tutta la partita. #NGNM!

Nino Scimone
LINEE. L’arbitro di Reggina-Matera non era soddisfatto della tracciatura del campo. Le linee sono state sistemate nell’intervallo. #NGNM!

REGGINA. Sei gol presi in casa, roba da far crollare i muri del Sant’Agata alla ripresa degli allenamenti. Ed invece, beh, lassamu futtiri… #NGNM!

TEAM. Il Catanzaro ha nuovo team manager, è Nino Scimone*. #NGNM!

IDDUSAPI. Il giornalino post Matera è stato definito naif. E per giunta era pure sbagliato nell’elenco dei giocatori in campo. Menomale che l’abbiamo corretto. #NGNM!

* In bocca al lupo, Nino!
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lunedì 24 ottobre 2016

TATTICAMENTE REGGINA-MATERA 2-6

La Reggina inizia alta siamo nei primi minuti, un lancio innocuo con Gianola in vantaggio finisce a schifiu. Passaggio sbagliato dietro e possibile espulsione di Sala oltre che rigore dello 0-1
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Errore in fase d’impostazione con Botta che passa una palla come se non ci fossero avversari, Possenti attende la palla come se non ci fossero avversari. Nel frattempo De Bode e Gianola bassissimi tengono allegramente in gioco Strambelli che stava pascolando per i fatti suoi sulla fascia (non inquadrato, fidatevi è in direzione della freccia). KZ ha già capito tutto ed allarga le braccia

La predisposizione a “rinculare” porta ad una fase di annebbiamento, tale da far perdere i concetti di spazio e tempo, soprattutto a De Bode che qui si fa passare sotto il naso il passaggio di Sartore perché intento a tornare indietro

Negro palla al piede, De Bode si gira sempre dando la fronte alla fascia per chiudere lo scatto laterale ma il centro, cioè la porta, sarebbe la prima opzione da chiudere

Lo dribblano sempre dal lato interno ed è gol
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Il gol di Porcino è regolare, come si vede è tenuto in gioco da De Franco
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Sul risultato di 1-2 riusciamo a prendere un gol assurdo. Qui non si tratta di difesa a tre, a quattro o a cinque, non c’entra un cazzo! Sono errori, quelli che stiamo raccontando, che in Lega Pro non dovrebbero esistere. Da qui nasce un uomo solo davanti alla porta!

Com’è mai possibile che da qui ci sarà quel gol…

Così: De Bode che per tutta la partita è tornato sempre indietro, impazzisce ed esce da solo, Cane non stringe la diagonale e praticamente si guarda l’azione, Negro entra indisturbato e riceve il passaggio
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La riapriamo su autogol loro ma Sala decide di fischiare la fine, la palla è sotto di lui

Il tiro nasce da questa palla portata con dribbling all’interno con De Bode girato al solito. Siamo sotto 2-3 in questo momento

Sarà il 2-4 che chiude tutto. Arriveranno altri due gol, la squadra non c’è più da questo momento
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PRECISAZIONE. Nel Live di Iddusapi di ieri c’era scritto questo. A scanso di equivoci, quello che viene scritto nel Live è solo il frutto dei messaggi Whatsapp della nostra pseudo redazione e, di conseguenza, non ascrivibile a nessuna delle persone nominate.
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LEGA PRO 2016/2017, REGGINA-MATERA 2-6





VERGOGNA!

sabato 22 ottobre 2016

Domani REGGINA-MATERA (ore 20.30)


NON C’E’ EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA




KZ, leggendo le pagelle, ha la colpa di non aver vinto a Caserta e di non far ruotare gli uomini. Mah… Auteri guru della Lega Pro, Negro e Iannini top player dei lucani

KZ alias Karel Zeman
Ritorna in casa la Reggina dopo il 2-2 regalato alla Casertana nel recupero, nel finale di primo tempo avevamo regalato il primo pareggio. Il rammarico per i due punti persi può essere mitigato dalla consapevolezza che la nostra squadra sta crescendo tanto da arrivare al punto di potersi permettere di dominare in trasferta contro squadre partite con grosse ambizioni di classifica.  In casa dovrebbe funzionare ancora meglio poiché oltre alla prestazione qui arrivano anche le vittorie, l’avversario che propone il calendario per la partita serale di domenica è il Matera di Gaetano Auteri.

Prima di scrivere sui lucani c’è da aggiungere qualcosa riguardo la valutazione della partita precedente, il calcio è bello ed è materia opinabile ma alcune volte non possiamo non fermarci a riflettere su argomentazioni altrui. In generale sui media è ritornato in auge, dopo una settimana di stop a causa del successo sulla Juve Stabia, il discorso sui panchinari poco utilizzati, dopo un risultato frutto di episodi incredibili ed ingenui che poco c’entrano col gioco.  La storiella l’abbiamo compresa, se arrivano i risultati l’allenatore ha trovato la squadra che gli offre più garanzie, se per un errore del portiere o altro a lui non imputabile non si vince (l’asticella si è alzata nel frattempo) allora si torna punto e a capo con gli inutilizzati.

Qui non criticheremo mai un allenatore che propone la medesima formazione, dopo i nostri trascorsi, soprattutto perché siamo soddisfatti del percorso intrapreso: la continuità c’è, i margini di miglioramento pure, non c’è motivo di stravolgere assetti e uomini in maniera insensata. Bastano già le squalifiche per modificare qualcosa, sullo stato di forma dei singoli se non ci fidiamo di chi con un organico da salvezza sta in zona play off, fa giocare bene la squadra e sta affrontando le migliori, allora parliamo di altro. Riguardo le valutazioni sul mister nelle varie pagelle meglio glissare, certo fa specie leggere voti alti ai calciatori che segnano o fanno segnare e voti striminziti, appena sufficienti, a lui che ha inventato Porcino lì a fare assist ma sostanzialmente “colpevole” di non portare a casa i tre punti!

Avessimo sfruttato una delle tante occasioni per chiudere la gara oggi ci sarebbero almeno tre righe in meno di questo pre-partita. Le occasioni mancate non sono solo quelle che fanno gli highlights ma anche i passaggi sbagliati che avrebbero messo calciatori davanti alla porta, ogni tanto capita soprattutto su terreni difficili come il malmesso terreno di Caserta. L’erba del Granillo sarà diversa domenica sera, certo ancora lontana dalla migliore condizione ma si potrà giocare meglio.

Lo schema di Gaetano Auteri
Il Matera è un’altra squadra ambiziosa di questo girone, allenata da quell’Auteri che in Lega Pro sembra il Ventura della B, cioè, esperto e vincente, con giocatori a lui fedeli nelle varie squadre come Negro (un top player in C). La formazione avversaria propone alcuni ex: Di Lorenzo a destra, Armellino e De Rose in mezzo, Louzada in avanti. Il sistema di gioco varia a seconda del tipo di avversario, la base è la difesa a tre difensori (fissi) che diventa a cinque con gli esterni; se c’è rispetto per la forza dell’avversario qualcosa cambia in altre zone: due punte e tre in mezzo al campo (hanno giocato così col Foggia in casa, pareggiando) oppure tre attaccanti e due centrocampisti in quello che negli anni della Nocerina definimmo metodo calcio balilla.

Nell’immagine proponiamo il gol del vantaggio a Siracusa, gara poi persa 2-1, con azione semplice, quasi banale ma che evidenzia la cattiveria con cui sanno far male agli avversari, il cross andrà a pescare proprio chi sta chiedendo la palla in mezzo, cioè Iannini; il giocatore del Siracusa tra avversario e dischetto del rigore viene letteralmente bruciato dall’inserimento.


Adottano un pressing particolare, come va di moda oggi, a volte alto fino al limite dell’area avversaria per non far impostare ma è fatto allungando la squadra quindi esponendosi ad imbucate nella zona del centravanti avversario che potrebbe trovare spazio rientrando. In quella zona noi abbiamo Coralli che potrebbe darci una grossa mano nell’uscita.

Furbizia, mestiere, cattiveria e capacità tecniche in alcuni elementi cardine, come Negro ma anche Iannini il centrocampista cardine della squadra e capitano, sono le armi migliori dei nostri avversari.  A destra quel numero 10 Strambelli è il loro Oggiano, gli assomiglia per caratteristiche fisiche e tecniche, sembra più portato al gioco di squadra del nostro che però sta migliorando.

L’ultimo match che hanno disputato è stato in casa contro il Catanzaro. Hanno schierato la formazione offensiva con difesa a tre composta da Ingrosso, De Franco e Piccinni, corsie esterne affidate a Casoli e Di Lorenzo, zona centrale occupata da Iannini ed Armellino, in avanti tridente formato da Negro, Strambelli e Louzada. Partita strana con punteggio bugiardo perché gli ospiti, dopo un avvio timido in cui rischiano, escono fuori la testa e colpiscono una traversa sullo 0-0, poi accade a fine primo tempo l’incomprensione (ad alto rischio d’antisportività) che sblocca la gara: su una palla buttata fuori dagli ospiti per soccorrere un giocatore avversario, il Matera non la restituisce al portiere, viene messa in fallo laterale sulla trequarti d'attacco materana, Carcione protesta e chiede che la palla giunga al portiere ma il Matera riprende il gioco e Negro (45') lanciato da Iannini in diagonale batte Grandi.

Il secondo gol è frutto di un assist su rimessa laterale, queste sono situazioni di gioco che capitano anche in Lega Pro e non soltanto in Reggina-Catania perché c’è Zeman; sul 2-0 altro episodio, viene annullato un gol regolare al Catanzaro che riapriva la gara: colpo di tacco verso Cunzi (indicato con la freccia) che anticipa il portiere e la mette dentro ma l’assistente in alto quando avviene il tiro in porta alza la bandiera e fa sbagliare l’arbitro.


Il terzo gol del Matera è invece dubbio, sembrano non esserci i due giocatori dietro che tengano in gioco il marcatore Sartore, indicato con la freccia:


Le loro ambizioni sono da primato, forse leggermente sopra le potenzialità della squadra, con questo non vogliamo essere noi poco rispettosi della forza altrui ma conosciamo pregi e difetti dei quattro ex e anche il livello degli altri compagni. Forse Lecce, Foggia al momento hanno più frecce individuali nel loro arco, la Juve Stabia ha il gioco di squadra, subito dopo c’è il Matera nonostante la classifica dica Cosenza. Scendendo più giù la graduatoria evidenzia un solo stacco, tra sesto e settimo posto, con ben cinque punti di differenza tra il Monopoli a 17 punti e la Casertana a 12.  Situazione creatasi anche per “colpa” nostra visto l’epilogo al Pinto.

Quel finale di gara lascia peraltro in eredità una brutta gatta da pelare al tecnico che dovrà rimpiazzare il pilastro difensivo Kosnic. Le alternative sembrano di qualità inferiore ma volendo essere ottimisti pensiamo alle abilità in area avversaria dei possibili sostituti, sicuramente non vogliamo fasciarci la testa prima di rompercela, anche se sappiamo già in partenza che avremo problemi con Negro e, se gioca, anche con Louzada. Vista la rapidità di movimento dei due, bisogna aiutarsi tra compagni, giocare ancora più di squadra accorciando maggiormente le distanze tra reparti e singoli.

Abbiamo un discreto vantaggio sulle formazioni a sette punti, un risultato positivo contro il Matera potrebbe essere rappresentare l’ulteriore conferma, considerata la grave assenza in difesa, del processo di crescita complessiva della Reggina considerato che dopo questa partita, fino al termine del girone d’andata, affronteremo quasi tutta la metà bassa della classifica tranne il Foggia peraltro in casa a dicembre.

CONVOCATI

Sono ventitré i calciatori convocati da Karel Zeman per la gara di domani contro il Matera di Auteri. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone.
Attaccanti: Bianchimano, Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano, Silenzi, Tommasone, Tripicchio.

REGGINA-MATERA SU IDDUSAPI

Domani notte il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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venerdì 21 ottobre 2016

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

GUFO. «La sonda italiana su Marte è il nostro orgoglio». Così ha parlato Renzi. In quello stesso momento Schiaparelli (il nome della sonda) ha spento i retrorazzi (che servivano per l’ammartaggio) in anticipo precipitando e distruggendosi. #NGNM!

FROSINONE. Settimana scorsa era l’anniversario della vittoria in Ciociaria per 2-1, allenatore Atzori. Un sito ha scritto che non c’erano presenti tifosi reggini. Bugia. Non c’erano i gruppi organizzati, ma c’erano tifosi nel settore ospiti con tessera e altra gente in mezzo ai tifosi locali. Qualcuno arrivato da Roma e quelli di Iddusapi con la Super Fiesta, cioè noi. Autru chi non c’era nuddu... #NGNM!

LO ZIO. Telecronaca di Napoli-Roma su Sky. Angolo per il Napoli e Bergomi ci informa: «La squadra di Sarri ha difficoltà sui palloni alti perché non ha saltatori». Batte Ghoulam, testa di Koulibaly e palla in rete. #NGNM!

Lo schema di Auteri
TATTICAMENTE. Abbiamo letto su un sito (sì, quello di prima) che il marchio di fabbrica di Gaetano Auteri sarebbe il 4-3-3. Pure i sassi di Matera sanno che il tecnico siciliano ha come marchio di fabbrica il biliardino rovesciato, cioè il 5-2-3 come da noi scritto il 12 giugno del 2013. #NGNM!

MULTA. Qualche settimana fa la Reggina ha preso una multa di 1.500 euro perché c’era una persona non autorizzata che sostava negli spogliatoi. Chi era? Ah, saperlo… #NGNM!

PRECEDENTI. Sempre settimana scorsa leggiamo quelli tra Reggina e Juve Stabia da qualche parte e troviamo due incongruenze: non capiamo se, prima della sfida di domenica, erano stati undici o tredici. Nell’ultimo tabellino, poi, scopriamo che il portiere Kovacsik è uscito al 65’ ed al suo posto è entrato…  Kovacsik. #NGNM!

IDDUSAPI. Le pagelle di Casertana-Reggina hanno avuto un lungo travaglio ma, alla fine, sono rimaste come da spermatozoo originale. #NGNM!
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lunedì 17 ottobre 2016

TATTICAMENTE CASERTANA-REGGINA 2-2

Partiamo da questo pressing alto della Reggina con i tre attaccanti cerchiati in posizione e Botta che si alza sul portatore di palla che la passa dietro

Sul centrale arriva Bangu ma vedremo come la squadra non è stata coerente

Il semplice passaggio in avanti ci trova lunghi, con la linea difensiva troppo bassa e due centrocampisti usciti in pressing con De Francesco dietro. Quelle linee verdi che mostrano il buco in mezzo con uno che si chiama Zeman in panchina non si possono vedere

La difesa, come direbbe Pizzul, “rincula” e qui s’inceppano loro poiché gli attaccanti eseguono un movimento sbagliato che aiuta la difesa a chiudere

Il portatore di palla vira verso sinistra e qui gli lasciamo l’ultima opportunità ma siccome sta a testa bassa, non vede il compagno ed effettua un innocuo tiro-cross facile preda del portiere
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Il gol del primo vantaggio amaranto scaturisce da contropiede a seguito di cross avversario dalla sinistra

Il tocco avversario in posizione di precario equilibrio è sbagliato verso dietro

Porcino si lancia alla rincorsa partendo in svantaggio

S’impossessa della palla portandola sulla fascia

Qui è bravo lui perché sul raddoppio insiste e continua verso il fondo mentre Coralli si tiene esterno sul centrale

Adesso si nota perché sarà importante quest’azione, Porcino vede Coralli che taglia davanti al difensore ed effettua un cross al bacio

Qui Coralli appoggia in rete
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Il secondo vantaggio nasce da un errore in controllo di Oggiano su un lancio di Possenti

Ripartono loro ma Oggiano va a riconquistarsi il pallone con caparbietà

Quando si alza la testa per vedere cosa accade in giro non si sbaglia mai ed in questo caso vede il solito Porcino attaccare lo spazio

L’ala sinistra amaranto pur davanti non si lascia ingolosire dalla conclusione ma serve ancora bene quel pallone per l’accorrente Coralli

Che da lì fulmina il portiere
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Questa è la tipica azione da Reggina che fa tanto male agli avversari con Botta ad imbucare queste palle verticali, c’è Oggiano ma non solo…

Testa bassa di Oggiano che non vede l’inserimento di Bangu, dovrebbe lasciar scorrere quella palla

Invece la controlla, rientra verso il centro e tira, tutto sbagliato
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Arriviamo alle note più dolenti. Prodezza al contrario di Sala che per salvare un corner, su quella parabola partita dal limite, rimette in gioco tutto e tutti

Dopo il fattaccio scivola pure, insomma rimane la porta incustodita, cross sul secondo palo e subiamo un pari assurdo (1-1)
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La parte finale non necessita d’immagini, riguarda ciò che accade nel recupero. Siamo avanti 1-2 stiamo per vincere la prima in trasferta meritatamente, De Francesco va a terra e si tiene il volto, l’arbitro interrompe la loro azione fermando il gioco, mandandoli su tutte le furie. C’è qualche provocazione perché, dopo l’arbitro, qualcuno va a toccare De Francesco ma qui non riusciamo a non cascarci. È lo sfogo finale per una partita persa, dalle nostre parti diciamo “non la tengono”, lì noi dobbiamo essere accomodanti e lasciar fare all’arbitro. Invece ci prendiamo la questione e trasformiamo quel sussulto nervoso da inutile a motivazione per la parte restante di recupero. Perdiamo Kosnic espulso nel principio di mega rissa e paghiamo dazio subendo il pari proprio dove agisce lui, sarà squalificato e quindi perdiamo molto in fase difensiva. Errore d’inesperienza che deve far riflettere e crescere.
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