lunedì 30 novembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
Polverino non aver paura di parare un calcio di
rigore, non è
mica da questi particolari che si giudica un
giocatore… Forse!
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▬ In serata è giunta la
notizia che l’Asd Reggio Calabria ha vinto a tavolino a Rende. Anche il ricorso
dei cosentini è stato respinto. Ci piaciu mi fannu jucari a Feraco cuntra a
nui? E mi sa teninu! NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Si stanno scatenando,
teneteli! È quasi tempo di calciomercato per l’Asd Reggio Calabria e le
migliori penne del giornalismo sportivo reggine sono agguerrite. Istruzioni per
l’uso: il mercato finisce il 17 dicembre (e non il 15, lapsus ci fu) ma soprattutto
ditegli che questa finestra riguarda soltanto i calciatori di Serie D e non i
calciatori che militano in Serie C. Eh sì, perché qualcuno ha scritto che
stiamo trattando Sirignano del Martina Franca che, per regolamento, a dicembre
non può arrivare. Per lui bisognerà aspettare eventualmente gennaio come tutte
le squadre del mondo. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Radiocronaca di
Agropoli-Asd Reggio Calabria, amaranto all’attacco: «Cross in area per coso!». NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Invece di
Verona-Napoli su Sky domenica a mezzogiorno è andato in onda un porno.
Trevisani: «La squadra di Mandorlini gioca con Pazzini davanti e dietro tutti
quanti». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Avete presente i “Ragazzi
di Bottega”, quelli che nelle vecchie redazioni dei giornali facevano di tutto?
Anche noi ne abbiamo uno chi va stricandu machini a Firenzi. NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Parliamo di portieri: Daniel
Leone è andato in prova al Latina, in Serie B, auguriamo a lui che arrivi la
firma sul contratto. A chi non l’ha voluto portare tra i pali dell’Asd invece...
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Sempre restando in
tema portiere Leone, qualche giorno dopo dei nostri scritti, ricevemmo una
telefonata dove ci veniva detto che il ragazzo non avrebbe più potuto giocare a
calcio di alto livello per difendere l’operato di chi non l’ha voluta tra i
pali amaranto. La notizia di oggi dice, evidentemente, altro. NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ I tuffi del portiere
Polverino sui calci di rigore (tra l’altro accostato agli amaranto per questa
sessione di mercato) sono da premio Oscar. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Chiudiamo, ovviamente,
con un portiere: Angelo, nell’Area ci hai lasciati soli con Tonugno. Avrai
avuto i tuoi motivi, ma ti pari giustu? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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martedì 24 novembre 2015
IDDUSAPI BY NIGHT
Noi siamo uomini di parola. I fatti: venerdì
scorso ci siamo consultati, come sempre succede, per pubblicare il By Night.
Muttley chiede a Dick Dastardly consigli ma non riceve risposte. Allora fa di
testa sua e pubblica sull’imminente Real Madrid-Barcellona. Quando Y si sbriga
gli dice di farlo sulla Viola e sull’esonero di coach Benedetto ma era ormai
tardi. La risposta però non tarda ad arrivare: tornerà Kim Hughes, lo faremo
quando succede. Pensavamo tornasse come coach, sarà invece l'aiuto di Benedetto che è stato richiamato dopo l'esonero. Ma la sostanza cambia di poco. Ecco, oggi, dopo 27 anni, Kim Hughes è tornato alla Viola e noi
siamo qui. Nella foto la chat di Whatsapp a conferma che noi siamo uomini di
parola e certe cose le annusiamo nell'aria senza essere imbeccati da niente e nessuno!
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lunedì 23 novembre 2015
TATTICAMENTE Agropoli-Reggio Calabria 0-1
Partiamo dall’azione migliore della gara: Tiboni
viene incontro, e riceve un passaggio da dietro, comodo, rasoterra, perché
l’Agropoli è assente nel mezzo e lascia la possibilità di far viaggiare avanti
e dietro questa palla.
Tiboni passa dietro a Lavrendi che vede in avanti l’inserimento di Arena (non inquadrato) alle spalle dei difensori che, seppur abbastanza bassi, si lasciano sorprendere da quel movimento avanti e indietro della palla.
Il pallone arriva ad Arena che colpisce al
volo incrociando ma non centra la porta per poco.
* * *
Episodio determinante è il rigore. Intanto
l’arbitro ha la migliore visuale possibile, il tocco avviene in questo momento,
il braccio è largo, la palla sembra colpita con la spalla ma il movimento non
fa apparire quest’intenzione: se si vuole colpire di spalla è la stessa che
viene spinta in avanti, qui l’intenzione sembra quella di coprire e di non
far passare comunque quel pallone.
Un pallone colpito di braccio non schizza
in avanti in quel modo, sapete che come sempre cerchiamo di essere oggettivi,
loro protestano perché convinti, probabilmente a ragione, che l’intervento sia di spalla ma la decisione ci può stare per come è stata fatta vedere
all’arbitro (come si evince dall’immagine precedente).
Tiro-gol, portiere spiazzato, Riva esulta e
successivamente viene avvicinato, in modo non gentile, da due avversari che a
turno ne interrompono l’esultanza. L’Agropoli si lamenta per i troppi rigori
subiti ma dovrebbe anche occuparsi dei tuffi del portiere Polverino sui rigori
che il buon Pizzul definirebbe “pittoreschi”.
Non esce benissimo in foto!
Questo è un rigore contro la Vibonese.
Questo, invece, contro il Rende.
Infine il rigore contro il Gragnano.
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domenica 22 novembre 2015
sabato 21 novembre 2015
Domani AGROPOLI-REGGIO CALABRIA
L’AMARO DEL CAPO
* * *
Gabriele Martino, DGS dell'Asd Reggio Calabria
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La
vittoria nel recupero di domenica scorsa ha sortito alcuni effetti positivi:
intanto siamo stati tutti meglio dopo l’urlo liberatorio successivo al gol di
Zampaglione, i giocatori hanno avuto spazio per rilassarsi nelle varie
emittenti, tutto sarebbe stato perfetto se non ci fosse stato l’amaro del “capo”
offerto dal DGS (Direttore Generale Sportivo). Nel momento in cui
sostanzialmente tutti si stavano godendo dieci minuti di felicità lui è
intervenuto per dire un paio di cose scontate: la squadra va rafforzata con le
sue idee e lo devono volere tutti perché la piazza di Reggio merita altre scene
calcistiche. Dichiarazioni ovvie che se necessarie andrebbero dette nelle “quattro
mura”; negli anni abbiamo imparato bene che certe uscite pubbliche non
migliorano la situazione in nessun campo (vedi esternazioni del presidente
della Viola che sono state seguite da una lunga serie di sconfitte), se in
maniera più sottile poi si fanno per defilarsi in anticipo dal mancato
raggiungimento dell’obiettivo la situazione è ancora peggiore.
In settimana
si è scritto molto di una possibile operazione di mercato riguardante
l’acquisto del centravanti Piemontese della Palmese, calciatore acquisito dal
club nell’agosto 2014 in Eccellenza con campionato vinto da protagonista ma che
ha appena compiuto 33 anni. Egli rappresenta senza dubbio un buon terminale
offensivo, la sua carriera gli ha fornito una certa esperienza sui campi
dilettantistici. Sarebbe un intervento di pochi mesi, appunto dalla finestra di
mercato al termine del campionato, che andrebbe a creare una concorrenza con
Tiboni, che di anni ne ha 27, e che non starebbe in piedi visto il ruolo da
sostituto per entrambi: perché Tiboni gli è superiore nel complesso e perché se
Piemontese cambia squadra certamente non lo fa per andare in panchina. Tali
riflessioni andrebbero fatte prima di entusiasmarsi per una voce di mercato, la
squadra ha certamente bisogno di “puntelli” ma che aiutino dove serve.
Mattia
Gallon, attaccante del Marsala
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Trovare
un attaccante che possa integrarsi con un reparto buono, come quello attuale,
significa mettere dentro una freccia in più, per esempio uno più giovane, che
rappresenti un investimento e possa essere utilizzato in contemporanea con Tiboni
e gli altri. Tra tutti quelli visti, due in particolare hanno suscitato la
nostra attenzione, per movimento, capacità realizzativa ed appunto età: Fabio
Longo della Frattese e Mattia Gallon del Marsala. Tolto Longo che sarebbe il
migliore ma di anni ne ha 28 e crediamo di difficile acquisizione, Gallon (anni
23, quindi investimento ottimale) rappresenta la stessa tipologia di attaccante
che sa fare il centravanti e potrebbe girare attorno alla prima punta. Detto
dell’attacco, proprio perché è stato il tema preferito (dagli altri), ci sono
interventi da fare in difesa ed in mezzo al campo, sempre se l’obiettivo è
quello della promozione altrimenti, come abbiamo scritto da tempo, la squadra
così com’è può tranquillamente raggiungere la salvezza.
L’altro
argomento clou di questi giorni è stata l’intenzione, espressamente dichiarata,
del Presidente della Palmese di far parte della futura società amaranto. Queste
sono valutazioni che spettano agli associati, come tifosi non possiamo
augurarci che sempre più imprenditori appassionati di calcio si vogliano
avvicinare alla nostra squadra, meglio ancora se della nostra città/provincia.
Pino
Carbone, presidente della Palmese
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Riguardo
il campo, c’è da dire che l’Agropoli è una formazione che sta vivendo il suo
campionato con qualche risultato importante, come la vittoria sulla Frattese,
ma con un andamento complessivo mediocre e ben rappresentato dalla classifica. Da
questa parte giovedì si è giocato in amichevole a Gallico, su un terreno
sintetico come quello che si troverà ad Agropoli ma in campo ci sono andate le
riserve. Forse ci sfugge qualcosa ma sapere la squadra titolare in tribuna
nell’amichevole infrasettimanale di preparazione alla gara suona strano.
Ci
sarebbero da aggiungere alcune cosette che segnaliamo da tempo: vorremmo ad
esempio che nell’era telematica ci fosse un sito ufficiale funzionante e sarebbe
gradito a tutti non vedere Rizzo in gigantografia sul perimetro dello stadio. Non
scriviamo nulla sull’erba, perché alla Catalano: abbiamo sempre scritto che
preferiamo vincere su un campo di patate che perdere con un campo perfetto.
* * *
Lo
stadio “Raffaele Guariglia” di Agropoli
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Sono
venti i convocati di Francesco Cozza per la sfida di domani ad Agropoli
(fischio d’inizio alle ore 14,30). Di seguito la lista.
▬ Portieri: Licastro (’95),
Ventrella (’96).
▬ Difensori: Brunetti (’95),
Carrozza (’99), Cucinotti, De Bode, Maesano (’96), Mautone.
▬ Centrocampisti: Condomitti,
Corso, D’Ambrosio (’97), Lavrendi, Mangiola (’97), Riva, Roselli.
▬ Attaccanti: Arena,
Bramucci (’96), De Marco (’96), Tiboni, Zampaglione.
Domani
sera, come sempre, su Iddusapi il resoconto della partita, mentre lunedì la
gara sarà sviscerata nel nostro seguitissimo “Tatticamente”.
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venerdì 20 novembre 2015
IDDUSAPI BY NIGHT
Domani non prendete impegni dalle 18.15 alle
20. In diretta su Fox Sports andrà in onda il “Clasico”, Real Madrid contro
Barcellona. Una partita che si presenta da sola e che noi ci potremo godere con colui che riteniamo il miglior commentatore tecnico esistente vale a dire Fabio Capello.
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giovedì 19 novembre 2015
IDDUSAPI BY NIGHT
Ieri, a soli 40 anni, ha lasciato la vita
terrena Jonah Lomu, il più grande giocatore di rugby di tutti i tempi. La vita
passa ma una leggenda è immortale. Ti sia lieve la terra, Jonah.
mercoledì 18 novembre 2015
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
Il nostro tabellino sbagliato
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▬ Stavolta l’abbiamo
fatta grossa noi. Domenica nel giornalino abbiamo dimenticato nel tabellino il
marcatore del terzo gol della Palmese e nella cronaca abbiamo attribuito il gol
a Piemontese. L’abbiamo dimenticato nel tabellino perché Piemontese aveva segnato
prima e per noi il minuto era già aggiunto. E pensare che negli appunti abbiamo
scritto Cordiano oltre a ricordarcelo. Abbiamo sistemato ieri, avevamo il cuore
nello zucchero, ma la cattiva figura resta. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA
AL CUBO!
▬ Oggi Paola Ferrari,
conduttrice di 90° Minuto ha invaso Twitter. Ecco il suo commento: «Se
chiedessimo agli Ultras e alle curve di collaborare con le Forze dell’ordine
per stanare i terroristi e salvare il Calcio?». Dopo questo bel Tweet oggi l’hashtag
#LeIdeeDiPaolaFerrari è stato quello più utilizzato in Italia. Il più
divertente? «E se chiedessimo agli ultras di collaborare con la mia famiglia
per trovarmi un fidanzato?». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Tempo di play-off per
gli Europei. Ieri c’è stata Irlanda-Bosnia, commento tecnico di Giancarlo
Marocchi: «La Bosnia gioca con una prima punta e poi sono in tre dietro pronti
ad andare al rimbalzo». E noi che pensavamo fosse una partita di calcio, era
basket. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Clamoroso di domenica!
Il “Corriere dello Sport” e “Gazzetta del Sud” non ci danno spunti con
formazioni errate. E ora chi scrivimu? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ La Gazzetta dello
Sport colpisce ancora. Nella pagina delle opinioni vengono riportati
giornalmente i tweet di personaggi sportivi. Sabato ne è comparso uno di
Clemente Russo, sotto per farlo riconoscere hanno scritto “ex pugile azzurro”.
Stanno forse parlando dello stesso Clemente Russo dell’edizione del 12 luglio
2015? Hanno scritto che battendo Pinchuk si è qualificato per le Olimpiadi di
Rio 2016. Ex puglie? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Il Trap durante
Italia-Romania che spiega perché non è fuorigioco («Darmian è davanti ma non c’è
luce tra lui e l’avversario, quindi era regolare») zittendo Alberto Rimedio che
cercava di spiegargli che da circa vent’anni non è più così vale da solo il
canone Rai. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Un noto giornalista sportivo
reggino ha paragonato Federico Buffa ad un personaggio reggino che chiameremo
Mary. La dichiarazione è stata la seguente: «Buffa è un Mary rinisciutu». NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ I danesi, nello
spareggio per gli Europei, volevano eliminare la Svezia di Ibrahimovic che,
invece, si è qualificata grazie ad una sua doppietta. Sobrio come sempre Ibra a
fine partita: «Volevano mandarmi in pensione ed invece ce li ho mandati io». NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Ha giocato la
Nazionale e come sempre Buffon, Bonucci e Chiellini si sono dimostrati delle
granitiche certezze. Per gli avversari. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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martedì 17 novembre 2015
SPECIALE NAZIONALE
BOLOGNA
– Lo stadio che canta all'unisono la Marsigliese, poi gli inni nazionali di
Italia e Romania, quindi il minuto di silenzio. Anche il “Dall'Ara”, come tutti
gli stadi d'Europa, ha commemorato le vittime degli attentati di Parigi di
venerdì scorso. Poi la partita. Azzurri sotto all'8' per il gol di Stancu dopo
un pasticcio della difesa. L'Italia pareggia su rigore di Marchisio (55') per
il fallo di Grigore su Eder. Sorpasso al 66' col colpo di testa di Gabbiadini
su cross di Marchisio. Definitivo 2-2 di Andone (88').
* * *
Antonio Conte pare abbia già scelto quattordici
calciatori che, salvo infortuni o clamorosi scadimenti di forma, saranno nella
lista. I portieri Buffon e Perin; i difensori Barzagli, Bonucci, Chiellini,
Darmian e De Sciglio; i centrocampisti Candreva, Florenzi, Marchisio, Parolo e Verratti;
gli attaccanti Eder e Pellè. Rimangono sette caselle e l’idea del commissario
tecnico è di portare due calciatori per ruoli.
Il
commissario tecnico Antonio Conte
|
In porta
dipende da Sirigu: se a gennaio troverà una squadra per giocare andrà agli
Europei, sennò c’è un posto disponibile e Padelli parte in vantaggio.
In difesa
non ci sono fenomeni e gli juventini stanno faticando parecchie. Mancano anche
le alternative almeno che Rugani e Romagnoli non esplodano da qui a maggio,
osservati speciali Acerbi, Antonelli, Astori e De Silvestri.
A
centrocampo i nodi sono Pirlo e De Rossi. Se l’ex giocatore della Reggina
rimane negli Stati Uniti le porte dell’Europeo saranno chiuse per lui. De Rossi
invece dovrà offrire garanzie nella Roma sennò spazio ad altri. Sotto
osservazione ci sono Bertolacci, Bonaventura, Giaccherini e Montolivo.
Riteniamo assurdo non dare una possibilità a Simone Missiroli, saremo anche di
parte ma lui è il migliore di una squadra quinta in classifica.
Il
tricolore francese prima del calcio d’inizio
|
In avanti
i nodi da sciogliere sono Insigne e Berardi: a Conte non è andato giù che
abbiano lasciato il ritiro per leggeri infortuni e li ha lasciati a casa.
Dovrebbe esserci posto per El Shaarawy, rischiano Zaza e Giovinco che giocano
poco (lo juventino gioca spezzoni, l’ex Empoli è in America ma lì il campionato
è fermo). Se recupera dalla pubalgia noi faremmo più di un pensiero a
Balotelli.
Il c.t. oggi ha dichiarato che, in questo momento, 4 o 5 squadre sono davanti a noi ma lavorando il gap si può colmare. Per questo pare abbia ottenuto l'anticipo della finale di Coppa Italia ad aprile in modo da avere già il 23 maggio (una settimana dopo la fine del campionato) i giocatori a Coverciano.
Il
rigore di Marchisio vale l’1-1
|
Nonostante le dichiarazioni di Conte («se arriviamo in finale agli Europei potrei anche rimanere altri due anni») il nodo riguardante la panchina del prossimo biennio verrà sciolto tra marzo ed aprile. In quel periodo i club programmano la stagione successiva e l'attuale c.t. fa gola a Paris Saint Germain, Milan e... Juventus. Se non dovesse concretizzarsi un top club la disputa di un buon Europeo lo vedrebbe ancora sulla panchina azzurra. Altrimenti via alle alternative: noi vorremmo Ancelotti, Tavecchio pensa ad Alessandro Del Piero. Purtroppo.
LE PARTECIPANTI Con la disputa dei play-off, stasera, si è completato il quadro delle 24 squadre che disputeranno la fase finale (prima volta con così tante squadre) che si svolgerà in Francia dal 10 giugno al 10 luglio 2016. Ecco la lista: Francia (paese organizzatore), Albania, Austria, Belgio, Croazia, Eire, Galles, Germania, Inghilterra, Irlanda, Islanda, ITALIA, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina ed Ungheria. Il sorteggio dei sei gironi avverrà a Parigi sabato 12 dicembre.
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lunedì 16 novembre 2015
TATTICAMENTE Reggio Calabria-Palmese 4-3
Vittoria
sulla Palmese nel recupero di gara, partiamo da qui ovvero ciò che è stato il
tema del primo tempo: lancio da dietro per il loro centravanti che cerca il
compagno che si propone, come noterete Piemontese anticipa il salto per
prendersi la posizione, il compagno s’inserisce, questa è il preludio al gol.
Il tutto viene agevolato anche dalla solita difesa bassa evidenziata che si
porta vicino alla porta questi palloni. Il punto è questo, l’errore individuale
c’è di Mautone che questa cosa non l’ha proprio letta durante la gara ma un
atteggiamento più aggressivo (alto) delle linee sta alla base anche di certe
scelte avversarie.
* * *
Questo è il gol, stesso lancio da dietro, stessa difesa laggiù, stavolta Piemontese
è dietro Mautone ma come al solito salta prima, Foderaro s’inserisce e viene
trovato.
Palla
controllata al limite e siamo in inferiorità numerica perché De Bode è preso in
mezzo, a furia di correre verso dietro con la linea non possiamo neanche
tentare la carta del fuorigioco che ovviamente non c’è al momento del passaggio
di tacco di Foderaro.
Questa
è l’immagine di tutti i giocatori che alzano il braccio…
* * *
Solito cliché, stavolta il lancio è dalla loro difesa invece che da metà campo
ma qui De Bode, visto che Mautone rinuncia, va a contendere il pallone, gli
avversari sempre pronti alle deviazioni del centravanti.
La
palla viene messa a terra e poiché l’azione era lontana dalla porta saremmo in
tempo con centrocampisti e difensori a non correre pericoli.
Invece passivamente abbiamo fatto quindici metri indietro, questo è l’errore
prima della mancata chiusura che evidenziamo, anche un dai e vai risulta comodo
quando si lascia campo interno per la giocata.
L’azione prosegue a sinistra, Piemontese salta prima di Mautone e segna.
* * *
Gol
dell’1-2, stavolta l’errore lo commettono loro lasciando sguarnito il limite,
sono sempre molto vicini al portiere in queste situazione probabilmente per via
dell’altezza del loro estremo difensore che nel mucchio tra Mautone e
Piemontese (che a saltare in attacco ha altro impeto, in difesa è meno
determinato) interviene e mette il pallone proprio al centro dell’area, Roselli
tira, De Bode devia e la palla s’insacca.
* * *
Questo è il bellissimo gol di Roselli, Arena porta palla e la cede a Tiboni che
spalle alla porta effettua una delle tante cose giuste che ha fatto durante la
gara per pescare i compagni, si gira e serve questo pallone invitante al
centrocampista che dopo il controllo la mette forte all’incrocio per il 2-2.
* * *
Solito
posizionamento della Palmese a difesa del portiere, con De Bode che ha la
libertà di fare un terzo tempo dal dischetto del rigore, Piemontese anche
stavolta è passivo ed il colpo di testa del difensore, finalmente autoritario in questa gara, va dentro nell’angolo lungo.
* * *
Si
va a centrocampo e viene espulso un avversario, De Bode commette un fallo sciocco
e regaliamo una punizione. Siamo con l’uomo in più in generale e sul cross in
sei contro cinque. Riusciamo però a lasciare libero proprio Cordiano che farà
gol di testa.
* * *
L’episodio finale è il gol di Zampaglione, ancora da corner con le stesse
situazioni descritte in precedenza ma nasce tutto da questo recupero di De Bode
che tiene in gioco generosamente questo pallone, sul quale Bramucci contende
all’avversario, s’inserisce Riva che dribbla prima e poi rimedia il corner. Cozza
era in tribuna sicuramente gli ha detto di stare avanti nel finale, però nelle
sue vicinanze c’era un nostro pilastro del blog che qualche minuto prima aveva suggerito
di lasciarlo in avanti. Poiché qualcuno pensa che lo stesso, dopo aver girato
l’Italia, a volte partendo da solo, possa essere scontento della vittoria, chiudiamo
con un pizzico di rammarico questo approfondimento di gara sottolineando che
anche in curva qualcuno di Iddusapi ha partecipato con la solita passione, la
stessa dei precedenti trent’anni. Iddusapi prima di parlare di pallone è un
blog “tifoso” che riflette e non offende nessuno, se qualcuno della società non
accetta critiche dai suoi stessi tifosi/clienti (noi paghiamo al campo, come
sempre) non abbiamo cosa fare, diamo conto soltanto alle nostre coscienze,
alla nostra storia, al nostro tifo.
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domenica 15 novembre 2015
sabato 14 novembre 2015
Domani REGGIO CALABRIA-PALMESE
NO, NOI NO!
La rinascita del calcio a Reggio doveva portare segni di discontinuità
col passato per non ricadere più negli stessi errori. Invece non è cambiato
nulla
Il
“Granillo” dei tempi belli
|
L’Asd
Reggio Calabria ritorna in campo, stavolta in casa, contro la Palmese per la
quattordicesima gara di questo campionato. Mercoledì scorso a Scordia è stato
raccolto un punto, il primo in trasferta (sul campo), al termine di una gara
che ha confermato qualche passo indietro già intravisto come prestazione nella
gara vinta col Gragnano. La situazione non è delle migliori perché un certo
percorso che si era iniziato a sviluppare contro la Vibonese è via via venuto
meno dalla gara di Frattamaggiore restituendoci una squadra nuovamente
balbettante. Queste prestazioni sono figlie della mancanza di gioco ed
organizzazione, oltre che di lacune alla base e di organico. I giocatori fanno
ciò che possono, si cerca di farli passare per “lavativi” ma la storia si
ripete, laddove non possono essere criticati i responsabili veri, si cercano
vie alternative tanto buttarla sulle motivazioni risulta facile e comodo.
La
rinascita del calcio a Reggio, dopo l’estate tribolata, doveva portare segni di
discontinuità col passato, in modo da non ricadere sugli stessi errori, invece
ci risiamo: incredibile fotocopia se non peggio! Dirigenti difesi oltremodo e
ringraziati solo perché “ci fanno andare allo stadio”, direttore sportivo o
come definito da noi DGS (direttore generale sportivo) di cui ci dobbiamo
fidare perché definito un lusso anche di fronte a disastri accertati come quello
riguardante il portiere, allenatore che non viene mai messo in discussione,
squadra chiaramente incompleta nella sostanza e sbagliata se consideriamo i 27
calciatori a disposizione.
Il presidente della Palmese, Pino Carbone
|
Dicevamo
della discontinuità col passato, eccola: una volta c’era Foti oggi ce ne sono
di più che a turno dicono le stesse cose; una volta c’era Giacchetta ed oggi
c’è Martino che opera allo stesso modo con poco budget a disposizione e laddove
interviene commette gli stessi errori di valutazione, una volta c’erano gli allenatori
ex giocatori amaranto che godevano di buona stampa nonostante risultati e
prestazioni insufficienti, oggi c’è Cozza che in più, rispetto al passato, può dire e fare ciò che vuole. Foti diceva in
passato che la Reggina veniva apprezzata più fuori che a Reggio, Praticò dopo
le dichiarazioni del presidente della Palmese Carbone a “Tutti Figli di Pianca” («Con un progetto serio sarei interessato ad entrare nella Reggina, magari insieme a Cosentino, presidente del Catanzaro») ha
dichiarato… la stessa cosa che andava dicendo Foti, cioè che la società viene apprezzata più fuori Reggio che in città. Tutto nel segno della
discontinuità!
In
ultimo lasciamo noi tifosi, gli utilizzatori finali del prodotto. Tremila e
cinquecento abbonati su una base di “zoccolo duro” che potrebbe essere doppia;
già la metà non partecipa mentre la parte che vive il campionato, nella
stragrande maggioranza non è soddisfatta per nulla, rimangono davvero pochi
coloro che continuano a sostenere senza criticare davanti agli scempi che
vengono esportati nei paesi in cui giochiamo.
Ognuno
ovviamente è libero di pensarla come gli pare ma davanti ai fatti non può e non
deve prendersela con chi ha argomenti per essere già stufo, le opinioni sono visioni
soggettive, i risultati rappresentano al meglio la realtà. La squadra ha
qualche elemento valido, intanto in porta la situazione sembra migliorata con
Licastro, in difesa a destra Maesano sta crescendo, in mezzo Roselli conferma le
sue qualità per la categoria, in avanti ne troviamo addirittura tre di elementi
validi: Arena, Tiboni e Bramucci. Il resto non ci convince se dobbiamo
ragionare in ottica primo posto, se poi l’obiettivo è fare un altro anno di
dilettantismo allora non c’è bisogno neanche di intervenire sul mercato perché
la salvezza sembra a portata di squadra.
Claudio
Baglioni
|
La Palmese
sarà l’ennesima squadra che calcherà con emozione il terreno del “Granillo”,
hanno qualche problema interno venuto alla luce con l’ultima sconfitta
casalinga, molto dipenderà dallo spirito con cui affronteranno la gara. Intanto
ci precedono in una graduatoria guidata con merito dalla Frattese che abbiamo
scoperto fare risultati soprattutto per la bravura dei propri attaccanti, noi
no.
La
serie D ha nove girone, al campionato partecipano quattro città che hanno un
passato in serie A: Reggio Calabria, Venezia, Piacenza, Parma. Il primo
riscontro è quello di trovare in testa tre di queste squadre: Venezia,
Piacenza, Parma. Noi no!
Nei
gironi dove invece non sono presenti tali piazze, troviamo in testa le squadre
che seguono: Corannese (33, girone A), Montemurlo (23, girone E),
Sambenedettese (25, girone F, Arzachena (23, girone G), Nardò (26, girone H),
Frattese (25, girone I). Noi no!
“Noi
no” di Claudio Baglioni, con testo
* * *
Francesco
Cozza
|
Sono
venti i convocati di Francesco Cozza (che domani sconterà il suo secondo ed
ultimo turno di squalifica, in panchina andrà il vice Caridi) per la gara di
domani con la Palmese prevista per le ore 14,30. Di seguito la lista.
▬ Portieri: Licastro (’95),
Ventrella (’96).
▬ Difensori: Brunetti (’95),
Carrozza (’99), Cucinotti, De Bode, Maesano (’96), Mautone.
▬ Centrocampisti: Condomitti,
Corso, D’Ambrosio (’97), Lavrendi, Mangiola (’97) Riva, Roselli.
▬ Attaccanti: Arena,
Bramucci (’96), De Marco (’96), Tiboni, Zampaglione.
Domani
sera su Iddusapi il resoconto della gara con una grande novità: nel nostro inimitabile stile ci saranno le pagelle! Lunedì
sera la partita sarà sviscerata nel seguitissimo “Tatticamente”. Diffidate dalle imitazioni.
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venerdì 13 novembre 2015
NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
L’articolo di Paolo Scalera
|
▬ È sconcertante ciò che
ha scritto Paolo Scalera, cronista della MotoGp, domenica sul “Corriere dello
Sport”. Ve lo riportiamo qui a fianco e siamo davvero senza parole. Per lui la
meritocrazia è una perdita di tempo, non importa se è giusto o sbagliato.
Bell’insegnamento che si dà alle persone che ogni giorno si fanno un culo così
per emergere e spesso non ci riescono nemmeno. Fossimo in Scalera e nel
“Corriere dello Sport” proveremmo profonda vergogna. Il Direttore Vocalelli ha preferito non commentare. NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA AL CUBO!
▬ Corriere della Sera di
venerdì 30 ottobre, il critico televisivo (e tifoso del Torino) Aldo Grasso
nella sua rubrica “A fil di rete” parla delle telecronache calcistiche e
conclude il suo pezzo così: «Il telecronista che più mi angoscia è però Antonio
Nucera di Sky. Quando c’è lui, bisogna fare gli scongiuri. Continuamente.
Invece di descrivere la partita, a ogni gol sproloquia di classifiche: in
questo momento la tal squadra avrebbe tot punti. Passano pochi istanti ed è
subito smentito: un incubo. Stava finendo Toro-Genoa, erano gli ultimi istanti.
Nucera: “Il Toro in questo momento è al 7° posto in classifica...”. Un secondo
dopo segna il Genoa. Con Nucera ho finito gli amuleti. La smettesse di…». E
menomale che Grasso non si è accorto dei minuti di recupero declamati già
all’inizio di ogni tempo di gioco. In pratica Nucera è stato sgamato! NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Milan-Atalanta andata
in onda su Sky, col commento tecnico di Beppe Bergomi è stata qualcosa di
allucinante. Kucka stende Cigarini in area di rigore, sarebbe rigore ed
espulsione tranne per l’arbitro Giacomelli. L’atalantino ha difeso il pallone,
il milanista gli è andato addosso, non c’è neanche da discutere. Bergomi: «È
Cigarini che rallenta la corsa, Kucka gli va addosso, ma non si fosse fermato non
sarebbe caduto, non è rigore». Quindi se uno è davanti al portiere non può
proteggere il pallone e se viene buttato giù, cazzi suoi. De Sciglio entra duro
e viene ammonito a metà primo tempo, dieci minuti dopo colpisce con un calcio
alle gambe Pinilla lesto a portargli via il pallone. Non c’è nemmeno da
discutere, è secondo giallo con conseguente espulsione (tanto che Mihajlovic lo
ha lasciato negli spogliatoi nell’intervallo e Reja era furioso a fine gara).
Giacomelli vede ma fischia solo il fallo, non se la sente di lasciare il Milan
in dieci. Bergomi è perentorio: «Non è assolutamente da ammonizione». Poco dopo
Kucka parte in contropiede, Cigarini lo ferma a centrocampo fallosamente, ci
sta il giallo ma è un fallo simile a quello del rigore di inizio partita.
Bergomi: «Cigarini va dritto sull’uomo, si disinteressa della palla, giallo
giusto». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Le formazioni
domenicali dell’Asd Reggio Calabria su “Corriere dello Sport” e “Gazzetta del
Sud” sono uguali con le solite perle: hanno messo due ’95, un ’96 ed il ’99
Carrozza. Anche in questo caso è una formazione sconfitta in partenza perché
con quegli under in campo sarebbe sconfitta a tavolino. Nel commento del
giornale sportivo c’è la solita perla tattica: «Contro il Gragnano sarà
schierato il più robusto 3-5-2 con l’inserimento di Brunetti in difesa».
Ovviamente la squadra si è schierata col 4-3-3 e Brunetti è rimasto in panchina
tutta la gara. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ La redazione di
“Iddusapi” si è spaccata domenica. Qualcuno è andato allo stadio da solo, altri
hanno preferito seguire l’ultimo Gran Premio della MotoGp. Il prodotto finale
non ne ha risentito, ma le spaccature restano. Ed anche il rincoglionimento:
abbiamo chiuso il pezzo riguardante la gara di Valencia con “nel 2017 previste
scintille”. Nel 2017? Vabbè che siamo avanti, ma non così tanto. NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Abbiamo letto in
settimana che Gabriele Martino, a Scordia, sarebbe ritornato in panchina dopo
trent’anni. Ok che siamo rincoglioniti ma non ci sembrava fossero passati trent’anni
dalla gara giocata a Cava de’ Tirreni. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
▬ Ok che adesso i
messaggi con gli sconti arrivano sempre dai negozi presidenziali. Ma tre in due
giorni ci sembrano francamente troppi, manco Lillo arrivava a tanto. NON
GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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giovedì 12 novembre 2015
TATTICAMENTE Scordia-Reggio Calabria 1-1
Partiamo dal gol dello Scordia,
senza tediarvi con i errori tattici, di gioco, insomma per non ripeterci stiamo
sugli episodi decisivi della gara. Alla base come al solito scelte sbagliate,
ormai risulta chiaro che gli avversari non vengano studiati bene. Pur
trattandosi di deviazione sfortunata di De Bode, non ci si mette in quelle
condizioni. Su questo corner per lo
Scordia notiamo la difesa in marcatura mista: zona e uomo, sono evidenziati i quattro
giocatori a zona e poi notiamo il n. 4 Fecarotta dello Scordia, saltatore su
cui hanno sviluppato lo schema, marcato a uomo da Lavrendi che proprio di testa
non è granché. Si nota come Fecarotta sfrutta il blocco del compagno per andare
a saltare più avanti.
Mentre sta partendo il calcio
d’angolo il blocco è già riuscito, infatti Lavrendi passa dietro mentre Fecarotta
sfila davanti al blocco evidenziato.
Arrivata la palla notiamo
Lavrendi che l’ha ovviamente perso mentre sale dalla marcatura a zona Riva che
però era partito da dietro, il cross è a rientrare e praticamente non viene
raggiunto da Fecarotta né tantomeno da Riva, la palla passa, sbatte su De Bode
e finisce in gol.
* * *
Pareggio su rigore inesistente, Diop
va su questo pallone con entrambe le braccia dietro e vicine al corpo come
indicate, lo colpisce con la pancia prima, poi la palla carambola sul braccio
destro ma proprio queste situazioni sono tipiche della non punibilità del fallo
di mano.
Qui c’è la visuale dell’arbitro che
cerca di vedere ma ha Roselli in traiettoria ed è proprio il momento del tocco
col braccio.
Diop rinvia, Roselli chiama il
rigore, l’arbitro è sempre in posizione coperta e leggermente abbassato per
cercare di vedere… poi lo fischia.
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