mercoledì 29 ottobre 2014

COSENZA-REGGINA 4-2 dopo i rigori

MAZZARRI AVREBBE VINTO OGGI
Reggina eliminata ai rigori nel secondo turno di Coppa Italia Lega Pro
Numeri indiscutibili: Cozza ha perso sette gare ufficiali su dodici giocate

Sequenza rigori: Alessandro gol, Armellino gol, Tortolano parato, Rizzo parato, 
Ciancio gol, Maita gol, Fornito gol, Di Lorenzo parato, Corsi gol

Giulio Cetrangolo (Foto Facebook)
COSENZA – Ennesima sconfitta per la Reggina che esce dalla Coppa Italia di Lega Pro perdendo ai rigori per 4-2 contro il Cosenza. I tempi regolamentari ed i supplementari si erano chiusi sul punteggio di 0-0. Una partita brutta e per pochi infimi (coraggiosi quei quattro partiti da Reggio) con un protagonista che non ti aspetti: Giulio Cetrangolo. Il portierino classe ’97 è stato chiamato in fretta e furia dalla Reggina dopo l’incidente di percorso capitato a Daniel Leone e, schierato titolare nella gara di oggi, ha portato a suon di parate la nostra squadra a giocarsi la qualificazione ai calci di rigore, parandone per giunta uno. Gli errori di Rizzo e Di Lorenzo hanno vanificato il tutto ed al terzo turno ci è andata la squadra silana.

Dopo la gara di campionato vinta col Cosenza due strade di giudizio erano state intraprese: l’esaltazione della prestazione della squadra da una parte (gli altri), l’esaltazione di Insigne (noi) con la postilla che se Robertinho avesse giocato con loro ci avrebbero asfaltato. Oggi il bomber della Lega Pro è rimasto a Reggio ed il campo ha detto che no Robertinho no party.

Dopo la gara la Reggina si è chiusa nel silenzio. Dopo Lamezia Terme aveva parlato solo il Presidente Foti, oggi nessuno. La situazione è complessa, la spirale negativa sembra non avere più fine. I numeri inchiodano il tecnico Cozza: dodici gare ufficiali disputate e sette sconfitte. Oggi qualcuno potrebbe dire che abbiamo pareggiato ma in un confronto ad eliminazione diretta subentra il fattore basket: il pareggio non esiste. E non è una consolazione aver perso ai rigori, sennò le lacrime di Pescara non avrebbero avuto senso. Inoltre non riusciamo a capire i 120’ fatti disputare ad Armellino, Di Lorenzo e Louzada che a Lamezia hanno giocato e, presumibilmente, saranno in campo pure domenica.

Non sappiamo se Foti stia meditando di esonerare il tecnico ma se domenica non arriva il risultato pieno contro l’Aversa Normanna, conoscendo il Presidente, qualsiasi sviluppo non è da escludere.

P.S.: Ci fosse stato sulla nostra panchina Walter Mazzarri oggi non saremmo ridotti così.
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OGGI COSENZA-REGGINA (Ore 15.00, diretta Lega Pro Channel)

L’ATTENZIONE SPOSTATA
In questi giorni si è parlato più di Mazzarri che dei disastri amaranto


Walter Mazzarri e Lillo Foti: quella era gioia
Torna in campo la Reggina, in quel di Cosenza allo stadio “San Vito”, nella gara valida per il secondo turno della Coppa Italia di Lega Pro 2014-2015. È un incontro ad eliminazione diretta, chi vince va avanti, in caso di parità al 90’ si disputeranno i supplementari e poi, eventualmente, i calci di rigori. La squadra amaranto arriva a questo incontro reduce dall'umiliante scoppola di Lamezia Terme e dovrà invertire subito la rotta mentre in campionato lo scontro con i silani è terminato 3-0 ed ha rappresentato una delle poche note liete della stagione finora. In questo momento non possiamo permetterci di perdere contro squadre peggiori della nostra considerato l'impatto morale che può comportare un derby seppur di coppa. In questi giorni ci saremmo aspettati da certa stampa un’analisi approfondita sulla disfatta in terra lametina, invece l’attenzione è stata spostata sul “caso Mazzarri” che è colpevole di difendere il proprio lavoro! Sarebbe bastato spendere 14 euro quando è uscito il libro e leggerlo. Invece i tifosi reggini distratti da ciò che hanno letto in questi giorni, confusi dall'ascolto della radio ufficiale che per anni ne ha scalfito l'immagine dell'ex mister, hanno preferito concentrarsi su di lui. Tecniche di comunicazione quelle di spostare l’attenzione che con noi non attaccano. Mai criticheremo chi ha fatto 51 punti in A, piuttosto ce la prendiamo con chi su undici partite ufficiali giocate ne ha perse sei ed oggi si gioca un altro pezzettino di faccia nel derby.
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lunedì 27 ottobre 2014

VIGOR LAMEZIA-REGGINA 4-0

SIAMO INDEBITATI, PENALIZZATI, SCOGLIONATI!
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domenica 26 ottobre 2014

OGGI VIGOR LAMEZIA-REGGINA (Ore 14.30, diretta Video Calabria e Lega Pro Channel)

IL FILM DELL’ORRORE
Giochiamo a Lamezia Terme staccati dieci punti da loro

Lo stadio “Guido D’Ippolito” di Lamezia Terme
Se qualcuno ci avesse detto che un giorno saremmo andati a giocare a Lamezia, con molti punti di distacco nei loro confronti, una gara di campionato, sinceramente non ci avremmo mai creduto. Un tale film dell'orrore neanche il più pessimista dei tifosi poteva immaginarlo, invece è tutto vero; un confronto che poteva rappresentare (forse) un'amichevole pre-campionato, oggi per noi è di fondamentale importanza, visto l'avvio balbettante ed i punti di penalità raccolti finora.

Questa Reggina ancora non è nè carne nè pesce, ha giochicchiato un calcio in orizzontale e quindi poco concreto nelle prime giornate per poi ripiegare sui lanci verso gli attaccanti. Dal punto di vista dell'identità la squadra sembra un continuo cantiere che non trova il suo assetto definitivo. La classifica è pesante, era già brutta di suo senza la penalizzazione, in questo momento è anche pericolosa.  La beffa di rischiare la retrocessione in D quando la stessa categoria si poteva ottenere senza l'accollo di debiti è l'ennesima pillola amara che ci tocca ingoiare.

In questo triste scenario emerge una figura tranquillizzante che con renziano incedere regala in giro lampi di saggezza e ventate di ottimismo, cioè, il neo-ex presidente!  Alcuni si lasciano contagiare e quindi parte il delirio: la squadra meritava più punti, siamo perseguitati dalla giustizia sportiva, esprimiamo un ottimo calcio, abbiamo il problema del gol, troppa gioventù per non commettere i soliti errori, siamo sfortunati, c'è una maledizione e ci sono pure ci sono i gatti neri!

La realtà è che la squadra, mai come quest'anno, l'hanno costruita e gestita Foti e Cozza, se le cose vanno bene bisogna dare i meriti ad entrambi, altrimenti vanno criticati allo stesso modo. Sono loro i responsabili di ciò che accade in campo perché dalle loro strategie, tecniche e di mercato, scaturiscono i risultati.

La settimana è stata tranquilla, il giovane Leone sta meglio, questa è la notizia che c'interessava prima di tutto. Dalla conferenza stampa dell' allenatore si è intuito che si cambierà modulo, nella speranza che un giorno il calcio ritorni fra noi, teniamo duro anche contro il Lamezia...
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lunedì 20 ottobre 2014

REGGINA-LUPA ROMA 1-1

DANIEL, TI VOGLIAMO COSI’

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giovedì 16 ottobre 2014

DOMANI REGGINA-LUPA ROMA (ORE 19.30, Diretta Lega Pro Channel)


Daniel Leone
Stasera è la vigilia di Reggina-Lupa Roma. Francamente, visto ciò che è successo oggi, non ce la sentiamo di parlare di calcio. Approfittiamo di questa vigilia per fare un grandissimo in bocca al lupo a Daniel Leone in questo momento così difficile della sua giovane vita. A lui ed alla sua famiglia va un grande abbraccio da tutti noi di Iddusapi. È la parata più difficile della sua vita, siamo convinti che sarà la più bella!




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NON GABBU E NON MARAVIGGHIA TER

Questo sarà l’ultimo #NGNM riguardante i precedenti con la Lupa Roma che, ripetiamo, non ci sono. Il signor Durante ha preso una topica e può succedere a tutti. Lo invitiamo nuovamente a bere birra con noi e attendiamo il suo pezzo sui precedenti tra Vigor Lamezia e Reggina.

Ecco lo scambio mail avuto in mattinata con Alberto Carrai, presidente della Lupa Roma.




Capito?


Se poi il signor Durante ne sa più del signor Carrai, presidente della Lupa Roma, ha ragione lui. Sennò giudicate voi. Saluti e baci
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NON GABBU E NON MARAVIGGHIA BIS

Carissimo dottor Durante buongiorno! Dopo aver letto il suo post su Facebook di ieri sera noi non solo non smentiamo ma rilanciamo. E, simpaticamente, lo faremo fin quando non rinsavisce ed ammette di aver preso una cantonata. La storia della Lupa Roma, a pagina 4, l’abbiamo letta anche noi. Ha semplicemente confuso squadra come da foto Wikipedia (tratta dalla storia dell’Atletico Roma) allegata!!! La vecchia Lodigiani è diventata Cisco Roma disputando il campionato di C2 mentre l'altra società, la Cisco Calcio, ha ceduto il titolo sportivo alla Lupa Frascati che così ha potuto disputato il campionato di Serie D. Oggi la Lupa Frascati è denominata Lupa Roma e domani sera scenderà al "Granillo" e ci sfiderà per la prima volta nella storia!

Rimane comunque il fatto che con la Cisco Roma ci abbiamo giocato nel precampionato della penalizzazione, perdendo 2-1. Quindi quel precedente da lei raccontato non è l'unico. Quella è la vecchia Lodigiani e con la vecchia Lodigiani la storia è davvero lunga.

Ci teniamo a precisare che non abbiamo mai scritto che lei non si documenta e stia tranquillo che le cantonate le prendono tutti, anche i migliori, cioè noi J. Siccome la nostra redazione è una birreria artigianale le offriamo da bere per la cantonata. Baci, abbracci e forza Reggina!

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mercoledì 15 ottobre 2014

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA **** SPECIAL EDITION ****

L’articolo apparso oggi su Strill firmato da Durante
Vagando per la rete ci siamo imbattuti su Strill e sui precedenti di Reggina-Lupa Roma. Che non ci sono, è la prima volta che le due squadre si affrontano. Strill invece ci regala la perla che potete leggere a fianco!

Nel 2009 ci sarebbe un precedente tra Reggina e Lupa Roma secondo Domenico Durante. Peccato che la gara in questione è stata giocata contro la Cisco Roma che nulla ha a che vedere con la Lupa Roma! Dal 2005, infatti, la Cisco Roma è stata la prosecuzione della mitica Lodigiani (indimenticabile la doppietta di Aglietti al “Flaminio”) divenuta nel 2010 Atletico Roma, squadra dove militava il nostro ex Roberto Baronio, che perse i play-off nel 2010-2011 in finale contro la Juve Stabia e venendo di seguito esclusa da tutti i campionati.

La Lupa Roma, invece, nel 2008-2009 si chiamava Lupa Frascati ed in quella stagione perse i play-out contro il Morolo (e non contro il Guidonia come riporta erroneamente Wikipedia) retrocedendo nel campionato di Eccellenza. Quindi nulla centra quell’amichevole con la Cisco Roma. Tra Reggina e Lupa Roma possiamo affermare, senza tema di smentita, che non esistono precedenti!!!

Ma non finisce qui… Noi non facciamo i giornalisti e nemmeno le radiocronache ma le partite ce le ricordiamo eccome. Nell’articolo viene citato quello come unico precedente contro la Cisco Roma. E nell’anno della penalizzazione, dopo aver fatto una grande partita contro il Real Madrid, quale squadra ci superò facendo letteralmente incazzare Mazzarri? Volete un aiutino? Ma no dai, ve lo diciamo: la Cisco Roma!!! Ci fece a brandelli tale Di Canio Paolo, autore di una rete. Sì, proprio quel Di Canio Paolo! Segnò Amoruso per noi ma non bastò ad evitare un incredibile scivolone a pochi giorni dall’inizio del campionato visto che eravamo già ad agosto.

Ricapitolando: hanno scritto che c’è un precedente tra Reggina e Lupa Roma. Il precedente non c’è perché la partita in questione era Reggina-Cisco Roma. Tra Reggina e Cisco Roma non c’è un unico precedente ma sono due. Alla fine dei conti questo è un gigantesco #NGNM!
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lunedì 13 ottobre 2014

MATERA-REGGINA 1-0


LA FINISCI DI SPARARE CAZZATE?

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sabato 11 ottobre 2014

OGGI MATERA-REGGINA (ore 19.30, diretta Lega Pro Channel)

MATERA VUOL DIRE MATURITA’
Nel 1993 capimmo perché quella lucana era definita la città dei sassi

Il nostro biglietto dell’ultimo Matera-Reggina (0-0) disputato
Dopo il secondo derby, finito con una vittoria sonante, si viaggia a Matera contro una squadra che ha iniziato bene il suo campionato. La vittoria sul Cosenza ha portato sicuramente benefici, ha rinfrancato l’ambiente e soprattutto la squadra finalmente capace di regalare una soddisfazione ai propri tifosi. La gara col Cosenza è stata raccontata in vari modi, da una parte diciamo con visione ottimistica, si è letto che la Reggina ha disintegrato il Cosenza con la forza del suo gioco; i più realisti hanno scritto e detto di un Insigne in grado di decidere il match pur nell’ambito di una buona gara nel complesso. Difficile dire che ci ha visto meglio, il calcio è opinabile, quando si entra nello specifico forse si è meno lontani dalla realtà. Noi abbiamo visto una partita che si è incanalata sul giusto binario sin dall’avvio, con il gol di Insigne. Dopo il gol abbiamo inspiegabilmente sbandato in un paio di occasioni e difeso malino su due piazzati. Passato il pericolo c’è stata la seconda verticalizzazione che ha definitivamente spento il Cosenza.

Siamo felici che il nostro modo di giocare abbia preso vie più brevi di quell’inconcludente fraseggio visto in precedenti occasioni. Anche nella gara precedente, seppur col modulo Reggina, si era visto qualcosa di diverso sotto quest’aspetto; però da qui a dire che abbiamo sempre giocato bene, esagerando in maniera oggettiva, ce ne passa. Noi non siamo né ottimisti né pessimisti, ci stiamo limitando a raccontare cosa succede. Sintetizzando il concetto avremmo potuto scrivere Insigne 3 – Cosenza 0, non l’abbiamo fatto perché riteniamo il calcio uno sport di squadra. Dobbiamo ammettere però che a volte capita che le gare siano decise dal singolo, sono eventi eccezionali ma esistono ad ogni livello; Maradona ha vinto un Mondiale con compagni del calibro di Cuciuffo, con tutto il rispetto. Se non s’inventa le doppiette con l’Inghilterra e col Belgio, magari l’Argentina esce prima di arrivare in finale.

Tornando alla Lega Pro diciamo che l’exploit di Insigne pone nuovi temi alle nostre riflessioni. Robertinho sarà guardato in maniera diversa, bisognerà trarre vantaggio da ciò, coinvolgendolo quando può colpire le difese avversarie e cercare di proporre alternative che sfruttino le attenzioni a lui dedicate. La questione è decisiva perché la squadra deve venir fuori di personalità, infatti pur ritenendo Insigne il miglior giocatore della Lega Pro, lo stesso non crea quel solco tra lui e ciò che gli gira intorno, fatte le ovvie proporzioni, dell’esempio fatto in precedenza. Insigne può concretamente diventare la ciliegina di una torta, il quid in più, il jolly che vince una mano; l’errore sarebbe quello di caricarlo di eccessive responsabilità, perché se diciamo che sono giovani, lui è quello da tutelare proprio in questo momento di meritata notorietà.

L’abbiamo scritto la settimana scorsa, pensavamo che il baffuto avesse preso le redini della panchina definitivamente, data l’ormai nota scadenza della sua pazienza tecnica (5 partite), invece Cozza è tornato in sella ed ha ceduto al modulo Reggina a partita ormai decisa: il passaggio al 3-5-2 nella parte finale è sembrato più che altro qualcosa di simile, con lancetta invertita, che faceva Ancelotti fingendo di schierare Kakà attaccante per far contento Silvio… poi piano piano lo arretrava dove doveva giocare.

Abbiamo martellato sui piazzati nonostante l’argomento sia troppo spesso liquidato da tutti con frasi di circostanza.  Bene, sarà un caso ma siamo passati dalla zona mista (che non siamo in grado di fare) al secondo tentativo di zona totale. Ancora non ci siamo nei movimenti ma si è cambiato, quindi ovviamente un problema c’era! Sbagliata impostazione nel pre-campionato e tempo perso per cinque gare è la naturale considerazione che dovrebbe essere pacifica ma sappiamo di sprecare bit. Sarà un caso ma i gol che decidono il derby sono frutto di concetti opposti a quanto visto nelle precedenti gare, cioè, palle in verticale, anche lunghe.  E sarà pure un caso che a Castellamare si propone un certo modulo e si perde, si torna ad uno più spregiudicato e si vince.

La gara di stasera si giocherà un campo storicamente difficile visti i risultati ottenuti (mai vinto), l’ambiente l’abbiamo vissuto nella sua ostilità nell’ultima gara giocata a Matera. Eravamo molto giovani quando scoprimmo perché “in realtà” Matera è definita la città dei sassi: arrivavano anche a pallonetto da dietro la curva all’epoca messa a nostra disposizione. Era la Reggina di Ferrari che duellava col Perugia per la prima posizione in quel girone d’andata, con Mollica o Passiatore in avanti.

Oggi il Matera è allenato da quell’Auteri molto vicino alla panchina amaranto all’inizio della scorsa stagione. Non ci è mai piaciuto il suo calcio ma gli riconosciamo una certa praticità, soprattutto in Lega Pro, forse la B è ancora di un livello troppo alto per il suo gioco particolare. Praticamente difende a cinque, lungo, per non subire contropiede e stare sempre abbastanza coperto, lancia tre punte tanto sa che qualcosa pesca in una partita. Se avete sommato fanno nove col portiere, i due che rimangono devono soffrire a centrocampo, cercare di non sprofondare nell’ampio buco in cui si trovano e, potendo, far girare la squadra. Sono gli ultimi arrivati ma hanno fatto qualche risultato, ci hanno messo la giusta concentrazione nella maggior parte dei casi, non sono né il Messina né il Cosenza, rappresentano comunque una squadra dai valori inferiori ai nostri, come è spesso capitato a Matera, fosse la volta buona che...
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venerdì 10 ottobre 2014

ITALIA-AZERBAIGIAN 2-1

E L’ITALIA CHE VA…
La Nazionale di Conte supera l’Azerbaigian per 2-1: decide, in maniera clamorosa, una doppietta (e un quasi autogol) di Giorgio Chiellini

FORAMALOCCHIU

10 Giorgio Chiellini L’Azerbaigian è talmente scarso che non crea pericoli ma prende pure gol da lui. L’Italia mai aveva preso gol con Conte ed ovviamente, con lui in campo, ecco che la frittata arriva al 76’. Sembrava la solita solfa ed invece all’82 ancora lui mette in rete!



La gioia di Giorgio Chiellini
9 Sebastian Giovinco Entra sull’1-1, sforna l’assist del 2-1 e mette tanta qualità al servizio della squadra. La traversa al 91’ è la giocata di Calimero: avrebbe meritato il gol.

8 Antonio Conte La sua (e nostra) Nazionale è una squadra solida. Lui ci mette lucidità dalla panchina senza intasare l’area di punte sull’1-1 ed i tre punti arrivano.

7 Tifosi Azeri Sono una decina e sostengono la loro squadra. Ci ricordano alcune nostre trasferte in Serie A. Complimenti!

6 La Coppia Ignorante Così si sono definiti Immobile e Zaza alla vigilia. Primo tempo difficile, nella ripresa, con più spazi, ogni verticalizzazione è un pericolo.

5 Kamran Agayev Riuscire a prendere una doppietta da Chiellini è roba da appendere guanti e scarpette al chiodo.

4 La Rai Non riusciamo a capire il senso di Stefano Bizzotto accanto ad Alberto Rimedio. L’abbiamo detto anche al telecronista: «Alberto, meglio soli che male accompagnati». Ci ha risposto: «Forza Reggina!!!».

3 Gigi Buffon Il signor D’Amico (già signor Seredova) prende gol pure dall’Azerbaigian. Ok, Chiellini non lo aiuta per niente, anzi lo sdirrupa, ma nell’area di porta la palla doveva essere sua.

2 Stefano Bizzotto Che si eccita in diretta al solo pensiero che l’Azerbaigian è allenato dal tedesco Berti Vogts.

1 Andrea Pirlo Secondo alcuni che lo vedono durante l’inno somiglia a Giuseppe Garibaldi. Aveva detto di aver chiuso con l’Italia ed è tornato solo per Conte. La coerenza è un optional. C’è da dire che quando tocca palla è sempre un’emozione ed un’ovazione.

CARRIALANDE

0 Cesare Prandelli Erano stati poco più di 28.000 contro la Bulgaria l’ultima volta a Palermo. Sono 33.000 con l’Azerbaigian e con Conte in panchina. L’amore per la maglia azzurra cresce…




La grinta di Antonio Conte
Antonio Conte: «La vittoria del coraggio, dovevamo essere cattivi sotto rete. Hanno fatto il pari senza tirare mai in porta, abbiamo reagito dimostrando di avere le palle. Giovinco sarebbe dovuto entrare al posto di Zaza sull’1-0 quindi è entrato lo stesso. Sono partite dure queste, dobbiamo essere più cattivi davanti. Zaza ed Immobile hanno giocato per la squadra, hanno avuto occasioni per fare gol, sono comunque contento. Sul piano del gioco loro hanno marcato ad uomo tutti i nostri. Loro sono venuti qui per non giocare e non farci giocare. Ci è andata bene, la vittoria è striminzita ma meritata».

La squadra in campo
Giorgio Chiellini: «Sarebbe stato un peccato fosse finita 1-1. Palermo meritava una vittoria da parte nostra. Siamo una squadra unita e con voglia di fare, c’è entusiasmo. Abbiamo sbagliato qualcosa là davanti. Sul gol subito c’è stato un errore mio ma per fortuna ho fatto doppietta».


PALERMO - l'Italia ha battuto 2-1 l'Azerbaigian in un match valido per le qualificazioni a Euro2016: doppietta di Chiellini (44' e 82'), e il momentaneo pari azero al 76' è un'autorete di Buffon con la complicità dello stesso difensore della Juventus su angolo di Nazarov. Al 91' traversa di Giovinco.












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lunedì 6 ottobre 2014

REGGINA-COSENZA 3-0

MENOMALE CHE INSIGNE C'E'...

Una tripletta del numero 10 regala il successo agli amaranto nel derby contro i “lupe”

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sabato 4 ottobre 2014

DOMANI REGGINA-COSENZA (Ore 16.00, diretta su Video Calabria e Lega Pro Channel)

LA TRASFIGURAZIONE DEI RUOLI
Foti, come previsto, ha esautorato Cozza dalla gestione tecnica della squadra
Il tifoso, secondo alcuni, deve solo pagare ed applaudire senza essere critico

Settima giornata di campionato, arriva il secondo derby stagionale, ancora in casa contro una squadra, il Cosenza, che in classifica sta dietro a Paganese e Messina, tanto per introdurre subito il tema del valore dell’avversario.

Lillo Foti in panchina a Castellammare di Stabia
La Reggina arriva a questa gara dopo un cambio di gestione tecnica più che di modulo, infatti, dopo la partita col Messina, era solo da stabilire la data e l’ora dell’esordio stagionale del modulo presidenziale. Tutto è avvenuto a Castellammare di Stabia: il caso* dovuto alla squalifica di Cozza, andato in tribuna a litigare con gli stabiesi, ha voluto che la stucchevole trasfigurazione dei ruoli fosse anche visiva oltre che sostanziale. Si è visto il presidente in panchina col suo modulo, annunciato due giorni prima ai giornali (dimostrando di adeguare meglio l'organico alla formazione schierata), che perde la gara e, nei giorni successivi, difende la prestazione come qualsiasi allenatore cui brucia la sconfitta.

Posto che il pallone nasconde sempre verità o sotterfugi che non possono essere sempre letti o capiti per tempo dai tifosi, l’idea di massima che ci siamo fatti è quella che comunque sia finita l’autonomia del tecnico di cui parlavamo ad inizio stagione. Tra risultati deludenti (tranne Pagani), derby perso, prestazioni di alcuni (Aquino), delusione per altri voluti da Cozza (Crescenzi e Masini), pare proprio che il gong sia suonato subito dopo la sonnolenta gara col Barletta.

Ciccio Cozza litiga in tribuna a Castellammare
La partita di Castellammare è stata decisa da due episodi, quello individuale è stato ammesso ieri in conferenza stampa, quello collettivo naturalmente no. Riportiamo la frase per come è stata detta: «A Castellammare abbiamo fatto bene e il vero errore è sul primo gol, mentre sul secondo eravamo messi bene». Noi la pensiamo in modo diverso, nel nostro giornalino del lunedì c’è l’approfondimento del gol in questione.

Inutile ritornarci anche perché non c’è nessuna voglia di andare a contrastare l’opinione di chi dopo ritiro, amichevoli, coppa Italia e 5 giornate di campionato (dalla sesta non è sua) “schiera” Ungaro in difesa tra i titolari nella partitella. Nulla da dire sul ragazzo, che forse sarà meglio di tutti quelli che hanno giocato finora, ma il suo coinvolgimento tra i titolari – proprio adesso – non è credibile dal punto di vista tecnico. Sono cose da Reggina di Foti, nulla di eccezionale, polli noi ancora a farci il sangue acqua per quest’andazzo.

Il gol del 2-0 di Massimo Mariotto nel derby del 1987-1988
Rimangono per ora indecifrabili altre considerazioni sulla gestione tecnica. Cozza ha dichiarato: «Masini ha difficoltà perché il 4-3-3 non è un modulo a lui congeniale; il modulo che lo esalta è il 3-4-2-1. Domani contro il Cosenza ci darà un buon contributo». Resta da capire se domani sarà 3-4-2-1 oppure il classico 3-5-Foti. Inoltre non abbiamo capito il senso di mandare in settimana Crescenzi in conferenza stampa. Il ragazzo è infortunato, non si è allenato in settimana e non è stato convocato. In pratica è stato mandato a prendersi le colpe per il gol subito. Ma se la squadra viene spesso rimproverata perché è giovane (Crescenzi è tra questi) non dovrebbero essere il presidente-allenatore e l’accompagnatore-dirigente a fare da scudo ai giovani?

Martin Jiranek, suo il gol vincente nell'ultima sfida del 2001-2002
Non sbagliano invece i media, tranne rare eccezioni, che spargono sapienza attraverso inviti alla pazienza, recriminazioni sulla sfortuna, appoggio incondizionato senza spirito critico, neanche quello costruttivo laddove viene troppo difficile elaborare quello oggettivo. Va tutto bene così, anzi, chi ha perso tempo a leggere le considerazioni scritte in precedenza dovrebbe pentirsi, se per caso ha riflettuto. Lo faremo anche noi dopo aver scritto!

Il tifoso non deve pensare, deve tifare, sostenere, a prescindere da ciò che vede. La sua passione deve incanalarsi sui giusti binari: paghi e applaudi. Qualunque cosa accada si deve essere presenti (vedremo quanti spettatori in meno rispetto al Messina), sarebbe anche il caso di sottoscrivere il debito della società, perché la partecipazione con biglietti ed abbonamenti può anche non bastare se hai veramente a cuore la società. Messaggi chiari in tal senso arrivano da tutte le parti, giornali, radio, tv.

Ormai chi cerca di ragionare sul calcio viene “subitamente” indicato come bastian contrario nei migliori casi, portatore sano di sfiga nei peggiori. Tocchiamoci cari amici lettori che avete la simpatia di cliccare sul nostro blog (un giorno conteremo i click e vi faremo scoprire alcuni dati comparati…), la sfortuna s’interrompe così, con la fedeltà incanalata. Solo con la partecipazione acritica si possono risollevare le sorti amaranto ed uscire dalla palude in cui siamo.

Cazzo c’entra un tecnico capace che faccia calcio, noi abbiamo un condottiero (Foti) che detta la linea, bisogna seguirlo. Da scaramantici, dopo aver chiuso il pre-partita col Messina con un coro, stavolta ci applichiamo in un rigoroso silenzio.

* Forse, perché non crediamo più al caso neanche nei “casi” appunto più banali.

P.S.: La partita di domani sarà trasmessa in diretta televisiva da Video Calabria, canale 13 del digitale terrestre ed in diretta streaming da Lega Pro Channel sulla piattaforma Sportube.tv.
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