mercoledì 25 novembre 2015

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Polverino non aver paura di parare un calcio di rigore, non è
mica da questi particolari che si giudica un giocatore… Forse!
In serata è giunta la notizia che l’Asd Reggio Calabria ha vinto a tavolino a Rende. Anche il ricorso dei cosentini è stato respinto. Ci piaciu mi fannu jucari a Feraco cuntra a nui? E mi sa teninu! NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Si stanno scatenando, teneteli! È quasi tempo di calciomercato per l’Asd Reggio Calabria e le migliori penne del giornalismo sportivo reggine sono agguerrite. Istruzioni per l’uso: il mercato finisce il 17 dicembre (e non il 15, lapsus ci fu) ma soprattutto ditegli che questa finestra riguarda soltanto i calciatori di Serie D e non i calciatori che militano in Serie C. Eh sì, perché qualcuno ha scritto che stiamo trattando Sirignano del Martina Franca che, per regolamento, a dicembre non può arrivare. Per lui bisognerà aspettare eventualmente gennaio come tutte le squadre del mondo. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Radiocronaca di Agropoli-Asd Reggio Calabria, amaranto all’attacco: «Cross in area per coso!». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Invece di Verona-Napoli su Sky domenica a mezzogiorno è andato in onda un porno. Trevisani: «La squadra di Mandorlini gioca con Pazzini davanti e dietro tutti quanti». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Avete presente i “Ragazzi di Bottega”, quelli che nelle vecchie redazioni dei giornali facevano di tutto? Anche noi ne abbiamo uno chi va stricandu machini a Firenzi. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Parliamo di portieri: Daniel Leone è andato in prova al Latina, in Serie B, auguriamo a lui che arrivi la firma sul contratto. A chi non l’ha voluto portare tra i pali dell’Asd invece... NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Sempre restando in tema portiere Leone, qualche giorno dopo dei nostri scritti, ricevemmo una telefonata dove ci veniva detto che il ragazzo non avrebbe più potuto giocare a calcio di alto livello per difendere l’operato di chi non l’ha voluta tra i pali amaranto. La notizia di oggi dice, evidentemente, altro. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

I tuffi del portiere Polverino sui calci di rigore (tra l’altro accostato agli amaranto per questa sessione di mercato) sono da premio Oscar. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Chiudiamo, ovviamente, con un portiere: Angelo, nell’Area ci hai lasciati soli con Tonugno. Avrai avuto i tuoi motivi, ma ti pari giustu? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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martedì 24 novembre 2015

IDDUSAPI BY NIGHT

Noi siamo uomini di parola. I fatti: venerdì scorso ci siamo consultati, come sempre succede, per pubblicare il By Night. Muttley chiede a Dick Dastardly consigli ma non riceve risposte. Allora fa di testa sua e pubblica sull’imminente Real Madrid-Barcellona. Quando Y si sbriga gli dice di farlo sulla Viola e sull’esonero di coach Benedetto ma era ormai tardi. La risposta però non tarda ad arrivare: tornerà Kim Hughes, lo faremo quando succede. Pensavamo tornasse come coach, sarà invece l'aiuto di Benedetto che è stato richiamato dopo l'esonero. Ma la sostanza cambia di poco. Ecco, oggi, dopo 27 anni, Kim Hughes è tornato alla Viola e noi siamo qui. Nella foto la chat di Whatsapp a conferma che noi siamo uomini di parola e certe cose le annusiamo nell'aria senza essere imbeccati da niente e nessuno!
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lunedì 23 novembre 2015

TATTICAMENTE Agropoli-Reggio Calabria 0-1

Partiamo dall’azione migliore della gara: Tiboni viene incontro, e riceve un passaggio da dietro, comodo, rasoterra, perché l’Agropoli è assente nel mezzo e lascia la possibilità di far viaggiare avanti e dietro questa palla.

Tiboni passa dietro a Lavrendi che vede in avanti l’inserimento di Arena (non inquadrato) alle spalle dei difensori che, seppur abbastanza bassi, si lasciano sorprendere da quel movimento avanti e indietro della palla.

Il pallone arriva ad Arena che colpisce al volo incrociando ma non centra la porta per poco.
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Episodio determinante è il rigore. Intanto l’arbitro ha la migliore visuale possibile, il tocco avviene in questo momento, il braccio è largo, la palla sembra colpita con la spalla ma il movimento non fa apparire quest’intenzione: se si vuole colpire di spalla è la stessa che viene spinta in avanti, qui l’intenzione sembra quella di coprire e di non far passare comunque quel pallone.

Un pallone colpito di braccio non schizza in avanti in quel modo, sapete che come sempre cerchiamo di essere oggettivi, loro protestano perché convinti, probabilmente a ragione, che l’intervento sia di spalla ma la decisione ci può stare per come è stata fatta vedere all’arbitro (come si evince dall’immagine precedente).

Tiro-gol, portiere spiazzato, Riva esulta e successivamente viene avvicinato, in modo non gentile, da due avversari che a turno ne interrompono l’esultanza. L’Agropoli si lamenta per i troppi rigori subiti ma dovrebbe anche occuparsi dei tuffi del portiere Polverino sui rigori che il buon Pizzul definirebbe “pittoreschi”.

Non esce benissimo in foto!

Questo è un rigore contro la Vibonese.

Questo, invece, contro il Rende.

Infine il rigore contro il Gragnano.
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sabato 21 novembre 2015

Domani AGROPOLI-REGGIO CALABRIA

L’AMARO DEL CAPO
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Gabriele Martino, DGS dell'Asd Reggio Calabria
La vittoria nel recupero di domenica scorsa ha sortito alcuni effetti positivi: intanto siamo stati tutti meglio dopo l’urlo liberatorio successivo al gol di Zampaglione, i giocatori hanno avuto spazio per rilassarsi nelle varie emittenti, tutto sarebbe stato perfetto se non ci fosse stato l’amaro del “capo” offerto dal DGS (Direttore Generale Sportivo). Nel momento in cui sostanzialmente tutti si stavano godendo dieci minuti di felicità lui è intervenuto per dire un paio di cose scontate: la squadra va rafforzata con le sue idee e lo devono volere tutti perché la piazza di Reggio merita altre scene calcistiche. Dichiarazioni ovvie che se necessarie andrebbero dette nelle “quattro mura”; negli anni abbiamo imparato bene che certe uscite pubbliche non migliorano la situazione in nessun campo (vedi esternazioni del presidente della Viola che sono state seguite da una lunga serie di sconfitte), se in maniera più sottile poi si fanno per defilarsi in anticipo dal mancato raggiungimento dell’obiettivo la situazione è ancora peggiore.

In settimana si è scritto molto di una possibile operazione di mercato riguardante l’acquisto del centravanti Piemontese della Palmese, calciatore acquisito dal club nell’agosto 2014 in Eccellenza con campionato vinto da protagonista ma che ha appena compiuto 33 anni. Egli rappresenta senza dubbio un buon terminale offensivo, la sua carriera gli ha fornito una certa esperienza sui campi dilettantistici. Sarebbe un intervento di pochi mesi, appunto dalla finestra di mercato al termine del campionato, che andrebbe a creare una concorrenza con Tiboni, che di anni ne ha 27, e che non starebbe in piedi visto il ruolo da sostituto per entrambi: perché Tiboni gli è superiore nel complesso e perché se Piemontese cambia squadra certamente non lo fa per andare in panchina. Tali riflessioni andrebbero fatte prima di entusiasmarsi per una voce di mercato, la squadra ha certamente bisogno di “puntelli” ma che aiutino dove serve.

Mattia Gallon, attaccante del Marsala
Trovare un attaccante che possa integrarsi con un reparto buono, come quello attuale, significa mettere dentro una freccia in più, per esempio uno più giovane, che rappresenti un investimento e possa essere utilizzato in contemporanea con Tiboni e gli altri. Tra tutti quelli visti, due in particolare hanno suscitato la nostra attenzione, per movimento, capacità realizzativa ed appunto età: Fabio Longo della Frattese e Mattia Gallon del Marsala. Tolto Longo che sarebbe il migliore ma di anni ne ha 28 e crediamo di difficile acquisizione, Gallon (anni 23, quindi investimento ottimale) rappresenta la stessa tipologia di attaccante che sa fare il centravanti e potrebbe girare attorno alla prima punta. Detto dell’attacco, proprio perché è stato il tema preferito (dagli altri), ci sono interventi da fare in difesa ed in mezzo al campo, sempre se l’obiettivo è quello della promozione altrimenti, come abbiamo scritto da tempo, la squadra così com’è può tranquillamente raggiungere la salvezza.

L’altro argomento clou di questi giorni è stata l’intenzione, espressamente dichiarata, del Presidente della Palmese di far parte della futura società amaranto. Queste sono valutazioni che spettano agli associati, come tifosi non possiamo augurarci che sempre più imprenditori appassionati di calcio si vogliano avvicinare alla nostra squadra, meglio ancora se della nostra città/provincia.

Pino Carbone, presidente della Palmese
Riguardo il campo, c’è da dire che l’Agropoli è una formazione che sta vivendo il suo campionato con qualche risultato importante, come la vittoria sulla Frattese, ma con un andamento complessivo mediocre e ben rappresentato dalla classifica. Da questa parte giovedì si è giocato in amichevole a Gallico, su un terreno sintetico come quello che si troverà ad Agropoli ma in campo ci sono andate le riserve. Forse ci sfugge qualcosa ma sapere la squadra titolare in tribuna nell’amichevole infrasettimanale di preparazione alla gara suona strano.

Ci sarebbero da aggiungere alcune cosette che segnaliamo da tempo: vorremmo ad esempio che nell’era telematica ci fosse un sito ufficiale funzionante e sarebbe gradito a tutti non vedere Rizzo in gigantografia sul perimetro dello stadio. Non scriviamo nulla sull’erba, perché alla Catalano: abbiamo sempre scritto che preferiamo vincere su un campo di patate che perdere con un campo perfetto.
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Lo stadio “Raffaele Guariglia” di Agropoli
Sono venti i convocati di Francesco Cozza per la sfida di domani ad Agropoli (fischio d’inizio alle ore 14,30). Di seguito la lista.

Portieri: Licastro (’95), Ventrella (’96).
Difensori: Brunetti (’95), Carrozza (’99), Cucinotti, De Bode, Maesano (’96), Mautone.
Centrocampisti: Condomitti, Corso, D’Ambrosio (’97), Lavrendi, Mangiola (’97), Riva, Roselli.
Attaccanti: Arena, Bramucci (’96), De Marco (’96), Tiboni, Zampaglione.

Domani sera, come sempre, su Iddusapi il resoconto della partita, mentre lunedì la gara sarà sviscerata nel nostro seguitissimo “Tatticamente”.
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venerdì 20 novembre 2015

IDDUSAPI BY NIGHT

Domani non prendete impegni dalle 18.15 alle 20. In diretta su Fox Sports andrà in onda il “Clasico”, Real Madrid contro Barcellona. Una partita che si presenta da sola e che noi ci potremo godere con colui che riteniamo il miglior commentatore tecnico esistente vale a dire Fabio Capello.
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giovedì 19 novembre 2015

IDDUSAPI BY NIGHT

Ieri, a soli 40 anni, ha lasciato la vita terrena Jonah Lomu, il più grande giocatore di rugby di tutti i tempi. La vita passa ma una leggenda è immortale. Ti sia lieve la terra, Jonah.

mercoledì 18 novembre 2015

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Il nostro tabellino sbagliato
Stavolta l’abbiamo fatta grossa noi. Domenica nel giornalino abbiamo dimenticato nel tabellino il marcatore del terzo gol della Palmese e nella cronaca abbiamo attribuito il gol a Piemontese. L’abbiamo dimenticato nel tabellino perché Piemontese aveva segnato prima e per noi il minuto era già aggiunto. E pensare che negli appunti abbiamo scritto Cordiano oltre a ricordarcelo. Abbiamo sistemato ieri, avevamo il cuore nello zucchero, ma la cattiva figura resta. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA AL CUBO!

Oggi Paola Ferrari, conduttrice di 90° Minuto ha invaso Twitter. Ecco il suo commento: «Se chiedessimo agli Ultras e alle curve di collaborare con le Forze dell’ordine per stanare i terroristi e salvare il Calcio?». Dopo questo bel Tweet oggi l’hashtag #LeIdeeDiPaolaFerrari è stato quello più utilizzato in Italia. Il più divertente? «E se chiedessimo agli ultras di collaborare con la mia famiglia per trovarmi un fidanzato?». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Tempo di play-off per gli Europei. Ieri c’è stata Irlanda-Bosnia, commento tecnico di Giancarlo Marocchi: «La Bosnia gioca con una prima punta e poi sono in tre dietro pronti ad andare al rimbalzo». E noi che pensavamo fosse una partita di calcio, era basket. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Clamoroso di domenica! Il “Corriere dello Sport” e “Gazzetta del Sud” non ci danno spunti con formazioni errate. E ora chi scrivimu? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

La Gazzetta dello Sport colpisce ancora. Nella pagina delle opinioni vengono riportati giornalmente i tweet di personaggi sportivi. Sabato ne è comparso uno di Clemente Russo, sotto per farlo riconoscere hanno scritto “ex pugile azzurro”. Stanno forse parlando dello stesso Clemente Russo dell’edizione del 12 luglio 2015? Hanno scritto che battendo Pinchuk si è qualificato per le Olimpiadi di Rio 2016. Ex puglie? NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Il Trap durante Italia-Romania che spiega perché non è fuorigioco («Darmian è davanti ma non c’è luce tra lui e l’avversario, quindi era regolare») zittendo Alberto Rimedio che cercava di spiegargli che da circa vent’anni non è più così vale da solo il canone Rai. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Un noto giornalista sportivo reggino ha paragonato Federico Buffa ad un personaggio reggino che chiameremo Mary. La dichiarazione è stata la seguente: «Buffa è un Mary rinisciutu». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

I danesi, nello spareggio per gli Europei, volevano eliminare la Svezia di Ibrahimovic che, invece, si è qualificata grazie ad una sua doppietta. Sobrio come sempre Ibra a fine partita: «Volevano mandarmi in pensione ed invece ce li ho mandati io». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Ha giocato la Nazionale e come sempre Buffon, Bonucci e Chiellini si sono dimostrati delle granitiche certezze. Per gli avversari. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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martedì 17 novembre 2015

SPECIALE NAZIONALE

BOLOGNA – Lo stadio che canta all'unisono la Marsigliese, poi gli inni nazionali di Italia e Romania, quindi il minuto di silenzio. Anche il “Dall'Ara”, come tutti gli stadi d'Europa, ha commemorato le vittime degli attentati di Parigi di venerdì scorso. Poi la partita. Azzurri sotto all'8' per il gol di Stancu dopo un pasticcio della difesa. L'Italia pareggia su rigore di Marchisio (55') per il fallo di Grigore su Eder. Sorpasso al 66' col colpo di testa di Gabbiadini su cross di Marchisio. Definitivo 2-2 di Andone (88').
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Antonio Conte pare abbia già scelto quattordici calciatori che, salvo infortuni o clamorosi scadimenti di forma, saranno nella lista. I portieri Buffon e Perin; i difensori Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian e De Sciglio; i centrocampisti Candreva, Florenzi, Marchisio, Parolo e Verratti; gli attaccanti Eder e Pellè. Rimangono sette caselle e l’idea del commissario tecnico è di portare due calciatori per ruoli.

Il commissario tecnico Antonio Conte
In porta dipende da Sirigu: se a gennaio troverà una squadra per giocare andrà agli Europei, sennò c’è un posto disponibile e Padelli parte in vantaggio.

In difesa non ci sono fenomeni e gli juventini stanno faticando parecchie. Mancano anche le alternative almeno che Rugani e Romagnoli non esplodano da qui a maggio, osservati speciali Acerbi, Antonelli, Astori e De Silvestri.

A centrocampo i nodi sono Pirlo e De Rossi. Se l’ex giocatore della Reggina rimane negli Stati Uniti le porte dell’Europeo saranno chiuse per lui. De Rossi invece dovrà offrire garanzie nella Roma sennò spazio ad altri. Sotto osservazione ci sono Bertolacci, Bonaventura, Giaccherini e Montolivo. Riteniamo assurdo non dare una possibilità a Simone Missiroli, saremo anche di parte ma lui è il migliore di una squadra quinta in classifica.

Il tricolore francese prima del calcio d’inizio
In avanti i nodi da sciogliere sono Insigne e Berardi: a Conte non è andato giù che abbiano lasciato il ritiro per leggeri infortuni e li ha lasciati a casa. Dovrebbe esserci posto per El Shaarawy, rischiano Zaza e Giovinco che giocano poco (lo juventino gioca spezzoni, l’ex Empoli è in America ma lì il campionato è fermo). Se recupera dalla pubalgia noi faremmo più di un pensiero a Balotelli.

Il c.t. oggi ha dichiarato che, in questo momento, 4 o 5 squadre sono davanti a noi ma lavorando il gap si può colmare. Per questo pare abbia ottenuto l'anticipo della finale di Coppa Italia ad aprile in modo da avere già il 23 maggio (una settimana dopo la fine del campionato) i giocatori a Coverciano.

Il rigore di Marchisio vale l’1-1
Nonostante le dichiarazioni di Conte («se arriviamo in finale agli Europei potrei anche rimanere altri due anni») il nodo riguardante la panchina del prossimo biennio verrà sciolto tra marzo ed aprile. In quel periodo i club programmano la stagione successiva e l'attuale c.t. fa gola a Paris Saint Germain, Milan e... Juventus. Se non dovesse concretizzarsi un top club la disputa di un buon Europeo lo vedrebbe ancora sulla panchina azzurra. Altrimenti via alle alternative: noi vorremmo Ancelotti, Tavecchio pensa ad Alessandro Del Piero. Purtroppo.

LE PARTECIPANTI Con la disputa dei play-off, stasera, si è completato il quadro delle 24 squadre che disputeranno la fase finale (prima volta con così tante squadre) che si svolgerà in Francia dal 10 giugno al 10 luglio 2016. Ecco la lista: Francia (paese organizzatore), Albania, Austria, Belgio, Croazia, Eire, Galles, Germania, Inghilterra, Irlanda, Islanda, ITALIA, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina ed Ungheria. Il sorteggio dei sei gironi avverrà a Parigi sabato 12 dicembre.
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lunedì 16 novembre 2015

TATTICAMENTE Reggio Calabria-Palmese 4-3

Vittoria sulla Palmese nel recupero di gara, partiamo da qui ovvero ciò che è stato il tema del primo tempo: lancio da dietro per il loro centravanti che cerca il compagno che si propone, come noterete Piemontese anticipa il salto per prendersi la posizione, il compagno s’inserisce, questa è il preludio al gol. Il tutto viene agevolato anche dalla solita difesa bassa evidenziata che si porta vicino alla porta questi palloni. Il punto è questo, l’errore individuale c’è di Mautone che questa cosa non l’ha proprio letta durante la gara ma un atteggiamento più aggressivo (alto) delle linee sta alla base anche di certe scelte avversarie.
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Questo è il gol, stesso lancio da dietro, stessa difesa laggiù, stavolta Piemontese è dietro Mautone ma come al solito salta prima, Foderaro s’inserisce e viene trovato.

Palla controllata al limite e siamo in inferiorità numerica perché De Bode è preso in mezzo, a furia di correre verso dietro con la linea non possiamo neanche tentare la carta del fuorigioco che ovviamente non c’è al momento del passaggio di tacco di Foderaro.

Questa è l’immagine di tutti i giocatori che alzano il braccio…
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Solito cliché, stavolta il lancio è dalla loro difesa invece che da metà campo ma qui De Bode, visto che Mautone rinuncia, va a contendere il pallone, gli avversari sempre pronti alle deviazioni del centravanti.

La palla viene messa a terra e poiché l’azione era lontana dalla porta saremmo in tempo con centrocampisti e difensori a non correre pericoli.

Invece passivamente abbiamo fatto quindici metri indietro, questo è l’errore prima della mancata chiusura che evidenziamo, anche un dai e vai risulta comodo quando si lascia campo interno per la giocata.

L’azione prosegue a sinistra, Piemontese salta prima di Mautone e segna.
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Gol dell’1-2, stavolta l’errore lo commettono loro lasciando sguarnito il limite, sono sempre molto vicini al portiere in queste situazione probabilmente per via dell’altezza del loro estremo difensore che nel mucchio tra Mautone e Piemontese (che a saltare in attacco ha altro impeto, in difesa è meno determinato) interviene e mette il pallone proprio al centro dell’area, Roselli tira, De Bode devia e la palla s’insacca.
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Questo è il bellissimo gol di Roselli, Arena porta palla e la cede a Tiboni che spalle alla porta effettua una delle tante cose giuste che ha fatto durante la gara per pescare i compagni, si gira e serve questo pallone invitante al centrocampista che dopo il controllo la mette forte all’incrocio per il 2-2.
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Solito posizionamento della Palmese a difesa del portiere, con De Bode che ha la libertà di fare un terzo tempo dal dischetto del rigore, Piemontese anche stavolta è passivo ed il colpo di testa del difensore, finalmente autoritario in questa gara, va dentro nell’angolo lungo.
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Si va a centrocampo e viene espulso un avversario, De Bode commette un fallo sciocco e regaliamo una punizione. Siamo con l’uomo in più in generale e sul cross in sei contro cinque. Riusciamo però a lasciare libero proprio Cordiano che farà gol di testa.
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L’episodio finale è il gol di Zampaglione, ancora da corner con le stesse situazioni descritte in precedenza ma nasce tutto da questo recupero di De Bode che tiene in gioco generosamente questo pallone, sul quale Bramucci contende all’avversario, s’inserisce Riva che dribbla prima e poi rimedia il corner. Cozza era in tribuna sicuramente gli ha detto di stare avanti nel finale, però nelle sue vicinanze c’era un nostro pilastro del blog che qualche minuto prima aveva suggerito di lasciarlo in avanti. Poiché qualcuno pensa che lo stesso, dopo aver girato l’Italia, a volte partendo da solo, possa essere scontento della vittoria, chiudiamo con un pizzico di rammarico questo approfondimento di gara sottolineando che anche in curva qualcuno di Iddusapi ha partecipato con la solita passione, la stessa dei precedenti trent’anni. Iddusapi prima di parlare di pallone è un blog “tifoso” che riflette e non offende nessuno, se qualcuno della società non accetta critiche dai suoi stessi tifosi/clienti (noi paghiamo al campo, come sempre) non abbiamo cosa fare, diamo conto soltanto alle nostre coscienze, alla nostra storia, al nostro tifo.
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sabato 14 novembre 2015

Domani REGGIO CALABRIA-PALMESE

NO, NOI NO!
La rinascita del calcio a Reggio doveva portare segni di discontinuità col passato per non ricadere più negli stessi errori. Invece non è cambiato nulla

Il “Granillo” dei tempi belli
L’Asd Reggio Calabria ritorna in campo, stavolta in casa, contro la Palmese per la quattordicesima gara di questo campionato. Mercoledì scorso a Scordia è stato raccolto un punto, il primo in trasferta (sul campo), al termine di una gara che ha confermato qualche passo indietro già intravisto come prestazione nella gara vinta col Gragnano. La situazione non è delle migliori perché un certo percorso che si era iniziato a sviluppare contro la Vibonese è via via venuto meno dalla gara di Frattamaggiore restituendoci una squadra nuovamente balbettante. Queste prestazioni sono figlie della mancanza di gioco ed organizzazione, oltre che di lacune alla base e di organico. I giocatori fanno ciò che possono, si cerca di farli passare per “lavativi” ma la storia si ripete, laddove non possono essere criticati i responsabili veri, si cercano vie alternative tanto buttarla sulle motivazioni risulta facile e comodo.

La rinascita del calcio a Reggio, dopo l’estate tribolata, doveva portare segni di discontinuità col passato, in modo da non ricadere sugli stessi errori, invece ci risiamo: incredibile fotocopia se non peggio! Dirigenti difesi oltremodo e ringraziati solo perché “ci fanno andare allo stadio”, direttore sportivo o come definito da noi DGS (direttore generale sportivo) di cui ci dobbiamo fidare perché definito un lusso anche di fronte a disastri accertati come quello riguardante il portiere, allenatore che non viene mai messo in discussione, squadra chiaramente incompleta nella sostanza e sbagliata se consideriamo i 27 calciatori a disposizione.

Il presidente della Palmese, Pino Carbone
Dicevamo della discontinuità col passato, eccola: una volta c’era Foti oggi ce ne sono di più che a turno dicono le stesse cose; una volta c’era Giacchetta ed oggi c’è Martino che opera allo stesso modo con poco budget a disposizione e laddove interviene commette gli stessi errori di valutazione, una volta c’erano gli allenatori ex giocatori amaranto che godevano di buona stampa nonostante risultati e prestazioni insufficienti, oggi c’è Cozza che in più, rispetto al passato,  può dire e fare ciò che vuole. Foti diceva in passato che la Reggina veniva apprezzata più fuori che a Reggio, Praticò dopo le dichiarazioni del presidente della Palmese Carbone a “Tutti Figli di Pianca” («Con un progetto serio sarei interessato ad entrare nella Reggina, magari insieme a Cosentino, presidente del Catanzaro») ha dichiarato… la stessa cosa che andava dicendo Foti, cioè che la società viene apprezzata più fuori Reggio che in città. Tutto nel segno della discontinuità!

In ultimo lasciamo noi tifosi, gli utilizzatori finali del prodotto. Tremila e cinquecento abbonati su una base di “zoccolo duro” che potrebbe essere doppia; già la metà non partecipa mentre la parte che vive il campionato, nella stragrande maggioranza non è soddisfatta per nulla, rimangono davvero pochi coloro che continuano a sostenere senza criticare davanti agli scempi che vengono esportati nei paesi in cui giochiamo.

Ognuno ovviamente è libero di pensarla come gli pare ma davanti ai fatti non può e non deve prendersela con chi ha argomenti per essere già stufo, le opinioni sono visioni soggettive, i risultati rappresentano al meglio la realtà. La squadra ha qualche elemento valido, intanto in porta la situazione sembra migliorata con Licastro, in difesa a destra Maesano sta crescendo, in mezzo Roselli conferma le sue qualità per la categoria, in avanti ne troviamo addirittura tre di elementi validi: Arena, Tiboni e Bramucci. Il resto non ci convince se dobbiamo ragionare in ottica primo posto, se poi l’obiettivo è fare un altro anno di dilettantismo allora non c’è bisogno neanche di intervenire sul mercato perché la salvezza sembra a portata di squadra.

Claudio Baglioni
La Palmese sarà l’ennesima squadra che calcherà con emozione il terreno del “Granillo”, hanno qualche problema interno venuto alla luce con l’ultima sconfitta casalinga, molto dipenderà dallo spirito con cui affronteranno la gara. Intanto ci precedono in una graduatoria guidata con merito dalla Frattese che abbiamo scoperto fare risultati soprattutto per la bravura dei propri attaccanti, noi no.

La serie D ha nove girone, al campionato partecipano quattro città che hanno un passato in serie A: Reggio Calabria, Venezia, Piacenza, Parma. Il primo riscontro è quello di trovare in testa tre di queste squadre: Venezia, Piacenza, Parma. Noi no!

Nei gironi dove invece non sono presenti tali piazze, troviamo in testa le squadre che seguono: Corannese (33, girone A), Montemurlo (23, girone E), Sambenedettese (25, girone F, Arzachena (23, girone G), Nardò (26, girone H), Frattese (25, girone I). Noi no!

“Noi no” di Claudio Baglioni, con testo

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Francesco Cozza
Sono venti i convocati di Francesco Cozza (che domani sconterà il suo secondo ed ultimo turno di squalifica, in panchina andrà il vice Caridi) per la gara di domani con la Palmese prevista per le ore 14,30. Di seguito la lista.

Portieri: Licastro (’95), Ventrella (’96).
Difensori: Brunetti (’95), Carrozza (’99), Cucinotti, De Bode, Maesano (’96), Mautone.
Centrocampisti: Condomitti, Corso, D’Ambrosio (’97), Lavrendi, Mangiola (’97) Riva, Roselli.
Attaccanti: Arena, Bramucci (’96), De Marco (’96), Tiboni, Zampaglione.

Domani sera su Iddusapi il resoconto della gara con una grande novità: nel nostro inimitabile stile ci saranno le pagelle! Lunedì sera la partita sarà sviscerata nel seguitissimo “Tatticamente”. Diffidate dalle imitazioni.
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venerdì 13 novembre 2015

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

L’articolo di Paolo Scalera
È sconcertante ciò che ha scritto Paolo Scalera, cronista della MotoGp, domenica sul “Corriere dello Sport”. Ve lo riportiamo qui a fianco e siamo davvero senza parole. Per lui la meritocrazia è una perdita di tempo, non importa se è giusto o sbagliato. Bell’insegnamento che si dà alle persone che ogni giorno si fanno un culo così per emergere e spesso non ci riescono nemmeno. Fossimo in Scalera e nel “Corriere dello Sport” proveremmo profonda vergogna. Il Direttore Vocalelli ha preferito non commentare. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA AL CUBO!

Corriere della Sera di venerdì 30 ottobre, il critico televisivo (e tifoso del Torino) Aldo Grasso nella sua rubrica “A fil di rete” parla delle telecronache calcistiche e conclude il suo pezzo così: «Il telecronista che più mi angoscia è però Antonio Nucera di Sky. Quando c’è lui, bisogna fare gli scongiuri. Continuamente. Invece di descrivere la partita, a ogni gol sproloquia di classifiche: in questo momento la tal squadra avrebbe tot punti. Passano pochi istanti ed è subito smentito: un incubo. Stava finendo Toro-Genoa, erano gli ultimi istanti. Nucera: “Il Toro in questo momento è al 7° posto in classifica...”. Un secondo dopo segna il Genoa. Con Nucera ho finito gli amuleti. La smettesse di…». E menomale che Grasso non si è accorto dei minuti di recupero declamati già all’inizio di ogni tempo di gioco. In pratica Nucera è stato sgamato! NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Milan-Atalanta andata in onda su Sky, col commento tecnico di Beppe Bergomi è stata qualcosa di allucinante. Kucka stende Cigarini in area di rigore, sarebbe rigore ed espulsione tranne per l’arbitro Giacomelli. L’atalantino ha difeso il pallone, il milanista gli è andato addosso, non c’è neanche da discutere. Bergomi: «È Cigarini che rallenta la corsa, Kucka gli va addosso, ma non si fosse fermato non sarebbe caduto, non è rigore». Quindi se uno è davanti al portiere non può proteggere il pallone e se viene buttato giù, cazzi suoi. De Sciglio entra duro e viene ammonito a metà primo tempo, dieci minuti dopo colpisce con un calcio alle gambe Pinilla lesto a portargli via il pallone. Non c’è nemmeno da discutere, è secondo giallo con conseguente espulsione (tanto che Mihajlovic lo ha lasciato negli spogliatoi nell’intervallo e Reja era furioso a fine gara). Giacomelli vede ma fischia solo il fallo, non se la sente di lasciare il Milan in dieci. Bergomi è perentorio: «Non è assolutamente da ammonizione». Poco dopo Kucka parte in contropiede, Cigarini lo ferma a centrocampo fallosamente, ci sta il giallo ma è un fallo simile a quello del rigore di inizio partita. Bergomi: «Cigarini va dritto sull’uomo, si disinteressa della palla, giallo giusto». NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Le formazioni domenicali dell’Asd Reggio Calabria su “Corriere dello Sport” e “Gazzetta del Sud” sono uguali con le solite perle: hanno messo due ’95, un ’96 ed il ’99 Carrozza. Anche in questo caso è una formazione sconfitta in partenza perché con quegli under in campo sarebbe sconfitta a tavolino. Nel commento del giornale sportivo c’è la solita perla tattica: «Contro il Gragnano sarà schierato il più robusto 3-5-2 con l’inserimento di Brunetti in difesa». Ovviamente la squadra si è schierata col 4-3-3 e Brunetti è rimasto in panchina tutta la gara. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

La redazione di “Iddusapi” si è spaccata domenica. Qualcuno è andato allo stadio da solo, altri hanno preferito seguire l’ultimo Gran Premio della MotoGp. Il prodotto finale non ne ha risentito, ma le spaccature restano. Ed anche il rincoglionimento: abbiamo chiuso il pezzo riguardante la gara di Valencia con “nel 2017 previste scintille”. Nel 2017? Vabbè che siamo avanti, ma non così tanto. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Abbiamo letto in settimana che Gabriele Martino, a Scordia, sarebbe ritornato in panchina dopo trent’anni. Ok che siamo rincoglioniti ma non ci sembrava fossero passati trent’anni dalla gara giocata a Cava de’ Tirreni. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

Ok che adesso i messaggi con gli sconti arrivano sempre dai negozi presidenziali. Ma tre in due giorni ci sembrano francamente troppi, manco Lillo arrivava a tanto. NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!
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giovedì 12 novembre 2015

TATTICAMENTE Scordia-Reggio Calabria 1-1

Partiamo dal gol dello Scordia, senza tediarvi con i errori tattici, di gioco, insomma per non ripeterci stiamo sugli episodi decisivi della gara. Alla base come al solito scelte sbagliate, ormai risulta chiaro che gli avversari non vengano studiati bene. Pur trattandosi di deviazione sfortunata di De Bode, non ci si mette in quelle condizioni. Su questo corner per lo Scordia notiamo la difesa in marcatura mista: zona e uomo, sono evidenziati i quattro giocatori a zona e poi notiamo il n. 4 Fecarotta dello Scordia, saltatore su cui hanno sviluppato lo schema, marcato a uomo da Lavrendi che proprio di testa non è granché. Si nota come Fecarotta sfrutta il blocco del compagno per andare a saltare più avanti.

Mentre sta partendo il calcio d’angolo il blocco è già riuscito, infatti Lavrendi passa dietro mentre Fecarotta sfila davanti al blocco evidenziato.

Arrivata la palla notiamo Lavrendi che l’ha ovviamente perso mentre sale dalla marcatura a zona Riva che però era partito da dietro, il cross è a rientrare e praticamente non viene raggiunto da Fecarotta né tantomeno da Riva, la palla passa, sbatte su De Bode e finisce in gol.
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Pareggio su rigore inesistente, Diop va su questo pallone con entrambe le braccia dietro e vicine al corpo come indicate, lo colpisce con la pancia prima, poi la palla carambola sul braccio destro ma proprio queste situazioni sono tipiche della non punibilità del fallo di mano.

Qui c’è la visuale dell’arbitro che cerca di vedere ma ha Roselli in traiettoria ed è proprio il momento del tocco col braccio.

Diop rinvia, Roselli chiama il rigore, l’arbitro è sempre in posizione coperta e leggermente abbassato per cercare di vedere… poi lo fischia.
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