lunedì 29 settembre 2014

JUVE STABIA-REGGINA 2-1

L’ALLENATORE
NEL PALLONE
Il ritorno del 3-5-Foti coincide con la presenza del neo-ex-presidente in panca. Ed ovviamente arriva l’ennesima sconfitta.
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sabato 27 settembre 2014

DOMANI JUVE STABIA-REGGINA (ORE 14.30)

L’ENTUSIASMO SCEMATO
L’azionariato popolare del neo-ex-presidente è qualcosa di grottesco

Oggi partiamo dai numeri, cinque gare giocate, cinque punti, significa che sarebbero trentotto alla fine, tolti quelli della penalizzazione stiamo rischiando. Solitamente chi ci legge di traverso ci accusa di essere troppo precipitosi ma davanti ai numeri c'è poco da discutere, pur dopo soltanto cinque partite. Innanzitutto perchè queste si aggiungono ad un pre-campionato (coppa Italia inclusa) disastroso. In più c'è una sconfitta, quella contro l'incommentabile Messina, che ha ucciso l'entusiasmo interno ed esterno; le ultime prestazioni apatiche come da copione degli ultimi anni e due giocatori davanti out (Di Michele e Viola).

Il neo-ex-presidente della Reggina, Lillo Foti
Fuori dal campo, nel corso della settimana, abbiamo scoperto che la Reggina  aprirà alla sottoscrizione popolare la vendita di azioni. Una società impegnata con debiti decennali per responsabilità precise di una persona dovrebbe essere aiutata da chi ha subito (il tifoso) in tutti questi anni. La vicenda diventa ancora più grottesca quando a chiederlo è proprio colui che l'ha affogata, cioè, il neo-ex presidente.

Adesso, con tutta la buona volontà, cercando di mantenere una certa eleganza che "ci appartiene", stendiamo un velo pietoso sull'argomento, ricordando soltanto che stavolta non è il sindaco a chiedere qualcosa, per la squadra della città, ma è proprio colui il quale ha usufruito di una sottoscrizione popolare a richiederla, dopo quasi trent'anni  di giro sulla giostra che ha riportato la squadra dov'era e, oltre a farlo diventare "simpatico e importante", ha arricchito il suo patrimonio personale! Chiaramente qualcuno lo pescherà nel mazzo, ognuno è padrone delle proprie idee e dei propri soldi, noi piuttosto che al suo negozio,  impropriamente chiamato Reggina, devolviamo il costo dei quindici euro dell'azione in beneficienza.

Lo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia
Tornando al calcio, nella partita di domani, a Castellammare, c'è da sperare soltanto su Insigne, a meno che Louzada non si inventi qualcosa che finora non gli è riuscita: il colpo vincente. Abbiamo poca qualità da schierare in avanti sul sintetico campano, la squadra, che solitamente dialoga palla a terra (malamente in orizzontale), dovrebbe essere agevolata da un terreno livellato ma supponiamo una certa pressione degli avversari, quindi difficoltà in fase di impostazione creata dalle "vespe" che non sono tra le migliori  ma neanche tra le squadre più scarse della categoria.


Abbiamo già virato dal campionato importante all'obiettivo  salvezza, pensando a "qualche soddisfazione" un altro derby è alle porte. Ci appare il tutto come un secondo bivio, in ribasso rispetto al primo, naturalmente da non fallire...
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giovedì 25 settembre 2014

REGGINA-BARLETTA 0-0

Serie C Girone C 2014/2015, 5ª giornata

EFFETTO REGGINA

«Ottima partita» ha sentenziato Cozza a fine gara. L’effetto sulla gente è quello che vedete…


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martedì 23 settembre 2014

DOMANI REGGINA-BARLETTA (20.45, diretta Sportube.tv)

E’ SOLO COLPA DEI GIOCATORI?
Senza schemi offensivi, disposti male in fase difensiva su palla inattiva, eppure le colpe sembrano essere solo dei ragazzi a sentire Cozza.  I pugliesi sono allenati da un grande ex: Sesia

Il primo gol subito a Lecce
Come ampiamente previsto, i propositi bellicosi di andare ad aggredire il Lecce, di “riscattare” qualcosa peraltro di non riscattabile a Lecce, sono andati a vuoto. Come da pronostico il Lecce ha avuto la meglio sulla Reggina e questo più o meno lo potevano ipotizzare in tanti, quello che si era previsto da queste pagine riguardava la prestazione: non c’è stata. Era immaginabile date le premesse, quali? Partiamo dalle dichiarazioni perché sono quelle che indicano la strada, se ben rapportate a quanto accade in campo e non a ciò che viene raccontato.

Il campo era stato chiaro sin dalla partita contro il Messina, a proposito complimentoni a tutti per aver perso un derby in casa contro una squadra che si becca una “manita” in casa niente meno che dal Matera, quando l’inutile fase di palleggio orizzontale era stata seguita dalla scomparsa della squadra dal campo col trascorrere della gara. Contro il Lecce abbiamo assistito ad ampie (e da noi documentate) cattive figure sui piazzati, scaturiti da una pressione costante del Lecce (sette corner in un tempo vorranno pur dire qualcosa).

Di buono ci sarebbe stata la ghiotta occasione capitata a Di Michele se la sfera fosse stata spinta in rete da Masini. Sull’episodio diciamo che Di Michele guarda il compagno prima di passare, Masini, che non è un attaccante con il gol nel sangue, rimane quasi sorpreso. Nell’occasione sbaglia Di Michele a metterla al centro, con quel tipo di attaccante, diamo meno responsabilità a Masini perché sostanzialmente non è colpa sua.

Per il resto scena muta, ripresa dei da sonno, spunti caratteriali pari allo zero, idee neanche a parlarne, cambi ridicoli.  Dopo la gara rimane l’amarezza di aver visto, per tutto il tempo, la squadra difendere come peggio non si può e, dopo lo svantaggio, la caduta mentale a noi ben nota degli ultimi anni. Il dopo è ancora peggio: si è scoperto che Di Michele mancherà almeno un mese ma soprattutto si continua a parlare di gioventù, di errori del singolo, di errori di Foti nella costruzione della squadra.

A parte che noi agli errori del neo-ex-presidente aggiungiamo quello dell’allenatore, quindi qualcosa in più a livello di responsabilità, vorremmo capire chi ha segnalato l’acquisto di Masini, chi ha perso il derby (e lì eravamo superiori come organico), chi non riesce a dare organizzazione difensiva (almeno sui piazzati) e soprattutto perché non è mai colpa sua. Vorremmo ascoltare qualche volta una domanda del tipo: “mister si rimprovera qualcosa?”. Invece no, si prosegue con la litania dei giovani che toglie qualsiasi responsabilità al tecnico.

Però qualcosa ogni tanto si muove nella giusta direzione, per esempio, abbiamo letto molti che hanno scritto di blocco subito nell’occasione del gol di Papini; i blocchi erano due consecutivi (vedi angolo tattico del nostro blog post Lecce) ma è già un passo avanti. Quello successivo e coerente sarebbe: “mister ma perché marchiamo in quel modo, cioè, due a zona e gli altri ad uomo?” – “Perché non si procede al naturale scambio di marcatura?” – “Perché allontanare i tifosi dal Sant’Agata per paura che facciano foto, quando è chiaro che il Lecce aveva preparato sfruttando ciò che si è visto nelle GARE di campionato?”

Marco Sesia e Simone Perrotta, stagione 1996-97
Riceveremo il Barletta dell’ex Marco Sesia (uno che, se giocasse oggi, sarebbe la stella della nostra squadra) nel turno infrasettimanale di campionato, si giocherà davanti a poca gente (effetto derby fallito), con la consapevolezza che inizia ad essere una gara bivio, con l’ansia dei piazzati, della penalizzazione in arrivo. In fase di possesso si prospetta palla girata in stile pallamano con le opzioni “fai da te” a Louzada o Insigne. Bisogna fare qualcosa, noi un’idea precisa ce l’abbiamo, molti non sono d’accordo ma le cose devono cambiare perché altrimenti si va incontro al solito campionato…
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lunedì 22 settembre 2014

LECCE-REGGINA 2-0

MA E’ NORMALE?
Reggio Calabria: gli immigrati lavano i loro
vestiti e li appendono in Curva Sud al “Granillo”

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giovedì 18 settembre 2014

DOMANI LECCE-REGGINA, ORE 20.45

I “GIGANTI” DELLA PANCHINA
Cozza sfida Lerda e rilancia come i giocatori di poker: avrà il punto in mano?

Reduce dalla dolorosa sconfitta nel derby, la Reggina viaggia a Lecce per disputare la quarta gara, stavolta difficile, del campionato (calcio d'inizio alle ore 20.45, diretta streaming sul sito Sportube.tv). Prima di passare ai temi della gara, ci sono da riprendere alcuni aspetti: il fatto che l’allenatore dichiari qualche cambio in formazione conferma come evidentemente qualcosa non ha funzionato, così come qualcosa non aveva funzionato, prima dell’avvicendamento tra Masini e Viola, nelle gare precedenti. Come si è purtroppo visto, qualcosa non ha funzionato anche come tifo, nell’occasione più importante dell’anno. Una curva straripante di gente e passione, ha fatto la figura di una Ferrari che andava a 50 km orari in autostrada, senza nessuna possibilità di accelerare, visto il freno a mano tirato.

Ciccio Cozza
Non doveva accadere ma purtroppo è successo, senza entrare nei particolari, rimanendo a quanto si è letto nei giorni scorsi, una parte del tifo organizzato si trasferirà in gradinata, questa non è una novità per tante tifoserie italiane, per la nostra si tratta della prima volta. Speriamo che l’attaccamento alla maglia porti esiti positivi con questa novità e non ulteriori depressioni del tifo, per quello ci è bastato il risultato del derby. Risultato che mai avremmo pensato potesse far scaturire applausi (non da parte di tutti) al termine della gara. Non siamo riusciti a “penetrare” la loro difesa, abbiamo subito un gol mortificante, da avversari che giocavano per lo zero a zero e, nonostante ciò, in una inversione naturale delle cose, tranne i dignitosissimi ed apprezzabili gesti di qualcuno (grazie Carminello), l’immagine che si è data, è stata di essere cornuti e contenti.

Ed è perfettamente deleterio commentare sui social la sfortuna, parlare di partita stregata e di rigiocarla altre 99 volte. In tal modo, cari miei, non fate altro che “ingrossare” la soddisfazione altrui. La sconfitte si accettano con dignità, si DEVONO analizzare per capirle (e si è fatto poco a livello mediatico) e da quelle si parte per ricostruire qualcosa di diverso, per evitare che riaccadano. Non sarà la gara di Lecce che potrà vendicare tale sconfitta, la buonanima avrebbe detto: “non cintra questo, non cintra questo”, piaccia o no, bisognerà aspettare il derby di ritorno!

Franco Lerda
Lecce rappresenta una gara importante, per il complesso del campionato, per cercare di capire dove può arrivare questa squadra, visto che chi la dirige, a secondo dei momenti, parla alternativamente di quarto posto o di salvezza (Cozza).  Dal lato leccese troviamo come avversario un altro allenatore che apprezziamo poco, come dire una sfida tra giganti della panchina, ossia Lerda. Si tratta di un allenatore spesso sopravvalutato, che ha sempre avuto rose competitive a disposizione ma non ne concretizza mai una, che sia B o C poco cambia. La squadra però sembra di livello per questo campionato, insomma dovrebbe essere più forte di quelle che abbiamo affrontato finora, inclusa la Casertana.  

Lo stadio “Via del Mare” di Lecce
Giocheranno in casa, indipendentemente dal risultato (stavolta sì), conterà molto come si uscirà dal campo, convincenti e credibili o no. Per certi versi potrebbe essere una gara più comoda perché non abbiamo la responsabilità di fare la partita, gli uomini rapidi ed in grado di ripartire non ci mancano. Dipenderà molto dalla tenuta difensiva (che però include tutti i reparti), ipotizzando che loro vogliano sfruttare il turno casalingo. Serve la prestazione per non interrompere questo tentativo di gioco propositivo, pur lontano ancora dalla completezza, non ci meraviglierebbe infatti un ritorno al 3-5-Foti, in onda già alla prossima in casa.

Le dichiarazioni del pre-gara di Cozza però vanno controcorrente: ha detto che il Lecce (insieme al Benevento) è la squadra più forte del campionato e, di conseguenza, andremo a “Via del “Mare” ad aggredirli! Sarebbe la prima volta ed è la prima mancanza che si nota in questa squadra; va fatto un pressing di squadra, non quello isolato delle punte o dei centrocampisti, sarebbe servito in casa nel derby, adesso diciamo che andiamo a farlo a Lecce. Razionalmente rimanderemmo questo arrembaggio in una gara casalinga e contro avversari più scarsi.

Più che una dichiarazione d’intenti sembra quasi il “rilancio” – senza punto – di un giocatore di poker…
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lunedì 15 settembre 2014


SERIE C 2014-2015
3ª GIORNATA GIRONE C

REGGINA 0
MESSINA 1









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venerdì 12 settembre 2014

IL DERBY!
Stasera alle 20.30 Reggina-Messina

Questa sera…

La Storia del Derby dello Stretto è tanto antica, con episodi e storie, che non basterebbe un’intera enciclopedia per raccontarli, cercando di rimanere ai nostri tempi c’è un episodio cardine che inevitabilmente ha timbrato ben più di un lustro; all’epoca era serie A ed il momento corrisponde all’enorme B che apparve nella nostra curva. Non se l’aspettavano, in campo era stato segnato da poco il definitivo 3-0 che sanciva la matematica salvezza da un lato (celebrata con lo striscione “salve sono la matematica”) e la retrocessione del Messina dall’altro; umiliazione mai cancellata perché, l’anno successivo, la pesante penalizzazione ai nostri danni celebrata al San Filippo da loro, nel frattempo ripescati in A, si rivelò un boomerang al ritorno, dove il 3-1 li rispedì nuovamente e definitivamente in B mentre la Reggina completava una delle migliori rimonte della storia del calcio italiano centrando una salvezza storica.

Da lì in poi le strade non si sono più incrociate, la Reggina ha subito un lento declino, loro hanno ricominciato, non sappiamo con quale nome tanto ogni volta ne propongono uno diverso, usiamo Messina per semplicità, Buddaci per convenzione. Hanno sperato di incontrarci “gufando” le nostre retrocessioni sul campo fino ad oggi, giorno in cui si disputa il Derby in Serie C, grazie alla riforma dei campionati che li ha fatti avanzare di categoria. La gara è stata in bilico fino a martedì pomeriggio, i fatti sono più che noti, alla fine ha deciso la Lega giorno ed orario. Tutto nasce da problemi di ordine pubblico, visti i rapporti tra le tifoserie; c’è da dire però che fortunatamente questo Derby, nelle sue ultime edizioni, ha lasciato sempre più spazio alla goliardia, da entrambe le parti, che alla violenza. L’auspicio è che anche in questa occasione le due tifoserie possano confermare la loro maturità e dar vita ad uno spettacolo che metta in risalto la passione e la civiltà di due grandi città del Sud.

Dal punto di vista calcistico il Derby arriva prestissimo, quando ancora non è chiaro il ruolo che reciteranno le squadre nel campionato, la Reggina è partita meglio mentre il Messina ha incontrato qualche difficoltà di ambientamento. Si tratta però di una partita particolare, dove contano, più di altre partite, fattori quali concentrazione, motivazioni e l’intelligenza calcistica. Il Messina ha iniziato con la difesa a tre (ma difendono in cinque), due attaccanti ed un trequartista; la Reggina vuole perseguire la via del 4-3-3, con voglia di proporre gioco. Il tema tattico dovrebbe essere quello solito, cioè, chi gioca in casa propone di più, però ci sono le variabili degli episodi che possono incanalare la partita in modo diverso. Gli uomini che scenderanno in campo da entrambe le parti saranno sostanzialmente quelli che hanno giocato le prime due gare, con la particolarità che in entrambe le squadre ci sono due “vecchietti” terribili, Di Michele e Corona, che in mezzo a tanta gioventù vorranno incidere con la loro esperienza.

Il pubblico non sarà quello dei derby in A e forse non sarà neanche quello degli antichi derby in C; però sarà certamente qualcosa di speciale e non è nemmeno tanto casuale che viene dopo la Paganese…

...CHI NON SALTA È MESSINESE!!!
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martedì 9 settembre 2014

È GRANDE ITALIA!
Gli azzurri vincono 2-0 ad Oslo nella prima gara ufficiale di Conte

Gli azzurri in campo
OSLO (Norvegia) – L’Italia di Antonio Conte va che è una bellezza. Secco 2-0 ad Oslo, senza subire tiri in porta in due partite. Questa vittoria conta tanto perché era la prima partita di qualificazione verso gli Europei del 2016. Erano 77 anni che non vincevamo in Norvegia. Un gol per tempo, prima Zaza (prima rete in azzurro alla presenza numero due), dopo Bonucci. Buffon spettatore non pagante, tristezza sulla coda per l’infortunio ad Immobile costretto ad uscire in barella nel recupero.

Lo schema di gioco della squadra
La Norvegia si schiera col 4-5-1 mentre l’Italia di Conte è col 3-5-2. Sono due le novità del c.t. azzurro rispetto alla gara vinta a Bari con l’Olanda: tra i pali ritorna capitan Buffon al posto di Sirigu mentre lo squalificato Marchisio viene rilevato da Florenzi. È partita vera, l’arbitro fischia poco e Conte lo fa notare ai suoi urlando. Spingono molto i terzini azzurri Darmian e De Sciglio che possono ricevere tranquillamente la palla e puntare gli avversari.

Antonio Conte
Al 16’ proprio De Sciglio serve Zaza in area che si libera e calcia di sinistro, la deviazione di Nordtveit spiazza il portiere Nyland che nulla può. Un pizzico di fortuna perché in caso di mancata deviazione il tiro del nostro attaccante avrebbe colpito Immobile terminato in fuorigioco. Italia in vantaggio, gol di Zaza, il primo con la maglia azzurra. Buffon non ha grandi grattacapi, mai deve intervenire nel primo tempo. Giaccherini prova da lontano al 31’, respinge il portiere, ma Immobile non è pronto per ribadire in rete.

Carlo Tavecchio con Amedeo Goria
Non è come Bari e lo sapevamo ma la squadra è quadrata; Bonucci e De Rossi hanno poche possibilità per giocare in verticale, si cerca di più il fraseggio, si bada al sodo. Il tecnico Hoegmo al 50’ manda dentro Elyounoussi per Nielsen ma non cambia lo schema della sua squadra. L’Italia fa fatica a conquistare campo anche perché i due davanti fanno fatica a tenere palla ed a far salire, di conseguenza, la squadra. C’è un calcio d’angolo per gli azzurri al 62’, un attimo prima Conte manda dentro Pasqual per Darmian con conseguente spostamento di De Sciglio a destra. Giaccherini tocca corto per Pasqual che si libera e crossa di prima per Bonucci che, mollato da Jenssen, di testa insacca in rete il gol del raddoppio.

Hoegmo manda dentro Tettey e Pedersen per Jenssen e Skjelbred, mentre Conte prepara Poli. Il quarto uomo fa confusione e compare il 7 di Zaza invece dell’8 di Florenzi. Il cambio viene fermato e nell’azione successiva, al 77’, Immobile lancia proprio Zaza che si invola verso la porta e calcia: la traversa gli nega la doppietta mentre sulla ribattuta il colpo di testa di Florenzi è respinto da Nyland. All’81’ è ancora Zaza ad andare in contropiede, il suo pallonetto supera il portiere ma Forren sulla linea salva.

Conte manda dentro Destro per Zaza ma ormai c’è solo una squadra in campo ed è la nostra. C’è il tempo solo per l’infortunio ad Immobile. L’abbiamo scritto giovedì, lo ribadiamo oggi: signore e signori l’Italia s’è desta!

Ai microfoni della Rai il c.t. Antonio Conte ha dichiarato: «Non vincevamo da tantissimo tempo in Norvegia. In nove giorni abbiamo fatto tanto, dobbiamo migliorare e conoscerci ma siamo sulla strada giusta. Buffon non si è mai sporcato i guanti, mentre noi siamo stati spesso pericolosi: sono contento, siamo stati bravi. C'è voglia di applicare questo tipo di calcio da parte dei ragazzi. La squadra ha margini di miglioramento, sono contento della disponibilità, i ragazzi hanno voglia di crescere. Ci sono tanti ragazzi nuovi rispetto al Mondiale. Sicuramente chi merita gioca».
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lunedì 8 settembre 2014


Serie C 2014-2015
2ª giornata girone C

PAGANESE 1
REGGINA 2


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domenica 7 settembre 2014


VINCERE A PAGANI!
Macalli e l’idea di Sportube: un genio della comunicazione

Dopo il pari dell’esordio, contro la Casertana, sono rimasti alcuni dubbi sul valore del risultato perché se i campani saranno tra i migliori assumerà un certo valore mentre se la Casertana si dimostrerà la solita squadra da mezza classifica sarà da considerare un mezzo passo falso. Diciamo così perché alla salvezza ed al campionato tranquillo siamo contrari per natura, noi dobbiamo lottare, soffrire e vincere. Chi segue questo sport per non perdere poco ci ha capito, a nostro modesto avviso. I gol di Insigne sono stati neutralizzati dagli errori in difesa, punto e a capo. Il mercato, senza tanti fronzoli, è stato la solita “chiavica”: contrattizzato il genero. Sarà bravo, gli auguriamo le migliori fortune, tutto ciò però fa della nostra squadra qualcosa che assomiglia più al Borgorosso Football Club che ad una società semi-professionistica. Facilmente si potrebbe dire che ad alti livelli è capitato al Milan con Pato ma allora dateci un paio di Scudetti, una Coppa dei Campioni e ne riparliamo!

Serviva qualcuno in mezzo al campo, con i piedi educati, diciamo che adesso ci adeguiamo alla categoria. Cozza nel frattempo non batte ciglio, anzi appoggia con il suo “yesmannismo” che diventa sempre più evidente. In campo ha realizzato che la palla deve arrivare, anche in modi poco urbani, a quelli davanti che hanno la qualità.  La settimana è filata liscia, con i tifosi quasi a ringraziare di qualche mancata partenza (chissà che cifrone sarà stato esposto al Frosinone per Viola) pensando che stava per vendersi anche il primo assist del campionato! La gara di Pagani la vedremo tutti su Sportube poiché incredibili questioni burocratiche, sulle quali stendiamo un velo pietoso, non hanno permesso al tifo organizzato di recarsi in Campania per una trasferta che i nostri padri ci hanno sempre raccontato.

Il canale ideato dalla Lega è un successo, migliorabile quanto si vuole ma sempre di iniziativa geniale si tratta. Il tifo da stadio non risentirà mai della proposta gratuita come invece risente dell’onerosità della pay-tv. In sintesi, avendo la partita gratis a casa, recarsi allo stadio ha il normale costo del biglietto ma non comporta perdita di soldi; con l’abbonamento, ad esempio, alla B di Sky, recarsi allo stadio ha lo stesso costo del biglietto più un costo di sostituzione di circa 5 euro a partita. Non è tanto ma il condizionamento psicologico pesa per molti nella scelta. Grosse fette di popolazione sono state informatizzate (con successo) più da Macalli che da cinque governi consecutivi.

Tornando al calcio, potremmo parlarvi degli avversari, di come giocano, del tecnico: il problema è che non conosciamo nulla della Paganese e, cosa ancora più grave, che proprio non ci interessa saperlo! Portate questi tre punti e poi pensiamo al derby.
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giovedì 4 settembre 2014

CONTE, BUONA LA PRIMA
L’Italia del neo c.t. supera brillantemente l’Olanda: 2-0

Antonio Conte
BARI – Se il buongiorno si vede dal mattino sarà davvero una bella giornata… La prima Italia di Antonio Conte è semplicemente scoppiettante. Gli azzurri al “San Nicola” travolgono l’Olanda che al Mondiale si era classifica al terzo posto con una partenza travolgente: ci mettono 3’ i nostri a trovare il gol con Ciro Immobile pescato da un lancio di Bonucci. Il centravanti, scattato con i tempi giusti sulla linea del fuorigioco, supera il portiere e deposita nella rete ormai sguarnita. Tempo di sistemarsi ed al 9’ è Zaza a scattare sul lancio di Bonucci: Martins Indi può solo stendere l’attaccante in area con conseguente rigore e cartellino rosso. Dal dischetto De Rossi (10’) spiazza Cillessen.

È bella l’Italia, il 3-5-2 funziona ed è uno schiaffo in faccia per Cesare Prandelli: il calcio è fatto di organizzazione ed idee e non di schemi buttati a caso. La difesa è alta, il pressing continuo e, una volta recuperata palla, le punte sono sempre in posizione di sparo. Come al 20’ quando De Sciglio recupera palla e lancia Immobile che serve Zaza solo in area ma Cillessen gli nega la gioia del gol.

La prima Italia di Conte
L’Olanda di Guus Hiddink senza Robben e con uomo in meno è intontita. La coppia d’attacco scelta dal neo c.t. va che è una meraviglia: sembrano due che hanno giocato sempre insieme ed invece è solo la prima volta… Al 31’ sono ancora loro a sfiorare la terza rete: geniale il colpo di petto di Zaza che libera Immobile al tiro al volo ma la palla termina fuori di poco. All’Olanda non restano che i lanci lunghi ma dietro Sirigu è spettatore non pagante. Considerazione tra il serio ed il faceto: ma non è che Buffon porti un po’ sfiga?

Nella ripresa scende prevedibilmente l’intensità della squadra che comunque tiene un baricentro alto. Conte sfrutta i sei cambi e si arrabbia un po’ svegliando la squadra. Martedì in Norvegia (ore 20.45, diretta Rai 1 e differita su Sky alle 22.45) sarà partita vera. Con tutti gli scongiuri del caso possiamo dire che l’Italia s’è desta!

A fine partita queste le prime dichiarazioni di Antonio Conte ai microfoni della Rai: «Al di là del risultato mi interessava vedere la risposta dei ragazzi ed è stata positiva. Impegno, idee di gioco, aggressività: grande disponibilità da parte loro. Sono quattro giorni che lavoriamo insieme, il percorso è lungo, ma partite così danno fiducia. Abbiamo intrapreso il percorso con sei allenamenti intensi: sono contento per l’applicazione di alcuni principi tattici. Questo è un mix di ragazzi maturi e giovani che hanno voglia. Dico sempre che vincere aiuta a vincere. Abbiamo lavorato per l’intesa degli attaccanti ed in campo si è visto per tutta la gara. Martedì ci attende una battaglia in Norvegia, loro sono una squadra ostica. Verratti titolare ad Oslo? Vediamo, io lo vedo più come centrocampista centrale che come mezzala. Stasera più che una squadra speciale ho avuto degli uomini speciali».

P.S.: Complimenti ad Alberto Rimedio per il suo esordio con la maglia azzurra. Ritmo, preparazione, intensità. Peccato per l’inadeguatezza di Bizzotto nel ruolo di spalla statistica più che tecnica, forse sarebbe ora che la Rai facesse come ha fatto al Mondiale: il solo telecronista con Antinelli a bordo campo. Com’era con Martellini. Com’era con Pizzul…
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martedì 2 settembre 2014

IDDUSAPI BY NIGHT

Michele Criscitiello e Alfredo Pedullà
Lettera aperta dei Club associati alla Lega Serie B a tutela dell'interesse di ognuno e di tutti, dell'immagine del Campionato, dei propri Tifosi e della Lega stessa. La scrivono dopo le polemiche di questi giorni, scaturite in seguito alle decisione degli Organi competenti sul numero di squadre e sulla 22a società che partecipa al torneo 2014/15 e si scagliano, pur senza nominarlo, contro Michele Criscitiello. Ecco il comunicato:

"In un'estate certamente critica e inclemente da tanti punti di vista, anche il calcio ha vissuto e sta vivendo le sue difficoltà. E la Serie B non fa eccezione.

Ma le difficoltà fanno parte del cammino e la Lega, della quale facciamo parte e che ci rappresenta, ha dimostrato fin dalla sua nascita nel 2010 di saper affrontare tutte le circostanze, a partire da quelle negative che non mancano, con compostezza, correttezza, competenza, determinazione e, soprattutto, unita d'intenti.

In questo quadro un ruolo fondamentale lo svolge il sistema dei media, che ha il diritto di analizzare e criticare, "possibilmente" civilmente e costruttivamente. Un sistema che pensiamo abbia il diritto-dovere di informarsi e poi informare l'opinione pubblica, per consentire la comprensione di ciò che succede ed evitare che ai problemi si aggiunga ulteriore confusione, della quale soprattutto in questa fase non si avverte il bisogno.

La nostra è una Lega che, a partire dal Presidente Andrea Abodi, ha sempre dimostrato di saper ascoltare e rispondere, peraltro non solo ai giornalisti, ma anche alla gente, ai Tifosi. Per una forma di rispetto che rappresenta un dovere di ruolo e di funzione.
Ma a questo dovere riteniamo debba corrispondere, però, uguale rispetto da parte di chiunque, tanto più se opera in ambito professionale. Per questa ragione riteniamo inaccettabili la campagna di disinformazione rispetto alle attività della Lega e gli attacchi personali al nostro presidente Abodi che da mesi sta portando avanti un giornalista e alcuni suoi collaboratori sull'emittente televisiva Sportitalia e sul sito Tutto Mercato Web.

La libertà di antenna e di pensiero, il diritto alla critica anche aspra, devono essere accompagnati dal rispetto di regole deontologiche delle quali deve essere garante, a parte la coscienza individuale, anche l'Ordine dei Giornalisti.

Tutte le società associate alla Lega Serie B, ancora una volta unite nell'impegno per la tutela del bene comune, prendono questa posizione a tutela della reputazione della famiglia sportiva che rappresentano.

Andrea Abodi
La disinformazione reiterata è una pratica incivile, come la diffamazione. Ma se per la prima c'è un giudizio morale, per la seconda il giudizio non potrà che essere formale.

Nell'interesse di tutti".

I presidenti della Serie B

NOTE A MARGINE – Abbiamo chiesto al Presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, un commento sulla vicenda: «Mi fa piacere che tutte le società associate abbiano preso una posizione, dimostrando ancora una volta unità d’intenti». Giova inoltre ricordare che Michele Criscitiello ha perorato la causa del Novara in quanto è fidanzato con Paola De Salvo, sorella del presidente della società piemontese, Massimo.
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lunedì 1 settembre 2014


Serie C 2014-2015
1ª giornata girone C

REGGINA 2
CASERTANA 2






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