lunedì 12 settembre 2016

TATTICAMENTE AKRAGAS-REGGINA 2-2

Partiamo da un grave errore su corner, non sarà l’unico ma questo sblocca la gara. A commetterlo è il portiere

Segnerà l’uomo davanti a lui, Marino, che sosta nel mezzo tra Cane e Gianola. I giocatori possono essere attratti dalla traiettoria, commettere l’ingenuità per un momento di non “sentire” col contatto fisico l’avversario, il portiere però corre e suda poco ed ha la responsabilità di richiamare i compagni e, quando è il caso, intervenire

Questa palla è sua, il cross è facile e lui ha il vantaggio rispetto a tutti di poter saltare ed usare le mani. Come si vede dall’immagine, la sua esitazione lascia pure sguarnita la porta

Questa è l’azione del rigore per noi, pressing con Porcino che va sulla traiettoria del passaggio al portiere

Il passaggio di Marino è timido, Porcino lo fa suo e tenta, senza perdere l’inerzia del passo, il dribbling

Il portiere Pane riesce a deviare col ginocchio e sembra sventare il pericolo

A rimorchio però arriva Coralli che lucidamente fa passare il pallone, piazza la gamba sinistra nel posto più giusto e si procura un rigore sacrosanto, anche perché Pane completa l’opera ostacolandolo con le braccia

L’Akragas allarga il gioco in questa transizione che sfocia a sinistra, la squadra segue in quella direzione

E poi si compatta al centro

Bangu va al raddoppio, leggermente tardiva la scalata dietro di lui ma la difesa che era andata a sinistra, poi si era fermata in posizione, adesso attacca la palla

Concediamo un tiro abbastanza complicato, l’evoluzione di queste situazioni deve portare ad una chiusura ancora più tempestiva capace di togliere completamente l’aria all’avversario. La strada è quella giusta

Ancora azione a sinistra, squadra in non possesso che si muove in sintonia

Il passaggio è di quelli a tagliare la difesa, ben fatto verso dietro, il pallone è veloce e viene lasciato per il compagno

Di nuovo si risale bene verso la palla. A questo punto Scrugli (n. 23) effettua una bella finta di corpo per eludere Possenti. Capita di subire un dribbling, l’importante è sopperire da squadra

La squadra come direbbe Pizzul “rincula” giustamente verso la porta, in questa azione è andata a sinistra, salita e tornata indietro, senza stare ferma (situazione da evitare sempre) e, al momento dell’assist, Marino è in fuorigioco. Non viene fischiato e subiamo il 2-1

L’Akragas è una buona squadra che ha memorizzato alcuni schemi e su questo passaggio si capisce l’intesa perché è una cosa fatta a memoria dietro le spalle di Gianola

Da questa situazione statica parte un altro movimento che loro conoscono, per farlo ci vuole la giocata, l’attaccante Longo si aggancia immobilizzando Gianola e con la suola (alla Artico) si gira sulla sua destra, il nostro difensore pecca nel non allargare le braccia spingendolo con gli attributi in avanti. Nel frattempo vedete Cane (n. 18) affannarsi perché è già in ritardo sulla linea e su Zanini partito dalla fascia

Ecco Zanini entrare da sinistra in concomitanza con il dribbling del compagno

Passaggio dietro e azione pericolosa che non diventa gol perché i compagni non hanno mollato con Botta che è quasi arrivato

Il tiro non è semplicissimo perché il tutto è svolto ad alta velocità, il portiere è lì e respinge

Azione offensiva, Coralli riesce a girarsi fronte alla porta

Inserimento ottimo del solito Porcino che viene pescato da Coralli con un esterno a livello dei migliori trequartisti

Porcino, seguito dal movimento in diagonale dell'avversario, si gira su sé stesso e colpisce il portiere che va a salvare

La palla viene respinta fuori e la Reggina è lì pronta a ricominciare palla al piede

La palla torna di nuovo a Coralli con movimenti che nel rugby si dicono “alla mano”.  Di nuovo in quella posizione pesca il compagno libero, cioè, Oggiano

Oggiano è nella sua posizione. Adesso ci fermiamo e guardiamo cosa avviene mentre lui abbassa la testa e va a fare il solito movimento: Cane gli porta via l’avversario, Coralli si è lanciato in area, dietro di lui Porcino libero. La testa rimane però bassa ed invece di puntare la porta per poi scaricare al compagno la palla, attende che arrivi l’avversario posto al limite che gli corre incontro. È sbagliato tornare indietro quando hai il gol davanti, o lo capisce o si siede

Il solito dribbling a rientrare

Il tiro debole, che fa infuriare tutti, Coralli neanche si gira a guardare la palla, sa che abbiamo sprecato l’occasione

Coralli s’arrabbia, non guarda

E qui il resto della squadra, da destra a sinistra Cane lo manda a quel paese, Coralli lo vorrebbe impiccare, Porcino lo guarda deluso, Bangu è rassegnato con la testa bassa

Situazione da corner sul 2-2 dove si dorme pericolosamente. Attenzione a Carillo (n. 6)

Partito il cross di Salandria, Carillo è lì pronto e stavolta Sala fa bene a stare in porta

Arriva la palla e siamo messi malissimo perché intorno a lui c’è il vuoto con il solo Knudsen a combattere anche contro Riggio (n. 14)

Alla fine Carillo salta solo e colpisce di testa. Occhio ai piazzati che vanno migliorati
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sabato 10 settembre 2016

Domani AKRAGAS-REGGINA (ore 16.30)


Il vincitore? Semplice, chi non ha mai mollato




Una buona prestazione vicino la Valle dei Templi sarebbe un bel viatico per riconciliarsi col pallone. Argomento spinoso: gli sponsor che stanno rovinando il calcio

Lo stadio “Esseneto” di Agrigento
La settimana scorsa la prestazione c’è stata, le occasioni avversarie sono state create da palle perse e quindi ha ragione il tecnico quando dice che va migliorata la fase offensiva non tanto quella difensiva. Il Messina non è riuscito a proporre il suo gioco, in buona sostanza si è rifugiata nei lanci lunghi facendo soltanto anti-calcio. Vincere contro questo tipo di avversarie è difficile, averlo fatto bene un ulteriore merito. Evoluzione che visto il risultato del campo è da definire 2.0.

Le differenze con la prima giornata hanno riguardato, oltre il gioco (ed era facilissimo fare meglio) lo spirito, la dedizione, l’aiuto reciproco. Confermare questi ultimi aspetti psicologici deve rimanere un obiettivo da perseguire gara per gara. Due cambi ed uno spostamento di ruolo non provocano questa metamorfosi, è nella testa dei giocatori tanta differenza tra le esibizioni precedenti.

I meriti dell’allenatore sono chiari poiché ha colmato la lacuna di attaccanti esterni, incluso il fumoso Oggiano, adattando un terzino in attacco. Vincere in quel modo il derby gli assicura già un paragrafo di storia, auguriamo al mister di scrivere tanti capitoli dello stesso tenore.

Si sarà sentito ingiustamente in discussione dopo la Coppa Italia e la prima di campionato ma certe dinamiche non sono estranee al calcio di oggi. Chissà quale contenuto avrebbe avuto la riunione del day after se fosse andato male il derby. Leggendo il nulla dei contenuti elaborati in quell’incontro con la stampa, declinato da conferenza ad incontro conviviale ci abbiamo letto un pericolo sventato; forse in un altro mondo, un giorno si saprà che magari qualche allenatore si sentiva allertato, oggi è più comodo prenderci per pazzi che si son voluti stressare prima della gara, d’altronde i preparativi di un derby ognuno li vive come vuole.

Il contesto generale del sistema calcio è particolare e noi che allo stadio paghiamo risultiamo suscettibili in concomitanza di certe gare particolari. Nel corso degli anni, il nostro sport è diventato strano, con allenatori che portano sponsor, con settori giovanili “oleati” da genitori privi di amor proprio, con gente che educa a tale perversione e smidollati che passivamente si accodano.

Il Tempio della Concordia nella Valle dei Templi
Vedendola nel complesso, e convinti che non sia tutto da buttare, non stiamo parlando di cose astratte perché iniziò Soviero a trattare l’argomento, in quest’estate invece ci hanno pensato due tecnici laziali Liberti e Panno, tanti professionisti hanno fatto diventare virale l’argomento con l’ormai famoso “Io non porto lo sponsor”. Se ci pensate una volta per farsi volere bene dall’ambiente si portavano gli addetti ai lavori a cena, operazione “squallidina” ma era un do ut des di contenute dimensioni: tu mi dai le dritte sulla formazione, io che scrivo non calco la penna, mangiamo, beviamo e brindiamo (paghi tu). Oggi siamo già a situazioni, in giro per l’Italia, dove calciatori, procuratori persino massaggiatori contribuiscono ai finanziamenti societari. È capitato addirittura un ginecologo assumere l’incarico di medico sociale di una squadra di calcio perché aveva portato un contributo in denaro al club! E non apriamo altri capitoli riguardanti spese, scommesse e ruberie varie, diciamo soltanto che se il pubblico è diminuito dappertutto qualche influenza tali fattori l’avranno avuta.

Da un argomento generale spinoso ne arriva un altro che ci riguarda direttamente. La settimana è stata caratterizzata dalla decisione di anticipare l’orario della gara col Catania, vista la presenza dei tifosi etnei. Appresa la decisione di non far assistere alla gara ai tifosi del Messina, guardando il calendario ci siamo detti: vuoi vedere che non fanno venire neanche i tesserati messinesi e poi faranno venire tutti i catanesi? Ecco è successo. Partiamo da una base: per noi le partite dovrebbero giocarsi alla presenza di entrambe le tifoserie. Nel momento in cui, per motivi di ordine pubblico, vengono prese altre decisioni non si dovrebbe cadere nell’incoerenza. Incoerenza evidente rappresentata dalla privazione della trasferta per i possessori della tessera del tifoso messinesi che, scheda in tasca, avrebbero il diritto di entrare nel settore ospiti a prescindere. Riguardo i catanesi diciamo che chi viene catapultato da altra dimensione può pensare che ci siano meno rischi, a qualsiasi orario, rispetto al derby; chi invece qualche partita l’ha vista sa benissimo che la trasferta farà entrare in modalità autoimpiego le forze dell’ordine. La speranza sarebbe quella di ritrovarci catanesi maturi ma sarebbe come fantasticare sulla vittoria dello scudetto di una provinciale.

Karel Zeman, allenatore della Reggina
Prima però ci sarà l’Akragas dell’ex Salandria, squadra che punta alla salvezza, pertanto una concorrente diretta se si pensa agli obiettivi dichiarati in avvio. Nel calcio però non tutti i pronostici diventano realtà. La vittoria sul Messina ha riportato entusiasmo, una buona prestazione nei pressi della Valle dei Templi sarebbe ancora più importante del risultato in sé stesso, per dare continuità a quell’idea di gioco offensivo che riconcilia col pallone. Fatto quello gli obiettivi iniziali possono anche cambiare, saremmo soddisfatti ugualmente per una semplice salvezza ma i sogni calcistici sono fondamentali per ogni tifoso. Come si è visto per il nome, la squadra e la storia, la tenacia ha premiato. Jim Morrison diceva che a volte il vincitore è semplicemente chi non hai mai mollato!

I CONVOCATI PER LA GARA DI DOMANI

Sono ventitrè i calciatori convocati da Karel Zeman per la trasferta all’Esseneto di Agrigento. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Baccillieri, Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Carpentieri, Coralli, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.

AKRAGAS-REGGINA SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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giovedì 8 settembre 2016

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

PORTIERE VOLANTE. Pulpito non ci delude mai. Parlando del Crotone ha detto: «Hanno preso Crisetig come portiere». Secondo lui ha cambiato ruolo oppure giocherà da portiere volante come si faceva nei cortili. #NGNM!

MISTER. Dieci minuti dopo (sempre Pulpito ovviamente) parla del Palermo col suo interlocutore che gli riferisce la seguente notizia: «Ballardini si è dimesso, hanno preso De Zerbi». E tutta la sua competenza è venuta fuori: «Uttana, De Zerbi! Pigghiaru a unu chi non sacciu quant’avi chi non allena!». L’interlocutore, vergognandosi, gli ha risposto: «Veramente ha allenato il Foggia nella scorsa stagione arrivando alla finale dei play-off». #NGNM!

AEROPORTO. Il presidente di un’associazione ha postato un messaggio su un famoso gruppo Facebook, titolando il suo intervento “E ADESSO GATE GIRARE LE PALLE”. Sì, andiamo ad imbarcarci va… #NGNM!

È SEMPRE ITAGLIANO. Roseo non delude mai: «Una vittoria che si rivelò inutile visto il fallimento della vecchia società, che hanno portato alla nascita della Reggina 1914». Ripassare il verbo avere forse lo aiuterebbe. #NGNM!

RUOLI. Per questa rubrica, Roseo è davvero una colonna portante. Domenica ha scritto che la Questura di Reggio Calabria ha vietato la trasferta ai messinesi. Evidentemente non conosce la differenza tra una Questura ed un Prefetto. #NGNM!

RENZI. A proposito di Prefetti. Quello di Catania ha deciso che Catania-Fondi (sì, Fondi, non Juventus o Inter) non si può giocare per motivi di ordine pubblico. Ed il motivo di ordine pubblico è la presenza del premier nella città etnea domenica. #NGNM!

La profezia di Paco
RINUSAPI. Meraviglioso, ci regala sempre splendide perle. Forse si è ripreso dalla botta Auteri e domenica scorsa ci ha fatto sapere che il derby Reggina-Messina è stato anticipato alle ore 16! Ma r’aundi cazzu ci nescinu? Ma qualcuno si diverte a fargli le giobbe? #NGNM!

DERBY. Tutti noi abbiamo amici e conoscenti a Messina e quindi il derby diventa motivo di sfottò. Ma il caro Paco stavolta si è superato, riuscendo a mandare un whatsapp ad un amico proprio mentre Porcino stava entrando con il pallone in porta. La foto a corredo ci fa capire, una volta di più, perché li chiamiamo buddaci. Grazie Paco, ti vogliamo bene: senza il tuo messaggio, Porcino avrebbe preso il palo, mannajattia! Noi non lo diciamo a nessuno, ma lo sapessero a Messina… #NGNM!

BOEMO. Un altro amico nostro messinese (innamorato pazzo di Zdenek Zeman) ci aveva avvisato prima della partita: «Milinkovic è forte, attenti a lui». Talmente forte che ha lasciato il Messina in dieci. Cari Paco e Boemo, praticamente vi rocchiastu suli… #NGNM!

IDDUSAPI. Nelle pagelle di Reggina-Messina il commento sull’espulsione di Milinkovic, nel giudizio su Botta, è stato riportato due volte. #NGNM!
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lunedì 5 settembre 2016

TATTICAMENTE REGGINA-MESSINA

L’inizio partita e tutto il primo tempo è stato questo: la Reggina palla a terra che penetra nella zona difensiva avversaria, il Messina che non riesce a salire per interrompere le trame. Le occasioni da gol del primo tempo sono frutto del gioco per ciò che riguarda gli amaranto, mentre gli ospiti hanno cercato di sfruttare gli errori in fase di disimpegno commessi dai nostri. Qui Porcino si lancia sulla sinistra, come le ali di un tempo

Arriva fino in fondo per crossare, farlo da quella posizione è una scelta corretta perché pone gli attaccanti che vanno a saltare fronte alla porta. Il cross è di qualità perché cade giusto ma qui il difensore effettua un robusto tagliafuori, al limite del rigore, ma l’azione non finisce qui

Questo è l’atteggiamento vincente che decide la gara, sul cross di un attaccante c’erano gli altri due in area, adesso si vedono i tre centrocampisti come hanno accompagnato l’azione. Questo è il calcio, sono tutti lì in forcing, Bangu effettua un tiro-cross che per poco non va dentro

Ancora la Reggina che entra palla al piede nel cuore della retroguardia avversaria, qui c’è il gol se De Francesco la passa a Coralli

In questo preciso istante (Coralli detta il passaggio con le mani), il centrocampista amaranto invece sceglie di non rischiare e aspetta perché sa che la squadra segue

Dall’altra parte arriva Cane, terzino destro, che tira, palla deviata che per poco non va in gol

L’occasionissima per loro nasce, come dicevamo ieri da errori nostri, un contropiede che finisce così, Cane è distante dall’attaccante

Ma recupera dieci metri mentre l’avversario si prepara ad un probabile tiro decisivo

Palla a terra, Bangu evita l’avversario e punta, Coralli sempre nel mezzo tra i centrali, in pratica li tiene entrambi impegnati liberando lo spazio per Porcino

La Reggina è lucida e quest’azione è ben rifinita, si aspetta il momento giusto del passaggio, gol sfiorato d’un soffio sul tiro successivo di Porcino, con Coralli a pochi centimetri dal tap-in

Il secondo tempo inizia bene con questo stop a seguire, con palla alta, di De Francesco. Stop di destro

Assist sempre con lo stesso piede per l’attaccante che penetra

Porcino è a tu per tu col portiere che cerca di coprire lo specchio allargando disperatamente le braccia, lui sceglie di incrociare ed è preciso nell’angolo

Questa è l’occasione del secondo tempo, Sala chiude lo specchio con una spaccata ben visibile, il tiro di Pozzebon è sostanzialmente addosso ma il portiere è stato bravo

Questo è il fallo di mano del rigore, c’era anche in precedenza su Coralli non concesso, questo lo vede l’assistente

Il saluto al pubblico: capiamo che non essendoci i propri tifosi c’è poca voglia ma si dovrebbe per educazione, gli unici due che salutano sono il capitano Musacci ed il portiere Russo accanto, forse perché vicini alla terna, sicuramente più educati dei due attaccanti di biondo dipinti che avevano lanciato questa idea dopo la preannunciata vittoria. Resistiamo perché non c’erano i tifosi ma conosciamo tutti la sintesi ristretta ad una sola ‘ngiuria.
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sabato 3 settembre 2016

Domani REGGINA-MESSINA (ore 16.30)

Soltanto uniti si vince

Sarà un derby dello Stretto in tono minore vista l’assenza della tifoseria avversaria. Giocare queste partite è un privilegio, onorare la maglia un obbligo!

Karel Zeman alla vigilia del derby
La seconda giornata del campionato propone una di quelle date fissate in rosso sul calendario, non soltanto perché è domenica ma perché è il giorno di Reggina-Messina. Partiamo subito dal pronostico, sono favoriti loro per tanti motivi: partiti meglio, squadra più esperta, organico più rodato, preparazione migliore e ci fermiamo qui perché basta.

Tornando a quello che va definito “derby-no”, vista l’assenza dei tifosi ospiti, su cui ovviamente ritorneremo, va detto che sono pochi gli spunti tecnico-tattici da trattare, soprattutto in casa amaranto, dopo la prima giornata in cui praticamente la squadra non è scesa in campo. Il mercato ha portato alcuni giovani in organico, tra i quali Mazzone che ben conosciamo; dal lato delle uscite ci sono stati un paio di addii con polemica di qualche giocatore che non si aspettava la decisione.

L’inizio è stato brutto ma questa gara rappresenta un bonus, un jolly morale da spendere calcisticamente per le successive impegnative partite. Il Messina è una squadra che si potrebbe definire di categoria, noi dobbiamo trovare la nostra dimensione e certe gare sembrano fatte apposta.

Come si diceva non sarà lo stesso derby a causa di una decisione che lascia perplessi poiché penalizza tutti i messinesi, anche coloro in possesso della tessera del tifoso: se questa non è incoerenza... Da questo lato dello Stretto, nonostante quello che potremmo definire ormai un rituale “ciangimento”, stavolta riguardante le cifre sugli abbonamenti, c’è un seguito che oggi è dietro soltanto a Lecce, Catania, Foggia.

I fatti dicono questo, le difficoltà nella vendita sia dei biglietti che degli abbonamenti hanno contribuito ad alimentare qualche discussione. Ribadire ad ogni uscita frasi del tipo “se il pubblico non risponde come ci aspettiamo ritiriamo la squadra”, ovvero l’equivalente della fanciullesca frase “u palluni è u meu e si mi ‘ndi vaiu non si joca”, non è che alleggerisca il tutto. Il pubblico di Reggio c’è stato e ci sarà, bisogna riportarlo, accompagnarlo, stimolarlo, tutto tranne che attaccarlo. È il campo che decide tutto, zoccolo duro a parte, tutto il resto va conquistato partita su partita.

In questi giorni lo stadio è stato oggetto di lavori di adeguamento, interventi last-minute come purtroppo siamo abituati, adesso sembra che si possano disputare partite professionistiche. Tra i tanti interventi ce ne sarà uno curioso, a metà settembre; in pratica smonteranno i tornelli per prestarli al Crotone, tipo calciomercato prestito secco, in attesa che loro si dotino delle necessarie attrezzature. La Reggina giocherà a Monopoli quando si giocherà Crotone-Palermo, finita quest’ultima i tornelli rientreranno a Reggio. Iddusapi propone di smontare la copertura della tribuna per portarla al San Filippo in occasione del derby di ritorno, ne guadagnerebbero coreografia ed ascelle di quel settore! Tra i tanti interventi sono state eliminate le gigantografie lato tribuna, ecco a pensarci bene la foto di Rizzo si poteva mandare a Crotone con soddisfazione.

La settimana è stata caratterizzata come dicevamo da alcuni movimenti di mercato, ci siamo affidati ad un tecnico che fa della squadra e non dei singoli la sua proposta di calcio, l’augurio è che abbia il tempo di farlo.

Leggere interviste ad ex allenatori ci allerta, vorremmo goderci questo campionato in santa pace, per cortesia, se potete, evitatele certe interviste che servono solo ad offrire sponde all’italiana. Ex allenatori che, tra l’altro, hanno fatto non male ma malissimo. Nel particolare ci andiamo perché l’intervista successiva del suo fidato Bonazzoli (ormai ex calciatore) non era quotata.

Dal punto di vista del tifo c’è poco da dire quando gli avversari mancano, sui social qualcuno gioca sul nome ben sapendo che la Reggina è in affitto ed è sempre la stessa. Non vogliamo scrivere sempre le stesse cose riguardo le varie squadre che si sono presentate con i colori giallorossi e, arrivati alla conclusione di questa presentazione, siamo riusciti a non chiamarli col termine che li connota. Già, questa volta non c’è il gusto dello sfottò!

La partita è importante e sentita, abbiamo giudicato in malo modo, persino oltre i demeriti, la gara di Fondi proprio in virtù di questa. Certo non è gara da “carcagnata” ma occhi aperti e pedalare, giocare queste partite è un privilegio, onorare la maglia un obbligo!

Soltanto uniti si vince.

CONVOCATI

Sono ventitré i calciatori convocati da Karel Zeman per il derby con il Messina. Ecco la lista completa.

Portieri: Licastro e Sala.
Difensori: Cane, Cucinotti, De Bode, Gianola, Kosnic, Lo, Maesano, Porcino, Possenti.
Centrocampisti: Bangu, Botta, De Francesco, Knudsen, Mazzone, Romanò.
Attaccanti: Carpentieri, Coralli, Lancia, Oggiano, Tommasone, Tripicchio.

IL DERBY SU IDDUSAPI

Domani sera il resoconto della gara con analisi e pagelle, il tutto a modo nostro. Lunedì sera invece spazio all’unico ed inimitabile “Tatticamente”. Forza Reggina!
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giovedì 1 settembre 2016

NON GABBU E NON MARAVIGGHIA!

SCIACALLI. Il gesto degli ultras della Curva Sud di andare ad aiutare nelle zone terremotate è qualcosa che scalda il cuore. Ma padre e figlio non sono d’accordo e sono riusciti a partorire l’idea che sia solo una questione politica. Di fronte a quasi 300 morti bisognerebbe stare zitti invece che prendersela con gli ultras. La colpa di cui si sono macchiati? Non fare gli abbonamenti (causa tessera del tifoso) e per questo, secondo padre e figlio (solo loro?) sono colpevoli perché non aiutano economicamente la società. Come se fare il biglietto ogni domenica non fosse, ugualmente, un aiuto alla società. #NGNM!

FACCENDIERI. C’è gente che ha presentato un’offerta (a parole) per il ramo d’azienda della Reggina e che ha prodotto solo sputazza usando, ancora oggi, il social network per pontificare. Intanto questa gente dovrebbe imparare ad usare i punti e le virgole, poi sciacquarsi la bocca e, dopo aver chiesto il permesso ai tifosi, parlare di Reggina. #NGNM!

TUTTO O NIENTE. Ma si può scrivere che gli ultras della Reggina erano assenti a Fondi per la tessera del tifoso aggiungendo dopo che c’è qualcuno che tifa per gli amaranto nonostante si vociferi gli ultras siano assenti? Se è questo il modo di fare giornalismo (??). #NGNM!

ITAGLIANO. Alla vigilia di Fondi abbiamo letto le ultimissime notizie riguardanti la nostra squadra: «Anche Kosnic e Oggiano fanno parte della comitiva e che oggi Zeman nella rifinitura, valuterà le loro condizioni e inserirli o meno nell’undici base». Testuale, così. #NGNM!

LATIGNO. Il 18 luglio ritorna la Reggina e sui social il delirio è collettivo. Ovviamente anche i giornalisti sono gioiosi ma qualcuno riesce a superarsi e, come fosse l’elezione di un nuovo Papa, appena è uscita la fumata amaranto ha esclamato: “HABEMUM REGGINA”. Testuale, così. Dopu u correggiu però… #NGNM!

LA PIU’ GROSSA DELL’ESTATE. «Molti centrocampisti vorrebbero avere i piedi di Cucinotti». Chi, di grazia? Fuori i nomi. #NGNM!

MEDAGLIA D’ORO. Nei tempi belli, in curva, quando la Reggina vinceva si cantava alle tifoserie avversarie: «Volevano vincere, volevano vincere… Si sono attaccati al cazzo, si sono attaccati al cazzo, si sono attaccati al cazzo… Ma volevano vincere!». Alle Olimpiadi tutto ciò è calzato a pennello al giapponese Hiroki Ogita che, nelle qualificazioni del salto con l’asta, nel momento decisivo ha abbattuto l’asta con il suo pisello, venendo eliminato. Un salto del cazzo, per l’appunto. #NGNM!

MEDAGLIA D’ARGENTO. Il caro premier Renzi si è dedicato alle Olimpiadi. La Fiammingo, medaglia d’argento nella scherma, ha dichiarato: «Mi mandava sms e mi metteva ansia, ho spento il telefono». Vincenzo Nibali stava dominando la gara di ciclismo fin quando non è spuntato lui sul traguardo di Copacabana: disastrosa caduta con due fratture annesse e addio sogni. Infine si è dedicato al volley, spostando un’intervista perché doveva vedersi la finale. Sapete tutti com’è andata. E se tre indizi fanno una prova, Renzi porta sfiga… #NGNM!

MEDAGLIA DI BRONZO. Olimpiadi su Rai 2, in corso i 3.000 metri femminili di atletica leggera. Alcune atlete cercano di prendere il largo ed il commentatore tecnico, Giorgio Rondelli, ce lo fa notare gelando il telecronista Franco Bragagna: «Tentativo di figa». #NGNM!

LUNGIMIRANTE. È ricominciato il campionato di Serie A e la prima perla è stata di Maurizio Compagnoni che presentando Roma-Udinese ha detto: «La formazione giallorossa è disegnata con un 4-3-3 ma probabilmente sarà un 4-2-1». Forse erano le prove per i play-off di Champions League contro il Porto. #NGNM!

RITIRATEGLI IL TESSERINO. Cercando di sentire (non leggere o guardare, sentire proprio) notizie sui problemi riguardanti il “Granillo” e la sua agibilità, ci siamo imbattuti in questo bel dialogo: «Quindi Roseo, mancasse l’agibilità entrerebbero solo gli abbonati?». «Sì, solo gli abbonati Pulpito». E via alla filippica: «Megghiu, così quelli senza tessera del tifoso (gli ultras, ndr) non vengono». Se commetti un’infrazione al volante i punti diminuiscono e, se li consumi tutti, la patente viene ritirata. Perché non fanno qualcosa del genere pure per le puttanate che dicono i giornalisti, come quella che vi abbiamo riportato? #NGNM!

ULTIM’ORA. Ci chiama un amico e ci dice: «Ma sta giocando l’Italia?». «Sì, amico, sta perdendo 1-0 con la Francia». «Ma sta giocando Pellè?» «Certo che sta giocando» «Ma come cazzo fa, pure Ventura, a convocarlo?». Tempo di finire la frase Pellè pareggia! #NGNM!

IDDUSAPI. Domenica, nel giornalino, abbiamo scritto che il Messina ha vinto 2-1 col Siracusa. Il risultato esatto è stato 3-1. #NGNM!
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